Mice and Mystics: quando gli avventurieri diventano topolini

di Alberto “Doc”

La fedeltà al nostro re ci è costata cara: siamo stati trasformati in topolini e in queste sembianze dobbiamo affrontare la terribile Vanestra e tutte le sue creature girando per un castello che ora è diventato venti volte più grande di quello che era… un bell’impiccio! Dovremo avere la meglio su topi, ragni e altre schifezze nonché sul temibile gatto del castello, Brodie, ed infine scoprire le debolezze di Vanestra per tentare di sconfiggerla e salvare il regno.

Fino a qui sembra perciò una classica storia fantasy  dove va ad aggiungersi la simpatica componente di gestire degli avventurieri “carini e coccolosi”. In questo senso, grafica e componentistica per quel che è possibile vedere nelle anteprime,  sembrano davvero ben curate. Sulle meccaniche invece (escluso il fatto che si tratta di un collaborativo)  ancora non ci sono informazioni precise anche se per quanto letto sul gioco sulla pagina dell’editore, il titolo promette di poter sviluppare ogni partita in maniera diversa grazie ad uno storybook presente nella scatola che implementa una componente narrativa nel gioco.
Fra l’altro nella descrizione del gioco si parla anche di un famigerato “Cheese System” (sistema formaggio) in cui il recupero di briciole di formaggio permette di evolvere i topolini in avventurieri più agguerriti (che a me sembra un’altra maniera di dire: raccogli punti esperienza e aumenta le capacità del tuo personaggio…).
La data di uscita è indicata come agosto 2012 e quindi probabilmente potrebbe far la sua comparsa alla Gen Con Indy se non ci saranno intoppi.

11 pensieri riguardo “Mice and Mystics: quando gli avventurieri diventano topolini

