Play 2016: Live Blogging dell’evento
di Davide “Canopus”
E ci siamo anche quest’anno. Noi nauti, implacabili, inarrestabili e qualcos’altro con la i che non mi sovviene, giungiamo a Modena per l’edizione 2016 della Play, Festival del Gioco. Cos’è la Play? Uno degli eventi fieristici italiani di riferimento (a parere del sottoscritto, l’evento fieristico italiano di riferimento con la E maiuscola) sicuramente per quel che riguarda il mondo boardgame e con una notevole importanza anche per il gioco di ruolo e i live. L’evento si terrà il 2 e 3 Aprile presso la fiera di Modena. Non voglio annoiare nessuno fornendo numeri relativi alle precedenti edizioni dell’evento, vi basti sapere che l’affluenza è in crescita e che per questa edizione sono attesi oltre 30.000 visitatori. Meglio quindi svegliarsi presto la mattina (nota per Maledice) e farsi trovare davanti ai portoni all’apertura. Quindi, cos’è la Play? La Play sono prototipi e novità da vedere provare, la Play sono giocatori, editori, autori e negozi tutti sotto un unico tetto per 2 giorni di gioco; ma la Play sono anche eventi speciali a tema, cosplay, tornei e tanto altro ancora che vi invito a scoprire nel sito dell’evento. E cosa fanno i gioconauti quando arriva la Play? Tolgono la cioccolata a Canopus finché non finisce di scrivere il live blogging in tempo reale dell’evento ovviamente. Ci vedrete, quindi, in giro per la fiera a giocare felicemente e sorridenti… tutti tranne me che sarò davanti al tablet o al cellulare a scrivere e fotografare come un pazzo. Quindi buona lettura e buona Play 2016!
Secondo giorno – Domenica 03
19:10 – Prima di uscire dalla fiera alcuni di noi sono riusciti a provare da Apokalypseinc, CiVi. Gioco in cui bisogna tenersi un lavoro per almeno sei turni o raggiungere i 5000 euro alla fine di un turno. I giocatori partono con un personaggio con le proprie abilità e caratteristiche (laurea o meno, capacità educative, musicali, etc). Quando queste corrispondono ad una delle offerte di lavoro presenti sugli annunci, il giocatore può scegliere di aggiungere la carta alla propria plancia conseguendo bonus e malus (stipendio e stress). I giocatori dispongono inoltre di una mano di carte azione con cui influenzare in maniera positiva o negativa la propria situazione lavorativa o quella degli avversari. Quando i giocatori archiviano un lavoro conseguono nuove abilità o aumentano le precedenti in proprio possesso. In conclusione, un gioco che propone un’ambientazione presente, con una buona dose di humor. Il turno di gioco è semplice e si apprende velocemente. Particolare la scelta di inserire foto al posto di disegni, dettaglio che può far sembrare il gioco molto più serio di quello che è in realtà.
19:00 – Per concludere abbiamo provato Kepler, prototipo della Post Scriptum. Si tratta di un gestionale spaziale di esplorazione che partirà il mese prossimo su kickstarter. Il gioco presenta un ampio ventaglio di azioni e strategie per la vittoria. Superato il disorientamento iniziale, i turni di gioco scorrono fluidi lungo un totale di 16 round, che regolano la durata della partita. Ad ogni turno il giocatore esegue un’azione principale fra le 9 possibili, mai 2 uguali di seguito, e fino a 2 opzionali pagando risorse dalla propria riserva. Come nel tipico stile german il gioco parte in ristrettezze per esplodere a metà o tre quarti della partita. Possibile strategie di medio e lungo periodo parzialmente turbate dalle carte evento: come ad esempio i lanci di un D20 che possono comportare le esplosioni di alcune stelle e relativi pianeti in orbita. In conclusione, un gioco solido che necessita di più partite per essere compreso appieno e che ci ha lasciato delle buone sensazioni.
18:10 – Alla Uplay abbiamo provato Welcome to the Dungeon. Dopo un primo impatto “difficile” (il perché delle azioni non ci è stato chiaro da subito, colpa anche della stanchezza immagino) si è rivelato un gioco leggero ma molto intelligente e dinamico. Ad ogni turbo sul tavolo è presente un eroe con il suo equipaggiamento, ogni giocatore pesca una carta mostro senza rivelarla e può decidere di metterla nel dungeon per far affrontare il mostro all’eroe oppure scartarlo spogliando l’eroe di un suo equipaggiamento e indebolendolo. In alternativa il giocatore può passare e l’ultimo giocatore in gioco impersonerà l’eroe ed entrerà nel dungeon affrontando uno ad uno i mostri piazzati in segreto. Se perde, il giocatore prende una penalità, dopo due penalità si è fuori dal gioco, se vince prende un punto, a due punti è il vincitore. Ci si trova quindi a scegliere di indebolire l’eroe o fortificare il dungeon per far perdere gli avversari, correndo però il rischio di essere colui che entrerà nel dungeon e quindi auto danneggiandosi.
