Giocare a Natale…sì, ma a cosa?
di Marco “alkyla” Oliva
Fine anno, tempo di bilanci. Si dice sempre così, no? Ed è così anche in ambito giochi da tavolo per i Gioconauti.
Anche il 2013 è stato un anno molto proficuo in termini di nuovi titoli provati e questo giocoforza accentua il divario tra i nostri titoli “TOP” e i titoli “FLOP”. Ma, come in ogni buon gruppo di gioco che si rispetti, anche il nostro conta membri dai gusti estremamente eterogenei e, come ne avrete desunto dai video On the Board di quest’anno, dopo la prova di un gioco nuovo, saltano sempre fuori commenti a sorpresa, anche estremamente contrapposti e voti agli antipodi. Così capita che il titolo “TOP” di uno risulta essere il “FLOP” dell’altro.
E allora ci siamo detti: che la nostra esperienza ludica di quest’anno possa esservi d’aiuto nella scelta del gioco giusto da provare e far provare…o evitare a tutti i costi durante le festività? Quindi ecco a voi il podio dei 3 TOP…e l’anti-podio dei 3 FLOP 2013 dei Gioconauti.
alkyla:
TOP
1° Mage Knight Board Game + Terra Mystica
60 titoli nuovi provati quest’anno e, dopo un serrato testa a testa, la cima del podio vede un ex-equo. Parità perché parliamo di due giochi estremamente diversi. L’uno il fantasy definitivo da un genio del game design che si conferma ai suoi massimi livelli, l’altro il gestione risorse che nel 2013 ha meglio incarnato il giusto bilanciamento tra semplicità di regole e profondità strategica. Denominatore comune che motiva il gradino più alto per entrambi è la soddisfazione che si prova, dopo l’ultima mossa, l’ultimo conteggio punti, guardando indietro le ultime 2/3 ore trascorse al tavolo, indipendentemente dall’esito. Si resta piacevolmente sazi, come dopo il migliore dei cenoni di Natale.
2° Android: Netrunner
Parliamo di secondo gradino solo perché non l’ho ancora adeguatamente approfondito e c’è bisogno di più partite e tanto sano deck-building per apprezzarne appieno tutte le potenzialità, ma non certo per capire che mi trovo di fronte al più bel gioco di carte mai provato. Insomma, Netrunner non ha avuto ancora tempo di scalzare con una spallata i due robusti vincitori di quest’anno, ma solo perché arrivato più tardi sul mio tavolo. Ambizioso.
3° Specie Dominanti
Ecco il secondo gestionale che meglio abbina semplicità e profondità, più tattica che strategica rispetto a Terra Mystica, ma soprattutto più cattivo. Insomma lo troviamo al terzo posto solo perché se ne ritrova davanti uno migliore dello stesso genere…e poi c’è Netrunner.
FLOP
1° Panic Station
Primo posto con tanto di incazzatura, perché questo primato se lo è guadagnato “barando”. Non è flop perché brutto, ma si concede il lusso di essere il flop dei flop perché buggato, spacciandosi per titolo finito! Ho perso il conto della versione di regolamento provata (release 1.11…oppure 1.11,4…non so), ma al termine della partita la sensazione di smarrimento è stata di quelle rare. Sarà capitata anche a voi la classica partita al termine della quale tutti si guardano spaesati e si chiedono: ma che senso ha avuto tutto ciò? Beh, non è stato il nostro caso. Perché? Semplice, perché lo spaesamento è stato tale che per la prima volta non siamo nemmeno riusciti a terminare la partita!
2° A Touch of Evil
Se il gioco voleva incutere terrore, ci è riuscito, ma probabilmente non nel senso che si era proposto. La componentistica orrida riesce a prevalere in bruttezza anche su una meccanica insulsa, da banale tira e muovi, su una mappa a struttura circolare dai colori piatti, tristi e completamente anti-funzionale. Cosa volere di più…anzi, di meno?
