The Little Prince: Make me a Planet – Recensione

Di Davide “Canopus” Tommasin

Titolo The Little Prince: Make me a Planet
Autore Antoine Bauza, Bruno Cathala
Lingua Inglese
Editore Ludonaute
Distributore Heidelberger Spieleverlag, Ludonaute, Asmodee, Rebel.pl, Hobby Japan
Numero giocatori 2 / 5
Durata partita 25 minuti
Anno pubblicazione 2013
Altri titoli Le Petit Prince: Fabrique-moi une planète, Der Kleine Prinz: Mein Zuhause ist zu klein, El Principito: hazme un planeta
Genere Piazzamento tessere, collezione oggetti
Dipendenza dalla lingua Nessun testo nel gioco
Prezzo Circa 20 euro

Quest’anno Il Piccolo Principe, il capolavoro letterario di Saint-Exupery, compie 70 anni. Ho adorato quel libro nella sua semplicità e purezza, per non parlare di tutte le metafore e i significati nascosti. Si, devo confessare di non averlo letto in tenera età, avrò avuto 17 anni, e poi l’ho riletto un altro paio di volte più avanti negli anni: non lo considerò un libro per bambini anche se credo possa essere letto ad ogni età. Capirete, quindi, che quando ho visto questo gioco “commemorativo” dell’evento allo stand della Giochi Uniti alla Play di Modena non ho saputo resistere, nonostante lo scherno degli altri nauti e gli amici li con me, e la mia ragazza al ritorno a casa. Beh, si sbagliavano tutti quanti! Il gioco non sarà un giocone con una struttura articolata e bilanciata, anzi dalla durata direi che è un filler, ma è meno scontato di quello che sembra ed è veramente molto carino (l’ho pure fatto provare a fatica agli altri nauti che non si sono lamentati). C’è da dire che sono stati messi in campo 2 autori che si possono considerare dei pezzi da novanta, ovviamente entrambi francesi come Antoine de Saint-Exupery: Antoine Bauza, famoso per 7 Wonders, Ghost Stories, Takenoko e Tokaido, e Bruno Cathala, di cui tutti credo conosciamo almeno di nome Boomtown, Cyclades, Jamaica, Mr Jack e Shadows Over Camelot. Insomma, curriculum ludici mica da ridere! Ma ora preparatevi ad incontrare il Piccolo Principe.

Ambientazione

Il manuale non riporta nulla relativamente all’ambientazione. Ma boardgamegeek a tale proposito dice che i giocatori devono costruire una casa a tutti gli animali del Piccolo Principe, stando attenti che non vi siano troppi vulcani o baobab. Ora, è da molti anni che non rileggo il libro, ma sono quasi certo che questa parte non c’era.

Materiali

Tessere 80 tessere quadrate in cartoncino di lato 6 centimetri. Si dividono in 4 tipologie:

  • bordi ascendenti;
  • bordi discendenti;
  • centri pianeta;
  • personaggi.

Le tessere sono piazzate in modo da formare un pianeta azzurro su sfondo blu scuro. Ogni tessera raffigura delle illustrazioni tratte dal libro, che se non erro sono state realizzate dallo stesso Saint-Exupery. Potrete quindi vedere sulle tessere la famosa volpe, il serpente, pecore di 3 colori, la scatola con dentro la pecora, l’elefante, la rosa, i fastidiosissimi baobab, i vulcani, stelle, lampioni e tramonti. I personaggi, invece, sono quelli che il piccolo principe incontra nel suo viaggio tra i planetoidi e sono riportati nelle tessere d’angolo dei pianeti, quelle necessarie per riempire i buchi che un cerchio lascia quando è circoscritto in un quadrato per intenderci, e presentano solo lo sfondo blu scuro.

