Dungeon Saga: il ritorno alle origini del dungeon crawling

di Luca “Maledice79” Lanara

Più di mille anni fa, Valandor, il più grande eroe conosciuto, cadde in battaglia mentre lottava per proteggere la vita di chi lo circondava. Da una riva all’altra, tutti continuano a rendere grazia alla sua eredità meravigliosa. Ora, i sacri siti in tutto il paese sono stati contaminati dal mago caduto in disgrazia Mortibris, che assieme ai suoi vili servitori non-morti è pronto a tutto pur di ottenere i segreti del grande potere di Valandor. Solo i più coraggiosi eroi osano opporsi a lui: provenienti dagli angoli più remoti del regno, sono pronti a fronteggiare il male nelle profondità più oscure, qualunque cosa li aspetti.

E’ proprio con Lucca Comics 2015 che arriva finalmente tradotto in lingua italica il tanto atteso Dungeon Saga. Creato dalla Mantic e portato a casa nostra dalla Magic Store, ci troviamo nei panni dei più classici eroi dell’universo fantasy ovvero Barbaro, Nano, Elfo e Mago. Questi eroi infatti dovranno confrontarsi con il solito Overlord munito di carte, miniature e scenari. Nella scatola quindi si trova un “Libro delle Avventure” che riporta un’intera storia da vivere in capitoli. Nulla vieta ai giocatori però di affrontare brevi missioni per le cosiddette sedute “one shot”.

Scelta la missione, si piazzano le tessere sul tavolo e il cattivone pesca il numero di carte indicate dallo scenario. Il gioco si gioca a turni, che sono divisi nel più classico dei modi. Ovvero ci troviamo davanti al Muovi eroe + Azione (picchia, cerca, ecc..), Attivazione dei mostri, e infine Effetti di latenza o di mappa. Il movimento è ortogonale sulle tessere ma ha delle restrizioni, come l’arco di vista dei mostri e il fatto che i quadrati abbiano almeno un lato libero per il movimento verticale. materiali

Il combattimento si basa su un sistema D6. Sostanzialmente un giocatore tira i suoi dadi d’attacco (determinati dalle abilità o qualsivoglia magia), il risultato va subito confrontato con l’armatura del mostro. Ogni tiro uguale o inferiore all’armatura fa scartare automaticamente tutti i dadi. Quelli rimasti invece si confrontano con i dadi tirati in difesa dal mostro che cambiano a seconda della creatura affrontata. Ogni tiro più alto danneggia l’avversario. Inoltre se l’attaccante ha tirato più dadi rispetto a quelli dell’avversario danneggia ulteriormente l’essere malvagio. Una volta calcolato il  risultato si controlla la tabella degli effetti e il gioco è fatto. Incasinato? Forse è meglio fare un esempio pratico: il Nano attacca uno Skeleton Warrior che possiede un’armatura pari a 2. Si agitano i dadi in mano e si lancia (ma senza farli cadere dal tavolo, miseriaccia). Il nano con 5 dadi ottiene 1, 2, 2, 4, 6. Lo Skeleton Warrior con 2 dadi invece 2 e 5. Quindi si rimuovono i dadi deboli  per il mostro (in questo casi quelli sotto il 2) lasciando il nano solo con 4 e 6, mentre lo Skeleton rimane con un 5.  Quindi si confronta il 6 con il 5 (1 danno), e per il 4 lo Skeleton non ha altro di cui parare e riceve quindi un altro danno. Si guarda sulla tabella e si scopre di aver sconfitto il mostro, ma questi lascia una pila di ossa utile all’Overlord per rigenerare lo scheletro. Ovviamente ci sono anche gli attacchi a distanza con tanto di righello per la misura e il calcolo della vista.

Le magie hanno invece delle carte: queste attribuiscono all’incantatore devastanti attacchi magici, ma una volta lanciate diventano inutilizzabili per un turno intero.

Insomma lo avete capito, qua siamo davanti a niente di davvero originale, ma il titolo trae la sua forza dai materiali impressionanti e dall’ambientazione che ci riporta agli splendori di D&D. Aggiungo anche che tutte le scelte fatte dagli eroi  durante la campagna avranno ripercussioni sulla trama, anche in maniera radicale.

La prima volta che ho visto questa scatola ho gridato a squarciagola MIAAAAA! Già la vedo lì, nel mio scaffale di giochi come tomo di magia antico e misterioso stile Necronomicon. E poi guardando i materiali all’interno sono veramente imploso. Stiamo parlando di porte di plastica, tavoli e barili, tutti elementi che ovviamente riportano alla mente quel Heroquest 25°, mai uscito e di cui ormai non si parla più. Quindi mi aspetto di trovarmi davvero in un tuffo nel passato, senza se e senza ma. Voglio farmi trascinare da quell’energia che oggi mi fa scrivere per Gioconauta, ritrovarmi contro il boss finale sanguinante e pronto a giurare eterna fedeltà a Valandor o come cavolo si chiama.

scatola

Elenco materiali:

• 4 Miniature in plastica degli Eroi
• 4 Miniature in plastica dei Cattivi
• 18 miniature in plastica dei servitori del male
• 10 porte in plastica
• 18 oggetti di arredo per il sotterraneo
• Guida rapida introduttiva
• Regolamento completo
• Libro delle avventure
• 33 tessere mappa a doppio lato
• 50 segnalini in plastica

