Mondo autori – Vladimír Suchý

| Last Will

2011 | 2 – 5 giocatori | 45 – 75 minuti

Forse il suo gioco più famoso, qui i giocatori vestiranno i panni di fortunati ereditieri che però avranno l’arduo compito di scialacquare il prima possibile il denaro ricevuto, in modo da essere gli unici ad ottenere il resto dell’eredità. A livello di meccaniche principalmente è un piazzamento lavoratori con gestione di carte azione che verranno prese ed utilizzate durante i vari turni. Non sarà di certo semplice come sembra spendere e spandere il patrimonio ricevuto, anzi rischieremo a volte di guadagnare con le proprietà che andremo ad acquistare, conseguenza del detto chi ha soldi fa soldi (rende molto meglio in dialetto ma l’ho riportato in italiano per maggiore comprensione). Questo è stato il primo titolo che ho provato dell’autore, ancora diversi anni fa, resta sempre un gioco divertente per la sua ambientazione anche se come meccaniche non è particolarmente diverso da quanto presente nella panoramica dei german.

Vladimir Suchy

| The Prodigals Club (Il club degli spendaccioni)

2015 | 2 – 5 giocatori | 40 – 100 minuti

Anche nei giochi da tavolo ogni tanto ci sono gli spin-off e in questo caso ne abbiamo un esempio. The Prodigals Club è a tutti gli effetti il seguito di Last Will, in questo caso abbiamo non un solo tabellone ma un insieme modulare di plance che potremmo utilizzare a seconda della durata e della difficoltà del gioco. Non si dovrà semplicemente dilapidare il patrimonio ma questa volta dovremo pure rovinare la nostra reputazione tra l’alta società, fare di tutto per non essere eletti al parlamento, ed infine portare al minimo possibile il valore delle proprie proprietà. Anche in questo caso la meccanica di base è quella del piazzamento lavoratori, è possibile inoltre integrare Last Will al gioco, esperimento che però non ho mai fatto. Paradossalmente in una collezione non vedo necessariamente i due giochi come contrapposti tra di loro, Last Will è un po’ più semplice e meno complesso del suo successore ma entrambi risultano accessibili a tutti. Scovando tra gli articoli sul sito ho ritrovato il video dell’unboxing del gioco, dove io e Maledice entriamo molto nell’ambientazione facendo di tutto per rovinare la reputazione di Gioconauta (come in ogni unboxing in realtà).

 

| Pulsar 2849

2017 | 2 – 4 giocatori | 60 – 90 minuti

Nominato tra gli 8 del Magnifico 2018 questo gioco tende a farsi apprezzare man mano che lo si gioca. L’ambientazione ci porta nello spazio, tra galassie da esplorare e per l’appunto pulsar su cui porre le basi per la nostre stazioni. La meccanica si basa su una specie di draft di dadi, che andranno ad attivare specifiche azioni a disposizione. Da questo punto di vista si è molto in stile Feld, i punti piovono da ogni dove ma farne più degli altri non sarà un’impresa facile. L’interazione è indiretta ma non indifferente, in particolare sarà importante anticipare gli avversari sul tabellone con la nostra navicella, per non rischiare di rimanere al palo con l’esplorazione con conseguente distacco nei punti finale. Se volete farvi un’idea visiva trovate il tutorial di Miss Meeple.

Vladimir Suchy

| Underwater Cities

2018 | 1 – 4 giocatori | 80 – 150 minuti

L’ultima (per ora) fatica del nostro autore ceco ci catapulta dallo spazio all’oceano dove, da un mondo emerso ormai senza più spazio, l’umanità sta cercando rifugio per vivere. Credo sì che il nostro autore abbia a cuore la salute del pianeta e dei suoi abitanti. In questo titolo i giocatori si destreggiano con un classico piazzamento lavoratori combinato però ad una gestione di una mano di carte. Sarà decisivo infatti coordinare le azioni sul tabellone con le carte che si giocheranno, tenendo conto che una carta verrà attivata solamente se l’azione scelta sarà dello stesso colore, e che ad azioni di una certa forza corrispondono carte di forza opposta. Ad oggi lo ritengo il suo titolo migliore, sicuramente il più difficile e il più profondo e quello che mi ha dato le soddisfazioni migliori. Le partite durano un bel po’, si può arrivare tranquillamente alle tre ore, ma la tensione al tavolo è sempre elevata e si è sempre alla ricerca della tattica migliore da applicare ad una strategia più complessiva. Anche questo titolo è finito nella lista del Magnifico nel suo anno d’uscita, è prevista anche un’espansione ed è stato oggetto in questi canali di un on the board.

Vladimir Suchy

Termina qui questa carrellata di titoli dedicata a Vladimír Suchý, il titolo che mi manca è Klondike 1896, di cui però non ne so nulla, il prossimo in uscita invece è Monster Baby Rescue!, e a quanto pare si sta cimentando con un gioco di difficoltà più agevole rispetto ai precedenti (per la gioia delle famiglie e per la tristezza del sottoscritto). Vi segnalo una sua intervista che trovate in Tana dei Goblin, nel frattempo alla prossima carrellata!

 

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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