Goblins Drool, Fairies Rule! – tra fate e folletti

di Alberto “Doc”

Game Salute sforna fra le varie proposte per il 2013 un filler veloce e colorato sul mondo di fate e folletti:  Goblins Drool, Fairies Rule! Prodotto dall’ingegno di David Luis Sanhueza, in questo gioco di carte avremo il compito di riportare all’interno dell’cerchio delle fate un gruppo di folletti dispettosi (goblin) prima che combinino qualche pasticcio. Vediamo come…

Il mondo delle fate e dei folletti è separato dal nostro, ma se sappiamo osservare bene, possiamo trovare degli anelli di funghi detti cerchi delle fate che fungono da ponte fra il nostro e il loro mondo. Dal loro come dicevo, un gruppo di folletti se n’è fuggito nel nostro e devono essere riportati indietro prima che possano combinare qualche guaio. A rendere più difficile questa situazione è la presenza di un incantesimo che trasforma fate in folletti e folletti in fate.

Questa l’introduzione all’ambientazione di questo gioco di carte per 2-4 persone che prevede anche una modalità in solitario. Ed ora vediamo in che cosa consiste nella pratica. Il mazzo è composto da 20 carte doppia faccia, da un lato sono rappresentate fate, dall’altra folletti. Lo scopo del gioco è di rimanere alla fine del proprio turno senza carte folletto (goblin) in mano oppure di avere almeno sei carte fata. Ogni  giocatore parte con una mano di 4 carte folletto poste scoperte davanti a se. Al centro verranno poste invece 4 carte fata che rappresentano il cerchio delle fate. Il turno di gioco si compone di tre fasi.

  • Aggiungere: si aggiunge al cerchio delle fate una delle proprie carte sia questa fata o folletto.
  • Voltare: se la carta aggiunta fa rima con una o più delle altre sul tavolo, queste carte vengono girate mostrando il lato del folletto se sono fate o fate se sono folletti. La carta aggiunta non viene girata.
  • Prendere: In questa fase il giocatore può prendere tutte le carte che hanno lo stesso simbolo della carta che ha aggiunto al cerchio esclusa quella che ha giocato.

Meccanica semplice per un titolo che sembra tutt’altro che banale: il giocare a carte scoperte, il dover incastrare rime con i simboli delle carte per poter ottenere le fate che si desiderano evitando i goblin permette di fare i propri calcoli e di impostare la propria strategia tentando di conseguire il proprio obiettivo senza regalare carte che possano avvantaggiare troppo gli avversari. Il regolamento prevede inoltre molte varianti e diversi gradi di difficoltà per rendere il gioco più impegnativo. Molto piacevole la grafica, almeno per quanto mi riguarda soddisfa i miei canoni di estetica. Nel complesso quindi la sensazione è che possa essere un buon prodotto da valutare e forse una piccola perla nel mare dei filler, ma credo che solo la prova al tavolo possa darmene definitiva conferma. Speriamo di aver l’occasione di una prova quanto prima. :)

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