Boardgame Week: Franchise Frenzy e filosofia spinta

di Arianna “Arianna”

Il Doc ci ha raccontato di come Age of War, annunciato da Fantasy Flight Games per metà 2014, sia di fatto una versione con un nuovo tema dell’apprezzato Risk Express, del 2006.

A differenza dell’originale, ambientato in tempi moderni e parte di una serie, Age of War è ambientato in Giappone ed è (per ora) un gioco singolo, ma per il resto è “lo stesso gioco”. O no? Sospendiamo il giudizio solo qualche istante e indaghiamo oltre!

Una simile operazione il medesimo designer ed editore la stanno compiendo ora ora con Game of Thrones: Westeros Intrigue, che si rivela essere una nuova versione di Penguin, del 2007. I pinguini di plastica del gioco originale sono stati sostituiti da carte rappresentanti i (caduchi) personaggi delle varie case di Westeros.
L’inverno è arrivato anche per i pinguini…

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Queste manovre hanno avuto il curioso effetto collaterale di mandare completamente in palla i database di BoardGameGeek.com, costringendo i gestori del sito a elaborate considerazioni filosofiche su cosa significhi essere “lo stesso gioco”, e dilemmi amletici del genere “dov’è l’identità? Nelle meccaniche o nel tema?”

Ok, buon inizio. Ma è con Cryptozoic che un inveterato cine- e serie-dipendente (come la sottoscritta) può cominciare veramente a gongolare. Ce n’è per tutti i gusti.

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Il brave new world in salsa zombie di The Walking Dead farà da sfondo a due diversi giochi.
Il primo, The Walking Dead Board Game: The Best Defense – Woodbury espansion , in uscita tra meno di una settimana, aggiunge a The Walking Dead Board Game: The Best Defense una nuova location (Woodbudy, maddai?) e un nuovo mazzo risorse. Inoltre aggiunge al gioco “Il Governatore”, che non so a cosa serva perché qui non vado avanti a leggere: ho scoperto solo di recente questa serie e non ci sono ancora arrivata, e per quanto vi voglia bene, non ho nessuna intenzione di spoilerarmi a morte per amore di questo articolo.
Il secondo è The Walking Dead “Don’t look back” Competitive Dice Game, in arrivo verso agosto (se gli zombie ci mangiano prima), e come dice il titolo sarà un gioco di dadi competitivo, da uno a quattro giocatori, che prevede diverse strategie di sterminio di zombie.

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Di più: Cryptozoic conta di rivisitare la terra di mezzo tre volte nel corso dell’anno.
The Hobbit: An Unexpected Journey Deck-Building Game, in arrivo per maggio, segue lo stesso formato dei giochi di costruzione del mazzo della serie The Lord of the Rings del medesimo editore.
Di quest’ultimo, è prevista per giugno l’uscita del terzo titolo della serie, dal sottotitolo The Return of the King.
Infine, per l’ultimo periodo dell’anno dovrebbe arrivare anche The Hobbit: The Desolation of Smaug Deck-Building Game, che non è proprio un altro capitolo quanto piuttosto un’espansione del primo.
Dettaglio interessante, pare che tutti i Deck-Building games ambientati nella terra di mezzo e basati sul sistema “Cerberus” risulteranno compatibili tra loro (quindi Hobbit e LOTR vari inclusi).
Chan, non mi lamento, tho.

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Inoltre: Qualche tempo fa vi avevo parlato di una coppia di giochi di carte dedicati al bizzarro cartoon Adventure Time. Per questo luglio, si a ad aggiungere al mucchio anche Bravest Warriors Co-operative Dice Game, sempre ispirato alla serie di Pendelton Ward, con 1-6 giocatori che sfidano il gioco usando dadi, portali e abilità speciali per combattere e sopravvivere a incontri ed eventi vari.

Ancora: Naruto Shippuden Deck-Building Game, sempre basato sul sistema “Cerberus” (perchè, almeno a giudicare dalle convention di cosplay che la sottoscritta continua a frequentare nonostante sia da un pezzo nell’età in cui la gente normale produce e si riproduce, c’è ancora chi si ricorda di Naruto, code multiple e sottotrame dispersive incluse).

