Conan: Hyborian Quests – di nuovo all’avventura con il leggendario barbaro di Howard

di Alberto “Doc”

Nonostante stiamo ancora attendendo le novità che presto inizieranno a spuntare come funghi in vista della fiera di Essen, oggi il mio sguardo vuole spingesi oltre, verso un titolo che vedrà la luce solo nel 2015 ma che, ne sono certo, non mancherà di far parlare di se. Mi riferisco a Conan: Hyborian Quests che verrà pubblicato dalla neonata Monolith dopo che il gioco avrà superato la canonica campagna di raccolta fondi su Kickstarter (non ancora partita).

Di titoli tratti dall’universo di Howard ne sono già stati realizzati e mi permetto di ricordare il più recente e probabilmente il più noto Age of Conan, che ha avuto la particolare caratteristica (almeno per la mia esperienza personale) di dividere il pubblico dei giocatori fra chi lo amato (e lo ama ancora) e chi lo ha odiato.
Questo nuovo tentativo di realizzare un prodotto con cui ripercorrere le gesta dell’impavido barbaro della Cimmeria mi ha visto dapprima piuttosto perplesso perché il rischio di rovinare una bella ambientazione trattandola con superficialità è semrpe dietro l’angolo. L’interesse però è cresciuto a mano a mano che leggevo le informazioni che trovavo in rete sull’argomento per la cura che sembra si stia dedicando alla sua realizzazione.

pic2039388_lgMa entriamo meglio nel merito cominciando dalla tipologia di gioco e dalle meccaniche.
Siamo davanti ad un titolo cooperativo a scenari dove uno dei giocatori interpreterà il cattivo di turno mentre gli altri vestiranno i panni di Conan e dei classici compagni di avventura conosciuti da racconti e romanzi, vedi Shevatas il ladro, Hadrathus il chierico stregone, Belit la regina dei pirati, Valeria la guerriera e così via.
Ogni scenario ha obiettivi diversi che i personaggi dovranno raggiungere per poter vincere la partita. Il master che guiderà i cattivi potrà avere dei propri obiettivi o semplicemente dovrà far si che quelli degli avventurieri non vengano soddisfatti prima della fine della partita. Il tempo è scandito da turni di gioco che sono indicati dallo scenario. Durante ogni turno i giocatori possono scegliere se attivare il proprio personaggio o farlo riposare. Durante un turno di attivazione si potranno compiere svariate azioni (movimento, attacco, difesa, reroll…) mediante la spesa di gemme energia dalla propria riserva, viceversa in quello di riposo le si potranno recuperare.
Ogni tipo di azione è abbinata ad un determinato set di dadi più o meno forti: quelli gialli sono i più deboli, gli arancioni sono gli intermedi mentre i rossi sono i più potenti. Ogni personaggio ha indicato sulla propria scheda quale colore utilizzare in base all’abilità impiegata.

pic2039740Leggermente diversa è invece la gestione che il master avrà per le proprie creature. Potrà infatti impiegare fino a otto unità (ognuna costituita da 1-3 creature) disposte in fila sulla propria plancia che indicherà per ogni posizione il costo in gemme potere da spendere per attivare quella determinata tessera mostri. il costo è decrescente da 8 a 1 e quando una unità viene impiegata, la rispettiva tessera torna in testa alla fila così che un suo immediato riutilizzo sia più costoso rispetto alle altre che invece scalando verso destra diventano più economiche da impiegare.

Uno scenario di Conan: Hyborian Quests occupa circa 60 minuti per essere giocato e c’è la possibilità di concatenare più scenari per realizzare una campagna di gioco (nel set base ne saranno presenti una dozzina circa).

Chiusa la panoramica sulla parte tecnica, veniamo ora alla parte più sensibile del gioco ovvero l’ambientazione. Sensibile perché più soggetta al giudizio dei fan di Howard. Ebbene la cosa davvero interessante è che per questo gioco l’editore ha assunto Patrice Louinet, un esperto dell’autore di Conan e del pic2058988suo mondo, che si occuperà di supervisionare la parte artistica e di sviluppo degli scenari così da garantirne l’aderenza con l’universo immaginato da Howard. E per la precisione, ci stiamo riferendo all’universo descritto nei libri, non quello visto nei film con Swarzenegger giusto per non far venire dubbi a qualcuno. ;)

In conclusione, sembra che Monolith, nonostante sia solo il suo primo progetto, abbia proprio tutte le intenzioni di fare le cose come si deve e auspico vivamente che ci possa riuscire visto che quella di Conan è davvero una splendida ambientazione che merita di avere un gioco che la possa rievocare il tutta la sua bellezza. Certo, l’attesa sarà lunga, ma confido che il risultato saprà ripagarci appieno.

3 pensieri riguardo “Conan: Hyborian Quests – di nuovo all’avventura con il leggendario barbaro di Howard

  • 22 Luglio 2014 in 15:27
    Permalink

    La Monolith continua ad ingrossare le proprie fila di scultori e disegnatori con nomi di grosso calibro, confermando come il progetto stia assumendo le dimensioni “epiche” che il titolo merita.
    Il numero di miniature dovrebbe aggirarsi sulle 130, un decimo delle quali verrò presentato alla GenCon 2014.
    Mossa azzeccatissima, visto che il Kickstarter dovrebbe partire di lì a poco, un non meglio imprecisato “Settembre 2014”.
    Saranno presenti 3 plance a doppia faccia per un totale di 6 mappe e metà degli scenari dovrebbero contemplare la possibilità del gioco in solitario.
    Grandi aspettative quindi ad un prezzo che dovrebbe attestarsi sui 100$.
    Se vi sarà abbastanza richiesta, tra i pledge potrebbe esserci anche la possibilità di avere le miniature dipinte (non oso immaginare a quale prezzo).
    L’impressione che ho avuto di questo gioco è quello di un incrocio tra Marvel Heroes e Robinson Crusoe.
    Il primo per via di una gestione “stretta” dei personaggi in gioco: pochi punti per fare le azioni, necessità di lavorare di concerto per far sì che non ci siano turni in cui tutti i personaggi sono affaticati, creando una specie di staffetta fra chi agisce e chi si riposa.
    Il secondo per via degli scenari, la volontà di ricreare l’atmosfera dei libri ed una plancia in cui “viaggiare” di locazione in locazione (in Robinson si scoprivano gli esagoni, qui le locazioni sono palesi).
    Speriamo che il mix renda giustizia alla casa editrice (che è composta da fan di Conan, quindi non dubito sul flavour, ma che nonostante l’esborso in termini di mezzi ed energie è al suo primo gioco).
    I dadi non mi convincono molto, avrei preferito qualche simbolo in più sullo stile di Robinson, però torneremo sicuramente sull’argomento non appena si aprirà il Kickstarter, che seguiremo da moooolto vicino ;)

  • 23 Settembre 2014 in 20:33
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    Entro fine mese dovrebbe partire il Kickstarter, io controllo ogni giorno ^_^’
    Sperando che rimangano nei tempi previsti, oramai con le campagne di crowdfunding i ritardi di 6/9 mesi sono nella norma ;(

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