Alien vs Predator – The Hunt Begins: lo scontro finale

di Federico “Kentervin”

Che i tempi fossero maturi per il ritorno in grande stile di Alien, Predator e compagnia bella, ne avevamo avuto sentore un po’ tutti.

Le prime avvisaglie si erano già viste con la Gremlin Project, che aveva aperto le danze proponendo come miniature KS-Exclusive Alien, Predator ed altri personaggi iconici della sci-fi anni ’80 per il suo Galaxy Defenders.

UpperDeck ha continuato sulla strada già tracciata annunciato l’intenzione di dare alle stampe un Deck-Building che, mutuando le collaudate meccaniche di Legendary, pescherà a piene mani dall’universo di Alien e, successivamente, Predator (ulteriori e più dettagliate notizie al riguardo verranno diramate dalla casa editrice entro fine anno).

Ma è la Prodos Games Ltd che va ad assestare il colpo decisivo al cuore (ed al portafoglio) degli amanti del genere sci-fi e dei wargame in generale con un gioco di miniature ambizioso che dovrebbe (almeno nelle intenzioni della casa editrice) assurgere a punto di riferimento del genere.

AvP The Hunt Begins, infatti, si presenta fin da subito come un gioco “totale”, nato con lo scopo di accontentare sia gli amanti del gioco da tavolo “tradizionale” (proponendosi come un classico skirmish con plance componibili), sia i più smaliziati cultori del wargame (potendo schierare interi eserciti ed abbandonando le plance in favore di metro retraibile ed elementi scenici tridimensionali grazie a cui sarà possibile creare i propri scenari e giocare in totale libertà).

AvP The Hunt Begins nasce come un wargame a cui la Prodos Games Ltd affianca un regolamento creato ad hoc per chi preferisce un prodotto più snello e leggero o semplicemente non desidera addentrarsi in army list e combattimenti di massa; la vocazione del titolo rimane comunque evidente già da una prima occhiata alla pagina di Kickstarter, dove decine di miniature fanno bella mostra di sè.

pic1842500La prima impressione riguardo al gioco da tavolo rimane quella di un prodotto “derivato” dal wargame, nato più come un tentativo di allargare la base d’utenza, ammiccando ai giocatori che normalmente si rivolgono a giochi come Doom, Descent et simili e che non sono solitamente interessati ai wargame: le plance risultano alquanto anonime, prive di fascino e di mordente e comunque poco ispirate.

L’edizione Kickstarter presenta miniature in resina che vanno montate e dipinte; questo permette una grande varietà di pose e personalizzazioni, ma dubito che riuscirà ad attrarre l’utente medio che preferirà la versione retail, contenente miniature in plastica già montate.

Il prezzo delle miniature, a dir poco impopolare quando ci soffermiamo sulla nave aliena proposta come scenario e l’incapacità di capire esattamente quanto e cosa serve per creare una squadra efficiente, sono invece i deterrenti all’acquisto per chi è interessato alla modalità “wargame” e a muovere eserciti composti da decine e decine di unità.

Allo stato attuale il progetto appare molto nebuloso ed abbozzato, cosa che rende difficile valutarne l’effettiva bontà ed il suo valore complessivo.

Tra i dubbi sollevati, rimane quello inerente alla longevità del gioco, il bilanciamento e la longevità (il numero di obiettivi per fazione non è elevatissimo).

pic1844762_lgLa Prodos Games Ltd aggredisce dunque il mercato con un titolo a 360° e che punta decisamente in alto, rivolgendosi ad una platea di giocatori quantomai ampia e variegata, ma anche esigente e che da un brand come AvP ha grosse, grossissime aspettative.

Il timore è che, al di là delle belle miniature (ma che, va ricordato, sono per la maggior parte dei sample di pre-produzione elaborati al computer), non vi sia un regolamento all’altezza (che allo stato attuale non è stato ancora distribuito).

Le notizie ufficiali lasciano intendere che per la versione wargame, il regolamento sarà basato sul collaudato Prodos Wargame System, mentre per la versione da tavolo si parla di un generico “D20 System”.