 Dadi, schede per i personaggi, più di 70 carte e oltre 100 pedine varie

Speranze

Dubbi

– bellissimi materiali e incredibile scatola – io ho già Descent
– il vero Heroquest 25° Anniversary – nulla di nuovo
– campagna profonda – scenari poco coinvolgenti
– moglie poco convinta

 

Detto questo ci vediamo domani a Lucca Comics and Games dove sarò presente sin dalle prime ore dell’alba. Molto probabilmente starò provando questo gioco…

16 pensieri riguardo “Dungeon Saga: il ritorno alle origini del dungeon crawling

  • 28 Ottobre 2015 in 12:34
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    maledetto :)… ci avevo messo una pietra sopra questo titolo adesso mi hai rifatto salire l’Hype

    • 28 Ottobre 2015 in 14:59
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      Mi dispiace faccio danni a volte :D. Cmq domani dovrei provarlo e ti commento in diretta se effettivamente mantiene le promesse

  • 28 Ottobre 2015 in 15:25
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    E tu parli solo del base, pensa a chi ha fatto il KS e si sta portando a casa tutti gli extra, le espansioni a prezzo irrisorio e soprattuto le regole advanced che aggiungono spessore, il dungeoncrawling vecchio stile, diverse altre modalita’ di gioco etc. etc. ! Con solo il bas ehai si e no il 40% del gioco…

    • 28 Ottobre 2015 in 21:09
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      Ho come il sospetto che hai fatto il kickstarter :) Se fosse così massimo rispetto !!!!!

  • 28 Ottobre 2015 in 15:48
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    “…riportano alla mente quel Heroquest 25°, mai uscito e di cui ormai non si parla più…”

    Niente di più vero!

    m@

  • 28 Ottobre 2015 in 19:25
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    Speriamo al più presto in una prova su strada… il gioco mi piace molto, ma non so se sia molto longevo senza espansioni… considerando che solo il base costa oltre 70 euro!

    • 28 Ottobre 2015 in 21:11
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      Domani sarà uno dei primi giochi che provo,e vi faccio sapere se la versione retail vale la pena.

  • 30 Ottobre 2015 in 09:21
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    Io l’ho visto, ho sperato ma niente…
    Mi è apparso una bella occasione mancata e speravo di leggere un tuo commento che mi smentisse.

    I colori delle miniature di eroi e mobili tolgono davvero ogni magia al tavolo e pure le tile di gioco hanno un non so che di tristino. Non ho d’altro canto provato dinamiche anche se mi è parso un classicone che solo una bella trama e fluidita di partita e un gran corpo di avvebture potra garantire. Il gioco lo avrei voluto prendere immediatamente poi ho virato verso altri… non so, maledice (che ti ho pure visto aggirarti per tavoli col tuo zaino sotto la felpa a memoria notredamiana :) ).
    Tu che ne pensi?

    • 31 Ottobre 2015 in 03:18
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      Allora il primo impatto è stato strano. Le miniature se pur benfatte erano piccole, a casa le studio bene.Tutto è sembrato abbastanza cupo per i miei gusti. Le meccaniche già le conoscevo, e si sono appunto rilevate molto semplici e classiche. Sono d’accodo con te sul fatto che tutto farà l’avventura. Uscirà il 5 dicembre, vi avviso che quello in fiera ha delle carte provvisorie. Ho un po’ di tempo per rencensirlo :D

      • 31 Ottobre 2015 in 18:58
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        Le miniature piccole? Ma quanto? Deduco più piccine di quelle di Descent, giusto? E cosa mi dici degli elementi di arredo in plastica?
        Capperi, sono “lacerato” dal dubbio (e dalla scimmia): ai tempi preferii prendere Starquest anziché Heroquest e non vorrei lasciare passare anche questo “true HQ 25th anniversary” per poi pentirmene negli anni a venire … attenderò una tua recensione o articolo con le impressioni Maldice per sapere se devo inserire Dungeon Saga nella … letterina di Natale :-)

  • 5 Novembre 2015 in 16:03
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    Ciao, sono il “demoman” di Lucca, Alex! E mi ha fatto un gran piacere leggere questa recensione! Spero che, anche approfondendo, il gioco vi piaccia per l’intera durata della campagna…
    Saluti!

  • 22 Novembre 2015 in 20:27
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    Argh!
    Devo rivedere la letterina per babbo nachele…

    Tra Descent e Dungeon Saga, quale prenderesti e perché?

    • 23 Novembre 2015 in 22:49
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      Secondo me sono due giochi diversi e simili al contempo. Descent lo considerò davvero un bel gioco. Dungeon Quest alle prime sue partite, si dimostra interessante. Ma a breve (spero) recensione o cose cosi!!

  • 11 Gennaio 2016 in 13:00
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    Ciao ho appena scoperto questo gioco quasi per caso. Mi chiedevo se avevi maturato una valutazione più definitiva e se secondo te il gioco è godibile anche giocato da solo. Grazie!

    • 11 Gennaio 2016 in 17:07
      Permalink

      Ho quasi finito la campagna e a breve uscirà una recensione. Ti posso cmq dire che il gioco ha bisogno di almeno 2 giocatori (un cattivo e gli eroi) anche se a breve usciranno le regole per giocarlo anche in solitario (o meglio la versione cooperativa). Se ti è sfuggito cmq abbiamo fatto un unboxing qui:
      httpss://www.youtube.com/watch?v=PyRIM8JCUBk

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