
Qualche novità dal mondo ludico, kickstarter o direttamente dalle case editrici: chicche troppo piccole per un articolo, ma ugualmente da non perdere!
di Daniel “Renberche”
Il lavoro del paleontologo può essere movimentato da grandi scoperte come dal continuo susseguirsi di scavi vani che non portano a nulla di interessante. Laddove dalla terra emerga un qualche fossile il compito non finisce lì, infatti si deve (come purtroppo pochi sanno) far conoscere le proprie scoperte ai colleghi attraverso una pubblicazione scientifica e cercare di portare a casa qualche soldo attraverso accordi con musei specializzati. Direttamente dal Giappone un gioco dalla grafica scarna e dall’aria tanto teutonica.
Buona lettura!
In Lagerstätten i giocatori assumono il ruolo di paleontologi intenti a scavare, recuperare, pubblicare e vendere i fossili recuperati. Come vedrete la grafica del gioco sarà estremamente scarna, fattore attualmente di nicchia. L’autore è Masaki Suga per la analog lunchbox, ad Essen dovrebbe avere come distributore Japon Brand.
Numero di giocatori: 3 – 5
Durata: 75 – 120 minuti
Link al regolamento: link
Setup & Materiali
Posizionare il tabellone al centro del tavolo e mettere il dischetto del turno nella prima casella. Il tabellone è suddiviso in 7 aree, dove i partecipanti eseguiranno le azioni. Ogni giocatore sceglie un colore e prende tutti i gettoni di quel colore (gli Assistenti), posizionandone uno nel tracciato dei Fondi di Ricerca (punti vittoria), uno su quello del Prestigio e uno sul tracciato dell’ordine di gioco. Dividere ora le tre categorie di carte, Fossile, Richiesta ed Esibizione nel seguente modo:
Il Gioco
Una partita a Lagerstätten dura otto turni ognuno dei quali è composto dalle seguenti quattro fasi:
Al termine dell’ottavo turno il giocatore col maggior numero di Fondi di Ricerca sarà il vincitore.
Considerazioni
Questo il sunto di Lagerstätten, un gioco dall’ambientazione particolare, non tanto per i dinosauri ma quanto per il fatto che si devono spendere punti ricerca e fare pubblicazioni. La grafica è ridotta all’osso (perdonate l’involontaria battuta) ma per quanto mi riguarda non mi crea grandi problemi, anzi credo renda il gioco molto leggibile. Per quanto riguarda le meccaniche nulla di particolarmente innovativo, il posizionamento dei lavoratori è nella forma più classica possibile, però l’uso delle carte nella duplice forma e qualche altro elemento particolare lo rendono dal mio punto di vista interessante, tanto che non mi dispiacerebbe portalo nella mia collezione, dove i fossili di giochi abbondano. Se i dinosauri sono il vostro companatico non posso che ricordarvi questo titolo.
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