Escape: Fighting for Freedom – un wargame postapocalittico

di Alberto “Doc”

Se come al sottoscritto vi piacciono le ambientazioni post-apocalittiche, allora questo articolo potrebbe interessarvi. Oggi infatti ho scovato nella mia ricerca in rete
Escape: Fighting for Freedom, un gioco in cui il mondo è stato sconvolto da un conflitto mondiale e tenta di ricominciare sotto la guida di una intelligenza artificiale che vuole assicurarne il bene, ma non tutti trovano questa soluzione un’idea “intelligente”…

Questo titolo si presenta in pratica come una sfida fra uomini ribelli, la resistenza, e robot dotati di intelligenza artificiale guidati dal Consiglio Scientifico Internazionale (ISC), in sostanza un wargame di miniature dalle meccaniche semplici, strutturato principalmente per partite a due giocatori nonostante vi sia la possibilità di giocarlo fino a gruppi di sei. Si tratta inoltre di un gioco a scenari che possono essere giocati singolarmente come missioni one shot, oppure secondo una sequenza seguendo quindi una campagna. Gli obiettivi degli scenari sono fra i più classici come eliminare la fazione avversaria, fuggire da un determinato luogo o ancora recuperare e distruggere particolari artefatti.
Durante il turno di gioco possono essere impartiti ai personaggi diversi ordini come muoversi, attaccare, hackerare un posto di blocco, e altre simili. Il sucesso o il fallimento delle proprie azioni è determinato dai lanci di dado. Ogni personaggio è gestito mediante una propria scheda che ne indica le capacità come movimento, intelligenza, vita, etc.. e una abilità speciale unica del personaggio.

Non so cosa ne pensate voi, ma questa descrizione mi ha ricordato molto il vecchio Doom. Non trovo elementi di particolare originalità: si tratta di cose già viste e reinterpretate in un nuovo prodotto che potrebbe risultare più accattivante rispetto ad altri suoi predecessori grazie all’ambientazione e alla grafica. Giusto per smentire il mio parere Kickstarter sembra invece premiare questo titolo con diversi sostenitori che gli hanno già permesso di superare la soglia di produzione. Vedremo cosa ne uscirà alla fine.

Un pensiero su “Escape: Fighting for Freedom – un wargame postapocalittico

  • 19 Giugno 2013 in 08:46
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    Mah, sinceramente non mi convince molto l’impostazione grafica.
    La Resistenza ha miniature poco accattivanti, i cattivoni di turno mi sembrano poco ispirati…
    Sinceramente se dovessi sceglierlo in base alle miniature proposte, il gioco partirebbe male visto cosa c’è in giro al momento.
    3 caratteristiche di base, pochi personaggi e la sensazione di trovarsi di fronte ad un prodotto un po’ “acerbo” che non spicca dalla massa.
    Va detto che la mia è solo una sensazione e che la casa, pur essendo al suo primo Kickstarter, ha messo degli stretch goal molto ravvicinati, quindi Escape ha grosse potenzialità di crescita con un sacco di miniature che potrebbero arrivare col passare del tempo.
    Non apprezzo molto gli insetti-robot, ma almeno è qualcosa di differente, diciamo “particolare”.
    Il gioco si presenta semplice, con la caratteristica FIGHT del combattente utilizzata per attaccare e difendere, mentre l’iniziativa va al team con la somma totale di INTELLECT più alta.
    Ovviamente questi sono parametri che vanno aggiunti ai sempiterni dadi da 6, niente dadi custom quindi.
    In ogni partita bisogna portare a termine una missione, comune alle due fazioni: chi raggiunge l’obiettivo, vince.
    La cosa che mi fa più storcere il naso è la presenza di un pennarello bianco con cui annotare le ferite sulle schede dei personaggi: lo so che è lavabile, ma avrei preferito schede più grandi ed il classico segnalino.
    Saremo a vedere, il gioco potrebbe essere il solito che va ad aggiungersi alla pletora di titoli simili già presenti sul mercato e che punta solo ad un’ambientazione ed un’impostazione grafica un po’ diversa (con le squadre che sembrano tutte “cattive”).
    C’è comunque un video che spiega approfonditamente le meccaniche, potrei (lo spero proprio) sbagliarmi.

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