Videointervista – Board of dreams: la leggenda americana a portata di dado

di Luca “Maledice79” Lanara

Continiamo a parlare di sportivi. Questa volta tocca allo sport americano per eccellenza: il baseball. Board of dream è un gioco che si presenta semplice ed elegante e consiglio a tutti di provarlo a Lucca. A noi è piaciuto parecchio e il lavoro svolto è notevole. Buona visone..

Un pensiero su “Videointervista – Board of dreams: la leggenda americana a portata di dado

  • 23 Settembre 2014 in 20:58
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    Ringrazio i GiocoNauti che danno meritato spazio anche alla realtà dell’autoproduzione italiana.
    Nello specifico ho avuto la possibilità di provare ed acquistare questo Board of Dreams, spinto in principio dalla mia passione per il baseball (che ho giocato per tre anni nella squadra di Trento) ed in seguito rapito dalle meccaniche.
    Ribadisco il consiglio di Maledice di sedersi per una partita, perché se avete un minimo di dimestichezza con il baseball scoprirete nelle dinamiche della partita tutta una serie di finezze che l’autore è riuscito a rendere in maniera veramente sorprendente.
    Parlo della stanchezza del lanciatore, della propensione del battitore mancino di battere a destra, della possibilità di rubare la base incassando lo strike, della diversa facilità di lanciare in una base piuttosto che in un’altra, del giocarsi tutto in un lancio dopo aver incassato degli strike (o dei ball). Il baseball, che a livelli alti ha una componente di “Statistiche” molto importante, ben si presta ad essere reso (realisticamente) con il tiro dei dadi, opportunamente moderato dalle statistiche dei giocatori.
    Chi invece non ha mai giocato uffialmente in una squadra, ma si è divertito da ragazzino al campetto con pallina e guantone, scoprirà nella relativa semplicità del regolamento la possibilità di imparare le meccaniche di un gioco forse complesso (dal vero) ma molto tecnico e strategico, come un buon gioco in scatola dovrebbe essere.

    Per quanto non sia valorizzata, l’Italia del Baseball gioca ad alti livelli (con 2 ori e 2 argenti a livello Europeo, negli ultimi 5 anni) e il Movimento Baseball Italia è in crescita. E’ sicuramente il momento giusto per avvicinarsi a questo sport.

    Concludo questo lungo ma sentito intervento (chiedo scusa) spronando Marco Pieri nella sua opera di pubblicizzazione del gioco e di continuo miglioramento (le miniature dei difensori, gli stadi e i corridori in base sono arrivati in seguito).
    E’ veramente un prodotto completo che potrebbe/dovrebbe tentare la via del KickStarter per sbarcare nel continente Americano e prendere piede là dove può, ancor più precocemente (che in Italia), avere il successo che merita.

    ciabattino.

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