17:50 – Sempre alla Apokalypseinc abbiamo provato Crazy Brother. Gioco sviluppato dal politecnico di Milano dovrebbe far provare l’esperienza di essere parenti o amici di un ragazzo schizofrenico. Questo titolo ha completamente diviso il nostro gruppo come opinioni, di seguito riporto la mia personale. A fronte di un tema così scottante si ha una meccanica semplice e veloce dove si giocano carte che in funzione del lancio di un dado aumentano o diminuiscono lo stress dei vari giocatori o del malato. In realtà mi ha lasciato un po’ perplesso e non mi ha fatto sentire propriamente il genitore di uno schizofrenico (avevo il ruolo del padre), alcune carte, anzi, avevano effetti che facevano un po’ sorridere e paradossali facendomi vivere il gioco quasi come uno “scanzonato” party game… ma potrei aver frainteso lo spirito del titolo.
16:50 – Alla Apokalypseinc abbiamo provato Sparafurmiis. Gioco di abilità in cui i giocatori utilizzano una catapulta fatta con dei bastoncini dei ghiaccioli e degli elastici per lanciare delle pedine di cartoncino raffiguranti delle formiche su una tovaglia con al centro un cestino da picnic pieno di briciole (dischetti di legno). Lo scopo è centrare o avvicinarsi al cestino per rubare le briciole, punti vittoria, e portarli nel proprio angolo della tovaglia. I giocatori hanno a disposizione anche proiettili ragno per centrare le formiche avversarie o passeri per centrare i ragni. Molto scenografico e originale ma richiede una certa mira. Ci ha regalato molte risate.
15:57 – Tornati alla Pendragon abbiamo provato il prototipo di Capitan Sonar. Reimplementazione decisamente arricchita del concetto di battaglia navale dove i giocatori si dividono in due fazioni al controllo di due sottomarini avversari. Ogni giocatore della squadra ha un ruolo tra capitano, ufficiale armi e sistemi, addetto sala macchine e navigatore. I capitani hanno davanti una mappa a griglia con degli ostacoli presenti (nel nostro scenario erano isole, ma in altri ci sono mine, iceberg, ecc.) e comunica a tutti la direzione di movimento. A seconda di questa, l’ufficiale armi e sistemi prepara “caricando” armi o tecnologie in grado di occultare il proprio movimento oppure aiutare a trovare gli avversari; mentre l’addetto sala macchine individua un sistema che si danneggia, o uno sblocco di sistemi. Dall’altra parte del tavolo, il navigatore avversario segna la direzione ma non il punto di partenza su un foglio di plastica che muove sulla mappa per cercare di individuare la vostra posizione. In alcuni momenti una squadra blocca il gioco e attiva un sistema d’arma o di rilevamento per individuare o danneggiare l’avversario. Gioco a mio parere molto originale e divertente se giocato in tanti, però un po’ caotico.
14:23 – Abbiamo provato Brides and Bribes, un gioco ambientato nella Genova del 1500 durante il quale dovremmo portare alla nostra famiglia maggior prestigio. Fin qui nulla di nuovo, soprattutto per un boardgame che si presenta come un german. Ma l’apparenza inganna e quello che ci siamo trovati di fronte è stata una meccanica simpatica dove ogni membro delle nostre casate veniva spedito nelle varie zone della città a tentare di sposare le figlie dei signori locali o procurarsi denaro, aiutanti e qualche altra risorsa. Nel farlo si utilizzeranno le carte personaggio coperte, sfruttando prestigio e charme per sposarsi, oltre tutte le abilità dei personaggi, comprensive di assassini, guardie, untori, amanti, e un sacco di altri ruoli in grado di mettere i bastoni fra le ruote agli avversari. Insomma un gioco ad altissima interazione senza tempi morti, che si potrà trovare presumibilmente verso settembre su kickstarter. Un german che nonostante le diffidenze iniziali è riuscito a far divertire Maledice.
