The Thing: Infection at Outpost 31

di Alberto “Doc”

La cosa“, un classico della cinematografia anni 80 firmato da John Carpenter (di cui poi nel 2011 è stato fatto un remake), è una ambientazione che fino ad ora non era ancora stata esplorata dagli autori di giochi da tavolo anche se di sicuro non mancano analogie con altre produzioni già uscite sul mercato (come ad esempio Panic Station).  The Thing: Infection at Outpost 31 nasce con lo scopo di farci rivivere proprio la tensione e la paranoia dei film in un titolo in cui dovremo capire di chi e possibile fidarsi e di chi no. Vediamo meglio come funziona.

Per chi non conoscesse i film (o il libro) vi riporto un estratto preso da wikipedia: la sceneggiatura tratta di un gruppo di ricercatori di una base scientifica americana in Antartide, alle prese con una forma di vita extraterrestre parassita, precipitata sulla Terra, con la facoltà di assumere le sembianze degli esseri con i quali viene a contatto, mutando continuamente aspetto. Per gli uomini della base il problema è scoprire di quale corpo di volta in volta l’alieno si è impadronito, il che porterà ad un forte senso di paranoia in ogni membro del gruppo.

Premesso questo, il gioco si presenta come un collaborativo con il traditore in cui il gruppo di esploratori ha lo scopo di abbandonare la stazione senza portare con se alcun “intruso”. Per farlo devono risolvere missioni nei tre diversi settori della stazione con cui recuperare alcuni informazioni\materiali necessari per andarsene. Di contro invece la Cosa vince se riesce a infiltrare una copia nel gruppo di fuggitivi, o riesce a portare l’infezione a livello massimo o ancora ditrugge l’avamposto antartico.

The Thing: Infection at Outpost 31Nella fase di setup, viene determinato il capitano delle operazioni, viene predisposta la plancia di gioco che rappresenta la stazione divisa nelle sue varie stanze in ognuna delle quali vengono piazzate un certo ammontare di carte Plancia. Ogni giocatore seleziona un personaggio di gioco, riceve 5 carte Rifornimento. Infine il Capitano crea due mazzi di campioni di sangue, il primo (con la stessa numerosità dei giocatori) che distribuisce subito fra i giocatori, il secondo da usare durante le assimilazioni. In questa prima assegnazione, viene determinato chi interpreterà la Cosa.

Il turno di gioco di svolge attraverso le seguenti fasi:

  1. Rivelare un log di missione: il capitano scopre una carta dal mazzo Registro missioni e viene risolta deterninandone gli effetti.
  2. Radunare una squadra: il capitano in base a quanto indicato sulla carta Registro missioni, raduna un gruppo di personaggi utili per risolvere la missione e investigare. Il capitano deve sempre fare parte della squadra e non si possono selezionare meno membri di quelli indicati sulla carta Registro missioni.
  3. Selezionare una stanza: In base alle richieste viene scelta una stanza e inviato un solo membro della squadra a investigare.
  4. Creare il mazzo rifornimento per la missione. Tutti i giocatori consegnano per la missione una carta Rifornimento al capitano senza farla vedere.
  5. Il capitano mescola e verifica: il capitano senza guardare mescola e verifica poi le carte del mazzetto giocando immediatamente eventuali carte sabotaggio giocate.
  6. Il capitano sostituisce: se lo desidera, il capitano puù sostituire una delle carte rifornimento inserite nel mazzo.
  7. Verifica della missione: il mazzo viene rivelato e si verifica se la missione è stata superata o meno. In caso positivo viene rivelato il segnalino Chip della stanza (che può restituire oggetti utili per il settore e quindi per la fuga), viceversa i giocatori devono affrontare spiacevli conseguenze, come affrontare la Cosa. Ed il livello di infezione nella stazione aumenta.

Non entro nel dettaglio del cobattimento che si basa comunque sul lancio di dadi (fino a un massimo di 6) in base al numero e alla tipologia di armi a disposizione dei giocatori. Più importante invece sapere che ogni volta che si recupera il chip corretto che risolve tutto il settore, viene sbloccata l’esplorazione di quello successivo, ma si sblocca anche un nuovo contagio. I giocatori infatti entrando nel nuovo settore possono essere esposti nuovamente. Viene quindi svolta la fase di assimilazione dove un’altrogiocatore può passare dalla parte della Cosa utilizzando sempre lo stesso meccanismo visto all’inizio del gioco con i campioni di sangue.

Quando tutti e tre i settori sono stati risolti il gruppo può entrare nella fase fuga per lasciare la stazione. iene effettuata una votazione per eleggere l’ultimo capitano di missione. Tale persona poi potrà effettuare un test del sangue rivelando un certo numero di campioni di ssangue dei giocatori in base al livello di infezione raggiunto dal tracciato. Con tali informazioni egli sale automaticamente nell’elicottero e deve poi decidere quali altri portare con se ( la quantità invece è decisa in base a una tabella e in base al numero di giocatori totali).  Se la scelta del capitano è stata saggia e avveduta i giocatori avranno vinto, viceversa, la Cosa potrà far cadere il mondo ai suoi piedi! (la fazione dei contaminati rarà quindi la vincitrice).

The Thing: Infection at Outpost 31Se l’ambientazione di The Thing: Infection at Outpost 31 risulta sicuramente una bella idea, le meccaniche ad assa adattate fanno molto il verso a titoli già visti come ad esempio Battlestar Galactica. Il che non vuol dire che è un male, anzi… Il sistema qui ideato è leggermente più articolato ma in sostanza rimane quello. Molto divertente a mio avviso la fase finale in cui è il capitano eletto a dover decidere per tutti. Lo trovo un sistema intelligente e al tempo stesso ben tematizzato. Discreti i materiali (forse su questi si poteva invetire qualcosa in più). La mia personale speranza è che questo titolo possa essere quello che non è stato Panic Station, un titolo che prometteva una esperienza di gioco simile ma che alla fine è stato una grossa delusione in termini di regolamento. Le premesse in The Thing: Infection at Outpost 31 ci sono tutte e la chiave di volta credo sia proprio il fatto di quanta paranoia (e di conseguenza tensione) il gioco ti trasmetta dutante la partita. Bene anche che possa supportare fino a 8 giocatori. Credo che proprio maggiore sia il numero e maggiore possa essere il divertimento. La voglia di provarlo come avete capito c’è tutta, non mi resta che procurarmene una copia appena sarà disponibile. Nel frattempo coem sempre vi lascio il link al regolamento in inglese per i vostri personali approfondimenti.

Un pensiero su “The Thing: Infection at Outpost 31

  • 23 Novembre 2017 in 02:07
    Permalink

    Az questo e “Le montagne della follia” e chi ha più bisogno della settimana bianca?!

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