Orapa Mine – Cercare gemme con la battaglia navale – Guarda&Gioca35
di Davide “Canopus” | Orapa Mine
| Cos’è Orapa Mine?
La miniera africana di Orapa, nel Botswana, è una delle più grandi miniere di diamanti al mondo. In attività dal 1971 è di proprietà della società Debswana, che a sua volta è di proprietà per il 50% del governo del Botswana e per il 50% dalla società De Beers, niente poco di meno che gli inventori della famosissima frase “un diamante è per sempre”. Insomma, gente che di pietre pregiate se ne intende e non ha tempo da perdere a rastrellare la terra per cercarle. Quindi, in Orapa Mine, i giocatori sono chiamati dalla società che controlla la miniera di Orapa per utilizzare le onde ad ultrasuoni (chi ha visto il film The Core avrà un piccolo déjà-vu) come fossimo in uno scanner sotterraneo e cercare le preziosissime gemme a colpo sicuro.
La meccanica di base di Orapa Mine è simile a quella della Battaglia Navale, ma con una differenza fondamentale: qui non si indicano delle coordinate, ma un punto di ingresso su un lato della griglia e si ottiene un punto di uscita e il numero di pietre colpite o il colore dell’onda sonora (questa onda sonora in realtà si comporta come un raggio luminoso). Questo perché l’onda sonora/raggio luminoso rimbalza contro le gemme e acquisisce il colore di quello che tocca.
L’editore è la coreana Playte, specializzata in giochi compatti, semplici e veloci da giocare. Gli autori sono Wanjin Gill, al suo primo titolo, e Junghee Choi, già autore del “famosissimo” Tasso Banana.
Orapa Mine non è al momento reperibile in italiano, se sei interessato a questo board game prova a rivolgerti a Weega – Insieme costa meno.
| Come si gioca a Orapa Mine?
Regole in sintesi:
- Durante il setup i giocatori piazzano le loro gemme nell’area di gioco in modo che l’avversario non veda. Le gemme vanno a formare il puzzle che l’avversario dovrà scoprire. Le regole di piazzamento sono:
- Le gemme devono stare all’interno dell’area di gioco e non sovrapporsi tra loro.
- Le gemme non devono coprire o toccare la X al centro dell’area di gioco.
- Le gemme devono essere piazzate in modo che il disegno sopra la gemma sia allineato al reticolo dell’area di gioco.
- Le gemme non devono toccare con un lato il bordo dell’area di gioco o il bordo di un’altra gemma.
- Le gemme possono toccarsi spigolo contro spigolo, spigolo contro lato e spigolo contro bordo dell’area di gioco.
- Al suo turno il giocatore dice una lettera o una cifra tra quelle intorno all’area di gioco, questo sarà il punto di ingresso dell’onda sonora/raggio di luce. Inoltre, chiede o quante gemme toccherà il l’onda sonora oppure di che colore esce. L’avversario risponde alla domanda e indica la lettera o cifra corrispondente al punto di uscita secondo le seguenti regole:
- Quando l’onda colpisce una superficie piana rimbalza all’indietro, quando colpisce una superficie inclinata a 45° viene deviata di 90°.
- Se l’onda tocca una gemma acquisisce il colore di quella gemma.
- Se un’onda tocca due gemme acquisisce il colore risultato dalla somma dei colori delle gemme. Per esempio, giallo+blu=verde, rosso+bianco=rosa, rosso+blu=viola.
- Se un’onda tocca tutte e 3 le gemme non bianche diventa nera.
- Se un’onda tocca più volte la stessa gemma questa viene contata una sola volta.
- Se un’onda tocca 3 gemme è una delle 3 è bianca, la gemma bianca non viene considerata.
- Vince il primo giocatore che fornisce la risposta esatta al puzzle, cioè indovina la posizione di tutte le gemme dell’avversario. Se un giocatore fornisce la risposta sbagliata perde in automatico la partita.
- Se si gioca in 3 o più giocatori o ci si divide in squadre oppure si gioca con un master che costruisce il puzzle e a cui i giocatori fanno le domande, vince il giocatore che indovina per primo il puzzle.
- Una variante per esperti introduce una o due gemme nere che assorbono l’onda. In questo caso valgono le seguenti modifiche:
- Non è possibile indovinare l’inclinazione delle gemme nere, basta solo indovinare dove in che quadranti della plancia si trovano.
