Thunderstone Advance: lo stato dell’arte del Deck-Building alla Dominion

di Federico “Kentervin”

In questo ultimo periodo non sono mancati i Deck-Building, genere che ha letteralmente invaso il mercato e di cui abbiamo cercato di darvi notizia con vari articoli.
Difficile tenere il passo: tanti i titoli in uscita, molti dei quali attendono ancora di essere approfonditi (Android: Netrunner, Legendary e Star Wars – The Card Game tanto per citarne qualcuno).
Oggi andiamo a parlare di un titolo che, pur riprendendo le meccaniche di base di Dominion, le approfondisce e le arricchisce, calandole al contempo in un background e dotandole di un arco narrativo che ne mitigano l’astrattezza, andando a sopperire a una delle mancanze più gravi del suo illustre progenitore.
Stiamo parlando di Thunderstone Advance: Towers of Ruin, gioco che è stato pubblicato l’anno scorso e che rappresenta a tutt’oggi la punta di diamante del genere.

Un po’ di storia
Thunderstone è un progetto editoriale nato nel 2009 per volontà della AEG che cerca di sfruttare il successo di Dominion: il tentativo è quello di proporre un gioco che ne sfrutti le meccaniche, dandogli al contempo un’anima ed una propria identità.
I giocatori vestono i panni di coraggiosi avventurieri intenti a sconfiggere malvagie creature inoltrandosi in pericolosi dungeon, il tutto calato in un mondo fantasy coerente e fortemente caratterizzato, con un background curato e coinvolgente.
L’esperimento, seppur con i propri limiti dovuti a dei peccati di gioventù, porta alla pubblicazione di diverse espansioni (alcune giocabili anche stand-alone) e ad una edizione italiana.
Ogni uscita aggiunge nuovi elementi, affinando il gioco, fino a che nel 2012 la AEG compie il salto di qualità pubblicando Thunderstone Advance che va a sopperire ai limiti della precedente edizione ed introduce interessanti novità volte a snellire e semplificare alcuni aspetti del gioco.
I materiali sono quelli che ci si aspetterebbe da una seconda edizione e non tardano ad arrivare nuove espansioni (al momento siamo a quota due, più una manciata di carte). Ciliegina sulla torta, la AEG ha rilasciato sul proprio sito una versione stampabile del vecchio Thunderstone a cui è stata aggiornata la grafica per allinearsi al nuovo standard, permettendo a chiunque di stamparsi alcune carte ed utilizzarle nella nuova edizione.

Ma com’è Thunderstone Advance?
Innanzitutto ogni giocatore sceglie il proprio personaggio tra una rosa di 8, ognuno dotato di una propria abilità speciale. L’eroe dispone di diverse carte che rappresentano la sua crescita: è possibile infatti guadagnare Punti Esperienza uccidendo mostri, punti che permettono al nostro eroe di passare di livello e di guadagnare nuove abilità più potenti.
Sulla plancia vengono posizionate, negli appositi spazi, le carte che rappresentano eroi, armi, oggetti, incantesimi ed abitanti del villaggio che dobbiamo difendere. Tutte queste carte sono acquistabili e possono così entrare a fare parte del nostro mazzo. Nella parte superiore della plancia vi è un’altra fila dove vengono disposti i mostri che vengono pescati dall’apposito mazzo: lo scopo del gioco è totalizzare più punti prima che venga sconfitto il portatore della Thunderstone, un boss che viene scelto casualmente all’inizio della partita e messo nel mazzo (si prendono dieci carte, vi si aggiunge il boss, si mescolano e si mettono in fondo al mazzo dei mostri).
La fila dei mostri è praticamente un dungeon e per meglio rendere l’idea è stato introdotto il concetto di luce: più andremo in profondità, avventurandoci nel covo del nemico, più subiremo penalità derivanti dalla mancanza di luce (ma vi sono torce ed effetti magici che possono venirci in aiuto).
Ogni giocatore ha una mano di sei carte che riportano due effetti, a seconda di dove queste carte vengono utilizzate: al villaggio per acquistare ulteriori carte o nel dungeon per combattere i mostri.
Durante il proprio turno un giocatore ha a disposizione una sola azione, scelta tra le seguenti:

Riposare
Si scarta definitivamente una carta dalla propria mano, rimettendola nella scatola

Visitare il villaggio
E’ possibile con questa azione acquistare una carta o fare passare di livello un eroe

Entrare nel dungeon
Si va a combattere un mostro

Prepararsi
Si rimettono alcune carte sopra al proprio mazzo di pesca e si scartano le altre

Quando si compie un’azione si mostra l’intera mano di carte e si sommano le monete (nel caso di un acquisto), i PX (nel caso si intenda far passare di livello un eroe) o la forza (nel caso si stia combattendo contro un mostro) e si attivano gli effetti del caso. Effetti che sono davvero tanti e la cosa, unita al fatto che le carte hanno comportamenti diversi a seconda di dove vengono giocate, può creare qualche problema ai giocatori alle prime armi.
Il gioco si presenta ricco di icone e di interazioni tra le varie carte, quindi richiede un certo periodo di rodaggio, anche se poi tanta ricchezza viene apprezzata.
Quello che rende interessante Thunderstone Advance, infatti, è la varietà e la molteplicità delle scelte strategiche poste in essere: ogni carta può essere giocata in modi diversi, ci sono diversi effetti che si attivano prima, durante e dopo il combattimento, vi sono le maledizioni, è stato introdotto il concetto di illuminazione che penalizza i giocatori a mano a mano che si inoltrano nel dungeon, i mostri hanno tre livelli di difficoltà e vi è la possibilità di far progredire i propri eroi (che possono essere ingaggiati al villaggio per aumentare la propria capacità d’attacco).
E’ inoltre possibile avere un proprio famiglio, le cui abilità aumentano con l’aumentare dei Punti Esperienza a disposizione del giocatore.
La possibilità di prepararsi è una gradita novità, assente nell’edizione precedente, come pure il tabellone, che ora permette di tenere in ordine le carte e che è stampato a doppia faccia (da una parte il dungeon, dall’altra uno spazio aperto che ha penalità di luminosità meno forti ed è consigliato per introdurre gradualmente i nuovi giocatori).
Nel manuale sono proposti alcuni setup (tre torri da affrontare di difficoltà crescente: ecco spiegato il Towers of Ruin del titolo), ma altri sono stati pubblicati sul sito della AEG e strutturati come una lunga campagna, una serie di avventure concatenate per raccontare una storia in cui il giocatore è il protagonista indiscusso (la casa editrice punta molto su questo aspetto ed in effetti il background del gioco si presenta particolarmente curato).
Molto curata anche la parte grafica, con carte riccamente illustrate ed immagini belle ed evocative: le icone ora sono più leggibili, anche se le dimensioni dei caratteri utilizzati inficia lo sforzo compiuto per migliorare il layout delle carte, che purtroppo tendono ad incurvarsi facilmente. Fanno bella mostra di sé anche i segnalini, precedentemente adottati in Thunderstone: Dragonspire, che ora diventano lo standard e vanno a sostituire le carte per tenere conto dei Punti Esperienza accumulati.
Completa il tutto un manuale di 40 pagine che copre ogni dubbio e si presenta chiaro e ben scritto: spiega in maniera esauriente i vari effetti e la loro applicazione ed è presente una appendice con la descrizione delle varie carte.
Una partita dura dai 45 ai 75 minuti a seconda dello scenario, rendendolo facilmente proponibile anche nel caso in cui il tempo a disposizione sia limitato.

Cosa ci aspetta
Proseguendo sulla strada già tracciata con il gioco base, Thunderstone Advance migliora ed amplia alcuni aspetti del gioco, smussandone i difetti accorpando alcuni effetti, migliorando la leggibilità delle carte, potenziando la mano iniziale per rendere subito competitivi i giocatori, aggiungendo i famigli, suddividendo i mostri in livelli di difficoltà e fornendo al giocatore materiale in grado di rendere più fruibile l’esperienza di gioco. Anche la scatola è sovradimensionata per accogliere comodamente le future espansioni (anche con le prime due, rimane ancora spazio per una terza) e vengono forniti dei divisori per tenere tutte le carte in ordine.
Già, le espansioni: l’edizione precedente poteva contare su una moltitudine di espansioni  e devo dire che anche qui la AEG si è mossa in grande stile.