12:50 – Alla Pendragon abbiamo provato il prototipo di Last Friday. Gioco semicooperativo che ricorda alla larga Lettere da Whitechappel. Il titolo ricalca la linea dei film horror con classico campeggio estivo e assassino che insegue gli sventurati adolescenti. La particolarità è che la partita è divisa in 4 scenari: prima l’assassino insegue le vittime nel tentativo di eliminarle, poi le vittime inseguono l’assassino per vendicare i compagni uccisi, poi l’assassino diventa un fantasma per inseguire il giocatore eroe che lo ha eliminato, infine gli eroi inseguono il fantasma per “esorcizzarlo”. Ogni scenario deve essere completato entro certe condizioni per passare al successivo. I giocatori eliminati in uno scenario rientrano in gioco nel successivo, considerando che questo avviene in genere verso il termine dello scenario direi che si tratta di aspettare al massimo 10 minuti in cui è comunque possibile dare consigli ai propri compagni. Altra cosa che mi fa impazzire è la presenza dei bungalow sulla mappa che quando aperti o distrutti sono sostituiti da delle tessere con il percorso tra le stanze o le macerie. Mi ha fatto davvero un’ottima impressione e sono curioso di vedere la versione definitiva.
12:30 – Novità in casa Yemaya: annunciato per Essen l’espansione di Hyperborea. In essa troveremo davvero tante novità. La prima riguarda il bene e il male con l’aggiunta per l’appunto di cubetti bianchi e neri, ma troveremo anche nuove razze, eroi leggendari per gli eserciti e la possibilità di interagire con il mondo terraformando il territorio. Altri rumor parlano di una futura espansione di Dojo Kun, che sicuramente introdurrà il quinto giocatore. Nei prossimi mesi avremo sicuramente altri sviluppi. Attendiamo con tanto hype.
11:40 – Mouse Guard è un gioco di ruolo davvero notevole. Non fatevi ingannare dai topini simpatici in copertina. Qui ci troviamo davanti un ambientazione molto oscura, dove la società dei roditori è in continua lotta per la sopravvivenza, fortificati in città medioevali, contro le malvagie donnole nemici di sempre. Meccaniche eleganti e semplici, come l’uso saggio di carte per velocizzare gli scontri (ad esempio usare una finta contro un attacco riduce l’indole e quindi l’attacco dell’avversario), sono la ricetta di un gioco di ruolo che lascia molteplici soluzioni alle difficoltà. Una perla per il mondo dei Gdr, aiutata anche dai bellissime ambientazioni del fumetto di David Petersen.
10:42 – Per iniziare la giornata ho fatto un giro nel padiglione B tra le autoproduzioni e i giochi più particolari e ho avuto modo di provare il piratesco gioco di carte Arrr!!! Complessivamente mi ha lasciato un’impressione molto buona, ogni turno i giocatori prima organizzano il proprio equipaggio di 4 carte e poi affrontano una carta quest di esplorazione tra quelle disponibili. Queste sono risolte tramite dei test ai dadi: ogni membro dell’equipaggio permette di lanciare un certo numero di dadi per una data caratteristica e si deve ottenere un certo numero di risultati pari alla richiesta della quest. Ovviamente non mancano abilità speciali dei membri dell’equipaggio e l’interazione diretta è elevatissima tra carte giocate per danneggiare direttamente gli avversari durante il loro turno e sfide per rubare denaro oppure carte collezione (che se si possiedono in un certo numero per simbologia danno molti punti). Unica cosa che mi ha leggermente fatto storcere il naso è che ogni tanto il ritmo di gioco rallenta molto a causa dell’elevato numero di carte giocate per danneggiare l’avversario di turno. Comunque molto promettente e auguro in bocca al lupo all’autore.
Primo giorno – Sabato 02
19:24 – Siamo tornati alla dV Giochi per provare il “magnetico” Bellz! Magnetico perché i giocatori utilizzano una “bacchetta” con una punta magnetica per raccogliere i campanelli di metallo del loro colore. Finché si raccolgono i campanelli di grandi dimensioni non ci sono problemi, quelli piccoli invece sono molto più complicati e se si raccolgono anche campanelli di altri colori si deve rimettere tutto sul piatto. Di certo un giochino semplice e senza molte pretese, anche scenografico da vedere… inoltre vi farà ripassare le vostre conoscenze scolastiche sul magnetismo ;-)
18:57 – Alla Oliphante abbiamo provato Dr. Eureka. Gioco semplicissimo, adatto anche ai giovanissimi, in cui i giocatori hanno 3 provette cilindriche di plastica con dentro 6 palline: 2 verdi, 2 rosse e 2 viola. Ad ogni turno si rivela una carta con una combinazione di provette e palline e il giocatore più veloce a realizzarla facendo scorrere le palline da una provetta all’altra, senza rovesciarle o toccarle con le dita, prende la carta e fa un punto. Idea molto originale e semplice, però il turno successivo riparte da come si è rimasti in quello precedente e la cosa può avvantaggiare qualcuno in modo casuale.