- È possibile come domanda chiedere all’avversario cosa si trova ad una data coordinata. Le rispose potranno essere “nulla”, “una gemma del colore X” o “mezza gemma del colore X”. Questa regola non è presente nella seconda edizione del regolamento.
| Cosa penso di Orapa Mine?
Affrontiamo subito la questione più importante: perché diciamo che Orapa Mine è simile alla Battaglia Navale? Perché il meccanismo di base è molto simile, dobbiamo proiettarci geometricamente su una griglia per dedurre la posizione di determinati elementi piazzati dall’avversario. Ma la similitudine qui finisce. Nella Battaglia Navale il processo di deduzione avviene con un semplice enunciare coordinate spesso a caso o basandosi su pochi indizi. Qui la meccanica è molto più fine e controllabile, oltre che originale, vede la gestione di queste onde che cambiano colore o dicono su quanti cristalli sono rimbalzate aggiungendo dimensioni ad una logica di gioco altrimenti decisamente piatta e ripetitiva.
A livello di componentistica il titolo appare decisamente spartano, ma non si sente bisogno di molto altro. Nota negativa per i quadranti disegnati sulle gemme che certe volte si vedono poco e sarebbe stato meglio raffigurarli su entrambi i lati. Anche l’ambientazione non ha alcun significato riportata alle meccaniche di gioco, si pensi al fatto che stiamo facendo cambiare colore ad un’onda sonora che si muove con la logica di un raggio laser (?). C’è da dire che il gioco sembra essere un astratto e mantiene la sua prima impressione.
Orami avrete capito che Orapa Mine si compone di pochissime regole, ma il vero cuore del gioco è l’aspetto deduttivo che si articola nelle 2, 3 per la versione avanzata, tipi di domande che è possibile porre all’avversario. Commentandole nel dettaglio:
- Di che colore esce fuori l’onda: in assoluto la domanda più utilizzata.
- Quante gemme tocca l’onda: utilizzata pochissimo, però in certi casi può essere molto utile.
- Cosa c’è nella posizione XY: la domanda che è possibile porre nella versione avanzata del gioco e che, nella maggior parte dei casi, mi sembra non solo poco utile ma pure deleteria in quanto fa perdere tempo, non a caso nella seconda versione del regolamento reperibile online non è presente. Ho trovato solo una situazione in cui può risultare assolutamente necessario, cioè quando l’avversario crea una specie di contorno di gemme e mette al centro una gemma precisa di cui con le altre due domande non è possibile individuare la posizione esatta.
Detto questo, a mio parere lo scopo del gioco non è tanto a trovare la soluzione del puzzle dell’avversario con precisione, quanto a rischiarsela con un buon livello di sicurezza. Ho notato che la strategia di giocare la partita safe porta spesso entrambi i giocatori ad arrivare quasi in parità alla soluzione con un elevatissimo rischio di farsi anticipare di un nulla. Poi è una constatazione che dipende molto dalle vostre attitudini di gioco.
Riguardo la longevità, ci sono poche storie, questo è un gioco per due giocatori, qualsiasi tentativo di farlo giocare in più giocatori appare una forzatura e poco divertente. In compenso, dopo una prima partita in cui mi sono dovuto calare nell’ottica di gioco, il titolo ha saputo appassionarmi, ho sentito molto presto la necessità di giocare alla versione avanzata, e ho sempre giocato minimo due partite di seguito complici i ridotti tempi di gioco.
Nel complesso mi ha colpito favorevolmente, inoltre è una scatola compatta e trasportabile cosa che fa sempre comodo.
| In sintesi…
Titolo | Orapa Mine |
Autore | Junghee Choi, Wanjin Gill |
Lingua versione provata | Inglese/Coreano |
Editore versione provata | Playte |
Altri editori | Nice Game Publishing |
Numero giocatori | 2-5 (da noi caldamente consigliato 2) |
Durata massima partita | 30 minuti |
Anno pubblicazione | 2024 |
Altri titoli | Orapa |
Meccaniche | Puzzle game, deduzione |
Dipendenza dalla lingua | Nessun utilizzo di testo nel gioco |
Difficoltà di apprendimento | Medio-bassa |
Prezzo indicativo (in data recensione) | Poco meno di 25 euro |