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E poi: Portal: Uncooperative Cake Acquisition Game (“Gioco Non Cooperativo di Acquisizione della Torta.)
La torta è una menzogna, cosi` come il titolo, che infatti è provvisorio. Il gioco, progettato dagli stessi creatori dei videogiochi Portal e Portal 2, dovrebbe arrivare prima o poi quest’anno. Mmhhh.

Infine, sempre per l’ultimo quarto dell’anno dovrebbero arrivare due espansioni per il DC Comics Deck-Building Game, dai sottotitoli Crisis Expansion (pack1) e Forever Evil; il primo si ricollega a una qualche storyline che non conosco assolutamente perchè io Marvel, mentre il secondo permette di giocare i cattivi.
Questi vanno ad aggiungersi a DC Comics Deck-Building Game: Heroes Unite, uscito sul mercato americano la settimana scorsa, ultimo uscito finora della serie iniziata nel novembre 2012.
Needless to say, anche questo gioco si basa sul sistema “Cerberus”, che Cryptozoic sembra star mettendo anche nel caffelatte. Il che, tra parentesi, chiarisce quale sia la posizione (coraggiosa o un po’ infingarda?) di questo editore nei riguardi delle dispute filosofiche di cui si parlava all’inizio.

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Traduco direttamente:

“Nei giochi con il motore “Cerberus”, i giocatori partono con un piccolo mazzo di carte, la maggior parte delle quali forniscono un Potere – questo Potere è la moneta del gioco – e un po’ di carte filler. In un turno, tu giochi carte da una mano di cinque, risolvi le azioni in qualsiasi carta giocata, usi il tuo Potere per acquisire carte dalla serie centrale di cinque carte, poi scarti le carte rimaste e peschi una nuova mano di cinque. Piazzi le carte acquisite nella pila personale degli scarti, e quando rimescoli i tuoi scarti a formare il nuovo mazzo, cominci a pescare e usando queste (generalmente) più potenti carte puoi generare più potere e alla fine tentare di tirar giu le carte obiettivo che valgono più punti.
“Questa è la descrizione generica del gioco, priva di qualsiasi riferimento ai supereroi, ma è il cuore del sistema di gioco, con “potere” come termine generico che può essere interpretato comunque si voglia. Nei termini del gioco DC Comics, si usa questo potere per sconfiggere cattivi, scoprire equipaggiamenti, esibire superpoteri, reclutare eroi e visitare locations. Con LOTR questo potere permette di sconfiggere nemici, scoprire artefatti, esibire manovre, reclutare alleati e visitare locations.”

Questo potere cambia significato a seconda dei setting, cosi` come i nomi flavour delle meccaniche, ma il concetto resta lo stesso.
L’autore dell’articolo ipotizza che il nome “Cerberus” voglia alludere al fatto che questi giochi, cosi` come le teste del mitico cane infernale (aka Fluffy) siano al tempo stesso indipendenti tra loro e parte di un’unica entità.
Le regole stesse prevedono una compatibilità tra alcuni di questi set, e teoricamente, con un non troppo elaborato esercizio di traduzione (e una qualche giustificazione di trama à la Planescape se proprio proprio se ne sentisse l’intimo bisogno), questa compatibilità potrebbe essere estesa a tutte le teste del cane.
Che a questo punto diventa più un’idra. O una Piroidra. Di Lerna.

Con buona pace della filosofia.

3 pensieri riguardo “Boardgame Week: Franchise Frenzy e filosofia spinta

  • 6 Marzo 2014 in 09:13
    Permalink

    Sono d’accordo in linea generale, ma seppur non apprezzando le meccaniche incollate ad un ambientazione nei giochi da tavolo, posso capire che sia un buon metodo per proporre ai giocatori un prodotto differente che questi debbano spendere tempo a imparare nuovamente regole. In ambito ruolistico è riuscito con successo con GURPS con il D20 System e altri.

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