Action Phase Games cerca di fare breccia tra i Deck Building con Aeon’s End

Di Federico “Kentervin”

Creature di altre dimensioni, giunte sino a noi tramite delle brecce nel tessuto stesso della realtà, hanno invaso il nostro mondo. L’ultimo rifugio rimasto si trova sottoterra, dove la città di Gravehold rimane l’ultimo baluardo della civiltà.
Qui, gli umani hanno iniziato a studiare il potere di questi portali, imbrigliandone i poteri nelle strane gemme che circondano la città.
Seguendo gli insegnamenti di Brama, un gruppo di eroi istruiti all’uso della magia sono chiamati a rispondere all’ultimo assedio dei Nameless, le creature senza nome che intendono distruggere le ultime vestigia dell’umanità.

Questa in sintesi la trama di Aeon’s End, Deck Building fantasy ambientato in un mondo devastato da un’invasione interdimensionale; i giocatori vestiranno i panni di un gruppo di maghi esperti nell’utilizzare l’energia delle brecce, imbrigliata in particolari gemme.

Il gioco si presenta puramente collaborativo e, nell’intento dell’autore Kevin Riley, molto rapido e frenetico.
Durante il setup i giocatori scelgono un personaggio tra una rosa di 12 e decidono quale Nemesi affrontare.
Ogni personaggio è caratterizzato da un certo numero di Brecce (3 o 4) che possono essere aperte o chiuse e da un potere speciale che può essere caricato pagando 2 monete per slot. Tali slot sono denominati Charge e variano da 4 a 6.
pic2957417Viene inoltre creato il mazzo della Nemesi che è composto da tre mazzi di livello 1, 2 e 3: tali mazzi contengono un numero di carte che dipende dal numero di giocatori (ad esempio in due giocatori si utilizzeranno 3 carte di primo livello, 3 di secondo e 7 di terzo) a cui andranno aggiunte le carte specifiche della Nemesi in gioco (ogni Nemesi ha 3 carte per livello).
Sulla scheda di riferimento sono descritti eventuali effetti speciali, il setup iniziale, cosa succede quando un eroe muore e l’effetto da applicare quando la carta riporta la keyword “Unleash” che descrive in pratica l’attacco speciale del mostro.
Vengono poi selezionati i nove mazzi che comporranno il Supply e che rappresenteranno le carte ottenibili durante la partita, la cui composizione è la seguente:

  • 3 Gemme: rappresentano la moneta del gioco e consentono ai giocatori di acquisire le carte Incantesimo e Reliquia;
  • 4 Incantesimi: carte che devono essere preparate ed i cui effetti si attivano solo successivamente al turno in cui vengono giocate. Alcuni incantesimi permettono di ottenere effetti continuativi (di minore effetto) o istantanei;
  • 2 Reliquie: carte che possono essere giocate subito dalla propria mano. Solitamente presentano anche un secondo effetto che richiede l’eliminazione della carta dal gioco per essere attivato;

La particolarità di Aeon’s End sta nel sistema di gestione delle Brecce: ogni giocatore nella parte alta della scheda riporta tre o quattro zone in cui vengono posizionate delle carte quadrate che rappresentano delle sorgenti di energia (le brecce, per l’appunto) e dei valori:

  • Focus: spendendo il valore riportato, si ruota di 90° la carta e vi si può porre sopra un incantesimo. Tale incantesimo dovrà obbligatoriamente essere lanciato nel turno successivo;
  • Open: spendendo il valore riportato, si gira la carta e la breccia risulta ora aperta. E’ ora possibile porvi sopra un incantesimo che sarà lanciabile a nostra discrezione;

