On the Board #55: The Battle at Kemble’s Cascade

di Luca “Maledice79” Lanara

Quanti gettoni o 200 lire abbiamo speso negli anni 80 per cercare di sconfiggere un certo boss. Troppe, pensandoci. Questo gioco da tavolo, ha pensato proprio a quegli anni, proponendoci di giocare con amici a quelle vecchie glorie dimenticate. Ditadinchiostro ne aveva già parlato di questo gioco in una recensione  molto divertente ed esaustiva, quindi noi abbiamo deciso di approfondire, portando le navicelle e il mondo a scorrimento verticale della Z-Man Games, sul nostro tavolo. Buona Visione.

6 pensieri riguardo “On the Board #55: The Battle at Kemble’s Cascade

  • 18 Febbraio 2015 in 13:37
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    Il gioco è sicuramente imperfetto però il 5 di Alkyla mi sembra un pò eccessivo.. capisco la delusione delle aspettative ma The battle eccetera è migliore dell’80% dei titoli nuovi che ho provato quest’anno, se lui è da cinque gli altri…… :)

    • 18 Febbraio 2015 in 19:58
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      Daniele sono dispiaciuto anch’io di questo voto (e pensa un pò di quanto possa essere dispiaciuto dell’acquisto!), ma, al di là dell’aspettative, il 5 è motivato dal fallimento dell’unico scopo a cui doveva assolvere: divertirmi. Accetto tutto, la fortuna, la scarsa scalabilità, meno la lunghezza, meno la componentistica, ma assolutamente non posso passare sopra al fatto che un’idea così venga resa con un sistema che mi tedia per macchinosità. E queste due regolette scrivetele meglio! Poi il voto per me non può tener conto di cosa è uscito questo o altri anni, tenendo oltretutto conto che lo ritengo comunque un gioco originale, per la mia esperienza, e quindi anche di difficile confronto.

  • 18 Febbraio 2015 in 20:43
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    Sono molto impaziente di provare questo titolo.
    Ho trovato spesso che nei titoli che dovrebbero fare dell’adrenalina e della velocità di pensiero uno dei loro punti forti, ma vengono rallentati da continui calcoli e pensieri, l’aggiunta di un timer da uno sprint al gioco favoloso :)
    Avete provato?

    @Canopus: ultimamente fai alcuni commenti che, se non si sapesse il tuo amore per i cubetti, farebbero credere che tu sia una appasionato American gamer. La candida goduria che dimostri per quella carta è spettacolare ;)

    @Doc: Per Crooooommmm!!!! :))))

    Mik

    • 20 Febbraio 2015 in 10:49
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      E’ sicuramente un gioco che deve essere provato proprio per le sue particolarità. Anzi, va giocato più di una volta per entrare nel mood giusto del gioco che dalla prima partita secondo me non emerge appieno.
      Per il timer, sarebbe una buona idea se non ci fosse la scelta simultanea, ma temo che con questa meccanica quando si è in tanti si generano lo stesso ritardi :)

      Ecco ho fatto voto ai nauti di non dire più quella certa invocazione fino a quando non mi arriva la scatola, anzi le scatole, sennò non mi aprono più il cancello quando vado a giocare con loro ;)

    • 22 Febbraio 2015 in 11:25
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      Sebbene io pensi che non si può di certo vivere di soli german, ti avviso che questo gioco non è molto american. Certo c’è una forte fonte di casualità poco controllabile dovuta al pescare carte power up, carte spazio e carte sensori. Ma questo, anche se di forte impatto strategico, è tutto, per il resto è deterministico. Soprattutto nel fatto che ogni colpo sparato è un successo assicurato. Direi quasi che è più vicino, anche se di poco, al lato german che american della forza ;-)

      • 24 Febbraio 2015 in 16:04
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        @Canopus

        Quote: “Sebbene io pensi che non si può di certo vivere di soli german”

        Si in effetti è vero, ci sono anche Birra e Wurstel.

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