Concept: la Repos lavora di Concetto

di Marco “alkyla” Oliva

Persino a questo siamo arrivati, al party game freudiano! Vi sarà noto il concetto di libera associazione, quella tecnica psicoanalitica attraverso cui ad una parola il paziente deve associarne subito un’altra.
Sembra essere un po’ questa la meccanica di cui si sono serviti la Repos Production e i suoi autori nella realizzazione di Concept.

Si gioca a squadre ed ogni squadra è formata da una coppia di giocatori. La coppia di turno pesca una carta Concept e, stabilità la categoria di difficoltà della partita, sceglie una tra le 3 parole o frasi elencate sulla carta nella sezione corrispondente alla difficoltà. Tutti gli altri dovranno indovinarla sulla base degli indizi che fornirà loro la coppia di turno.
tabelloneSul tabellone sono rappresentati concetti basici attraverso delle icone. La coppia di turno dovrà innanzitutto piazzare i segnalini concetto associati alla parola/frase ovvero piazzerà il punto interrogativo verde accanto all’icona che meglio rappresenta COSA indovinare (uomo, animale, edificio, attività, etc.) e a seguirà quanti cubi verdi qualificano ulteriormente quel qualcosa. Poi, in sequenza, possono proseguire piazzando i segnalini punto esclamativo e i rispettivi cubetti dello stesso colore, per esprimere ulteriori sotto-concetti e relative specifiche, naturalmente sempre riferibili all’oggetto dell’indovinello.
Chi per prima indovina, colleziona un punto lampadina doppio. Il suo compagno di squadra ne raccoglie uno singolo. La partita termina quando sono finiti i punti lampadina doppi e vince chi ha guadagnato più lampadine.

esempioMa è più simpatico fare un esempio. La prima riga ovvero il concetto principale espresso dal punto di domanda e dal suo cubetto, ci indicano che stiamo parlando di un edificio metallico. Un po’ generico, no? Bene, i giocatori di turno allora si consultano per meglio specificarlo attraverso un sotto-concetto. Piazzano così progressivamente il punto esclamativo su un ulteriore concetto di base ed i cubi dello stesso colore su ciò che lo qualificano. La seconda riga quindi ci svela che è collocato in un paese che ha a che fare con i colori blu, bianco e rosso. Dunque…edificio metallico…bandiera francese….ma stiamo cercando la TORRE EIFFEL!

cartaNaturalmente si tratta di un party game. Gli stessi autori sottolineano nelle regole l’estrema libertà con la quale chi è di turno deve dar indizi a tutti gli altri, posizionando a piacimento i componenti sulla plancia. L’unico vincolo loro imposto è dato dal fatto che possono dire solo “sì” nel caso in cui   si indovini o chi deve indovinare stia procedendo lungo il corretto percorso deduttivo.
Nelle stesse sessioni di playtest spesso si è completamente accantonato il sistema di punteggio, ma si è giocato a Concept per il puro gusto d’indovinare divertendosi. Si consiglia caldamente quindi di tematizzare e personalizzare il gioco, anche con le idee più bizzarre.
Insomma, tenere rigorosamente alla portata dei bambini…anche di quelli più grandi!

6 pensieri riguardo “Concept: la Repos lavora di Concetto

  • 2 Settembre 2013 in 13:10
    Permalink

    La strada tracciata da Dixit è ancora poco battuta a quanto pare! C’è tutto un mondo da esplorare qui…

    • 2 Settembre 2013 in 13:16
      Permalink

      A breve vi parlerò di un’altra novità del genere, che stavolta ho avuto modo di provare direttamente qualche mese fa.

  • 2 Settembre 2013 in 14:51
    Permalink

    Hum, non so, detta cosi’ non vedo la necessita’ per i giocatori di turno di sforzarsi a non fare una cosa troppo facile. In DIXIT c’e’ una penalita’ se tutti o nessuno indovinano, qui ci vorrebbe qualcosa di simile, penso. O forse basta lo stimolo di voler sfavorire la squadra che sta vincendo?

    Ma poi, perche’ le squadre? Che controindicazioni ci sarebbero a far giocare ognuno per se?

    Comunque concordo, mi piacerebbe venire a conoscenza di altri giochi sul filone non troppo eplorato di DIXIT e questo Concept, quindi aspetto il prossimo articolo di alkyla!

    • 2 Settembre 2013 in 15:40
      Permalink

      A pensarci bene non c’è nessuna controindicazione in effetti. Credo che al regolamento di Concept possa tranquillamente adattarsi il sistema di punteggio o anche di gioco in singolo che troviamo in molti party game.
      E in effetti, come accennavo, gli autori incoraggiano eventuali modifiche.

  • 3 Settembre 2013 in 13:54
    Permalink

    Il gioco di squadra serve affinchè il giocatore di turno sia sufficientemente incentivato a dare indizi, sperando che indovini per primo il suo compagno.
    Idealmente il giocatore di turno dovrebbe scegliere qualcosa che il suo compagno conosce bene e gli altri giocatori meno.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.