Islebound: fama e ricchezza fra le distese blu
di Alberto “Doc”
Dopo aver goduto dei tanto attesi titoli arrivati con le fiere di Essen e Lucca è tempo di tornare a guardare in avanti per scoprire cosa ci aspetta per questo prossimo 2016. Mentre dovrebbe essere ormai in uscita anche negli store italiani Above and Below, che avevo sperato di poter vedere e provare durante la trasferta teutonica, il buon Ryan Laukat non sta certo a girarsi i pollici. Dopo il già citato titolo e Artifact Inc realizzati in questo 2015, l’autore di City of Iron ed Ancient World sta ora sviluppando un nuovo progetto che sta già riscuotendo un buon successo nella sua campagna Kickstarter in corso in questi giorni. Sto parlando di Islebound che vedrà la sua uscita sempre sotto il marchio Red Raven nel prossimo agosto 2016.
Se con i precedenti titoli avevamo costruito città, viaggiato verso luoghi lontani, espanso il nostro impero in ogni nuova landa, abbattuto titani per unire i clan di popoli diversi, con questa sua nuova opera, Laukat ci porta alla conquista dei mari, tema che è sempre stato in parte presente nei suoi precedenti giochi ma che ha avuto sempre un ruolo decisamente secondario e mai approfondito. In Islebound spieghiamo le nostre vele per esplorare un arcipelago dai contorni tipicamente fantastici popolato da elementi classici come pirati, mostri marini, allegre città e ovviamente oro e forzieri da scovare. Scopo del gioco sarà quello di costruire il più grande impero marittimo attraverso la raccolta di tesori, l’ampliamento della propria ciurma e l’annessione di nuove città, attraverso la diplomazia o la conquista.
Durante la partita ci caleremo nelle vesti di capitani e guideremo la nostra nave attraverso l’arcipelago, una plancia di gioco componibile costituita da 8 elementi, quattro esagonali e quattro romboidali dove sono rappresentati vari luoghi e città in cui poter collezionare risorse, ingaggiare nuovi membri dell’equipaggio e commissionare la messa in opera di edifici per la propria città capitale. E proprio la combinazione di questi elementi andrà a determinare l’impronta con cui affrontare la partita, se da incalliti conquistatori, abili diplomatici o ancora scaltri mercanti.
La mancanza di regolamento ancora da pubblicare e la breve introduzione al gioco fatta su KS non mi danno ulteriori elementi con cui valutare questa nuova proposta di Laukat. Sta di fatto che ci sarà il piazzamento lavoratori, ci sarà il deck-building e ci sarà la parte di city-building, tutti elementi cari all’autore, forse fin troppo… Mescolati in varie salse queste infatti sono meccaniche tutte già viste e ripetute in quasi ogni suo gioco. Il mio gran timore è che sotto questa ennesima bella grafica che delizia i miei occhi si possa nascondere qualcosa di già noto e che poco possa darci in più rispetto a quando già prodotto dalla Red Raven. Ho molti dubbi che una diversa combinazione della ciurma incastrata con una diversa varietà di edifici siano sufficienti a farci vivere una nuova esperienza ludica e spero davvero di sbagliarmi perché apprezzo le capacità di designer di Laukat e non vorrei ritrovarmi con una copia (più semplice o più complessa) di qualcosa che già ho sui miei scaffali.