Essen 2019 – Filler – #1

di Daniel “Renberche” | Essen 2019 – Filler – #1

Essen è ormai alle porte e come tradizione il prossimo periodo sarà caratterizzato da pletore di anteprime dei titoli in uscita. Per questa edizione ho deciso di realizzare degli articoli inerenti più giochi, come fatto in passato quando iniziai ad occuparmene, dividendoli questa volta per categorie di tempo. Si inizia leggeri con i filler, giochi adatti a riempire uno spazio nell’esperienza ludica, ma spesso ottimo mezzo di divertimento in treno o in soggiorni marittimi. Intanto ecco i primi quattro che ho, a mio gusto casuale, selezionato. Buona lettura!

| Kingdomino Duel

Numero di giocatori: 2
Autori: Bruno Cathala, Ludovic Maublanc
Editore: Blue Orange

Non poteva mancare quest’anno uno spin-off della serie di Kingdomino ma questa volta le tessere sono state abbandonate per passare alla moda del momento, ovvero dadi e matita. In questo gioco per due sfidanti, i giocatori avranno ciascuno in ogni turno due dei quattro dadi a disposizione, e andranno a riportare i risultati di un tiro iniziale su una propria plancia editabile, disegnando degli stemmi o delle croci, queste ultime indicanti alti dignitari presenti nel regno. Ogni nuovo stemma in un regno porterà, se si è i primi a reclamarlo, un’abilità da sfruttare durante la partita. Il gioco terminerà quando un regno sarà colmo di stemmi o non sarà più possibile aggiungerne di altri (vi sono delle regole di piazzamento riprese da quelle del gioco originale, quali il dover collegare gli stemmi al castello centrale e il collegare ogni stemma con uno già presente), i punti si otterranno per i domini costruiti, moltiplicando il numero di dignitari presenti per il numero di stemmi. Insomma nulla di nuovo all’orizzonte, si continua a sfruttare un filone già ben avviato questa volta con un titolo per due giocatori, che utilizza una delle meccaniche più in voga del momento (anche se quest’ultimo aspetto sembra molto quando un capo di moda dimenticato o di poco successo viene ripreso dopo qualche anno), e per di più togliendo l’aspetto grafico che era uno dei punti di forza della serie.

| Curios

Numero di giocatori: 2 – 5
Editore: AEG

Anche se non è una cosa molto reale è concezione comune che il successo o il fallimento di una spedizione archeologica sia il recuperare o meno artefatti di valore. In Curios i giocatori iniziano con cinque pedine archeologo e un certo numero di carte mercato in mano, carte rappresentate da un colore (di quelli presenti nel gioco a rappresentare i reperti) e un valore numerico dispari da uno a cinque. Ogni turno di gioco sarà composto da due fasi, nella prima si andranno a collezionare token reperto posizionando nelle carte raffiguranti le aree archeologiche il numero di pedine richieste, in base alle scelte fatte dagli altri giocatori; di base ne basterà una fino ad arrivare a quattro. Nella seconda fase si potrà assoldare nella propria squadra di archeologi una pedina aggiuntiva a patto però di rivelare una delle carte mercato possedute, dando così un indizio sul valore degli artefatti alla fine della partita. Infatti quando questa sopraggiungerà, per termine del numero di token artefatto, si svelerà la carta mercato posta nel setup vicino alla carta dell’area archeologica e il valore riportato sarà quello dato agli artefatti del colore corrispondente; quindi solo alla fine i giocatori sapranno quale è il valore reale di ciò che hanno collezionato, anche se avranno degli indizi sia del setup, sia dalle carte che gli altri giocatori riveleranno. Curios è un filler semplice e immediato, non ha particolari spunti innovativi ma mette nelle condizioni i giocatori di fare delle scelte ponderate attraverso delle deduzioni che accompagneranno la partita intera.

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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