Qui di seguito le caratteristiche salienti del gioco nelle sue due declinazioni:

AvP The Hunt Begins

  • Supporto per il gioco in solitario
  • Sistema di gioco D20, basato sulla narrazione e su completamento di specifiche missioni
  • I modelli vengono attivati alternativamente (mia miniatura, tua miniatura, mia seconda miniatura, tua seconda miniatura, eccetera)
  • Possibilità per i modelli di acquisire esperienza e sbloccare nuove abilità
  • 30 Carte Missione con 3 missioni uniche per fazione ed obiettivi propri da raggiungere
  • Obiettivi ed eventi casuali rappresentanti l’ambiente circostante e specifici effetti. Luci che si spengono, variazioni nella gravità, acido che può rendere pericolante strutture e condotti, esplosioni che possono aprire nuove vie di fuga
  • Carte Tattica per ogni fazione
  • Longevità garantita grazie alle espansioni dedicate alle varie fazioni
  • Last Man Standing, Capture the Flag, Defend the Post e molte altre modalità di gioco permettono di giocare partite one-shot senza necessariamente intavolare lunghe campagne

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AvP Wargame

  • Sistema di gioco D20 basato sul Prodos Wargame System, da 2 giocatori in su
  • La squadra viene attivata alternativamente (prima io, poi tu, eccetera)
  • Possibilità di creare i propri personaggi
  • Possibilità di costruire il proprio esercito tramite un sistema di punti (ogni modello ha un proprio valore che dipende dal tipo e dal livello di esperienza. Quest’ultima può andare da 1 a 5)
  • Gioco narrativo che permette la crescita dei propri personaggi
  • 50 Carte Missione suddivise in 3 livelli
  • Carte Tattica per ogni fazione (120 in tutto)
  • Scalabilità (da 1 a 100 modelli per parte) che permette di schierare un Predator contro un plotone di Marines Coloniali, o un intero Battaglione di Marines contro un Alveare alieno
  • Longevità garantita da nuovi Alien, Predator e Marine, ognuno con le proprie regole speciali, missioni e Carte Tattica che verranno via via introdotti per supportare il gioco

La versione Kickstarter sarà la AvP The Hunt Begins Gamers Collection Edition che potrà contare su di una scatola di lusso contenente anche gettoni e carte esclusive, un regolamento con copertina rigida e le miniature che sono state sbloccate durante la campagna e che non saranno presenti nell’edizione retail.

5 pensieri riguardo “Alien vs Predator – The Hunt Begins: lo scontro finale

  • 5 Dicembre 2013 in 08:44
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    Ringrazio della recensione, ma come backer che ha seguito il KS costantemente tutti i giorni, noto diverse imprecisioni e considerazioni un po’ troppo superficiali da chi, probabilmente, ha visto le cose da fuori o non ha approfondito (dopotuto non si puo’ sapere tutto di tutto, ognuno ha anche una sua vita da vivere :) ).

    Comunque posso rassicurare gli interessati che il prodotto e’ ben piu’ profondo e vario di quello che appare nell’articolo, le miniature sono in resina con ottimi dettagli, si e’ riusciti a sbloccare tutti gli add-on fino alla Queen che e’ un modellone da 12 cm di altezza tutta in resina. Il costo appare alto al recensore solamente perche’ si e’ abituati ad avere le minia di plastica a vagonate a costi ridicoli, qui invece parliamo di resina con dettagli piu’ ricchi e soprattutto una accuratezza di riproduzione garantita dal fatto che ogni modello doveva avere il via libera della Fox quindi non proprio buttati li tanto per.
    Le regole hanno il medesimo core di una ltro prodotto prodos di successo ovevro Warzone Resurrection che ha avuto riscontri positivi e chi ha potuto provare AvP (si, hanno fatto un open day aperto a tutti con una demo con le mianiature finali) si e’ divertito ed e’ rimasto soddisfatto, cosa abbastanza peculiare nei KS dove quasi nessuno ti fa giocare al prodotto durante il KS: se questa non e’ una garanzia!

