Orcs Must Die! Ancora una volta dal videogame al tavolo

di Luca “Maledice” Lanara Orcs Must Die

Gli orchi e i goblin sono tanti e sono stupidi e guerrafondai! Molte saghe fantasy lo hanno confermato, mostrando veri e propri massacri di pelleverde. Qualcuna ha cercato di rendere queste bestie da macello intelligenti e sociali, ma il risultato non cambia! La guerra tra orchi e uomini permane! E da questo banale incipit nasce un “videogioco” davvero fuori dagli schemi. Il difensore, un mago/guerriero anziano cadendo dalle scale muore, e sta al suo giovane apprendista mago/guerriero difendere le brecce create dagli orchi (e goblin). E lo fa con uno stile davvero particolare: piazzando trappole dappertutto e combattendo in prima linea. Si ragazzi, stiamo parlando di un gioco ibrido tra tower defence e action RPG. E finalmente è arrivata anche la sua controparte da Tavolo. Sbirciamo la scatola di Orcs Must Die!

La prima cosa da dire è che Orcs Must Die è stato ideato nietepopodimeno che da Sandy Peterson, il quale abbandona il mondo di Lovecraft per spostarsi nel fantasy puro.

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La meccanica è piuttosto semplice. Si inizia con l’acquisto di aggiornamenti, si piazzano trappole nella mappe e si riparano le torri (senza cadere dalle scale) spendendo la valuta del gioco di teschi, che vengono guadagnati uccidendo nemici dell’Horda (dai non potevo non citarla). In seguito i mostri si muovono e si generano Orchi dai vari punti di spawn (per i meno avvezzi al gergo, sono quei posti spesso simboleggiati da Token colorati, dove nascono delle cose). A seguire si attivano le trappole massacrando tutti gli orchi malcapitati, e quelli che rimangono in vita attaccano. Solo alla fine l’eroe si muove, attacca o utilizza un’azione, in qualsiasi ordine. Questo è quello che succede in ogni round di gioco. La partita va affrontata in cooperativa e lo scopo è ovviamente uccidere ogni stramaledetto pelleverde. A peggiorare le cose ci si mette un sistema di potenziamento orchi molto semplice ma efficace. In pratica ogni spawn ha una serie di mazzi di carte. Ad ogni turno si pesca una carta dal mazzo di livello base e si genera il mostro corrispettivo. Finite le carte degli orchi di livello 1 si passa a pescare quelle di livello 2 e cosi via.

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Ma veniamo al fulcro del gioco. Il combattimento. Ovviamente, e per mia somma gioia, a comandare su tutto c’è il sommo dado. Fermi maniaci del legno tedesco, continuate a leggere queste mie parole sgrammaticate, e vi mostrerò che a volte la plastica porta interessanti novità. Ogni creatura di Orcs Must Die, eroe compreso, ha una debolezza. E si da il caso che per colpire tale creatura sia necessario ottenere con i dadi il simbolo di questa debolezza. Ovviamente quelle più potenti hanno più simboli e quindi si rende necessario realizzare dei lanci di dado più impegnativi. Tenete a mente che non tutti i dadi sono uguali, per cui c’è da riflettere (non troppo) sul tipo di strategia da applicare a seconda degli avversari che ci si trova contro.

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La meccanica delle trappole è similare visto che anche loro uccidono tramite simboli, sebbene non mi faccia impazzire in quanto avrei preferito una migliore tematizzazione di questo aspetto.

Le miniature, confermano i siti stranieri, sono fatte molto bene e lo stile del videogioco è stato ricreato davvero molto bene. La durata media di una partita è intorno ai 90 minuti, mutata dal numero di giocatori che va da 1 a 8 (espansioni permettendo).

In conclusione trovo che il vecchio Sandy me l’abbia fatta grossa. Credo di avergli comprato casa seguendo i suoi folli progetti, e anche questa volta mi svenerà venendosene fuori con un pezzo da almeno 100 euro. Sono davvero curioso di metterci le mani, anche perchè so che la cosa farà impazzire Canopus. Ma sì, ragazzi, un bel tower defence atipico e chiaramente ispirato a mamma Blizzard non può lasciarmi indifferente. E’ tempo di indossare la mia armatura da mago/guerriero e scendere le scale con la mano salda sul cornicione!

3 pensieri riguardo “Orcs Must Die! Ancora una volta dal videogame al tavolo

  • 19 Gennaio 2017 in 11:44
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    Non mi sembra un gran che come gioco? Più che altro mi da un pò l’idea di DejaVu. Ricorda B-Siege e Castel Panic?

    • 19 Gennaio 2017 in 17:04
      Permalink

      Molto più simile a B-Siege. Comunque che l’ambientazione del videogioco fa molto :D

  • 21 Gennaio 2017 in 10:05
    Permalink

    Visto a suo tempo su Kickstarter, ma alla fine l’ho saltato. Castle Panic è un german, con un approccio completamente diverso. Al momento un ottimo tower defense in tempo reale è Project Elite, peccato che il progetto sia stato gestito male perché il gioco diverte e dura il giusto. Vi sono comunque interessanti alternative a Orcs Must Die!
    Stay tuned ;)

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