Ritorna Catacombs con: Catacombs and Castles

di Alberto “Doc” Catacombs

Ci sono molti modi fantasiosi in cui potrei definire Catacombs e quello forse che mi convince (o mi piace) di più è quello di uno pseudo dungeon crowl schiccheroso (perdonate la licenza poetica) in cui prendere a calci i vari mostriciattoli a suon di tiri con l’indice (o il medio se andate meglio).  Ne avevamo già parlato in occasione di Essen 2015 purtroppo senza aver avuto occasione di giocarlo visto l’unico stand dove era allestito e l’unico tavolo dimostrativo presente. L’argomento era riemerso poco tempo fa con Flash News Conrner #11 in cui avevamo saputo di una imminente uscita di una espansione ed ora eccoci qui con un Kickstarter partito da circa una settimana che sta andando a gonfie vele e che non solo ci offre una espansione giocabile senza la scatola base ma ci da anche la possibilità di prenderci Catacombs 3^ edizione ormai sparito dal mercato. Un buon motivo per approfondire questo titolo della  Elzra Games.

L’ambientazione ci porta nel mondo fantastico di Cimathue dove la città di Stormtryne è sotto la minaccia del Signore delle Catacombe. Sei eroi si faranno avanti per affrontare le sfide dei dungeon sotto la città, acquisendo abilità, oggetti e seguaci con cui presentarsi davanti alla loro sfida finale nel tentativo di sconfiggere il male che abita nel sottosuolo.
Uno dei giocatori veste i panni dell’overlord guidando i mostri e il signore delle catacombe mentre gli altri giocatori scelgono uno dei sei personaggi eroe con cui affrontare le sfide durante la quest per salvare Stormtryne.
Ad ognuno è assegnata la propria plancia giocatore, le proprie carte e i propri segnalini. Anche l’overlord ha la propria plancia in base al mostro finale scelto per la partita.
Viene poi costruito il dungeon attraverso una serie di carte stanza di diverso livello che vengono mescolate in tre differenti mazzi in base alla loro difficoltà e poi impilati dal più facile al più difficile.
Ad ogni turno vengono eseguite le seguenti fasi:

  • CatacombsEsplorazione: viene rivelata una nuova carta stanza con le indicazioni di quanto viene rinvenuto dagli eroi all’interno
  • Setup: L’overlord piazza ostacoli, mostri e quanto altro indicato dalla carta stanza sulla plancia per creare lo scenario da far affrontare ai giocatori. Questi poi piazzano i loro segnalini eroe.
  • Battaglia: ogni eroe esegue esattamente una azione, poi è il turno dell’overlord che ne esegue una per ogni mostro in gioco. Alla fine della fase di battaglia vengono applicati eventuali effetti generati nel corso dello scontro. Questa fase si ripete finché tutti i mostri non sono stati sconfitti o gli eroi sono tutti morti.
  • Risoluzione: questa fase ha luogo solo nel caso in cui almeno un eroe sia sopravvissuto alla fase precedente. Ognuno prende tanto oro quanto è il valore totale dei mostri sconfitti nella stanza.

Se i giocatori arrivano in fondo al mazzo ha luogo lo scontro finale contro il signore delle catacombe scelto a inizio partita (Stregone, Gorgone, Signore dei lich o Drago). Se lo superano hanno vinto la partita. Se invece nel corso dell’esplorazione muoiono tutti i personaggi, l’overlord ha vinto.

Catacombs and Castles ci porta a rivivere una esperienza di gioco simile a quanto visto qui sopra e ci permette di giocare anche in modalità competitiva a squadre (team mostri contro team castello) oltre a quella classica del gioco base (cooperativa con master).

CatacombsNon è la prima volta che assistiamo all’implementazione della meccanica di destrezza in un gioco fantasy, vedi ad esempio Dungeon Fighter, ma è forse la prima volta che ci troviamo le schicchere in un dungeon crowl. Innovazione o meno a parte,  la vera nota interessante è come questa meccanica venga poi fatta aderire al contesto, come questa si traduca in colpi da mischia, lancio di dardi e incantesimi e ritengo che da quanto letto e visto a Essen, Catacombs riesca nel suo intento, ovvero di regalarci una esperienza intensa in 60-90 minuti dove il brivido dell’aleatorietà data dal lancio di un dado si riversa nelle nostre capacità manuali e in quelle dei nostri compagni di avventura di saper colpire o meno il bersaglio. Chiaramente vi deve piacere la meccanica delle schicchere altrimenti, nonostante vi sia la possibilità di pompare il nostro personaggio con abilità e oggetti nel corso delle partite,  tutto questo potrebbe risultarvi ripetitivo e alla fine noioso. In questo senso lo consiglio a chi si è divertito con titoli come Pitchcar o Flick’em Up. A chi ama il fantasy e i DC e vuole approcciarsi a una meccanica diversa da quelle consone per il tema, meglio provarlo prima di fare un  investimento simile.
Per tutti i dettagli e i vostri approfondimenti, vi rimando alla pagina Kickstarter. Buona lettura.

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