    Insomma ci sono tanti dettagli non riportati che solo chi ha seguito il KS sa, ma non pretendo che i recensori, che lo fanno per hobby quindi massimo rispetto, possano avere la stessa consocenza di chi ci deve spendere soldi sopra, ma almeno astenersi da giudizi superificali e riportare solo le cose oggettive senza commenti sarebbe altrettanto utile :)

  • 5 Dicembre 2013 in 15:56
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    Ammetto che per ragioni di tempo non ho avuto modo di seguire questo progetto in maniera adeguata (né di segnalarlo per tempo agli interessati) perché seguire KS non è certo facile (di progetti ne escono anche troppi) ed il tempo è sempre tiranno.
    Il regolamento è mutuato da quello di Warzone Resurrection, quindi chi vuole può andarsi a vedere come girano le meccaniche.
    Più che altro ho espresso un’opinione (assolutamente soggettiva, of course); tale opinione, girando per internet, era largamente condivisa da altri fan che erano molto interessati, ma anche alquanto dubbiosi.
    Sul discorso resina, non discuto: la componentistica ha un suo costo e sicuramente gli amanti del genere si divertiranno un sacco a montare tutte le miniature, però io non rientro nella categoria.
    Sono più per i giochi “apri e gioca” e per me la presenza di millemila pezzettini da montare è più un deterrente che una qualità.
    Poi nessuno mette in dubbio che gli stretch goal raggiunti siano stati tanti, il KS è andato molto bene e di roba ce n’è tanta, mai detto il contrario.
    Era presente una lista delle feature del gioco (che tra l’altro ho riportato in calce all’articolo), meglio di com’è andata con Shadow of Brimstone che lì hanno dato proprio una descrizione sommaria (e ha comunque fatto il botto).
    Poi noi stiamo qui ANCHE per dare delle opinioni (dopo aver riportato le notizie, of course); a me il KS non ha invogliato, mi terrò d’occhio il titolo per una seconda chance con la versione retail (e intento faccio fare un po’ di “testing” ai backer).
    La mia idea è (nel poco tempo che mi è concesso) quella di segnalare le uscite di KS per incuriosire quelli che non hanno il tempo per stare sempre lì a guardare i nuovi progetti.
    Ti assicuro che di progetti ne seguo davvero tantissimi, ma è davvero difficile seguirne qualcuno in maniera “corretta”.
    Lungi da me quindi stroncare un gioco solamente perché non mi piace il genere (non mi piacciono i wargame, pur avendo molti giochi di miniature); mica ho la scienza infusa, però se c’è qualcosa che non mi convince o mi lascia perplesso, beh non vedo perché non dirlo.
    Se ad un giocatore il prodotto interessa, sicuramente approfondirà l’argomento ;)
    P.S.: mica me la sono presa, siamo qui anche per discutere insieme ed ogni commento apporta qualcosa (altrimenti che li mettiamo a fare?).
    Ciao!

  • 5 Dicembre 2013 in 16:42
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    Non azzardo a schierarmi con una parte o con l’altra perché non ho seguito il progetto su ks (ce ne sono davvero troppi per stare appresso a tutti) e quindi non posso dare un giudizio obbiettivo sulla validità o meno delle info riportate da Kentervin. Però l’articolo a me è piaciuto e mi è venuta pure la voglia di approfondire; sarà che i giochi con miniature (sia skirmish sia wargame) mi sono sempre piaciuti o che l’ambientazione mi intriga.
    Un altra nota che faccio è questa: credo che molti utenti non sapessero nemmeno dell’esistenza di questo titolo; l’articolo ce lo fa conoscere e questo lo considero un valore aggiunto :)

  • 5 Dicembre 2013 in 17:52
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    Il problema di KS è che con tutto quello che esce, già riuscire a capire se un gioco sia “degno di esistere” è un’impresa.
    E poi non si tratta di schierarsi; da quel che credo di capire Simone è un fan dei giochi di miniature e di KS (mi sa che ci siamo visti dalle parti di Galaxy Defenders) e sicuramente ha passato più tempo da quelle parti.
    Io do un’occhiata generale ai vari progetti e poi metto la pulce nell’orecchio qui per quelli a cui può interessare.
    Ovvio che KS, essendo una cosa “viva”, evolve e va avanti da sé, mentre qui gli articoli “vanno in coda” e magari passa anche un bel po’ di tempo prima di essere pubblicati (vedi Shadows of Brimstone che nel frattempo ha chiuso superando la cifra di 1.300.000$).
    Ero dentro al KS di Galaxy Defenders ed ammetto che se non fossi stato un backer non l’avrei mai potuto seguire così in dettaglio.

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