18:08 – Raggruppati in massa verso la fine del pomeriggio, Nauti & friends si sono approssimati al tavolo di Flick ‘em up per una Sfida all’ultima schicchera in uno scontro a fazioni 5vs5. Il gioco ci porta nel far west dove due bande di pistoleri si affrontano in uno scenario da film in cui spararsi dei proiettili (colpedoli con le dita) per far fuori la squadra avversaria (almeno è così nel primo scenario di 10 disponibili). Ad ogni turno i giocatori possono fare due azioni a scelta fra muoversi e sparare. Gioco di destrezza, accessibile a tutti, con ottima scalabilità e dalla componentistica scenografica. Non esagerate però con la forza se non volete far saltare per aria tutte le componenti.
17:52 – Altra “breaking news”, sono uscite le espansioni in italiano del kickstarter di Dungeon Saga. La prima Il Ritorno di Valandor finisce il ciclo dei nani visto nella versione base, mentre la seconda Cripte Infernali espande l’universo con un nuovo boss e tanta tanta lava. Interessante è che a breve nei negozi arriverà una versione Challenger del gioco, con tornei nazionali e premi finali in paio. Staremo a vedere.
17:17 – Magic Store annuncia per Lucca la localizzazione completa del recente kickstarter della Mantic: The Walking Dead – All out Of war. Il gioco trae ispirazione direttamente dal fumetto (niente serie TV per fortuna) e stranamente non è un cooperativo. Gestiamo quindi il nostro gruppo di eroi, che in un skyrmish libero, combattono per la sopravvivenza. Imboscate, corse al cibo, zombi ovunque, sono solo alcuni elementi caratteristici della serie. Maledice è imploso.
17:02 – Tornati alla Ghenos abbiamo provato AYA. Gioco cooperativo fino a 5 giocatori che reimplementa la meccanica del domino. I giocatori durante due round a tempo, di 10 minuti, dovranno piazzare le tessere come nel domino nel tentativo di formare un fiume. Ogni tanto piazzeranno tessere paesaggio o fotografia che faranno guadagnare punti a fine partita. La parte più esaltante è che alla fine le tessere si devono far cadere con effetto a catena. Quelle che non cadono correttamente non faranno guadagnare i punti relativi alle tessere che attraversano o su cui passano sopra. Quindi oltre ad un gioco di velocità e strategia c’è una forte componente di abilità e precisione. Molto scenografico, veloce e lascia la voglia di rigiocarlo. A parte il momento in cui parte del domino cade prima della fine della partita e maledici di tutto perché non riesci a ritirare su le tessere senza far cadere qualcos’altro… ma fa parte del gioco ;-)
14:29 – Alla dV Giochi stiamo provando Yeti. È un filler veloce e simpatico in cui i giocatori lanciano e rilanciano i dadi per ottenere combinazioni per acquistare punti o bonus, avanzare lungo il segna punti correndo dietro allo yeti oppure scalare la montagna per ottenere moltiplicatori per il movimento sul segna punti. Il gioco termina quando il primo giocatore raggiunge lo yeti. Molto scenografico da vedere anche se forse poco originale, bella l’idea della scalata al monte. Per il resto ovviamente un filler divertente ma senza pretese.
13:57 – Alla GateOnGames abbiamo provato Bandits On Mars. Simpaticissimo party game fino ad 8 giocatori dove si deve essere i più veloci a prendere certe carte sul tavolo in base ad altre carte scoperte dai giocatori, ricorda molto alla larga Jungle Speed. Aspetto molto interessante il fatto che ogni tanto si girano coperte le carte sul tavolo e si deve lavorare di memoria compensando eventuali lentezze di braccio. Dubbi sulla durabilità dei componenti dato lo sforzo a cui sono sottoposti.
13:13 – Alla Uplay abbiamo provato Il Grande Libro della Follia. Gioco cooperativo con regole semplici. Ogni personaggio ha una sua abilità speciale elementale. Lo scopo del gioco è sopravvivere a 6 round combattendo contro i mostri che compaiono ogni turno lanciando maledizioni. Al suo turno ogni giocatore può giocare carte elementali per eliminare maledizioni, lanciare incantesimi, potenziare carte, ecc. Presenta 3 possibili livelli di difficoltà. Esteticamente molto accattivante e immediato da imparare. Un filler “lungo”.