3° Bora Bora + Lewis & Clark
Ed ecco il colpo di scena, per questo ex-equo di ben due titoli che passano per “quelli un po’ meno peggio”. La sorpresa deriva dal fatto che stiamo parlando di giochi tra i più quotati e attesi dell’anno. E poi c’è di mezzo nientepopodimeno che Feld! Nonostante ciò, in entrambi i casi siamo di fronte ai gestione risorse su risorse, che si trasformano in risorse, per fare n-mila azioni diverse, che proprio non riesco a digerire. Per carità, lo ammetto, è un limite cognitivo tutto mio, ma questa eterna trasformazione di qualcosa in qualcos’altro, che hanno questo tipo di brainburning alla tedesca, prima di arrivare (tra l’altro, con fatica e in ristrettezze) al vero cuore, allo scopo del gioco, proprio non fa per me. Non riesco ad afferrarlo, non ci arrivo. Va bene i preliminari, prima di arrivare al dunque, ma se i preliminari diventano il 90% dell’incontro, non ne esco vivo!
Canopus:
TOP
1° Terra Mystica
Per me è stato un colpo di fulmine! Ottimo bilanciamento, tantissime variabili da controllare, regolamento complicato ma elegante, materiali perfetti e un sacco di strade per arrivare alla vittoria e tutte molto diverse tra loro…queste sono le caratteristiche principali di quello che secondo me è il miglior titolo provato in questo 2013! Unici difetti? Si devono cercare con il lanternino, ma potrei citare un’ambientazione che presenta dei tratti poco accattivanti e la mancanza della possibilità di interagire direttamente con gli avversari.
2° Lewis & Clark
Lo so che presenta un regolamento complicatissimo ed è davvero molto lungo, ma vuoi mettere la soddisfazione di affrontare una sfida di elevatissimo livello!?!? Si, l’interazione è poca e può sembrare che la sfida sia solo contro se stessi. Ma se la pensate così permetterete ai vostri avversari di fare cavalline su cavalline e di farvi superare troppo facilmente. Neanche a dirlo, il numero di possibilità strategiche è praticamente infinito.
3° Clash of Cultures
Qualcuno pensa che non mi piacciano i giochi con i dadi. In realtà non è vero, semplicemente non mi piacciono i titoli che contengono parametri non controllabili. Ma se si deve calcolare le probabilità e decidere se accollarsi un rischio o no per me va più che bene. Ed è questo il caso di questo splendido gioco di esplorazione e civilizzazione, un 4X in piena regola. Ok, forse si poteva fare meglio sia con la componentistica che con la grafica, ma le meccaniche sono splendide e, in alcuni punti, originali (e bastardissime aggiungo).
FLOP
1° Cappuccino
Provato ad Essen, il gioco è insulso e noioso e se pensate che costa pure più di 20 euro oltre al danno c’è pure la beffa.
2° Krosmaster: Arena
Un gioco che o si odia o si ama e io lo odio tantissimo e visceralmente! Molto poco controllabile, longevità praticamente nulla e un sistema di distribuzione dei personaggini extra che rasenta il gioco d’azzardo mascherato. Praticamente tutto il titolo punta su dei personaggi deformed, ma con dei nomi che fanno semplicemente venire i brividi da quanto sono brutti. Per il resto si gioca a chi fa il risultato migliore ai dadi con ben poche possibilità di controllo.
3° Dark Darker Darkest
Altro titolo provato ad Essen. Già con il precedente Panic Station questo autore non aveva fatto proprio una bella figura, ma almeno aveva recuperato con le successive release del regolamento (anche se la cosa è stata poco gradita da chi aveva acquistato il gioco). Con il suo secondo titolo non gli è andata sicuramente meglio: il gioco appare inutilmente complicato, poco logico in molte sue parti, tedioso e pure con un errore grafico su un componente di gioco. Se a tutto questo aggiungiamo un costo esorbitante (praticamente è una epic box) otteniamo un titolo di cui proprio non si capisce come sia riuscito ad arrivare sul mercato.
Doc:
TOP
1° Terra Mystica
In due parole per me questo gioco è eleganza e fluidità. E’ un vero piacere giocarci, sia che si vinca che si perda. La varietà di razze, scoprire ogni volta come usarle al meglio in base a quelle scelte dagli avversari, l’intelligente meccanica del mana e quella dell’opportunità di convertire punti in mana sono una vera e propria delizia per la mente o quantomeno lo sono per la mia. Come già avevo commentato dopo le mie prime partite, questo è a tutti gli effetti una pietra miliare nel mondo dei boardgame e sicuramente il miglior gioco provato quest’anno.
