Lewis & Clark: nel cuore dell’America per raggiungere il Pacifico

di Alberto “Doc”

Settimane fa avevo accennato di come quest’anno vi sia più di un titolo dedicato all’esplorazione ed eccomi oggi a portarvi l’attenzione su un altro di questi, Lewis & Clark, gioco creato da Cédrick Chaboussit che uscirà ad per la fiera di Essen sotto il marchio Ludonaute. Ecco di cosa si tratta.

Innanzitutto siamo davanti a un titolo ad ambientazione storica. Lewis e Clark infatti sono i nomi degli esploratori che con un gruppo di uomini vennero ingaggiati dal governo americano, allora sotto la guida del presidente Thomas Jefferson, per spingersi nell’entroterra del nuovo mondo, raccogliendo maggiori informazioni su quei luoghi e fino a raggiungere le coste dell’oceano pacifico. Un viaggio che durò dal 1804 fino al 1806 e che portò questo manipolo di uomini da Pittsburgh fino a Fort Clatstop.
Ed ora veniamo al gioco.

I giocatori saranno alla guida di una spedizione che dovranno saper gestire al meglio per poter essere i primi ad arrivare sulla costa del Pacifico e così vincere la partita. L’equipe di esplorazione con cui partiranno si potrà arricchire durante il viaggio di nativi americani e di cacciatori. Importante oltre ai personaggi, sarà anche la gestione delle risorse a proposito delle quali la presentazione dice che non sempre averne in abbondanza sarà fonte di un vantaggio per la spedizione. Ed ora veniamo alle meccaniche di gioco.

All’inizio ogni squadra dispone di un gruppo di sei personaggi un indiano e una barca con cui trasportare le risorse e i nativi.
Le carte personaggio permettono di attivare le azioni speciali mentre gli indiani sono usati per potenziare queste ultime con la loro forza oppure per essere impiegati sulle azioni disponibili sulla plancia di gioco.

Il turno di un giocatore si compone delle seguenti tre fasi:

1) Azione principale: giocare un indiano nel villaggio oppure giocare l’azione di una carta personaggio.
2) Ingaggiare uno dei personaggi disponibili
3) Predisporre il campo.

L’azione principale è chiaramente la fase più importante dove attraverso l’uso degli indiani nel villaggio si raccolgono e creano nuove risorse fondamentali per la spedizione. L’uso dei personaggi permette invece di ottenere benefici extra oltre quelli del villaggio. L’uso di un personaggio per attivare una specifica azione è condizionato dalla messa in gioco di un’altra carta personaggio che verrà esaurita per un certo periodo. Mentre con la prima carta si attiva l’effetto, dalla seconda si determina per quanto tempo questo effetto durerà in base alla forza indicata sulla carta personaggio esaurita.

A mano a mano che si aggiungono personaggi al proprio gruppo, le opzioni di gioco verranno ad aumentare ma cresceranno parallelamente anche le difficoltà di gestione della propria squadra.

Questo titolo che si presenta interessante fin già dal comparto grafico molto ben curato (la disposizione dei luoghi sulla plancia tra l’altro ricorda molto Stone Age). Le meccaniche per la maggior parte note, sembrano promettere un buon mix di ingredienti con qualche sprazzo di originalità. Bella l’idea dell’ambientazione, del gruppo che cresce e delle difficoltà che aumentano nella sua gestione. Ora l’importante è che tutto questo una volta sul tavolo funzioni come deve e spero che le attese non verranno deluse. Ma qualcosa mi dice che questo non sarà il solo articolo riguardo a questo titolo… perciò state sintonizzati nei prossimi mesi. ;)

Un pensiero su “Lewis & Clark: nel cuore dell’America per raggiungere il Pacifico

  • 11 Ottobre 2013 in 15:42
    Permalink

    Lewis & Clark sembra uno dei titoli più interessanti della prossima fiera di Essen. Ammetto che mi aspettavo un gioco leggermente diverso, rivolto ad un pubblico più “babbano”, ed invece la lettura del regolamento mi ha restituito un gestionale che richiede una pianificazione piuttosto attenta delle proprie mosse.
    C’è da tenere d’occhio il villaggio, ottimizzare la disposizione delle risorse sulle canoe (sei, mica poche; forse avrei gradito dei segnalini sagomati alla Stone Age, ma esagonali risultano sicuramente più funzionali) e gestire la propria mano di carte.
    Tanti effetti in gioco, tante le carte incontro per un gioco che, inevitabilmente, sconta una certa difficoltà iniziale, alzando l’asticella: Lewis & Clark non si presta certo come introduttivo.
    D’altro canto tanta ricchezza e cura nei particolari (ambientazione ricreata ottimamente e supportata da un comparto grafico di prim’ordine) dovrebbe garantirgli una certa longevità e varietà di situazioni, coniugando idee originali ed una ambientazione affascinante.

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