  • 27 Maggio 2012 in 23:47
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    Salve!
    Ho letto il regolamento ed il 1° (degli 11 capitoli) dello Storybook e devo dire che il gioco si presta bene ad essere giocato “con tutta la famiglia”.
    Il gioco fa della parte narrativa il suo punto di forza, con lunghe parti di storia da leggere durante la partita. E’ un po’ come “giocare un libro” se mi permettete l’espressione. Anche le Tiles che compongono il gioco sembrano + delle illustrazioni che dei pezzi di mappa.
    Devo dire che il gioco mi ha favorevolmente colpito per l’impostazione che l’autore ha voluto dargli: c’è un sacco di roba da leggere, l’introduzione ad ogni capitolo è parte integrante del gioco in quanto ti aiuta a calarti nella parte, le Tiles hanno varie aree di gioco in cui ci sono effetti speciali o regole ad hoc (come ad esempio quando ci si arrampica sul tavolo della cucina e si deve cercare di attirare l’attenzione della cuoca). Questo comporta degli aspetti assolutamente interessanti: ogni Tile ha qualcosa di speciale, il gioco effettivamente ti da la possibilità di interagire con il mondo che ti circonda, c’è la possibilità di partire da una Tile e con l’uso di corda ed amo arrampicarsi in superficie (il che si traduce nel fatto che si gira la tile e quindi nel primo scenario si usano solo 3 Tile, ma è come se fossero 6. Inoltre sottoterra ci aspettano vermi e ragni, mentre in superficie ci sono trappole per topi ed il gatto del castello, nonché altre situazioni e pericoli). Ci sono un sacco di spunti interessanti in questo gioco, ma anche zone d’ombra.
    Intanto va detto che tanta ambientazione bisogna saperla sfruttare e gestire: se quando giocate a Doom non leggete nemmeno la descrizione delle stanze, qui perdete il vostro tempo. Il gioco ha un suo background, un suo spessore, una sua atmosfera. Se cercate un gioco di miniature, beh qui c’è anche quello, ma una partita a M&M è più un’esperienza di gioco, qui calarsi nell’atmosfera è tutto. Insomma, c’è tanto, tantissimo “flavour”. Se per voi Arkham Horror è solo “muovi l’omino e tira il dado” qui buttate via i vostri soldi, perché il 90% del gioco è emozione ed incanto. Qui si gioca una fiaba e la cosa deve piacere, quindi molto dipende dai vostri gusti personali. Non è un difetto del gioco, ma una sua peculiarità e questo piace o non piace.
    Altri dubbi riguardano il fattore fortuna che qui è assai marcato: sui dadi sono disegnati vari simboli, tra cui un pezzo di formaggio (su di una sola faccia del dado). Quando è il turno dei giocatori, un formaggio vale come uno scudo e si guadagna il relativo segnalino che serve ad attivare le abilità del personaggio. Quando invece è tirato dai nemici, il segnalino viene messo su di un orologio suddiviso in 6 quadranti. Se l’orologio si riempie, l’indicatore corrispondente avanza di una casella e quando viene scoperta la Tile successiva i mostri vengono generati secondo una tabella che tiene conto dello stato di avanzamento dell’orologio. Come dire: più il combattimento è lungo, più passa il tempo e più saranno forti i prossimi nemici che incontrerete. Peccato che non sia sempre vero. Ai dadi non si comanda ed un giro sfortunato potrebbe generare un sacco di pezzi di formaggio, rendendo i prossimi incontri davvero ostici (con 6 giri di orologio dovrete confrontarvi con dei topi rinnegati che promettono di essere davvero tosti).
    Terzo e non ultimo dubbio riguarda le tiles: sono dei bei disegni, ma per chi è abituato ai classici quadratoni, qui dovrà sforzarsi un po’. Il paesaggio è calpestabile e nella prima Tile del capitolo 1 ci sono dei sassi. I sassi si possono calpestare e ci si può spostare dall’uno all’altro “se la distanza tra un sasso e l’altro non è più grande del topolino”. Insomma, se la miniatura copre due sassi, vuol dire che posso saltare da uno all’altro spendendo un punto movimento. Se non ci sta, vuol dire che il topolino ha le gambe troppo corte e non ci arriva. Ecco questa cosa un po’ mi preoccupa perché temo che nelle tiles successive ci siano altre cose del genere e che si debba “interpretare” se su di un posto ci si può arrivare oppure no.
    Per concludere direi che il gioco è interessantissimo, anche se ha una grande componente aleatoria data dal fatto che alcune azioni (come ad esempio ricercare ed interagire con lo scenario) dipendono da un tiro di dado riuscito (sui dadi ci sono dei *, per completare alcune missioni è richiesto di tirare alcuni dadi ed ottenere il numero necessario di *).
    Il sistema di combattimento è abbastanza semplice ma efficace, ci sono un sacco di carte evento e di oggetti e c’è la possibilità di acquisire abilità.
    A differenza di D&D The Boardgame, dove si passava di livello ogni tot missioni (e anche i mostri salivano di pari passo) qui il passaggio è più aleatorio e può capitare di incontrare mostri molto più forti di noi se i pezzi di formaggio sono usciti nel turno degli avversari.
    I mostri si muovono “in automatico”, visto che hanno una spiegazione su come agiscono: attacca il topo a te più vicino, attacca il topo con l’iniziativa migliore, eccetera.
    Va detto che comunque anche se non serve un master, è necessario avere qualcuno che legga la parte descrittiva e che spieghi per bene le varie zone speciali della Tile, un “narratore” che si occupi di far procedere e capire la storia.
    I punti di forza del gioco potrebbero essere i suoi stessi punti deboli: una partita non dovrebbe durare più di 90 minuti, quindi è un gioco che andrà spesso a far visita al vostro tavolo da gioco, però serve la giusta atmosfera ed il giusto approccio. Come per un gioco di ruolo, servono i giocatori giusti perché la partita assuma la sua giusta atmosfera. Bisogna chiudere un po’ un occhio sul sistema di gioco (in alcuni casi davvero fortunoso, ma a me piace e poi ci sta un po’ di sana fortuna/sfiga a mettere un po’ di pepe al tutto. Dopotutto si tratta di un’avventura, mica stiamo giocano ad Agricola) e se si è sfigati ai dadi probabilmente lo odierete, inoltre a volte il movimento va un po’ “interpretato” ma anche qui basta non essere troppo rigidi (e poi mi baso sulla visione di sole 3 Tiles su un totale, a memoria, di 8 quindi prendete la cosa con le molle.
    Ogni Tile ha delle regole speciali, ben spiegate nello Storybook, ma questo rischia di rallentare un po’ il gioco quindi sarebbe d’uopo che chi fa il narratore si studiasse ben bene il capitolo prima di farlo giocare.
    La casa editrice ha già dichiarato che usciranno altre scatole con nuove tiles, storybook e mostri, quindi chi ha la mania del collezionismo sappia che si dovrà prendere almeno altre 2 scatole oltre al base (sempre che non abbia troppo successo, il che potrebbe renderlo virtualmente infinito).
    11 capitoli sono comunque più che sufficienti per il momento, quindi non mi preoccuperei troppo per adesso. Il prezzo è di 75$, ma col preordine si scende a 50$ (+2 carte promo). Al momento aspetto l’anno prossimo, giusto per sentire un po’ di commenti e per vedere se uscirà una (probabile) versione italiana.
    L’intenzione sembra esserci, ma bisogna vedere se c’è l’intenzione da parte della casa madre (anche per Last Night on Earth sembrava ci fosse l’intenzione, ma poi è sfumato tutto. Teniamo le dita incrociate).
    Giudizio finale positivissimo per i miei canoni, per chi non piacciono i gdr o i giochi fortemente ambientati, con grande fattore k o semplicemente a quelli che detestano i topi consiglio comunque di darci un occhio se non altro per la bellezza dei materiali.

