Viaggio a Vinci, nella terra del Genio, dove qualcuno ha visto un unicorno!!

di Luca “Maledice79” Lanara

Come viaggiatore nel mondo dei giochi presto sempre attenzione alle novità o eventi che si possono trovare nel nostro bellissimo paese. Ritengo che sia uno dei modi più intelligenti per unire la cultura del gioco al piacere del viaggio d’avventura. Così, questo fine settimana, incuriosito dalla martellante pubblicità apparsa in ogni sito facebook di turno, ho deciso di andare al famoso “Festival dell’unicorno”. L’evento era alla sua ottava edizione e si teneva il 27-28 a Vinci, la città che ha dato i natali a il piu’ grande genio di tutti i tempi. Così zaino in spalla attraverso tutti gli Appenini, passando  indenne il famoso tratto Roncobilaccio-Barberino del Mugello  e, dopo una piccola pausa notturna in quel di Firenze, mi sveglio all’alba pronto per affrontare gli ultimi km. E finalmente in cima ad un meraviglioso colle vedo la citta di Vinci. Entro a piedi nel centro città pronto ad affrontare bancherelle, cosplay e uomini in armatura e voilà che ti trovo? NIENTE. Solo due pensionate che discutevano sull’importanza dell’arredo della loro nuova casa di campagna. Seguendo le istruzioni della guida galattica per autostoppisti spaziali, decido di non farmi prendere dal panico e anzi avvicino una simpatica vigilessa (che potrebbe benissimo far parte del gruppo armato della legione infernale) per chiedere che succede. Risposta: ” guardi signore che la festa inizia alle 15:oo il sabato!”.  Erano le 08:30 di mattina e il mio corpo  stava  a respingere il già troppo caldo, cosi ho avuto la brillante idea di svenire. Una volta ripreso tra nebbia e mal di testa, ho cominciato a girare a mo di zombie per molto tempo, mentre la città pia piano si trasformava, con facchini e operatori che si smazzavano di fatica al caldo per montare i vari settori della fiera. Che potevo fare? Ho deciso di mettermi all’ombra per proteggermi dal caldo, fare il punto della situazione, gustare un megapaninazzo e dormire. E finalmete arrivano le 15:00. Suonano le trombe, rullo di tamburi, il festival ha inizio. La cinta muraria viene chiusa al pubblico e chi è rimasto dentro non paga il biglietto (anche se devo dire che gli organizzatori, una volta spiegato che ero di gioconauta, mi hanno fatto un timbro per potere uscire dalla città e poter rientrare a mio piacimento). Il festival offre decine e decine di bancherelle abbastanza comuni (come quelle di bigiotteria e minerali) ma si trovano anche tantissime bancherelle che vendono costumi, giochi e fumetti. Non siamo ai livelli di Lucca Comics per carità, ma devo dire che l’offerta è notevole e i negozianti sono disponibili, forse perchè meno stressati rispetto a Lucca. Durante la giornata, spesso ci si imbatte in qualche evento per strada : come duelli pirateschi, sfilate medievali o pazzi che danno fuoco alle cose e le fanno girare. E’ difficile rimanere senza niente da fare, ho corso di qua e di la per cercare di vedere il piu’ possibile, e da questo punto di vista la manifestazione è veramente bella. Ma i problemi si sono presentati dopo con i gruppi di giocatori di ruolo live che erano anche una delle cose che piu attiravano la mia attenzione. Diverse associazioni si erano messe in bella mostra con i migliori costumi e oggettistica per pubblicizzare bene il loro hobby. Ne ho viste di tutti i tipi e qualcuna è stata molto disponibile a mostrarmi la loro attività . Ma la maggior parte si è rivelata veramente una delusione. I ragazzi non fanno altro che parlare tra di loro o in alternativa a pavoneggiarsi con il mega costume. Nessuno ha chiesto se mi interssava vedere qualcosa, nonostante ero lì fermo a guardare le bancherelle come un palo. Se introducevo io il discorso, venivo ben accolto, per carità, ma appena parlavo di videointervista, venivo invitato a ripassare in attesa dell’arrivo del direttore (che non arrivava mai). In sintesi, sono stato snobbato. Pazienza , ma credo che per gestire e pubblicizzare un associazione bisognerrebbe essere piu’ aperti al pubblico. Preciso che  non sono tutti così ,ma molti si lamentano sulla difficoltà di raccogliere contatti durante gli eventi fieristici,   secondo me dovrebbero chiedersi il perchè. Poco male  anche se non sono riuscito a fare nemmeno una videointervista,  mi sono divertito tanto  e sopratutto  sono riuscito ad intervistare uno dei miei idoli di infanzia ……OLE’

nota: consiglio vivamente di visitare la fiera la sera  con un’atmosfera decisamente più suggestiva

 

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