Sprawlopolis – Una città in 18 carte

di Franz “riivaa”

Per quelli come me c’è sempre stato qualcosa di intimamente gratificante nella meccanica di piazzamento tessere. Qualcosa che la colloca tra il bizantinismo spaziale di un mosaico e la precisione sinergica di operare a cuore aperto un orologio.

Sprawlopolis è un micro-game cooperativo basato sulla meccanica di piazzamento tessere. Il gioco è l’ultimo prodotto della Button Shy, una piccola casa editrice del New Jersey, specializzata in microgame. Sprawlopolis fa parte infatti di una collana di giochi definita “Wallet Line”, completamente composta da giochi costruiti da 18 carte e comodamente trasportabili all’interno di un porta-documenti di plastica. La stessa collana annovera tra i suoi membri Circle The Wagons (reimplementato dalla IDW Games in The X-Files: Circle of Truth), che condivide con Sprawlopolis anche i Designer che l’hanno ideato: Steven Aramini (Groves), Danny Devine (Topiary) and Paul Kluka.

In Sprawlopolis ci troveremo a cooperare con un gruppo di urbanisti per edificare una città che sia in grado di generare Punti Vittoria sufficienti da soddisfare i committenti e che rispetti le condizioni a noi assegnate da questi magnati di cartoncino.

All’inizio della partita saranno estratte le 3 condizioni (raffigurate sul retro delle 18 carte) di cui dovremo tener conto mentre costruiremo la città di Sprawlopolis. Queste stesse carte ci indicano il totale di Punti Vittoria che dovremo realizzare per soddisfare i committenti e vincere così la partita.

Una volta ottenuto così l’appalto, potremo iniziare a costruire la città di Sprawlopolis. Per farlo il primo giocatore pescherà tre delle quindici carte avanzate, mentre gli altri giocatori ne pescheranno una. Il primo giocatore sceglierà quindi quale sarà il primo quartiere della città tra le tre carte che ha in mano, piazzandola al centro della tavola e passando quindi le altre due al prossimo giocatore. Una volta che tutti i giocatori avranno contribuito alla città piazzando una carta, le carte tornano al primo giocatore che ne pescherà una dal mazzo per riportare la sua mano a tre carte, mentre gli altri ne pescheranno nuovamente una. Inizierà così il secondo round.

Per formare la città le carte quartiere andranno collocate seguendo lo stesso orientamento della prima carta. Quindi non sarà possibile collocare una carta verticale adiacente a una orizzontale (formando una L). Sarà invece possibile sormontare parte di una carta quartiere già piazzata con parte di una nuova (alla Honshu), ma non potremmo collocare una nuova carta quartiere sotto a una precedentemente piazzata.

I quartieri sono sempre costituiti da quattro tipi di territorio: Residenziale, Industriale, Commerciale e Parco. Questi territori potranno contenere anche delle Strade.

Al fine del calcolo finale dei Punti Vittoria si sommeranno le dimensioni dell’area più estesa di ciascun tipo di territorio, sottraendo quindi un punto per ogni territorio che contiene una strada (la manutenzione delle buche è una brutta storia, ne sappiamo qualcosa).

Quindi se alla fine della partita siamo riusciti ad avere un grosso quartiere residenziale costituito da sei blocchi, una piccola fabbrica industriale da due blocchi, un parco da tre e un centro commerciale da quattro, avremo un totale di quindici Punti Vittoria (6+2+3+4=15). A questi andremo a sottrarre i punti delle Strade e andremo ad aggiungervi i punti che potrebbero conferirci le condizioni dei committenti.

Se il risultato così ottenuto raggiunge o supera il totale richiesto dai committenti avremo vinto la partita.

La rigiocabilità dovrebbe essere garantita dalle 816 combinazioni delle carte condizione e dagli stretch goal della campagna (sono già state sbloccate otto carte aggiuntive), ma è chiaro che la leggerezza del gioco si presta a un’esperienza rilassata e priva di particolari ambizioni.

Con un Pledge base di 17€ (di cui metà sono spese di spedizione) Sprawlopolis si presenta come un filler cooperativo per 1-4 giocatori, facilissimo da intavolare e graficamente gradevole, in grado di occupare lo spazio fisico di una patente di guida.

Qualora l’idea vi garbi, ecco il link alla campagna (termina il 26 Maggio):
Link al KS

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