Lyssan: un trono, molti pretendenti

Di Alberto “Doc”

Dopo la caduta dell’ultimo imperatore, molti pretendenti si sono fatti avanti per reclamare il loro diritto a regnare su Lyssan. Ora dopo due secoli diconflitti il regno è diviso e in decadenza: principi e baroni sono pronti a giurare fedeltà al primo che si proclami imperatore e che abbia un esercito abbastanza numeroso a presidio delle loro terre. Il clero non aspetta altro che vendere i suoi sermoni al miglior offerente e le spie sono in attesa di poter elargire i loro servizi per tramare nell’ombra. Ognuno dei giocatori è perfettamente conscio del fatto che lui e lui solo è il vero Imperatore di Lyssan, gli altri sono chiaramente tutti impostori che cercano solo di approffittare della difficile situazione che si è creata nel regno per ottenerne i più alti benefici. Nella pratica in questo gioco ogni partecipante dovrà cercare di conseguire dei trofei (determinati principalmente dal controllo di maggioranze in diversi ambiti). Al termine della partita chi ne avrà conseguiti in numero maggiore sarà probclamato imperatore di Lyssan. I giocatori useranno i loro agenti (cavalieri, nobili, sacerdoti e spie) e le azioni che questi consentono di eseguire per raggiungere i propri scopi. Oltre a questo il gioco prevede l’uso di carte influenza con le quali poter ottenere benefici oppure eccezioni alle normali regole di gioco.

Questo titolo mi rievoca facilmente (e credo di non essere l’unico) la Saga del Trono di Spade: diverse fazioni in lotta, tutti a volersi proclamare imperatori, tutti convinti di essere gli unici legittimi con il diritto di regnare… Ciononostante ci sono degli elementi interessanti come l’influenza che si esercita sui nobili pronti a voltar bandiera verso chi si presenta con l’esercito più grosso o i sermoni dei preti che tentano di influenzare l'”opinione pubblica” o ancora le carte influenza che possono infrangere momentaneamente le normali regole. Questi elementi danno a Lyssan un suo proprio profilo, una sua identità che dovrebbe permettergli di ritagliarsi un posto fra i suoi “simili” nel variegato universo dei wargame dai contorni politici.

Il gioco ha completato la fase di produzione da pochi giorni  ed è ora in sdoganamento al porto di Oakland. Non ci resta quindi che attenderlo nei negozi oppure attendere i primi commenti sul gioco per avere un’idea più precisa del appeal di questo titolo.

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