Segnalini segnapunti 5 piccoli circolini di 5 colori diversi: giallo, blu, verde, azzurro e salmone. Ogni circolino riporta un ritratto del faccione del piccolo principe.
Segnapunti Questo componente non lo troverete dentro la scatola, ma sulla scatola. La confezione, infatti, viene ruotata e sul fondo troverete il segnapunti. Questo consiste in un cielo stellato con in trasparenza il solito faccione del piccolo principe. Lungo il perimetro vi è il segnapunti da 0 a 40 fatto di stelle e pianeti, sempre in grafica Saint-Exupery Style.

 Setup e preparazione

Setup

Velocissimo, se tenete già le tessere raggruppate in 4 gruppi a seconda della tipologia. Altrimenti perderete tempo nel formare 4 pile di tessere separate per tipo. Si va comunque da pochi secondi ad alcuni minuti, minuti che caso mai dovrete perdere a fine partita per riorganizzare le tessere, ma io odio farlo prima del gioco. Da ogni pila, poi, si eliminano 4 tessere se si gioca in 4, oppure 8 tessere se si gioca in 3 o in 2. Ovviamente nessuna tessere se si gioca in 5.

Regolamento

Banale, spiegabile in pochi minuti e con pochissimi esempi. Consiste in un solo pieghevole in 3 parti che riporta pure un esempio di gioco, la variante per 2 giocatori e la descrizione degli effetti di ogni singolo personaggio sul gioco.

Meccanica di gioco

Infatti. Quando negli Stati Uniti è mezzogiorno tutto il mondo sa che il sole tramonta sulla Francia. Basterebbe poter andare in Francia in un minuto per assistere al tramonto. Sfortunatamente la Francia è troppo lontana. Ma sul tuo piccolo pianeta ti bastava spostare la tua sedia di qualche passo. E guardavi il crepuscolo tutte le volte che volevi…

Il gioco si snoda lungo 16 turni con una sequenza molto particolare e variabile. Ogni turno, il primo giocatore sceglie una pila di tessere, pesca tante tessere quanti sono i giocatori e le posiziona scoperte sul tavolo, così che siano visibili a tutti. Il primo giocatore sceglie ora una tessera e la posiziona per formare il proprio pianeta. Poi, il primo giocatore decide chi sarà il giocatore successivo a pescare una tessera e lo indica, questo giocatore, dopo aver posizionato la tessere selezionata, a sua volta sceglierà il giocatore successivo che prenderà una tessera, e così via finché l’ultimo giocatore non prende l’ultima tessera e diventa il primo giocatore del prossimo turno.

Il gioco termina quando ogni giocatore ha composto il proprio pianeta, fatto di 16 tessere posizionate in una griglia 4X4. Ora, utilizzando il segnapunti sul retro della scatola, ogni giocatore segna i punti che ottiene tramite i personaggi sui 4 angoli del pianeta. Il giocatore con più punti vince, in caso di pareggio vince il giocatore con meno tessere vulcano sul proprio pianeta.

I grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: “Qual è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?” Ma vi domandano: “Che età ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?” Allora soltanto credono di conoscerlo.

Come detto, ogni pianeta è composto da 16 tessere: 4 bordi ascendenti, 4 bordi discendenti, 4 centri e 4 personaggi. Le tessere devono essere posizionate in modo tale da formare un pianeta rotondo all’interno di una matrice quadrata di lato pari a 4 tessere. Quindi con le 4 tessere centro al centro del quadrato, i 4 personaggi sugli angoli e ognuno dei 4 lati composto da un bordo ascendente e un bordo discendente. Durante la costruzione del pianeta non viene seguita una sequenza fissa, è possibile iniziare a costruire il pianeta da qualsiasi tessera, lasciare spazi vuoti tra le tessere e utilizzare personaggi identici. In questo ultimo caso gli effetti dei personaggi per il calcolo dei punti vittoria sono moltiplicati in base al numero di personaggi identici.

