The Isle of Cats – 50 libbre di gatti in salsa di tile

di Francesco “Riivaa” | The Isle of Cats

Chi mi conosce sa che sono più un tipo da cactus e cani…

In realtà neanche tutti i cani. Diciamo che la mia posizione in materia è stata limpidamente tratteggiata da l’egregio baffo di Ron Swanson:

Ma chi mi legge da tempo ha capito che se c’è qualche gioco di piazzamento tessere su kickstarter, probabilmente finisco per leggerne il regolamento.

Così è stato per Isle of Cats di Frank West. Il designer inglese, reduce da due campagne di crowdfunding di successo (The City of Kings nel 2017 e quella dell’espansione Ancient Allies e Vadoran Gardens nel 2018), ci propone un polymino family friendly, a base di draft e farcito di gattini colorati. Il gioco base regge fino a quattro giocatori, ma può raggiungere i sei con l’espansione. È inoltre arricchito di due varianti: una delle quali permette di giocarlo in solitario, mentre l’altra ci presenta una versione semplificata del gioco.

Guardando i numeri la campagna sta andando molto bene, avendo raccolto 244.725 € su un obiettivo di 16.736 € e avendo ancora 16 giorni di campagna avanzati.

Ma abbiamo già avuto prova in passato di quanto possano gonfiarsi le bolle ludiche dei crowdfunding quando si aggiungono un po’ di felini all’ equazione… e noi non siamo certo qui per parlare di soldi (anche perché, a giudicare dal mio conto in banca, non sono certo un esperto in materia!). Siamo qui per parlare di giochi e di kickstarter (anche perché, a giudicare dal mio conto in banca, qualcosa in materia posso permettermi di dire…sigh.).

| Ambientazione

Leggende cittadine narrano da sempre di un’isola meravigliosa. Abitata da una antica razza di gatti saggi, feroci, giocosi, nonché terribilmente carini e coccolosi [cit.]. Ma solo in tempi recenti, gli esploratori più arditi della città di Capo-Burrasca hanno dimostrato che, oltre ogni aspettativa, questa antica leggenda è una concreta realtà. Tuttavia, una notizia così sensazionale non poteva che attrarre le attenzioni di qualche magnate industriale che ha tutta l’intenzione di sfruttare intensivamente l’isola per ingigantire i suoi profitti (Lo so, la solita retorica anticapitalista, ma che ci volete fare. Dopotutto siamo in un mondo in cui i gatti sono considerati saggi… bau-bau!).

Come cittadini volenterosi di Capo-Burrasca, il nostro compito è salvare più gatti possibili dell’isola, prima che arrivino le armate di Vesh Manonera a depredarla. Per farlo avremo il nostro vascello, all’interno del quale stiperemo quanti più gatti possibile, fino a farlo diventare una sorta di arca di Noè miagolante.

Chi avrà più efficacemente stipato la sua nave di felini, raccogliendo così il maggior numero di punti vittoria, sarà il vincitore della partita. Anche se, ho come l’impressione, che a vincere la partita della vita qui siano i gatti dell’isola… Ma, bando alle ciance e sediamoci al tavolo!

| Setup

Innanzitutto piazzeremo l’isola al centro del tavolo. Su di essa è presente il contatore dei round, che partirà da cinque, e l’indicatore dell’ordine di turno dei giocatori, che potrà cambiare durante la fase di Salvataggio del round. Sotto l’isola andranno posizionati i tesori comuni e gli Oshax. I tesori comuni costituiscono delle forme più contenute, utili a riempire i vuoti lasciati dai gatti più ingombranti nella stiva. Gli Oshax sono dei gatti jolly dalle forme particolari, che andranno ad arricchire le combinazioni possibili dei gatti nel nostro vascello.

Si provvede dunque a mescolare il mazzo delle Carte Discovery, che costituiranno le azioni che potremmo fare durante il round. Si creerà dunque una riserva del pesce e si metteranno tutti i tesori rari e le tessere gatto colorate all’interno della Discovery Bag. Da questa sacca si estrarranno all’inizio di ogni round due tessere gatto per ogni giocatore presente al tavolo, che andranno divise casualmente sui due lati dell’isola. Le tessere presenti sul lato sinistro saranno più accessibili, serviranno solo tre pesci per convincere questi felini a salire a bordo. Quelli sul lato destro sono più ritrosi e avremo bisogno di qualche pesce in più per guadagnarsi la loro fiducia (cinque).

A ciascun giocatore sarà poi assegnato una plancia vascello personale e saremo dunque pronti a scendere sull’isola.

| Flusso di gioco

Il gioco si struttura su cinque round, al termine dei quali arriva il Manonera e si procede al calcolo dei punti (o alla conta dei superstiti *risata satanica*).

