Barony, conquiste di terre e titoli nobiliari
di Daniel “Renberche”
L‘ambientazione feudale è sempre molto feconda nell’ambito ludico, i cavalieri vanno di scatola in scatola, aiutando i giocatori ad accrescere i propri domini, nella speranza, spesso vana, di essere ricompensati all’atto della promozione nobiliare. Sta per arrivare nel mercato italiano un titolo che porterà avanti questa tradizione e di cui il titolo è tutto un programma.
Buona lettura!
Il gioco che mi accingo ora a descrivere è Barony, ideato da Marc André, già autore di Splendor, e distribuito in Italia dalla Asterion Press. Il titolo vedrà i giocatori indossare i panni di baroni, contendendosi i territori di un regno attraverso la costruzione di villaggi e roccaforti, assoldando cavalieri e avanzando nella scala nobiliare racimolando punti vittoria.
Numero di giocatori: 2 – 4
Durata prevista: 30 minuti
Link al regolamento (in inglese): click
฿ Setup & Materiali ฿
All’interno della scatola sono presenti le tessere territorio, ognuna costituita da tre esagoni indipendenti (sono similari a quelle di Mage Knight) e con cinque diverse tipologie di terreno e, in ognuno dei colori disponibili per i giocatori, le pedine Città, Cavalieri, Villaggi e Roccaforti. Il setup consiste nel creare il regno realizzando una mappa con un totale di tessere date dal numero di giocatori (precisamente 9 cadauno), distribuire il materiale del colore scelto ad ogni giocatore, che andrà a posizionare tre cavalieri e tre città iniziali e segnando nell’apposita plancia il segnalino coi punti sullo spazio 0.
฿ Il Gioco ฿
La partita non ha un numero determinato di turni ma termina nel momento in cui un giocatore assurge al titolo di Duca; ogni giocatore deve scegliere di volta in volta un’azione tra le sei disponibili:
- Reclutamento: scegliere una città in gioco e posizionare due pedine Cavaliere vicino alla stessa, se la città è vicina ad un lago il numero di cavalieri assoldabili sale a tre.
- Movimento: muovere uno o due cavalieri in uno spazio adiacente, anche da territori differenti. Vi sono varie restrizioni sul
movimento ma è importante notare che più cavalieri diversi, e tessere città, possono coesistere nello stesso territorio a meno che un giocatore non raggiunga la maggioranza, provocando l’immediata eliminazione di tutti i cavalieri avversari presenti, che ritornano nella riserva dei rispettivi proprietari, e di tutte le pedine città; inoltre l’attaccante guadagna dal giocatore a cui ha distrutto l’eventuale città un gettone Risorsa apposito, se posseduto.
- Costruzione: si effettua una sostituzione 1:1 tra cavalieri presenti sulla mappa e villaggi/roccaforti. Per ogni costruzione si riceve il gettone Risorsa corrispondente alla tipologia di territorio scelta.
- Nuova città: sostituire un villaggio con una città, guadagnando immediatamente 10 punti vittoria.
- Spedizione: rimettere nella scatola un cavaliere e posizionarne uno in un territorio libero del bordo della mappa.
- Titolo nobiliare: scartando un minimo di 15 punti Risorsa, che ritornano disponibili, si acquisisce un titolo nobiliare. Spostare l’apposito gettone per indicare l’avvenuto. I passaggi sono Barone – Visconte – Conte – Marchese – Duca.
Nel momento in cui un giocatore diventa Duca si termina il turno e si procede con il calcolo dei residui punti dati dalla tessere Risorsa non utilizzati, punti che vanno aggiunti al totale già segnato. Il giocatore con più punti vittoria sarà il vincitore.
฿ Considerazioni ฿
Dalla lettura del regolamento si vede che in Barony l’autore ha voluto riproporre un gioco dalle poche regole e facilmente assimilabili, l’ambientazione non mi sembra sentitissima ma ha un suo perché, le meccaniche non sono particolarmente originali, ha dalla sua parte la durata dichiarata che può essere attraente per chi non ha sempre delle ore a disposizione per fare una partita. Alla prima occasione sicuramente vedrò di provarlo!