Una giornata in casa District Games

di Daniel “Renberche” & Luca “Maledice79” Lanara

Questa domenica siamo stati ospiti in quel di Bologna presso la ludoteca Wonderland, per un evento organizzato dalla District Games, casa torinese di giochi da tavolo, dove sono state presentate alcune novità e discusso dei progetti presenti e futuri che l’editore ha in cantiere. La coppia degli unboxari ha fatto da ambasciatori per Gioconauta, ed ecco quanto visto e sentito.

Il primo gioco presentato è stato NO! (di cui ne avevamo parlato tempo fa), una rivisitazione del gioco di carte UNO molto più caotica e casinara, dove l’obiettivo è anche qui quello di finire il proprio mazzo di carte iniziale ma dove l’azione del turno è quella di girare una carta e vedere a chi tocca il turno. La cosa principale è che in ogni momento un giocatore può dire NO! e mettere una delle proprie carte che ha in mano (non del mazzo di gioco, ma altre che si pescano) e modificare le sequenza di gioco, e così di seguito. Gioco tutto sommato divertente, dalla durata contenuta, rende bene in tanti giocatori.DSC_0237

Poi è stato il turno di un prototipo di Andrea Chiarvesio che, oltre a informare della sua collaborazione con la casa editrice, già avviata con Richard I, ci ha presentato il progetto di All Stars Heroes, di cui teniamo a precisare è ancora al 60% indicativamente della realizzazione (dovrebbe essere pronto per l’inizio del 2016). L’idea sta nel cercare di far combattere personaggi famosi tra di loro, rappresentati nella loro forma animale (per esempio Maledice è andato in solluchero con Indiana Wolf) attraverso un meccanismo di deck building e round successivi di combattimento in scenari stabiliti ad inizio partita. Un progetto interessante e non mancheranno gli aggiornamenti quando ci saranno degli sviluppi significativi. Sempre dallo stesso autore la novità che il gioco Richard I sarà distribuito in Germania e negli USA, in quest’ultimo caso in una versione modificata.DSC_0241

Cavallo di battaglia della casa è Warage, il gioco di combattimenti di carte, abbiamo provato il dual pack, presentato alla Play, e siamo rimasti soddisfatti del prodotto, molto comodo per chi si avvicina al gioco avere dei mazzi pre fatti in modo da iniziare subito a giocare ad a padroneggiarne le meccaniche, che sono comunque molto facili da apprendere. Nella scia del gioco “fisico” è stato annunciato che verrà prodotta anche la versione software, quindi i giocatori potranno sia sfidarsi dal vivo che online o allenarsi contro l’IA. Anche qui stiamo parlando di versioni ancora in fase di sviluppo che vedranno la luce nel futuro prossimo.

Si è discusso poi della piattaforma CloseYa, nata con l’obiettivo di far riunire giocatori che non sanno magari di condividere la stessa passione per i giochi da tavola. Vi consigliamo di darci un’occhiata, è un’idea molto interessante e siamo molto curiosi di capire che si evolverà nel tempo e speranzosi che possa contribuire alla diffusione del gioco in Italia.

Ultima, ma non ultima come importanza è stata annunciata l’edizione italiana di Dungeon Saga, edizione che sta navigando per i mari e che sarà presentata a Lucca 2015.

Molto simpatica l’idea degli organizzatori di farci provare i giochi divisi in due squadre, blu e rossa, e di dare un premio alla squadra vincitrice e al vincitore assoluto, che ha avuto l’opportunità di portarsi a casa un salame da un chilo! Non possiamo non complimentarci col vincitore Matteo Teooh Boca di Recensioni Minute, di salutare i nostri colleghi divulgatori ludici e ringraziare gli organizzatori per la bella giornata.

Se siete pigri, ecco il riassunto video della giornata, realizzato direttamente in macchina subito dopo l’evento.

httpss://www.youtube.com/watch?v=dkE-sm2c8Ic

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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