Oggetti particolari e negativi, ma non sempre, nel gioco sono i baobab e i vulcani. Le tessere con i baobab sono posizionate sul pianeta come tutte le altre tessere, ma appena si aggiunge la terza tessera queste vengono ruotate sul dorso e non hanno effetti quando i personaggi danno punti vittoria, ad eccezione dell’ubriacone (si veda oltre). Da questo punto in poi si possono aggiungere altri baobab, ma giunti di nuovo a 3 si dovrà ripetere la procedura. I vulcani, invece, oltre ad essere importanti per gli spareggi a fine partita, contano per delle penalità a fine partita. Il giocatore, o i giocatori in caso di pareggio, con più vulcani riceve una penalità in punti pari al numero di vulcani sul proprio pianeta.

È il tempo che si è perduto per una persona a determinare la sua importanza.

I personaggi danno punti a fine partita in base a cosa c’è sopra le tessere del vostro pianeta. Per fare alcuni esempi:

  • Il vanitoso: da 4 punti per ogni serpente.
  • Il re: fornisce 14 punti se si possiede una rosa, 7 se si possiedono 2 rose, 0 se si possiedono 3 o più rose.
  • Il giardiniere: da 7 punti per ogni albero di baobab.
  • L’ubriacone: da 3 punti per ogni tessera ruotata per effetto di un sovrannumero di baobab.
  • Il piccolo principe: da un punto per ogni scatola sul pianeta e 3 punti per ogni tipo di pecora (bianca, grigia e marrone).

“Ma perché parli sempre per enigmi?” “Li risolvo tutti”, disse il serpente.

Il gioco prevede anche qualche variante, ossia la possibilità di giocare con le tessere personaggio coperte così che non si sappia che personaggi abbiano gli avversari (giusto per aumentare l’effetto fortuna se proprio uno lo vuole) e una variante per 2 giocatori. Questa prevede che il primo giocatore peschi 3 tessere da una delle 4 pile e le tenga coperte, poi le guarda e ne scopre 2 tenendone una coperta. Ora l’avversario sceglie una delle 2 scoperte oppure quella coperta. Infine, il primo giocatore sceglie una delle tessere rimanenti, scartando l’altra, e passa il ruolo del primo giocatore all’avversario.

