Ventura Battle System: The Fall of the King

di Daniel “Renberche” | Ventura Battle System: The Fall of the King

Tra tutte le prigionie della Storia quella di re Enzo è sicuramente una delle più particolari. Sconfitto dopo la battaglia rimase prigioniero a Bologna per più di vent’anni, ricevendo spesso la visita di nobili donzelle, vivendo di fatto in un palazzo, ottenendo infine un solenne tributo al suo funerario con annessa sepoltura nella medesima città. Insomma se avete un impero da rappresentare e non sapete quale Comune sfidare fate un pensiero alla città emiliana, magari perderete ma avrete la pensione garantita. Buona lettura!

Ventura Battle System: The Fall of the King è un wargame a tema medievale, facente parte del sistema Ventura Battle System, progettato per essere uno strumento per avvicinare i giocatori da tavolo al mondo dei wargame tridimensionali. E tutto questo senza miniature da montare! Il concetto di fondo è di fornire un sistema di gioco senza troppe regole (almeno secondo lo standard dei wargame) eventualmente integrabile con le miniature ma di base giocabile da subito. Il gioco è realizzato da Aldo Ghetti (già autore di Waterloo Enemy Mistakes e Arena Colossei) e da Gianluca Raccagni, per la Top Hat Games e Sir Chester Cobblepot Wargames.

Numero di giocatori: 2
Durata: 60  minuti
Link al Kickstarter: click
Link al regolamento e agli scenari: click e click

| Ambientazione

Questo primo gioco è ambientato nel Basso Medioevo e riprende la battaglia di Fossalta, avvenuta nel 1249, e avente contrapposte le fazioni dei guelfi di Bologna contro i ghibellini di Modena e Cremona affiancati, dalle truppe imperiali di re Enzo e re Riccardo, figli dell’imperatore Federico II Hohenstaufen. La furibonda battaglia vide le truppe bolognesi uscirne vincitrici, catturando per l’appunto re Enzo in persona. Vi suggerisco, se il tema e il periodo storico vi interessa, il romanzo Ben ti voglio Lucia. Il re a Bologna (Matteo Freddi, ed. Persiani 2015) che tratta il tema qui presentato.

| Setup & Materiali

Diversamente dal solito mi dedico prima di tutto alla descrizione dei componenti e dei termini in gioco, per facilitare la comprensione del tutto. In più mi riferirò ai componenti base per il primo scenario.

Partiamo dai protagonisti, ovvero i soldati, nella gioco sono presenti:

  • 51 fanti a piedi, detti Pedites
  • 26 cavalieri a cavallo, detti Milites

Un soldato può avere un ruolo di comando nel gioco e nel tal caso abbiamo due tipi di comandanti: Capitani di Ventura e Conestabili. Ad ogni tessera è associata una carta che ne riassume tutte le caratteristiche e che sarà alla base per la gestione delle battaglie da parte dei giocatori. I soldati vanno posti su un terreno di gioco, in questo caso sono presenti quattro mappe fronte e retro, sarà lo scenario scelto a indicare come disporre il tutto.

Concetti importanti di gioco sono gruppo e formazione. Quando due o più tessere dello stesso schieramento si toccano, quindi sono in contatto di base, formano un gruppo oppure una formazione, la differenza sta che nel primo caso possono esserci unità miste (a piedi e a cavallo) nel secondo tutte di uno stesso tipo. In entrambi i casi devono essere influenzate dalla presenza di un comandante. L’influenza è un altro concetto importante, ed è data dall’area che si estende dalla tessera tutt’attorno, dipendente dal livello stampato sulla tessera, e misurabile attraverso l’apposito misuratore. Nel gioco sono previsti sette diversi misuratori o righelli, ognuno avente un numero rappresentato che ne rappresenta il numero di sezioni.

Per indicare la presenza di un gruppo o di una formazione tutte le carte dei soldati appartenenti andranno messe in una pila, tenendo in cima il soldato di grado più elevato. Anche una singola carta forma una pila.

A completare i materiali vi sono: 44 marcatori di colore blu e viola, che serviranno per le attività dei comandanti e dei conestabili, 91 marcatori di colore per indicare i diversi status delle truppe nei colori bianco, giallo, rosso e nero; un segnalino iniziativa e due plance priorità. Tra le truppe vi è anche un veicolo, ovvero il carroccio bolognese, e delle unità civili, entrambe però non utilizzate nel primo scenario. Non sono presenti nella scatola base (il Kickstarter li prevede come aggiunta) i dadi di gioco, durante la partita è spesso richiesto il lancio di un dado “medio”, ovvero un d6 dove però i valori esterni 1 e 6 vanno conteggiati come 2 e 4 rispettivamente.

Completata la disanima dei componenti e dei termini principali non ci resta che scegliere uno dei quattro scenari previsti e seguire le indicazioni di preparazione della mappa e il gioco può cominciare. Sarete dalla parte dei Guelfi bolognesi o dei Ghibellini imperiali? Clicca qui per la seconda parte dell’articolo.

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

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