La prima, Caverns of Bane, presenta nuove carte, nuovi personaggi, dungeon, mostri ed abitanti del villaggio e può essere considerata un passo avanti nell’ampliamento del mondo di Thunderstone, ma senza sconvolgimenti alla struttura di base. Fanno capolino 4 nuovi personaggi (c’è quello che pesca molte carte, quello che si potenzia scartandone, eccetera) e nuovi oggetti, tutti più o meno interessanti, ma non si segnalano modifiche rilevanti alle meccaniche di gioco.

La vera novità è Root of Corruption, che mette al centro del gioco le maledizioni, ampliandone il concetto fino ad estremizzarlo: ora ce ne sono ben sette tipi diversi. Le armi e gli oggetti sono quasi tutti maledetti: potenti, ma altrettanto pericolosi e la cui corretta gestione è alla base dell’espansione. Roots of Corruption modifica radicalmente il modo di approcciarsi al gioco, costringendo il giocatore a soppesare pro e contro di ogni singola carta: è possibile ora combattere il fuoco col fuoco, ma non senza rischi che devono essere inevitabilmente messi in conto durante la creazione del proprio mazzo.
Si aggiunga poi che il gioco incorpora una modalità cooperativa per cui i mostri escono letteralmente fuori dal dungeon e cingono d’assedio le mura della città: i giocatori devono costruire il proprio mazzo e respingere l’offensiva nemica prima che esse crollino, dando vita ad una mortale corsa contro il tempo.
Nella scatola viene fornita una nuova plancia (purtroppo in formato poster: una plancia vera e propria avrebbe fatto lievitare i costi) da utilizzare nella modalità cooperativa assieme a sette nuovi eroi, ulteriori dungeon, sei nuovi gruppi di mostri e quindici abitanti.
A riprova della cura posta nel prodotto, la AEG ha inserito nella scatola tutte le carte Ambusher di Thunderstone Advance e di Caverns of Bane, ristampate appositamente al fine di migliorarne la leggibilità.
Inutile dire che questa espansione è a mio parere un must-have per tutti coloro che hanno apprezzato il gioco base e desiderano una vera ventata di novità: alla luce delle novità introdotte, Thunderstone Advance con questa espansione modifica profondamente l’esperienza di gioco, trasformandola completamente.

Chiude la carrellata Thunderstone Avatars, cinque carte (in duplice copia) che permettono di scegliere la classe di appartenenza del nostro eroe, facendogli di guadagnare un’abilità speciale.
Quest’ultima espansione è di per sé ininfluente, inoltre le varie classi (chierico, guerriero, ranger, mago e ladro) non sono ben bilanciate tra di loro.

Thunderstone Advance si presenta quindi come un degno rappresentante dei Deck-Building che fanno parte della scuola “in game”, ossia quei giochi in cui il mazzo si crea a mano a mano che la partita procede: peccato che il costo (soprattutto se intendete accoppiarlo a Roots of Corruption per sfruttare le varie maledizioni: la modalità cooperativa può comunque essere implementata anche con il solo set base) non sia proprio irrisorio.
Prima di procedere all’acquisto è necessario quindi valutare bene quanto tempo pensate di investire su questo gioco che ha davvero molto da offrire, senza contare che anche le espansioni infatti godono di setup dedicati, scaricabili liberamente dal sito della AEG, rendendo ogni partita a Thunderstone Advance un’esperienza sempre diversa.

5 pensieri riguardo “Thunderstone Advance: lo stato dell’arte del Deck-Building alla Dominion