pic2963704A mano a mano che focalizziamo le brecce, cala il loro costo di apertura; solitamente i giocatori partono già con una breccia aperta e le ultime due brecce danno anche un bonus di +1 al danno quando viene lanciato un incantesimo posizionato sopra di loro.
Vi è quindi una sorta di “costruzione” del turno successivo, dove i giocatori lanciano gli incantesimi del turno precedente e preparano quelli per il turno successivo.
Altra peculiarità sta nel fatto che ogni giocatore ha dieci carte iniziali e sulla scheda è riportato l’esatto ordine in cui deve essere costituito il mazzo di pesca: le carte possono essere scartare nell’ordine che si preferisce e una volta finite, gli scarti non si rimescolano, ma si girano semplicemente. Questo permette un maggior controllo ed evita pescate sfortunate.
La parte randomica del gioco viene affidata al mazzo del turno; a seconda del numero di giocatori, viene creato un mazzo da cui pescare per determinare il giocatore attivo: in quattro ognuno di essi dispone di una carta, in tre viene aggiunta una carta jolly (i giocatori scelgono chi effettuerà due turni) ed in due si giocherà due turni a testa. La Nemesi dispone sempre di due carte turno.
Lo scopo del gioco è sconfiggere la Nemesi (che ha 70 Punti Vita) o costringerlo a giocare tutte le sue carte (il nemico non riesce a superare le difese di Gravehold e rinuncia ai suoi piani di conquista).
Nel caso tutti gli eroi venissero sconfitti (ognuno ha 10 Punti Ferita) o Gravehold venisse distrutta (la città ha 30 Punti Ferita) il gioco termina immediatamente.

pic2967266Aeon’s End risulta facile da spiegare e discretamente rapido; in due difficilmente si superano i 60 minuti e i turni si susseguono rapidi. L’aspetto collaborativo è presente, ma l’autore ha in maniera accorta inserito degli effetti che colpiscono prevalentemente chi ha più cariche, più incantesimi preparati o più Punti Ferita: solo in caso di parità i giocatori possono decidere chi subisce l’effetto dell’attacco, riducendo le discussioni tra i giocatori da questo punto di vista.
Ogni carta, dalle reliquie alle gemme, ha duplici effetti speciali; alcuni incantesimi producono effetti continuativi se “parcheggiati” su di una breccia ed in generale le combo non mancano.
Forse il gioco soffre per la mancanza di un arco temporale che si snoda durante la partita: non vi sono i capitoli visti in Legendary Encounters, né i visitatori che danno un po’ di varietà ai turni di Shadowrift.
Le carte sono solo 9 e la tendenza è quella di acquistare poco per mantenere snello il proprio motore di gioco, con la conseguenza che si vedono sempre più o meno le stesse carte.
Gli eroi sono ben caratterizzati, con abilità che permettono di scartare carte dal mazzo della Nemesi, ripristinare Punti Ferita a Gravehold, guadagnare incantesimi e modificare le carte del mazzo del turno.
Anche i boss sono molto differenziati tra di loro: si va da Prince of Gluttony che divora le memorie del passato (eliminando le carte dal Supply) a Rageborne che guadagna segnalini Furia per attivare attacchi speciali, fino a Carapace Queen che punta tutto sullo spawn di piccoli mostri per creare un effetto sciame travolgente o di Crooked Mask che riempie il nostro mazzo di maledizioni.
pic2963703Insomma, tutto è molto ben caratterizzato, perfino il background dei personaggi con il loro carattere e motivazioni personali: Xaxos la cui convinzione è che per arrivare alla luce sia necessario attraversare il buio più oscuro, Mist la guerriera che combatte eseguendo ciecamente gli ordini, Nym il potente ma inesperto fruitore del fuoco alla ricerca della vendetta.
Stranamente ci sono molte più eroine che eroi, anche qui una scelta voluta per staccare in maniera netta dal fantasy classico: niente elfi ed orchi, ma solo umani in una società in cui lo studio della magia è prettamente femminile.
Sicuramente questo ottavo titolo della Action Phase Games è anche il più ambizioso e la cifra raccolta sembra stia dando loro ragione; hanno già dichiarato che altri tre titoli arriveranno entro fine anno e che uno di questi potrebbe essere un’espansione per Aeon’s End.
In definitiva un titolo interessante con un approccio al Deck Building diverso pur senza essere radicale, che fa del “controllo totale” il proprio motto. Ad un turno di gioco molto dinamico si abbina un’ottima grafica, anche se alcuni potrebbero soffrire una certa freddezza del motore di gioco.

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