“NO!” e “Misantropia”: gli italiani affrontano il crowdfunding

di Alberto “Doc” e Max “Luna” Rambaldi

Kickstarter e IndieGOGO sono le due piattaforme rispettivamente americana ed europea con cui molti autori e case editrici tentano di portare in produzione i loro progetti ludici. Non è mai semplice gestire queste campagne, soprattutto se consideriamo che i backers (i finanziatori) ragionano molto più con la pancia che non con la ragione. Ecco allora due progetti made in Italy, NO! e Misantropia, che tentano questa avventura e di cui io e Max abbiamo deciso di parlarvi.

Un gioco di sopravvivenza sociale approda su IndieGoGo dopo lunghe peregrinazioni, sondaggi e test: Misantropia, un progetto che parte dalla premessa che il mondo è brutto, le persone fanno schifo e in fondo in fondo le odi tutte. I giocatori vestiranno i panni di trasandati impiegati il cui scopo nella vita è di arrivare a fine partita meno squilibrati possibile. Si potrà scegliere quali azioni compiere in un tabellone strutturato a mo’ di agenda, sul quale sarà possibile segnare il tutto con un pennarellone (cancellabile). E già questo, se c’è una Max in gioco, significa ritrovarsi disegnati gattini ovunque.
La cosa fondamentale però, è che perdendo punti pazienza ci si ritroverà appioppate fobie assortite nelle quali sarà necessario immedesimarsi, e che i giocatori sfrutteranno gli uni contro gli altri. S’interpreteranno tic e ansie, soprattutto si romperanno le scatole al prossimo, fino alla conclusione della partita che tenderà a ricalcare Un giorno di ordinaria follia.

Una striscia di Daw

Un megapunto a favore del gioco (imo) è la temeraria ma azzeccatissima scelta dell’illustratore: Daw, autore tra le altre cose di A come Ignoranza. Che chi lo conosce già lo associa alle psicosi, per cui è una garanzia. Nonostante alcune menomazioni (come la moltissima dipendenza dal testo, che per il momento lo confina al solo pubblico italiano), questo progetto gioca le sue carte con coerenza puntando alla leggerezza. La struttura stessa del gioco fa dell’ironia la sua forza, cercando un pubblico che vuole divertirsi senza scervellarsi, e si contorna di una campagna fondi descritta con umorismo e supportata da video esplicativi che sconfinano nel grottesco. Se il pubblico premierà la direzione presa è presto per saperlo, ma Max una copia l’ha prenotata, giusto perchè il mondo è brutto e lei odia tutti.

d3cb3e9655ce5d8a9b282e3772fd94b2_originalDistrict Games sbarca in America su Kickstarter con un progetto semplice veloce ed immediato: NO!
Si tratta di un gioco composto da un mazzo di 100 carte che ad inizio partita verranno divise in parti uguali fra i giocatori ed una di queste verrà presa in mano dai giocatori. Le carte rappresentano principalmente frecce che indicano chi sarà il prossimo giocatore di turno e ve ne saranno altre con effetti speciali. Scopo del gioco è quello di finire il proprio mazzo di carte prima degli avversari.
Durante il proprio turno di gioco, il giocatore gira la carta in testa al proprio mazzo e poi il turno passerà alla persona indicata dalle frecce… a meno che non ci sia un giocatore con almeno una carta in mano che grida “NO!”. Così facendo il giocatore pone una delle proprie carte in mano sopra quella girata dal giocatore attivo modificando quindi l’esito della carta comparsa.

La forza del gioco sta sicuramente nella rapidità, nella sua indipendenza dalla lingua e, secondo me, anche dal gusto che ricorda i giochi che si portavano con se durante i pic-nic di pasquetta come ad esempio UNO.
La pagina KS è ben presentata e fornisce tutte le info necessarie per capire subito di che si tratta, con descrizioni, gameplay ed esempi. Le carte speciali ovviamente propongono una serie di effetti che faranno sogghignare più di qualcuno e piangere le “vittime” dell’effetto: insomma, il classico gioco da “vogliamoci tutti bene”.

Non mi resta che augurare un grande in bocca al lupo ad entrambi i progetti e sperare che il mercato europeo e quello americano sappiano apprezzare il genio italiano anche nel mondo dei giochi, come già lo fanno per molti altri prodotti made in Italy.

Good Luck ragazzi!

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