2° Robinson Crusoe: Adventure on the Cursed Island
Qualche gradino sotto a Terra Mystica, viene nella mia top questo bel cooperativo a missioni, genere che ultimamente è diventato di moda (vedi i vari Andor, Gears of war, Mice and Mysitcs e via dicendo…). Robinson Crusoe ha però dimostrato avere una marcia in più data dalla variabilità con cui l’isola si crea ogni volta anche giocando la stessa missione, dall’aderenza con l’ambientazione e dalla meccanica di gestione del rischio delle azioni. Per me una fantastica esperienza di gioco che mi sento di consigliare di provare almeno una volta se ne capita l’occasione.
3° Lords of Waterdeep
Ultimo gradino del podio va ad un gestionale light provato e comprato a inizio anno che se da un lato può sembrare che non racconti nulla di nuovo rispetto a quanto già noto per un gestione risorse, dall’altro ha la grande qualità di aver creato una amalgama di meccaniche davvero ben fatta e funzionale che genera partite fluide e lineari regalando divertimento e lasciandoti piacevolmente soddisfatto alla fine del gioco. In una parola mi verrebbe da dire “un classico”, proprio per tutti gli elementi di cui si compone nonostante la sua recente uscita.
FLOP
1° Star wars X-wing – the miniature game
Se c’è una cosa che odio in un gioco sono i tempi morti soprattutto se questo non dovrebbe averne. X-Wing genera incredibili e per me davvero pesanti momenti di riflessione dove da riflettere a mio avviso c’è davvero poco. Nonostante averlo giocato più volte e con gruppi diversi il risultato è stato il medesimo: frustrazione durante la partita e voglia che finisca il prima possibile. X-Sopra.
2° A touch of Evil
Ecco un altro campione di tempi morti e staticità condito da una lunghezza in termini di gioco che non ripaga davvero in termini di divertimento. Anche il comparto grafico non è un grande stimolo per coinvolgere i giocatori. Con qualche piccolo accorgimento si potevano correggere alcune di queste pecche, ma così non è stato.
3° Dark Darker Darkest
Uscito con 3 anni di ritardo rispetto a quando avrebbe dovuto, puntavo a questo gioco come ad una seconda chance per l’autore di Panic Station. Chance che è riuscito a sprecare in toto. La partita è stata macchinosa, piena di perplessità e nonostante oggettivamente ci fossero delle idee originali, queste sono state sprecate con un prodotto che aveva davvero la possibilità di fare molto bene. Un vero peccato!
Maledice79:
TOP
1° Terra Mystica
La prima volta che sentito parlare di questo gioco è stato alla Play di Modena, dove tutti i miei fidi compagni continuavano a ripetermi: “E’ un bel gioco Luca ma a te non piacerebbe, è troppo “tedesco” per i tuoi gusti”. Ma per mesi, continuavo a guardare la scatola a casa di Canopus, convincendomi che la grafica fantasy fuori fosse uno specchietto per le allodole. Alle fine venne il giorno: e che giorno! Mille Razze con abilità diverse, conversione del mana, controllo del territorio, una meccanica praticamente perfetta e mai pesante, questo gioco è stato fatto per me. Peccato solo che il prezzo sia un po’ troppo alto (ma in calo in questi ultimi mesi). Forse è davvero il gioco dell’anno.
2° Mice and Mistics
Scontato certo, ma M&M è davvero un bel crowling. L’ambientazione è qualcosa di incredibile, le storie sono divertenti e non mancano i colpi di scena, lasciando a noi giocatori quella voglia di andare avanti capitolo dopo capitolo cercando di capire se Collin e i suoi saranno all’altezza dei dungeons sempre diversi proposti dal gioco. Le meccaniche sono semplici e non si perdono ore per passare da una tile all’altra. Ideale per tutti insomma. Manca solo qualche mostro in più e un disegno più pulito sulle carte, ma sono dettagli. Spero proprio di giocarlo con i miei nipoti questo Natale.
3° Zombicide
Finalmente un gioco Zombi con tutte le z al loro posto. Massacri garantiti, molte risate, ma sopratutto orde di non-morti che riempiono la plancia come mai prima d’ora. Componentistica straordinaria, buona grafica, un discreto arsenale. Ricordo ancora la scena di un pazzo che si è lanciato con la motosega addosso all’orda, facendo un vero e proprio Zombicidio, o io e il Doc che ci siamo fatti saltare in aria per salvare il gruppo, pronunciando la frase: “E’ stato un onore combattere al tuo fianco”. E pensare che la prima partita lo avevo schifato e additato come troppo semplice. Da avere assolutamente.