  • 12 Febbraio 2013 in 15:37
    Permalink

    Brutto momento per Thunderstone Advance, in particolare per la sua ultima espansione Roots of Corruption.
    Si registrano infatti moltissime lamentele da parte di quanti hanno acquistato l’ultima espansione, in quanto la plancia del gioco è piegata pessimamente, se non addirittura strappata.
    Si tratta di una plancia in formato poster (scelta dettata dalla necessità del contenimento dei costi) che non va di pari passo con la qualità del gioco (in questa seconda espansione hanno pure messo le carte Ambusher finora uscite, ristampate per migliorarne la leggibilità).
    Legittimo quindi il disappunto per questa caduta di stile che stona con l’elevata qualità a cui la AEG ci ha finora abituato.
    L’autore ha prontamente risposto a quanto chiedevano a gran voce una soluzione (auspicandone una del tipo: “stamperemo una plancia nuova”).
    Sembra che la AEG stia valutando la possibilità di stampare una mappa montata che vada a sostituire quella in formato poster.
    Resta ancora da capire se verrà venduta separatamente o se farà parte integrante della nuova espansione che potrebbe vedere la luce già quest’anno.
    Qui sotto il link alla discussione: l’ultimo intervento dell’autore risale a due mesi fa, credo che oramai in casa AEG le decisioni siano state prese, aspettiamo speranzosi un comunicato ufficiale.

    https://boardgamegeek.com/thread/885404/very-disappointed-with-the-playmat

  • 17 Febbraio 2013 in 23:59
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    Un altro duro colpo per gli estimatori di Thunderstone Advance.
    Ho contattato l’autore per sapere come si stavano muovendo alla AEG in riferimento al playmat difettoso e mi ha detto che da alcune settimane non lavora più per loro!
    Ovviamente non credo che questo fermerà la casa editrice, però dispiace sapere che dietro alle prossime uscite non ci sarà più l’autore.
    Attendo ulteriori info direttamente da chi cura le Pubbliche Relazioni, quindi quando avrò maggiori info mi farò vivo.
    Incrociamo le dita ;)

  • 24 Maggio 2013 in 15:24
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    Salve, mi sono accorto di una castroneria!
    Mi sono messo a fare delle carte per sostituire la plancia di Root of Corruption e rileggendo il topic mi sono accorto di aver scritto che l’autore non lavora più per la AEG.
    Errato, a suo tempo parlai con uno degli illustratori e playtester, non so perché poi girando la notizia il disegnatore è diventato autore.
    Scusate per l’erronea notizia ;(

  • 18 Novembre 2014 in 20:17
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    Nessuna speranza purtroppo ^_^’
    Ma se ti può interessare ho ripreso in mano la traduzione delle carte. Il regolamento è ancora un miscuglio di pdf e doc e risulta senza immagini quindi devo revisionarlo a fondo.
    Per il testo delle carte (un semplice pdf senza le immagini, non voglio che la AEG mi costringa a rimuoverlo) mi sono accorto che me ne mancano un po’, ma non appena le recupero posterò il file su internet.
    Occhio perché se decidi di imbustare il tutto le carte tendono ad essere leggermente più larghe della norma e quindi devi metterle sotto un peso perché cedano un po’.
    Se ti interessa il genere, segnalo la presenza di Thunderstone in italiano a modico prezzo sugli store. Giochi Uniti ne curò la localizzazione del solo Set Base e ora non lo supporta più quindi lo si trova a prezzi molto accessibili.
    Thunderstone Advance è un gradino più su come complessità ed è più “lento” quindi potresti trovarlo un po’ pesante soprattutto nelle prime partite in cui devi prendere pratica con tutti i vari effetti.
    Se vuoi farti un’idea del gioco puoi anche scaricare dal sito della AEG la versione di Thunderstone “liscia” ma con la grafica ed i termini aggiornati alla versione Advance.
    Sono taaante carte da stampare ma puoi:

    1 – dare un occhio al pdf e vedere se il gioco è nelle tue corde o se non è il tuo genere

    2 – stampare solamente una piccola parte delle carte (come in Dominion, c’è un setup consigliato per la prima partita) e fare qualche partita di prova prima di stampare tutto

    Ti consiglio di tenerti alla larga dallo Starter Set. Non si tratta di una versione più leggera di Thunderstone Advance, ma semplicemente una versione con meno carte e quindi molto più limitata. Le regole sono le stesse, quindi se vuoi qualcosa di più semplice prendi direttamente Thunderstone ;)
    Deck-building in giro ce ne sono (e parecchi), a me Thunderstone Advance piace per l’ambientazione; detto questo guardati intorno per capire se effettivamente può essere la scelta a te più congeniale (e se vuoi qualche consiglio… beh siamo qui ^_^’).

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