Two Robots is megl che One

di Daniel “Renberche” | Two robots

Ogni tanto è bello notare che si è diventati un pianeta. Nello specifico siamo nell’anno 2876 a Rennova, pianeta un tempo probabilmente caratterizzato dalla presenza di giocatori german, che sono stati però costretti a nascondersi nei bunker a seguito di una terribile guerra. E per riemergere da questo, e  riconquistare il potere, cosa c’è di meglio che costruire dei robot? Buona lettura!

In Two Robots i giocatori saranno a capo di una delle cinque classi di Salvager presenti, con il compito di costruire due robot: uno per combattere e uno per mantenere le proprie fabbriche. Ovviamente assieme alla costruzione dei due robot per lo scopo finale andrà bene anche quello di eliminare le altre fazioni, fino a divenire i padroni di Rennova. Si tratta sostanzialmente di un gioco di carte, con meccanica della corsa come base per il raggiungimento della vittoria. Gli autori sono Aaron Dack e Omar Hafez per la Two Robots, Inc, si tratta di un progetto Kickstarter, con quota di finanziamento per ora già soddisfatta.

Numero di giocatori: 2 – 4
Durata: 15 – 45 minuti
Link al Kickstarter: click
Link al regolamento: click

| Setup & Materiali

Ogni giocatore sceglie un Salvager e prende la relativa carta. Si pescano poi tre carte Power in base al Salvager scelto, tenendo conto che queste rappresentano lo stato di salute e se andranno perse si verrà eliminati.

Mescolare i mazzi Azione e Robot e posizionarli al centro del tavolo, quest’ultimo mazzo conterrà dalle quattro alle sei carte in base al numero di giocatori.

Two Robots

| Il Gioco

Two Robots è giocato in turni, seguendo questo ordine: Samurai, Scavenger, Pacemaker, Guardian, Apocalypse. Le fasi del singolo turno sono le seguenti:

  1. Pesca, dove si pescano tre carte dal mazzo Azione; le carte Azione. possono essere di tre tipologie: parti di Robot, Attacco e Difesa.
  2. Gioco, dove si giocano fino a tre carte Azione.
  3. Evento, dove si utilizza una carta Potere o si schiera un Robot costruito.
  4. Cleanup, si devono scartare carte fino ad averne massimo sette.

Vediamo il tutto più nel dettaglio.

Una carta Robot contiene l’indicazione della parte di corpo e del tipo di energia utilizzata, che può essere singola o doppia. I giocatori giocano le carte con i singoli pezzi in ognuna dei cinque distinti blocchi nella propria area di gioco (la Fabbrica). Un Robot è completo quando contiene almeno una delle quattro parti che lo costituiscono: testa, corpo, braccia, gambe; non è necessario giocarle in un ordine fisso.

Le carte Attacco e Difesa possono essere giocate solamente se sono soddisfatti i requisiti richiesti in termini di blocchi iniziati. Esse possiedono un effetto riportato sulla carta, alcune forniscono dei vantaggi diretti a chi le gioca altre possono colpire gli altri giocatori; un esempio è la carta Ice Blast che nei fatti impedisce l’aggiunta di carte in un blocco.

Durante la fase Evento si possono sacrificare due carte Robot per attivare una delle proprie carte Power oppure sacrificarne una sola per rivelare una carta casuale dal mazzo dei Robot.

Il gioco termina quando si attiva una delle due condizioni:

  • un giocatore costruisce due Robot,
  • un giocatore è l’ultimo rimasto al gioco;

in entrambi i casi sarà il vincitore.

Two Robots

| Considerazioni

Two Robots è un semplice gioco di carte, basato fondamentalmente sul meccanismo del set collection con l’aggiunta però della possibile eliminazione dal gioco. Quest’ultimo aspetto mi lascia sempre perplesso ma dal regolamento non mi sembra una situazione così forte o almeno non così pesante da creare situazioni in cui un giocatore passa un sacco di tempo ad aspettare che gli altri finiscano. La grafica sembra abbastanza curata, non mi fa impazzire ma rende le carte facilmente interpretabili già a colpo d’occhio, grazie ai colori. L’interazione è ben presente, sia quella diretta che indiretta, lo vedo principalmente come un gioco per due giocatori (nome a parte) ma ovviamente solo la prova sul campo può confermarlo o meno. Se il tema robot vi piace personalmente vi consiglio un titolo di qualche anno fa ma che ricordo mi divertiva, C.O.A.L., mentre se cercate giochi di carte ne trovate a iosa.

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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