FLOP
1° Bora Bora
Non capisco dove si voglia arrivare con questo gioco. Un’ambientazione inesistente e comunque discutibile, una grafica al limite del ridicolo, delle meccaniche che lasciano davvero dei dubbi. Un gioco complesso che lascia il giocatore spesso spaesato nei tanti tempi morti. I dadi danno un po’ di pepe alla partita ma sono un arma a doppio taglio e distruggono degne strategie senza dar modo di risistemarle. Si fa giocare, per carità, ma con le nostre ludoteche piene difficilmente lo riprenderei in mano.
2° Die Paläste von Carrara
Posso capire che sia apprezzato in giro, ma per un giocatore American è da evitare come la peste. Davvero se mi volete male fatemi giocare a questo gioco. Mi ricordo che durante la partita sono stato vittima di allucinazioni sui marmi e mai una volta ho capito a cosa stavo giocando. Riassumo il tutto in una parola: noioso.
3° 7 Days of Westerplatte
Con una grafica triste il gioco vuole passare come un cooperativo stile Space Invader. Ma ve lo vedete? Io ricarico il cannone, io sposto la navicella, io sparo. Ed è esattamente quello che succede in 7 Days. I giocatori fanno quasi delle azioni obbligate sotto la guida del giocatore leader. Per non parlare della meccanica del morale, che è davvero brutta. Forse può passare come solitario, perchè come coop è forse il gioco più brutto dell’anno.
…avevo già Terra Mystica nel mirino. Per Net Runner ci siamo già attrezzati… pronti a giocare :)
Per DOC: mi spiace molto che ti abbia deluso X-Wing, gioco per il quale condivido la passione con un nutrito gruppo di giocatori.
Pur essendo un “classico” gioco di simulazione e di schermaglia, possiede una componente di deckbuilding non indifferente e che gli da il giusto peso strategico. La meccanica è facilmente assimilabile ed inoltre con un po’ di pratica (specialmente su una o sull’altra fazione) si interiorizzando profondamente le manovre che la “navetta” può eseguire.
La gestione del movimento e dell’attacco secondo il “livello di pilotaggio” degli starfighters è veramente una finezza che può condizionare l’intera partita.
Noi giochiamo “a punti” cioè con partite cronometrate da 45 minuti (come vorrebbe il regolamento ufficiale da torneo) per cui ti assicuro che tempi morti non ne abbiamo anzi… è una bella corsa contro il…tempo. Anche perché più “si allunga l’agonia” e più i Ribelli sono avvantaggiati .
La caratteristica della fazione Ribelle è proprio la resistenza… quindi più è lunga la partita più il favore del risultato pende verso di loro.
Alla fine dei “tempo regolamentare” vince la fazione che ha abbattuto 36 punti squadriglia o più…
Spero che gli darai una seconda opportunità :)
Siete sempre grandi!!!
Buon Natale!!!
Ciao Simone e grazie per il tuo contributo :) Le mie partite di X-Wing purtroppo non sono mai durate meno di 90 minuti e le ho sofferte davvero tutte… Non avendo avuto entusiasmo per il gioco non ho indagato oltre su regole diverse da quelle che mi venivano proposte (non conoscevo quelle da torneo che mi hai descritto). Sicuramente se me lo ritroverò apparecchiato sul tavolo (non sono il tipo che fa sparecchiare un gioco perché non gli piace) proporrò subito la versione a tempo da 45 minuti. Grazie per le info e buon Natale anche a te! :)
Se hai giocato 90 minuti con il regolamento BASE (che serve per lo più da Tutorial) o con quello AVANZATO ma senza il supporto del regolamento da Torneo che da alla componente “tempo di gioco effettivo” un certo peso… capisco la tua perplessità.
Quando provai il gioco con il regolamento BASE… sono rimasto molto deluso ed essendo un giocatore anche di Wings of War (o Glory) non avevo trovato gli stimoli sufficienti per dedicarmi ad un altro titolo del genere.
Invece con gli elementi che ti ho detto il gioco merita. I Punti squadriglia sono importanti. I limite infatti è 100 punti. Ed è anche questo fattore che permette ai giocatori di calibrare sia la difficoltà che anche la durata della partita stessa.
