Ashes: Rise of the Phoenixborn – scontro fra semidei

Di Alberto “Doc”

Dopo il successo riscosso con Dead of Winter, pensavo che Plaid Hat Games quest’anno avrebbe cavalcato l’onda tentando di bissare il grande consenso con un nuovo capitolo della serie Crossroads di cui DoW ne è il primo. La casa editrice americana sembra invece avere altri progetti per il 2015 ed arriva questa estate con un gioco di carte fantasy dal titolo Ashes: Rise of the Phoenixborn.

 Nella ambientazione fantastica di questo titolo impersoniamo uno dei Phoenixborn, semidei, salvatori e protettori del mondo che in tempi antichi strapparono gli umani dalla piaga di terribili creature come le chimere per regalare loro un mondo di pace e prosperità. Da allora ogni protettore si è messo alla guida di una delle civiltà che si sono create, per sostenerle e garantirne sopravvivenza e sviluppo.
La scoperta di una profezia purtroppo interrompe questa armonia: uno dei Phoenixborn infatti è destinato ad elevarsi fino a diventare una vera e propria divinità. La paura che uno di loro domini da solo su tutti gli altri e sul mondo intero scatena tutti i peggiori istinti umani e ben presto le fazioni scendono in guerra capeggiate da un protettore.

pic2482740Con questa premessa veniamo introdotti ad un titolo che è fondamentalmente per due giocatori anche se la scatola recita “fino a 4”. Entriamo nel merito delle meccaniche.

Ogni giocatore come dicevamo guida un Phoenixborn, dispone di un mazzo di 30 carte costituito da unità e incantesimi e ha a disposizione una decina di dadi che fungono da riserva magica e che conferiscono anche particolari poteri. L’obiettivo è semplice: rimanere l’unico Phoenixborn vivo.

Vediamo come si svolge un turno di gioco. Questo si compone di tre fasi:

  • Fase di preparazione: Vengono rilanciati i dadi esauriti, vengono scartate le carte che non si desiderano e viene rimpinguata la propria mano fino a ritornare ad un numero di 5 carte.
  • Fase di turno del giocatore: viene svolta l’azione principale di turno ed una eventuale side action nell’ordine che si desidera. E’ possibile giocare o attivare una carte in gioco pagandone i relativi costi, attaccare una unità o un Phoenixborn, modificare il risultato di un dado scartando una carta o ancora attivare uno dei poteri speciali dei dadi. Come ultima opzione è possibile passare. Questa fase si ripete fra i giocatori fino a quando tutti non hanno eseguito quest’ultima opzione.
  • Fase di recupero: E’ possibile far recuperare parte dei punti vita alle unità in base ad un loro valore di recupero, spostar dadi nell’area di quelli esauriti e ancora rimuoveri segnalini esaurito dalle unità che ne hanno uno o più.

pic2479690Di per se questo titolo non mostra grandi novità rispetto a giochi simili in cui i contendenti si sfidano per esaurire i punti del campione avversario. La nota secondo me carina è l’impiego dei dadi il cui uso mi ha fatto venire in mente per certi aspetti Quarriors, benché qui non siamo di fronte ad un pool building ma sia mazzo di carte che dadi sono fissi fin da subito. Interessante anche la parte di svolgimento dell’azione principale: il turno non ha termine fino an quando tutti non hanno passato il che questo permette a chi ne ha, di poter proseguire nella propria azione. Sui materiali non mi esprimo visto che dalle foto non sono valutabili, la grafica invece è sicuramente accattivante, come deve essere per giochi di questo genere. Interessante anche il prezzo del preordine che è fissato attorno ai 35 dollari: considerando che stiamo parlando di oltre 260 carte, una quarantina di dadi, e una settantina di segnalini devo dire che non è male come offerta lancio. La questione più importante però è un’altra: con tanti prodotti simili a questo già in circolazione riuscirà Plaid Hat Games a strappare una fetta del mercato per il suo nuovo titolo? Non posso che augurarglielo. Personalmente?  Questi titoli non mi dispiacciono quando le partite sono contenute in 30-45 minuti. Qui si parla di 60-90 (sperando siano poi reali) quindi credo proprio che guarderò oltre aspettando il secondo capitolo di Crossroads.

7 pensieri riguardo “Ashes: Rise of the Phoenixborn – scontro fra semidei

  • 7 Luglio 2015 in 01:34
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    Penso sia l’unico gioco che ho preordinato senza sapere minimamente cosa fosse. Non me ne sono ancora pentito

    • 7 Luglio 2015 in 09:06
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      …e credo che se questo è il tuo genere di giochi nemmeno te ne pentirai. ;) Se ti piacciono titoli come summoners Wars, Mage wars et simili, credo rimarrai soddisfatto. Se invece è il tuo primo gioco della categoria, un minimo di rischio ovviamente c’è ma tutto sommato non hai investito un capitale visto il prezzo del preordine :)

      • 7 Luglio 2015 in 18:52
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        Ha un artwork troppo bello per essere brutto. Per un gioco con premesse così ambiziose, credo valga la pena rischiare. Oltretutto, Mage Wars mi è piaciuto parecchio, nonostante certe scelte editoriali infelicissime (bello il reboot della serie… già…)

    • 22 Ottobre 2015 in 18:21
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      Al momento non ci sono notizie ufficiali di case italiane che intendono localizzarlo, se avremo notizie non mancheremo di segnalarle.

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