Ciascun round è diviso in cinque fasi:

    • Pesca: ciascun giocatore prende venti pesci dalla riserva comune. Questa è la risorsa base del gioco, ci servirà a trattenere le carte in mano dopo la fase Esplorazione e a convincere i gatti a salire nella nostra nave durante la fase Salvataggio.
    • Esplorazionequesta fase si apre con un draft: da una mano di sette carte, ne sceglieremo due e passeremo le rimanenti al prossimo giocatore (l’ultima carta che riceveremo è obbligatoriamente nostra). Non appena avremmo così formato la nostra mano di sette carte, spenderemo pesci per trattenerle. Ciascuna carta ha indicato il suo prezzo di acquisto in alto a sinistra. Eventuali carte non trattenute andranno scartate. Le carte che potremmo così trovarci in mano sono di cinque colori diversi e si attivano in fasi diverse del round, ad eccezione delle carte viola che possono essere attivate in qualsiasi momento.
    • Lezioni di lettura: durante questa fase si attivano le carte blu. Queste rappresentano sempre modalità di fare punti a fine partita e possono essere di due tipi: Lezioni Pubbliche (vanno giocate scoperte e permettono a tutti i giocatori di sfruttarle) e Lezioni Private (che andranno giocate coperte davanti a noi per essere rivelate a fine partita e che ci permetteranno l’esclusiva sulle loro condizioni di punteggio).
    • Salvataggio: la fase è caratterizzata dall’utilizzo delle carte verdi, che ci permettono concretamente di recuperare i gatti dalle due zone dell’isola. All’inizio della fase i giocatori scelgono quante carte verdi giocare, piazzandole coperte sul tavolo. Una volta rivelate simultaneamente, si provvederà a calcolare l’iniziativa di ciascun giocatore (rappresentata dagli scarponi sulle carte). Una volta determinato l’ordine di iniziativa, si riorganizzerà l’ordine di turno sulla plancia. Seguendo questo nuovo ordine di turno, potremmo utilizzare una carta verde e il pesce necessario per far accomodare uno alla volta i felini sul nostro galeone, fintanto che saranno disponibili. Per farlo dovremo avere il pesce necessario a convincerlo, oltre che un trasportino libero per trasportarlo a bordo. Ciascun giocatore inizia la partita con un trasportino permanente, che potrà trasportare un singolo gatto durante questa fase, ma potrà guadagnare altri trasportini permanenti durante la partita, altrimenti dovrà combinarne due di rotti o usare quelli one-shot presenti sulle stesse carte verdi. Il primo gatto potrà essere piazzato ovunque nel vascello, ma qualsiasi altra tessera successiva dovrà essere adiacente ad almeno una tessera piazzata in precedenza, espandendosi così a macchia d’olio sulla nave. Una volta che un giocatore ha piazzato un gatto, il turno passa al giocatore successivo nell’ordine. Se tutti i giocatori passano o non ci sono più gatti disponibili la fase termina.

 

  • Rarità: sempre seguendo l’ordine di turno si attivano eventuali carte marroni e gialle. Queste ci permetteranno di portare a bordo i rari gatti Oshax e i tesori.

Finita la quinta fase eventuali gatti rimasti fuggono nella boscaglia. Eventuali carte avanzate si conservano per il round successivo, come il pesce (ai gatti infatti non pare dare fastidio l’odore, a differenza del cuoco di bordo che borbotta qualcosa sulla vostra stirpe, mentre si allontana scuotendo la sua bottiglia di rum).

Il gioco prosegue così per altri quattro round, prima di procedere al calcolo del punteggio. In questa fase prenderemo -1 punto per ogni ratto rimasto scoperto sulla nave e -5 punti per ogni stanza non completamente coperta (nonostante l’ambientazione piratesca, i gatti possono attraversare i muri… come in quel romanzo di Heinlein, presente? Orsù via, un po’ di fantascienza non ha mai ucciso nessuno! *seconda risata satanica*). Prenderemo punti per ciascun raggruppamento di gatti dello stesso colore che va oltre i tre felini. Chiaramente la crescita dei punti non è lineare: un gruppo da tre gattini ci darà otto punti, ma potremo arrivare a ben venticinque punti raggruppandone sette. Ai punti felini andranno aggiunti quelli delle lezioni (Pubbliche e Private) e quelli dei tesori.

Isle of Cats si presenta come un titolo leggero e colorato, che potenzialmente fa le fusa a un pubblico vasto. Nella dialettica che si crea tra la gestione mano e il piazzamento delle tessere, devo ammettere che ci vedo un certo potenziale. Certo non lo suggerirei a chi è in cerca di interazione. Al di là dell’interazione negativa di rubarsi i gatti sotto il naso durante la fase di salvataggio, mi da l’impressione di essere abbastanza un multiplayer solitaire dalle forti tinte puzzle. Ma, dopotutto, se siete rimasti qui a leggermi fino a questo punto, non credo che siate qui per far esplodere gattini, giusto?

Se siete alla ricerca di un gioco fresco, da giocare in famiglia, magari sputandosi semi di anguria (e palle di pelo) sotto un gazebo, Isle of Cats potrebbe interessarvi.

Altrimenti…

Ora siete liberi di proseguire.

Il pledge per il gioco base è di circa 61 €, se si vuole anche l’espansione per giocarlo fino a sei giocatori la spesa arriva a 84 €. Spese di spedizione comprese.

Vi manca solo il…

link alla campagna

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