Ad esempio per una partita con il regolamento base si dovrebbero utilizzare squadriglie da 35 punti in modo da potere fare partite brevi e quindi più match con l’effetto (piacevole)di cimentarsi magari con altre navette di un’altra fazione.
Da poco ci sono stati i mondiali e sul “tubo” ci sono un pò di video avvincenti…
:)
Proverò il regolamento da torneo alla prossima occasione che si presenterà ;) Il mio unico appunto rimane che in generale e non solo per questo caso specifico, un gioco dovrebbe funzionare bene con il regolamento che è contenuto nella scatola senza doversi andare a cercare quello da torneo. ;)
…concordo con te… purtroppo su molte meccaniche sono state necessarie diverse FAQ.
Però è uno di quei giochi che crea comunity ed ho avuto sin da subito che la scatola base sia stata solo un assaggio, un antipasto o una specie di beta camuffata da edizione definitiva.
Il gioco com’è adesso si è sviluppato con le espansioni che spesso contengono nuove regole legate al nuovo modello di nave o tipo di pilota.
Nota a margine: Il regolamento Avanzato è comunque contenuto della scatola base… :)
Ancora complimenti per tutto e fammi sapere come andrà la prox partita a Xwing :)
PS: la scorsa volta mi ero scordato un appunto nuovamente per te DOC. Concordo in pieno su LORDS OF WATERDEEP… veramente un gran gioco, fluido, ben fatto (i materiali sono spettacolari specialmente le carte che sembrano indistruttibili).
:)
Ottimi consigli come al solito. Un bello spunto per acquisti futuri.
Mi sa che dovrò provare Terra Mystica; ci troviamo una volta a provarlo, Doc?
Una sola perplessità, che centra il titolo? Mi aspettavo giochi entry-level da giocare coi parenti a natale…
Certo, molto volentieri! ci organizziamo qui durante le feste di Natale :)
Nessuna menzione per Tzolk’in ?
Ho giocato Terra Mystica solo un paio di volte e mi piace molto, ma penso che Tzolk’in ne sia un valido concorrente.
Avrei potuto menzionare Tzolk’in, ma non fra i top… Per me è stata una mezza delusione perché dietro il sistema degli ingranaggi non ho visto nulla di diverso dal solito gestionale / piazzamento lavoratori e non ho trovato divertimento a giocare il titolo. Dopo la prima partita ho voluto rigiocarlo un’altro paio di volte ma la mia impressione non è mutata. Spesso si parla di ambientazioni appiccicate sopra a delle meccaniche. Qui ho visto degli ingranaggi appiccicati sopra al solito gestionale.
Niente da fare Terra Mystica sembra proprio un must have, me lo ritrovo consigliato da tutte le parti!
Netrunner è il card game definitivo!
Metto una menzione speciale per ” Carnival Zombie” che pur essendo parecchio diverso da Zombicide ma condividendone lo spirito “survival game” ho trovato incredibilmente bello e appagante. Una piacevolissima sorpresa.
Concordo su quanto scrive Maledice79 a proposito di Zombicide: un vero “must have” per gli appassionati di zombi e un ottimo titolo per quelli a cui piacciono i collaborativi. Terra Mystica pare proprio avere fatto breccia tra i cuori a forma di cubetto dei Gioconauti ;-)
Toccherà provarlo, anche se mi frena un po’ il fattore tempo … mi sa tanto di un gioco che per essere terminato richiede il suo bel mucchietto di orette al tavolo … o sbaglio?
Ah! A momenti mi scordavo: Buon anno a tutti!
No no, nell’ambito dei gestionali Terra Mystica ha tempi di gioco assolutamente compatibili. È anche questo il bello!
Buon anno a voi!
Interessante articolo, come sempre. Devo comunque dire che i criteri alla base delle vostre scelte mi sembrano un po’ strani, difficili da decifrare. Ci sono giochi del 2011, 2012, 2013, alcuni usciti solo in inglese, altri usciti sì in italiano nel 2013, ma in inglese prima (2011/2012). Alkyla ad esempio non mette tra i top nemmeno un gioco del 2013 (parlo dell’uscita dei giochi in inglese/tedesco), nonostante abbia giocato a una sessantina di giochi… Avrà preso in considerazione le versioni in italiano. Ma poi mette tra i flop Lewis & Clark, che in italiano non è ancora uscito, il Doc parla di Robinson Crusoe, non ancora uscito in italiano, e via dicendo.