    P.S.:
    I vari personaggi tra cui scegliere sono i classici del mondo fantasy: Mago, guerriero/Tinkerer, arciere, chierico ed alcuni biclasse che hanno speciali abilità (Scamp e Tinkerer) utili ad esempio per “relazionarsi” con l’ambiente (ad esempio non tutti i personaggi possono “scalare” il paesaggio e girare di conseguenza le Tiles).

    Spoiler:
    Se volete sapere cosa accade nel primo capitolo leggete qui sotto

    Il primo capitolo comincia con noi che scappiamo dalla prigione per arrivare al cortile del castello. Non abbiamo la possibilità di utilizzare alcuni personaggi (Tilda ad esempio), perché non sono ancora con noi. Per scappare dovremo passare per la cucina e lì dovremo farci aiutare dalla cuoca (ma attenzione perché potrebbe prenderci a colpi di scopa).

  • 27 Maggio 2012 in 23:56
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    Notizie dell’ultima ora: l’autore afferma che è stato contattato da alcune case estere, chissà che non si riesca a vedere qualche localizzazione (anche se temo che ci vorrà del tempo).
    Intanto su BGG cominciano i primi dubbi sul movimento, sulla tavola della cucina principalmente. In una casella ci possono stare 4 miniature piccole o una grande, ma alcune caselle hanno per loro stessa natura dimensioni diverse (la tavola appunto). Nella descrizione dello scenario è tutto ben descritto, ma restano ancora dei dubbi (gli stessi che avevo io, sembrerebbe ^_^’). Utilizzare caselle di dimensioni ed effetti diversi ha inevitabilmente fatto nascere dei dubbi e c’è già una pagina su BGG che tratta i vari casi. Speriamo che le faq non diventino più lunghe del manuale!

  • 28 Maggio 2012 in 09:44
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    Beh mi pare che sia davvero un gioco interessante. La mia perplessità però riguarda la longevità visto che i title sono quelli e danno una limitata possibilità
    Sicuramente il preordine ci scapPa

