Steam Park, il parco giochi che hai sempre desiderato per te

di Luca “Maledice79” Lanara

Correva l’anno 1994, da poco era entrato in casa un nuovo pc e tra i tanti videogiochi che mi passo’ un mio amico c’era questo Theme Park della Bullfrog (mi chiedo se esiste ancora). Sono sicuro che molti di voi se lo ricordano. Per quanto mi riguarda fu uno dei videogiochi che ho più apprezzato in tutta la mia nerdosa vita. L’idea originale era appunto quella di mettersi a capo di un parco giochi, districandosi tra nuove giostre da costruire o tra le code dei visitatori da sistemare ecc ecc. Beh la Cranio Creations, ci fa fare un tuffo nel passato e propone un gioco da tavolo (che si proverà a Essen/Lucca) proprio con questa tematica, e udite udite l’illustratore del gioco è niente popo di meno che Marie Cardouat, quella di Dixit per intenderci..

Il titolo ha come motore del gioco 6 dadi azione. Dadi che vanno lanciati tutti assieme (e già mi vedo per terra a raccogliere quelli che qualcuno, come al solito, ha tirato come se avesse la forza di Godzilla). Dopo questo i giocatori decideranno quali dadi tenere e quali rilanciare, tutte le volte che vorranno ma il primo che vorrà fermarsi diventa di diritto il primo giocatore e gli altri a seguire. Scelta questa che trovo squisita, mi pare possa dare al gioco una strategia di fondo complessa ma allo stesso tempo spensierata. Ma torniamo a noi, oltre che piazzarsi prima nelle azioni di gioco, il giocatore riceverà dei bonus che mano dopo mano diventeranno  piu’ bassi fino ad arrivare addirittura ad un malus.

steam park2

Il risultato del dado corrisponde ad una di queste azioni

Costruire attrazioni

Attrarre visitatori

Costruire stand

Pulire

Giocare carte

Ingrandire il parco

Sono abbastanza intuitive e quindi non mi metto certo a spiegarle, anche perchè non ho ancora provato il gioco e potrei scrivere dei terribili strafalcioni. Faccio notare che alla fine di ogni turno (6 per partita) si calcola quanti soldi ha guadagnato il parco e questi saranno i punti vittoria. I soldoni pero’ non possono essere reinvestiti nel parco come si farebbe col vile denaro, ma si accumulano soltanto. Questo mi fa storcere un po’ il naso, forse perchè trovo piu’ interessante reinvestire il denaro per poi trovarmi cosi ricco da far sembrare Gardaland la sagra della porchetta di Legnaro. Ma prendetela come una critica affrettata, da chi si aspetta molto da questo gioco,  e ha il terrore di trovarsi tra le mani qualcosa che poteva essere ma non è. Faccio presente che nel gioco saranno fondamentali anche i colori, in pratica ogni attrazione puo’ sopportare solo visitatori dello stesso colore, che vengono pescati da un sacchetto (non so perchè mi viene in mente la chiesa di Village). Questo è un dato importante, infatti mi pare di capire che questa è l’unica componente “fortunistica” del gioco.

 steam park3

Mi aspetto molto da Steam Park, forse perchè mi fa ritornare un po’ ragazzino o forse perchè Marie Cardouat sa incantare con i suoi disegni o forse perchè sento bisogno di gestire un parco giochi: non lo so! Ma vi garantisco che una volta aperti i cancelli a Lucca sarò li sul campo con la telecamera per mostrarvi se tutta questa attesa è valsa la pena

Regolamento LINK

 

2 pensieri riguardo “Steam Park, il parco giochi che hai sempre desiderato per te

  • 25 Ottobre 2013 in 16:47
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    Mah, sinceramente il gioco non tradisce la linea editoriale a cui la Cranio Creations ci ha da tempo abituato (vedi Horse Fever e Dungeon Fighter), con un’ambientazione caciarona ed un’impostazione di gioco molto easy e adatta per una serata in allegria.
    Però, visti i lunghissimi tempi di sviluppo, la disegnatrice ingaggiata ed un prezzo che all’epoca si doveva assestare sui 50 euro, sinceramente ci si aspettava di più.
    Almeno per chi ha seguito il titolo fin dagli albori, indipendentemente dalle qualità e dalla bontà del gioco, con così tanta carne al fuoco e le enormi aspettative, Steam Park non è quello che molti si aspettavano.
    Il che non è necessariamente un male, ma lascia un po’ spiazzati.

  • 28 Ottobre 2013 in 20:05
    Permalink

    Gioco simpatico e veloce, un buon filler prima di iniziare qualcosa di più corposo.

    Ps: io l’ho preso ad Essen con all’interno un disegno fatto al momento da Marie..per me già quello vale il prezzo del gioco :-)

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