Insomma, ripeto, strani criteri. Forse l’unico criterio è che l’abbiate giocato nel 2013. Ma anche qui, mi sembra strano che abbiate giocato solo ora (nel 2013) a giochi usciti in inglese già nel 2011/2012.
Oltre a ciò, mi pare di capire che Alkyla a Lewis & Clark non abbia ancora vinto, mentre a Legacy: The Testament of Duke de Crecy sì. A Lewis quindi ha dato un voto basso, a Legacy alto (non è comunque tra i top). Canopus invece esattamente il contrario: a Legacy ha perso, e quindi il voto è stato basso, a Lewis se l’è cavata, e quindi il voto è stato alto. Un mio consiglio propositivo: sarebbe preferibile quando possibile cercare di dare un voto a un gioco solo dopo aver vinto la prima partita. Il voto in questo modo sarà un pelo più obiettivo. Ma forse è stata solo una mia impressione sbagliata che i giudizi erano un po’ falsati da eventuali vittorie e/o sconfitte.
A parte questo, trovo che stiate facendo un ottimo lavoro.
Continuate così.
Buon anno.
P.S.:
By the way: i miei tre giochi preferiti usciti nel 2013 sono stati Lewis & Clark, Bora Bora e Legacy: The Testament of Duke de Crecy (devo e voglio comunque ancora assolutamente provare Madeira e Russian Railroads – ho già giocato invece a Caverna, Nations, Spyrium, Bruges, Quantum, Augustus e Blueprints, ma per un motivo o un altro non li ho reputati all’altezza degli altri tre sopra citati).
Ciao Elijah, ti ringrazio per la risposta. Facendo riferimento agli On the Board, il criterio di scelta è quello della prima prova nel 2013 del titolo citato da parte di ciascuno di noi. Ecco perché trovi anche titoli del passato e non ancora tradotti in italiano.
Poi penso di poter rispondere anche a nome degli altri, dicendo che cerchiamo di non sottendere le nostre valutazioni a vittorie o sconfitte. Piuttosto la sconfitta può essere conseguente ad uno scarso feeling con la meccanica, ma è da quest’ultimo che deriva il voto basso, non dalla sconfitta e viceversa. Canopus ha stravinto a Krosmaster: Arena, eppure ci stava vomitando sopra, solo per citare un esempio. Certamente sappiamo che lo scarso feeling può essere un limite esclusivamente personale ed ecco perché, in fase di valutazione, qui su Gioconauta cerchiamo di oggettivare le nostre valutazioni, argomentandole di modo che vi possano essere utili.
Per questo, se ti aspetti che io vinca a Lewis & Clark, prima di commentarlo…addio core! ;-)
Di cuore, felice anno a te e a tutti i gentili commentatori!
Ciao Alkyla, grazie mille per la tua gentile risposta.
Essendoci riconoscimenti che vengono dati considerando Norimberga ed Essen (ad esempio Norimberga 2013 ed Essen 2013 – Swiss Gamers Award, Golden Geek), mentre altri Essen e Norimberga (ad esempio Essen 2012, Norimberga 2013 – Deutscher Spiele Preis, International Gamers Award), mi aspettavo inconsciamente che anche voi adottaste uno dei due criteri di scelta per stilare top e flop del 2013 (o uno o l’altro).
Tutto qua. :D
Ma mi rendo conto ora di quanto fosse ingenua una simile aspettativa: non considera il mercato italiano e il fatto che uno possa provare un gioco anche solo diverso tempo dopo l’effettiva uscita.
Buon 2014.
D’accordo Terra Mystica e’ un giocone ma mi rivedo più nella classifica di Marco dove TM e’ messo sullo stesso piano di Mage Knight. Come card game mi perdoneranno i vari parrucconi del settore ma l’ambientazione di Star Wars LCG e’ da lacrime agli occhi per noi fans… Ultimamente devo dire bella sorpresa Nations e Dominant Species sicuramente da podio.Come flop direi i vari Feld che a parte Burgund ha smesso da tempo di esaltarmi… Come sempre un bravi per l’ottimo lavoro e la competenza!