    • 28 Maggio 2012 in 14:25
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      Concordo sul fatto che 8 Tiles siano poche, però la casa editrice punta sulle espansioni. Più che la longevità (a cui le espansioni porranno rimedio a discapito delle nostre finanze) sarei curioso di sapere com’è la rigiocabilità.
      Doom aveva solo 5 scenari, ma difficilissimi (e rifare 4-5 volte lo stesso scenario non è il massimo: la longevità c’è, hai voglia a finire tutti e 5 gli scenari ^_^’. La rigiocabilità invece dipende dalla voglia di metterti a inventare nuove mappe).
      Tornando a M&M, tutto dipende dal gruppo di gioco: se è sempre lo stesso, mi sa che hai bisogno delle espansioni. Se hai 2-3 gruppi a cui il gioco può piacere, beh direi che 11 capitoli ti possono durare un bel po’.
      Va detto che i giocatori perdono in 2 casi:
      1) il segnalino del tempo arriva ad una determinata “pagina” (indicata in ogni scenario, praticamente i turni passano e si va fuori tempo limite).
      2) tutti i topi vengono “catturati”, ossia tutti i topolini vanno a 0 con i punti ferita. Quando questo accade, il topolino viene rimosso dalla Tile e resta fuori gioco finché non vengono sconfitte tutte le miniature avversarie. Quando non ci sono più nemici sulla Tile, il topo viene liberato anche se avrà delle penalità. Quindi basta che almeno uno dei topolini resti in vita per tenere in gioco tutto il party.
      Quindi se hai un gruppo di gioco un po’ avvezzo ai giochi di miniature, credo riuscirai a passare tutti i capitoli senza necessità di rigiocarli. Certo, se riesci a tenere a bada i dadi ^_^’.
      Per il preorder, il gioco ha moltissimo testo, siamo a livelli di Tales of Arabian Nights, dopotutto si tratta di un racconto.
      Il testo sulle carte è gestibile, ma resta lo Storybook, vero fulcro del gioco. Io resto fiducioso su di una possibile localizzazione del gioco (a costo di localizzarlo io ^_^’), il mio consiglio è quello di attendere e vedere cosa ne dicono. Visti i prezzi dei giochi, a scatola chiusa non compro più niente.

      • 28 Maggio 2012 in 14:32
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        Qui https://drakesflames.blogspot.it/2012/05/preview-mice-mystics.html c’è un articolo fatto da un amico dell’autore dove dice che effettivamente una volta giocati tutti i capitoli, difficilmente li rigiocherete. Ma conferma anche l’intenzione da parte della casa editrice di uscire con altre espansioni e di mettere online diversi contenuti, regole, FAQ e molto altro ancora.
        Sembra che abbiano intenzione di creare un vero e proprio mondo ^_^

  • 28 Maggio 2012 in 19:38
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    e qui potrebbe nascere un problema. Il gioco davvero prende,i topolini sono troppo convinti,ma noi italiani faremo salti mortali per stargli dietro

  • 7 Marzo 2013 in 23:25
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    Mice & Mystics strikes back ^_^’
    Dopo aver guadagnato un’edizione francese (Filosofia Games lo da in arrivo per autunno 2013) ed essere approdato in terra tedesca per i tipi della Heidelberger Spieleverlag (che ne ha annunciato la localizzazione il mese scorso), il gioco sembra pronto per confrontarsi con l’italico idioma.
    La Raven infatti conta di distribuirlo a maggio/giugno (sempre che non ci siano dei contrattempi, cosa che ne farebbe slittare l’uscita a settembre).
    La casa inoltre sta chiedendo ai giocatori consigli su di un’eventuale traduzione del titolo, cosa che reputo davvero simpatica.
    Fa sempre piacere vedere una casa editrice che si preoccupa dell’opinione dei giocatori ^_^’
    Intanto la Plaid Hat Games sta lavorando ad una espansione che dovrebbe uscire entro fine anno.
    Lo scultore che cura la realizzazione delle miniature ha già postato sul sito alcune immagini di un paio di miniature e devo dire che la sciamana è davvero molto bella.
    Sullo store del sito inoltre è possibile acquistare l’intero set di miniature del gioco base, dadi aggiuntivi e carte promo ed altro ancora.
    Vi lascio un paio di link per ingannare l’attesa ;)

    https://www.plaidhatgames.com/news/181
    https://www.plaidhatgames.com/news/193

    P.S.: Un grazie immenso alla Raven da parte mia (e da tutti coloro che da mesi aspettano il gioco) per la disponibilità dimostrata ;)
    E un grosso in bocca al lupo per l’edizione italiana di un altro gioco lungamente atteso (direi atteso da Ere ^_^’) ed il cui calvario sembra stia per finire. Teniamo le dita incrociate ;)

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