Video Speciale Play 2015 – Parte 2

di Luca”Maledice79″ Lanara

Come promesso ecco l’ultima parte del nostro viaggio a Modena. Devo dire che soffro già di nostalgia.

Però adesso sta anche a voi dirci com’è stata la vostra Play 2015. Cos’avete giocato? Qualcos’altro che non siamo riusciti a provare noi Gioconauti? Ci è sfuggita qualche chicca? E poi, confermate le nostre impressioni o siete in disaccordo rispetto a quanto espresso in questi due video report? Fatecelo sapere qui in commento.

httpss://youtu.be/hAZ-6mHEiIM

5 pensieri riguardo “Video Speciale Play 2015 – Parte 2

  • 16 Aprile 2015 in 19:45
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    Io non sò, più che altro come caz avete fatto a provare tutta sta roba data la bolgia di gente! Io a malapena ho provato 1 gioco …vá be che ero preso da contrattazioni alla giochi in scatola a cui ho venduto ben 12 giochi comprandone 20 …mi mancherá il mio vecchio starquest sigh….No dato che ne avevo 2 ;))

    Mi dispiace solo non aver provato alone…non l’ho proprio visto!

    • 17 Aprile 2015 in 00:17
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      Abbiamo diverse tecniche segrete, come il prenotare le partite e dividerci in più gruppi visto che la banda ormai ha al suo attivo una decina di membri ;)

      In ogni caso Alone non era in prova, ma il buon Silva ci ha dato una panoramica sulle principali meccaniche di gioco. :)

      • 18 Aprile 2015 in 21:26
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        Maledetti! Il mio gruppo invece non mi segue mai x le fiere,siamo in 8 ma che si sbatte sono solo io e un altro.
        All’attivo avremo più di 200 giochi e abbiamo in cantiere un gioco nostro,ma stiamo raccogliendo ancora idee…il difficile é la distribuzione non la produzione,ho discusso con Un autore italiano,fra l’altro presente al play con un nuovo progetto e mi ha subito detto che i giochi si creano x passione e non per profitto in Italia ;)

  • 16 Aprile 2015 in 19:56
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    Un pò di titoli provati diversi da quelli del report:

    Korrigans(Asterion): Family Game tendente al gioco per bambini. Eccessivamente piatto e privo di idee interessanti eccetto la meccanica di chiusura partita. La miniatura della pentola d’oro è di gran lunga la cosa migliore. Troppo poco per scegliere di giocarlo.

    Five Tribes (Asterion): Un titolo astratto e un pò ripetitivo nel turno di gioco ma molto piacevole da giocare. Nessuna meccanica originale ma un ottimo confezionamento generale. Ricorda Istambul proponendo però una profondità decisamente maggiore.

    M400: Titolo senza alcun senso ludico. Gioco di battaglie e controllo territorio in assoluta balia del caso.Tonnellate di carte pescate, alcune illogiche altre sbilanciate. Nessuna simbologia, eccessiva larghezza e lunghezza della partita.

    Epic Resort: Una bella sorpresa. Gioco divertente da giocare e bello da guardare. L’idea del resort Fantasy è divertente e le meccaniche, seppur non innovative sono ben amalgamate. Non eccessivamente profondo e questo mi lascia alcuni dubbi sullarigiocabilità a lungo termine.

    Tammany Hall: Riedizione di un gioco di maggioranze del 2007. Trovo la grafica di questa nuova edizione davvero poco attraente e mi chiedo come fosse la vecchia. Superato l’impatto grafico il gioco però si rivela solido e anche piuttosto attinente all’ambientazione. E’ comunque un gioco di maggioranze, solo maggioranze, niente di più.

    Florenza: Non propriamente una novità ma non ero ancora mai riuscito a giocarlo. Dalla mezza partita che ho fatto mi è sembrato un titolo splendido. Se lo avesse partorito Rosemberg ora avrebbe una statua al centro di Essen. Classico piazzamento lavoratori e gestione risorse che ha il gran pregio di far sentire davvero l’ambientazione. Spiace solo che alla seconda edizione non siano ancora riusciti a far combaciare i colori dei cubetti con quelli sulle tessere, limitando la leggibilità durante la partita.

  • 18 Aprile 2015 in 01:46
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    Per quel poco che sono riuscito a provare, la maggior parte erano giochi sul brutto andante, con qualche punta di improvvisa genialità.

    Abracaboh mi attirava un sacco, e invece è proprio un gioco boh, sicuramente di gran presa per le famiglie e i bambini, ma troppo legato allo sparare a caso numeri e fare ampi gesti con le mani nella speranza di dare un po’ di colore ad un gioco dalle meccaniche fin troppo semplicistiche e dall’ambientazione attaccata col biadesivo. Sarà che ho perso malissimo, nonostante le leggi della statistica fossero dalla mia parte. Boh.

    Di Epic Resort ho fatto l’avvoltoio ad alcune partite, e mi è sembrato molto carino. Il fattore più innovativo è sicuramente il soggetto, che sull’onda di Dungeon Bazar ironizza sul mondo dei giochi di ruolo, offrendo un punto di vista piacevolmente distaccato dal solito “equipaggia-affetta-raccogli”. Il resto mi è sembrato un onesto miscuglio di generi e regole che non appesantisce per nulla il risultato finale. In lista acquisti.

    Ho provato Loony Quest per puro dovere di cronaca, e mi sono alzato dopo due turni alla ricerca di un vasetto di nutella per colmare la malinconia. Il gioco da tavolo dovrebbe essere, a mio modestissimo parere, il mezzo per togliere i ragazzi dalle favelas virtuali di Farm Heroes e Candy Crush, e quel che invece ne viene fuori con Loony Quest è un gioco apparentemente uscito da uno smartphone. Dalla grafica alle dinamiche di base, tutto sembra essere ottimizzato per il sistema Android più che per essere giocato su un supporto fisico. Un gioco sicuramente godibile e commercialmente furbo, ma di cui non saprei cosa dire. E’ bello? E’ brutto? Ma soprattutto, è da tavolo?

    Rush & Bash, sfida fra kart di stampo molto arcade, era disponibile come prototipo alla Red Glove. Ecco, anche in questo caso abbiamo un gioco da tavolo che si rifà al mondo dei videogiochi, ma Rush & Bash fa leva sui punti di forza che solo i giochi da tavolo possono offrire: plancia modulare, componente tattica e alleanze (di comodo) fra giocatori. Graficamente splendido, velocissimo ed immediato, è stata una ventata d’aria fresca al mio giro di valzer in fiera. Non è un gioco da giocatori accaniti, ma soddisfa il piacere primordiale di superare l’avversario, lanciargli una bomba sul cofano e sbeffeggiarlo sgasando con la bocca. Quando ho saputo che nella versione finale esisterà la modalità campionato, nella quale si potranno aggiungere pezzi nuovi al proprio veicolo tra una partita e l’altra, l’autore mi ha definitivamente comprato.

    M400 merita un’altra prova. Devo aver capito male qualcosa io. Dev’essere così per forza.

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