Robinson Crusoe alla ricerca del Dr. Livingstone con un libro-game

di Marco “alkyla” Oliva

E’ il 1871. Alcuni anni fa il famoso scienziato David Livingstone ed i membri della sua spedizione, si sono persi nel cuore dell’Africa. Dopo sei anni, le persone di tutto il mondo civilizzato ricevono una lettera dallo scienziato, che scrive di essere malridotto, gravemente malato e dice addio al mondo. Una missione di soccorso viene organizzata immediatamente. Lo scienziato deve essere trovato e tratto in salvo. Questo è il vostro compito!

Non potevo scegliere parole migliori di quelle con le quali lo stesso autore Ignacy Trzewiczek introduce Tracing Doctor Livingstone, l’ottavo scenario ufficiale del cooperativo Robinson Crusoe: Adventure on the Cursed Island, nel quale ultimamente noi Gioconauti ci siamo imbattuti più volte con piacere. Se non lo avete ancora provato, ecco perché è importante portarlo alla vostra attenzione.

Robinson CrusoeDando per scontato che conosciate il funzionamento del gioco base (perché ne avete già visto il nostro videotutorial, giusto?!?), questa storia ci mette letteralmente sulle tracce del disperso Dr. Livingstone. Dico “letteralmente” perché 5 sono le tracce che il dottore ha disseminato presso altrettanti accampamenti. Sono narrate ne La Storia di Henry Stanley, il giornale di 8 pagine allegato, in cui viene descritto in cosa c’imbatteremo ogni qualvolta scopriremo una nuova traccia. Lo scopo del gruppo è rivelare entro 10 turni le 5 tessere totem presso le quali Livingstone si è accampato e lì eseguire di volta in volta l’azione speciale di esame dell’accampamento. Quest’azione segue le regole della normale esplorazione, ma il successo dà diritto a pescare uno dei 4 segnalini scoperta speciali, a ciascuno dei quali è legato un paragrafo del giornale. Dalle sole 2 alternative della scoperta del primo accampamento si dipartono così, ad albero, alternative via via più numerose, sino al quinto ed ultimo accampamento, che decreta il ritrovamento del dottore, ma, occhio, non l’automatica vittoria! Quasi sempre l’ultimo paragrafo mette il gruppo di fronte ad un’ultima sfida da affrontare e tutti devono pur sempre sopravvivere al turno in corso. Senza rivelare nulla, i finali possibili sono addirittura 16 e non è affatto detto che al termine della vostra avventura il Dr. Livingstone sia ritrovato in condizioni perfette!

Croce RobinsonAl di là della geniale struttura a libro-game, che tanto entusiasma lo stesso autore sin dalla sua introduzione, Tracing Doctor Livingstone vale la pena di essere provato anche per altri aspetti addirittura migliorativi rispetto agli scenari base.
I 10 giorni (turni) da affrontare sono di sola possibile pioggia. Niente neve (e vorrei ben vedere, siamo in Africa!) o bestie da affrontare in Fase Meteo. Al termine del turno tireremo così il solo dado arancione, evitando le complicazioni dei dadi bianco e rosso, che a mio avviso rendono solo più macchinosa la Fase Meteo, senza peraltro concedere scelte strategiche al party.
Sempre in ottica dado rosso, a questo punto risulta inutile erigere uno steccato. Piuttosto c’è da concentrarsi sul tetto, ma attenzione, questo è uno scenario di esplorazione e i continui spostamenti del campo base giocoforza danneggeranno il tetto.
Infine il set-up indica subito 3 oggetti già inventati ed altrettante invenzioni possibili subito a disposizione del gruppo, coerenti tra loro e con la storia. Tutte le altre potranno essere ricercate attraverso la seconda azione speciale, chiamata “Idea Brillante”, al costo di un po’ di determinazione. Una scelta senz’altro più ambientata e meno fortunosa della pesca iniziale di qualsiasi altro scenario.

Questo scenario ufficiale è liberamente scaricabile sul sito della Portal, ma più comodamente qui potete trovare tutto il materiale necessario tradotto in italiano.

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