Dark Darker Darkest: lo vedremo mai uscire dall’oscurità?

di Alberto “Doc”

Questo titolo horror\zombie ha avuto davvero tante vicissitudini e sembrava che finalmente in questo 2012 potesse vedere la luce ed essere prodotto. Il suo cammino invece a quanto pare continua a prolungarsi. Lo stesso  David Ausloos (autore del gioco e del recente Panic Station) a fine marzo ha dichiarato i suoi timori di dover posticipare la pubblicazione di Dark Darker Darkest nel 2013 per un nuovo intoppo su cui non ha voluto entrare nei dettagli. Per quanti non ne avessero mai sentito parlare, si tratta di un gioco cooperativo (tutti contro il gioco) in cui un gruppo di sopravvissuti affronta i pericoli celati dall’inquietante casa del dottor Mortimer nel tentativo di recuperare l’antidoto al virus che ha trasformato il mondo in un esercito di non-morti. Il gruppo dovrà vedersela con trappole, creature dell’oscurità e con il fuoco che lentamente sta distruggendo lo stabile. Il titolo da quando lo conosciamo, promette meccaniche innovative ben calate con l’ambientazione ed un sistema di mappa modulare che crea una esperienza narrativa unica in ogni sessione di gioco… tutto bellissimo, ma riusciremo mai a giocarlo? Temo che prima di combattere l’oscurità, ci toccherà combattere la sfortuna…

6 pensieri riguardo “Dark Darker Darkest: lo vedremo mai uscire dall’oscurità?

  • 28 Maggio 2012 in 15:52
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    Sto tenendo d’occhio questo gioco da un bel po’ (qualche anno direi) e a questo punto direi che finché non lo vedo non ci credo. Il progetto era partito bene e c’era grande attesa da parte della comunità dei Gamers.
    Purtroppo il regolamento (a detta dell’autore) non è piaciuto troppo all’editore che ha preteso una versione più (cito sempre l’autore) “streamlined”. In soldoni, credo che l’autore abbia creato un regolamento un po’ troppo pesante e tecnico per i canoni dell’editore che ha imposto una revisione totale per renderlo più leggero e giocabile. L’autore ha ripreso in mano tutto il progetto e ha riscritto completamente le regole (e qui i Gamers sono ben preoccupati perché il gioco è stato totalmente stravolto. Inoltre a distanza di tanto tempo ne sono usciti di giochi! Qualcuno ha detto Earth Reborn? Io no eh!).
    L’autore non si è sbottonato riguardo ai cambiamenti effettuati.
    L’idea di base era quella di una casa assediata da zombie e con un incendio che va gestito onde evitare che si mangi pezzi di casa, rendendo impossibile completare la quest. I proiettili sono limitati e vanno gestiti pure quelli, quindi dimenticatevi un Doom con regole per la gestione dell’ambiente (fuoco e porte ostruite) e pensate a qualcosa di molto ambientato, con poche risorse e tanta strategia per evitare di morire al secondo turno di gioco.
    Staremo a vedere, sembra che il publisher sia nuovamente cambiato, ma è troppo tardi comunque per uscire a Essen 2012.
    Se i Maya non ci mettono lo zampino, forse ce la facciamo per l’anno prossimo. Speriamo.

  • 28 Maggio 2012 in 19:32
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    Certo l’ambientazione zombie è usata alla nausea.Comincio a stufarmici. Se poi ci tocca aspettare un anno penso che opterò’ per Zombicide

  • 28 Maggio 2012 in 21:38
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    Temo che con tutti questi ritardi, intoppi e contro intoppi ‘sto gioco sia una specie di chimera. E poi concordo con Maledice79, ormai i giochi sugli zombie sono tantissimi. Adesso l’attesa è tutta per Zombicide, ora del 2013 l’ambientazione survival sombie rischia di essere passata di moda!

    • 29 Maggio 2012 in 08:50
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      La moda zombie si sta cavalcando già da qualche anno, rilanciata anche dalla serie televisiva The Walking Dead che con il suo successo ha sicuramente dato nuova linfa al genere. Non credo però nemmeno io che questi zombie avranno vita eterna e presto il fenomeno dovrebbe mitigarsi. Credo che la speranza per questo gioco sia quella di avere delle meccaniche valide e fluide e un appeal che superi la mera ambientazione. Staremo a vedere quando uscirà… sempre che esca, eh?

      • 30 Maggio 2012 in 20:28
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        Appunto! Se ritarda ancora, il gioco rischia di passare di moda ancora prima di vedere la luce. La ricerca di meccaniche perfette e di un sistema che appaghi tutto il pubblico ludico potrebbe rivelarsi un boomerang per l’editore. Attendere troppi mesi (in questo caso, molti) rischia di rendere il gioco obsoleto ancora prima di vedere la luce e non perché poco valido o altro, ma perchè il tema ormai ha perso il suo appeal!
        Come direbbe Orazio: carpe diem!

  • 29 Maggio 2012 in 14:22
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    Zombicide può contare su di un gruppo di transfughi della Rackham per quel che riguarda le miniature (che in effetti sono eccellenti) e su un sistema di gioco che mette alla prova i giocatori. Ogni mostro (ce ne sono di 4 tipi) si comporta in maniera diversa: quelli lenti e stupidi sono la vera e propria carne da macello, lì solo per farsi ammazzare. Poi arrivano quelli più grossi, i duri a morire (in effetti già lo sono) che essendo belli grossi fanno da scudo a quelli più veloci e letali. Ogni zombie si comporta quindi in maniera diversa. Però… 4 tipi di mostro sono un po’ pochino. Sulla carta il sistema di combattimento è fluido e veloce, ma bisogna giocarci per poter giudicare.
    Le miniature sono bellerrime (se controllare sul vocabolario, questa parola non esiste, ma voi annuite consenzienti e non vi succederà nulla), così come il resto del materiale.
    Ora aspettiamo e speriamo.

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