Salvation Road: verso un nuovo paradiso terrestre

di Alberto “Doc”

Nella mia costante ricerca di un gioco post apocalittico che sappia portarmi in un universo in stile Mad Max o giù di li, avevo sperato che Defenders of the last Stand o Waste Knights avrebbero saputo rispondere a quanto desideravo. Invece dopo aver visto il primo troppo simile a Defenders of the Realm e a Pandemic e aver visto giocare il secondo ad Essen ho capito che entrambi non mi avrebbero dato quello che volevo da un gioco con un tema del genere. Ma so che l’ambientazione attira diversi autori e che prima o poi arriverà la scatola che fa per me. E forse Salvation Road potrebbe essere una nuova occasione per soddisfare le mie aspettative. Vediamo insieme di che si tratta.

Ciò che fa da sfondo a questo titolo è un mondo desertico, distrutto da un potere che l’uomo non ha saputo  controllare. Fra i gruppi sopravvissuti vi è anche il vostro che ha trovato rifugio in un compound che avete sistemato e fortificato. Grazie ad un reattore nucleare potete garantirvi acqua e aria pulita per sopravvivere. Ma ormai il reattore ha fatto il suo corso. Il sistema non controlla più le sue perdite e l’intera struttura è a rischio di esplodere. Come se non bastasse, un gruppo di predoni ha trovato il vostro insediamento e ha deciso di averlo per se stessi. Ma c’è ancora una speranza per il vostro gruppo. Una comunicazione arrivata via radio parla di un posto incontaminato, con acqua e aria pulita chiamato Salvation. Ora il problema è solo quello di arrivarci vivi.

Ogni giocatore avrà a disposizione due personaggi, un eroe e un sopravvissuto ognuno rappresentato dalla propria scheda con le specifiche caratteristiche. Durante il turno di gioco vengono svolte le seguenti quattro fasi:

  • pic2520974_lgFase Azione: i giocatori in ordine di turno attivano uno dei loro personaggi e gli fanno eseguire fino ad due azioni fra quelle possibili che includono il movimento, il radunarsi, eseguire una ricerca, curare, eseguire un trasferimento e il ritardare per recuperare. Altre azioni come combattere, sparare e riposare sono possibili solo all’interno del compound. Infine ulteriori azioni sono legate alle abilità dei singoli personaggi.
  • Fase minaccia: vengono lanciati uno o più dadi minaccia per ogni locazione dove sono presenti uno o più personaggi e si ricevono ferite in base al risultato ottenuto.
  • Fase Apocalisse: viene pescata e risolta una carta apocalisse dall’omonimo mazzo e vengono aggiunti il numero di predoni indicati nella zona della recinzione del compound.
  • Fase di manutenzione: si prepara il setup per il turno successivo e i giocatori possono viaggiare per tentare di concludere la partita.

Il gioco termina con la sconfitta se si verifica una delle seguenti situazioni:

  • E’ stato piazzato l’ultimo segnalino predone.
  • Entrambi i personaggi di un giocatore sono sconfitti.
  • I giocatori pescano l’ultima carta dal mazzo apocalisse e non sono in grado di viaggiare.
  • I giocatori tentano di viaggiare ma non hanno sufficienti risorse per i costi di viaggio richiesti dalla strada.

Vincono invece se tutti i personaggi rimasti sono nel compound durante la fase di manutenzione e decidono di viaggiare riuscendo a pagare tutti i costi di viaggio.

 pic2515276_lgSalvation Road pesca da elementi di gioco cooperativo che già abbiamo visto in titoli passati come ad esempio la difesa del compound la cui meccanica ricorda molto quella delle catapulte di Shadows over Camelot o la pesca delle carte evento (in questo caso carte apocalisse) a fine turno che portano effetti negativi durante il corso della partita. Vi sono però altri elementi interessanti che mi hanno attratto come l’avere due personaggi, uno eroe e l’altro un sopravvissuto, uno con abilità positive l’altro con negative, da dover gestire e saper usare nei giusti momenti, oltre ad una davvero ampia scelta di azioni da fare legate alla locazione in cui ci si trova e alle capacità del personaggio. Forse mi convince meno il sistema per cui se si viaggia e i costi sono troppi rispetto alle risorse, si ha perso. Questo sistema del “o tutto o niente” non è un meccanismo che prediligo, ciò non toglie che a diversi di voi possa invece piacere l’azzardo finale dove giocarsi il tutto per tutto. Grafica e componentistica sembrano fare il loro lavoro senza note eccelse ma nemmeno negative. In sostanza quindi un titolo che per me resta in lizza per provare a soddisfare quello che da molto cerco e ancora non ho trovato. O forse sono io che con la vecchiaia divento più difficile da accontentare? Si forse bisogna considerare anche questo dopotutto. Per chi si fosse incuriosito a sufficienza da voler approfondire il titolo, vi lascio con il link al REGOLAMENTO.

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