Legends of Void: combattere il nulla non è mai stato così bello
di Luca “Maledice”
La Twoid Games approda per la prima volta su Kickstarter con il titolo Legends of Void un gioco di carte da 1 a 4 giocatori che ci porta a giocare con un eroe (asimmetrico), alla guida della propria fazione nella battaglia contro il VUOTO. Questo, che in inglese si chiama Void (da cui il nome del gioco), ha evocato dell’entità quasi divine chiamate Seraphs. Esattamente come il NULLA della storia infinita, esse prosciugheranno la vita delle Terre Esterne propagando il “Nihil” ( che in inglese non vuol dire “il Nulla”) . I giocatori hanno quindi un obiettivo comune ma il gioco non è assolutamente un cooperativo e destabilizzare gli altri potrebbe essere una delle cose più divertenti da fare…..
Lo scopo del gioco è ovviamente fare più punti degli avversari, per fare questo possiamo tentare di acquisirli in maniera differente : ad esempio recando danni ai Seraphs (si possono anche sconfiggere in maniera permanente), dai classici edifici costruiti sulla mappa o tramite carte magiche giocate e così via. Ci sono ovviamente delle ricompense generali che cambiano in ogni partita, si scelgono all’inizio e si collegano poi alle entità scelte per la partita (13 a disposizione). Il gioco si svolge nell’arco di alcuni anni e ognuno di questi è diviso in 4 stagioni, come la pizza:
1 Primavera : In questa fase ci si scambia le carte (4 per la precisione) con la ormai classica modalità draft per poi poterle giocare nelle fasi successive. Ogni carta conservata va comunque pagata spendendo le nostre risorse
2 Estate : Qui succede un po’ di tutto, oltre a giocare le carte precedentemente acquistate si può attivare l’eroe e spendere o acquisire risorse per fare i nostri comodi e magari nel tempo libero contrastare il Vuoto
3 Autunno: La fase di produzione delle risorse e ripristino carte (in base a quello che abbiamo fatto in estate). Curioso vedere che questa fase avviene dopo la fase di azioni vera e propria e sono sicuro che potrebbe essere un’ottima soluzione per rendere la fase attiva ancora più aggressiva.
4 Inverno: come gli Stark ci insegnano è un pessimo periodo, infatti in questa stagione il Vuoto avanza portando distruzione in tutto il regno. Se magari hai deciso di costruire vicino al Nihil perchè era una zona alettante , questo potrebbe rivoltartisi contro ed eliminare la tua conquista strategica
Viste le azioni vorrei soffermarmi un secondo sull’estate dove si capisce che si svolge il cuore del gioco. L’eroe di fatto rappresenta le possibilità di azione da fare sulla mappa e potrà di fatto combattere e costruire spendendo le risorse accumulate. Il tutto sarà guidato però dal motore di gioco che creiamo sfruttando la sua abilità innata e le carte che abbiamo deciso di abbinargli.
Notare che la mappa è dinamica e all’inizio partita oltre che impostare gli obiettivi e i Seraphs si possono scegliere gli spicchi di questo mondo a disco (Terry Pratchett rules) per generare davvero un numero impressionanti di variabili di gioco: fino a 100000 dicono.
Sono molto curioso di questo progetto che ha rivelato un interessante reimplementazione delle solide meccaniche di Terraforming Mars. La differenza sostanziale oltre all’evidente mappa mutevole è la possibilità di gestire un eroe (tra 20 disponibili) in un punto fisso della mappa, che potenzialmente potremmo sfruttare in modi davvero intriganti. Posso immaginare che avremmo a che fare con eroi più inclini alla costruzione, mentre altri saranno dei guerrieri nati. Magari riusciremo anche a reinventarceli tramite la scelta della fazione d ‘associarli (in totale 20) che gli attribuiscono altri poteri speciali. E come nei migliori menu arriviamo alla parte del dolce. Le illustrazioni le trovo davvero stupefacenti, motivo per cui il gioco ha attirato la mia attenzione. Le creature sono pazzesche, originali e l’atmosfera con l’armonia dei colori, rendono questo mondo fantasy unico: si può dire che tenga testa a opere di distributori più famosi. Sarà forse il riferimento ai turni in stagioni ma mi è sembrato di rivivere la sensazione di quando ho visto per la prima volta Seasons. Concludo dicendo che il gioco è gestito da dei ragazzi italiani, che se pur al loro primo tentativo di entrare nel mercato dei giochi da tavolo lo fanno con uno stile davvero ricercato e fuori scala. Il vostro Maledice di quartiere già povero di mille kickstarter il Pledge lo ha messo, spero di convincere anche voi a farlo, così possiamo affrontare insieme il Vuoto se la campagna riuscirà ad arrivare al bersaglio.