Conclusioni

Grafica e componentistica Tutto in cartoncino e di buon spessore e la grafica è la stessa del libro: tratto pulito e colori pastello, certo sembra realizzata per un target di giovanissimi, ma richiama la semplicità e la purezza che traspare dal racconto. Bella l’idea di utilizzare anche la scatola come parte del gioco, idea non nuova per Cathala che, giusto per fare un esempio, aveva utilizzato la scatola di “Cleopatra e la Società degli Architetti” come corpo del tempio. In questo caso invece si è trattenuto e la scatola serve solo da segnapunti. Unica cosa che mi viene da dire è che si va praticamente sempre sopra i 40 punti e quindi una scala più larga o un sistema per indicare che si ha già passato una volta lo 0 (tipo segnapunti a doppia faccia) sarebbe stato molto gradito.
Ambientazione Inesistente, è solo un gioco che utilizza la stessa grafica del libro de Il Piccolo Principe come leva di marketing.
Manuale Semplice, chiarissimo, velocissimo da leggere. Un pieghevole diviso in 3 parti e bifacciale: da un lato riporta le regole e la descrizione degli effetti di ogni personaggio, dall’altro un esempio di gioco, corredato di immagini, e la descrizione della variante per 2 giocatori. Praticamente impossibile non comprendere le regole.
Dipendenza dal caso e meccaniche La dipendenza dal caso è elevatissima. Questo perché le tessere sono pescate a caso e quindi non c’è controllo, però viene un po’ mitigata da una meccanica molto interessante, ossia quella della scelta a catena dei giocatori che pescano le tessere: il primo sceglie il secondo che sceglie il terzo, ecc. Si creano divertente fenomeni di coalizione contro quello messo meglio e di bastardate costruite a più mani. Divertente cercare di prevedere le mosse altrui, anche se non applicabile per i primi turni. Rimane comunque il fatto che avere il favore della dea bendata aiuta molto, forse troppo.
Interazione tra i giocatori Molto elevata, è un continuo vedere cosa fa l’altro, scegliere il male minore e scaricargli il barile sulle tessere da passare al prossimo giocatore. Certo, qualcuno può obbiettare che probabilmente questa non è interazione diretta, può essere, ciò non toglie che se cercate di giocare ad un solitario molto probabilmente non vincerete. Comunque, i primi turni non si sa ancora che direzione strategica prendere e quindi non sentirete molto l’interazione, ma quando avrete in tavola 3 o 4 tessere pianeta, di cui una tessera personaggio, inizierete a guardare attentamente cosa fanno i vostri avversari.
Idea A prima vista sembra vi sia una chiara ispirazione a Mondo, ma si limita solo alla presenza dei vulcani. Per il resto il titolo presenta una serie di meccaniche semplificate e adattate da altri giochi, prima fra tutti il drafting pubblico fatto con le tessere invece che con le carte.
Longevità Molto ridotta, vi stancherà in fretta dato che non ha molte variabili su cui agire.
Scalabilità Tolta la partita in 2 giocatori, in cui si trasforma in un altro gioco introducendo meccaniche del calcolo del rischio, da 3 a 5 giocatori scala molto bene.
Impressioni giocatori È un gioco veramente semplice, forse più adatto ad un pubblico di neofiti e, addirittura, di bambini, però sopra i 9 anni. Risulta un buon titolo per gli appassionati del libro che potranno gustarsi i disegni di Saint-Exupery sulle tessere. Nonostante questo anche i giocatori più assidui si divertiranno a provarlo e a tentare di capire le mosse degli avversari e a costruire bastardate a catena contro chi è in vantaggio. Il problema è che stanca in fretta, ma nel suo piccolo diverte, qualcuno mi ha pure confessato di preferirlo a Mondo per la presenza di una maggiore interazione tra giocatori (beh, non ci voleva molto). Dalla durata direi che si configura come un simpatico filler.
Giudizio personale Ci sono dei giochi che cavalcano l’onda di un evento, film o libro. Abbiamo esempi da tutte le parti, per fare il nome di qualche caso potrei citare il gioco di Beowulf, I Pilastri della Terra, Il Trono di Spade, Il Signore degli Anelli, oppure, secondo me il più significativo di tutti, Garibaldi: La Trafila con il logo per il 150-esimo dell’unità d’Italia. Alcuni di questi giochi presenteranno meccaniche interessanti e particolarmente azzeccate all’ambientazione, in alcuni casi diventeranno un must grazie ad un mix di ambientazione avvincente e meccaniche coerenti con questa. In altri casi, invece, si avranno prodotti in cui l’ambientazione è il fiocco per vedere una meccanica con nulla di originale e semplificata al massimo, così da andare bene un po’ a tutti i generi di persone. Questo titolo risulta essere invece una via di mezzo, di certo punta ad essere un gioco che può piacere potenzialmente a chiunque e senza vera congruenza con il libro, ma il duo di autori ha costruito una meccanica, per quanto semplice, relativamente interessante e meno scontata di quello che sembra. Vi dirò, a mio parere un ottimo titolo per neofiti e bambini e, date le dimensioni della scatola, facilmente trasportabile… ma, sotto sotto, nutrivo speranza in qualcosa di più per il dolce Petit Prince.

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Pro:

Contro:

Buoni materiali e scatola utilizzata come segnapunti. Si sente la mancanza di un sistema che registri quando si fa un giro del segnapunti.
Perfetto per avvicinare neofiti e bambini. Sicuramente apprezzabile per gli amanti del libro. Bassa longevità.
Facilmente trasportabile. Elevatissima dipendenza dal caso.
Chiarissimo il manuale e semplicissimo da spiegare. Meno scontato di quello che sembra. Ambientazione inesistente, gioco trainato esclusivamente dal nome del libro e degli autori.
Buona scalabilità da 3 a 5 giocatori.
Prezzo abbordabile.

 

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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