12:00 – Alla Apokalypseinc abbiamo provato Bucks, Bullets and Flowers. Gioco di chiaro stampo american ma con elevato controllo del rischio. I giocatori impersoneranno delle famiglie mafiose nella Chicago del proibizionismo. Il gioco è ricco di riferimenti storici, e ogni famiglia presenta il suo boss, le sue attività e i suoi killer. A turno i giocatori piazzano segnalini influenza nei quartieri in base alla fama della propria famiglia. Poi si mandano in giro per la città i propri uomini a svaligiare o prendere il controllo di attività, reclutare nuove leve, lavorare nelle attività di famiglia, ecc. La risoluzione delle azioni avviene inserendo tutti i segnalini influenza del quartiere dove si agisce in un sacchetto, influenza del giocatore attivo e poliziotti, e pescando tanti segnalini casualmente quanto il valore della skill che si sta testando (tra gun, family, robbery o stealth). Se si pescano più propri segnalini che avversari o poliziotti, l’azione ha successo. Il gioco ha un aspetto semicooperativo in quanto un giocatore impersona la polizia e gli altri giocatori dovranno cooperare per non farlo vincere. L’idea che mi da è di un giocone peso, ricco di regole e dettagli, e con una durata di 40 minuti a giocatore (fino ad 8 giocatori), però molto interessante ed ottimamente ambientato.
11:45 – Alle 12:00 il nostro Walter Plautus presenterà il suo libro, La Progettazione dei Giochi da Tavolo. Tutti noi nauti gli facciamo un enorme in bocca al lupo ;-)
10:14 – Alla Ghenos stiamo provando Celestia. Fino a 6 giocatori comandano una nave volante nell’attraversare terre lontane e pericolose. A turno ogni giocatore impersona il capitano e lancia tanti dadi quanti indicati dalla tessera destinazione e dovrà affrontare le minacce raffigurate sui dadi giocando carte dalla sua mano. Gli altri giocatori, in sequenza, decidono se scendere e guadagnare dei punti o andare avanti, scommettendo che il capitano riuscirà a superare la sfida, per guadagnare più punti. Bellissimo filler di scommesse e bluff.
9:34 – Finalmente, dopo un po’ di coda all’uscita dell’autostrada siamo entrati alla Play :-)
Ciao Nauti! Non ci conosciamo, anche se qualche volta in giro ci siamo già incrociati…
Vi leggo sempre e anche se non ho mai commentato, ne approfitto per ringraziarvi dello sbattimento: senza troppi giri di parole… siete dei Grandi!
Se “nel mezzo del cammin” della Play, ad un certo punto sarete stanchi della folla e avrete voglia di una pausa tra una novità e l’altra… Allora fate un salto al Pad. B-B28: accerchiati da ricostruzioni storiche e sotto lo sguardo immobile di pezzi da esposizione, ci saranno 2 tavoli giocabili (un po’ fuori dal tempo e forse anche un po’ fuori tema) degni almeno di uno sguardo: Castle Ravenloft “3D” e Heroscape “Arena”!
Se poi anche Maledice dovesse resistere alla tentazione…allora “Non ti curar di loro ma guarda e passa”
Ad ogni modo, buona Play a tutti!
Un saluto, Davide.
Grazie per l’invito, purtroppo il tempo è stato tiranno e le cose da provare e vedere davvero tante, quindi non siamo riusciti a passare. :-(
Ci organizzeremo per la prossima Play ;-)
Immaginavo… no problem, sarà x la prossima!
Il vostro live blog ė sempre il migliore,molto utile per chi alle fiere non ci può andare mai!
Mi spiace che tu non possa esserci in fiera… ma sono molto contento che trovi utile il mio live blogging. Grazie :-)
Aya! :D Le foto degli animali non possono finire sul paesaggio. Se ciò capita, il punto della foto scattata non vale. ;)
Molto carino come gioco. La Ghenos quest’anno ha effettuato delle ottime scelte per ciò che concerne le localizzazioni: Celestia e AYA.
Buona fiera e buon gioco.
Ah, mi sa che allora ce lo hanno fatto provare in una modalità più difficile di quanto non fosse in realtà :-D
Ci è piaciuto molto lo stesso comunque.
Io ho scambiato due chiacchiere con Nicola I. autore di MedioEvo universalis, è stato un incontro di dialogo molto bello e informale durante il quale ho potuto apprezzare ancora di più lo sforzo che ha impiegato per arrivare alla conclusione del suo capolavoro.
Sicuramente merita fare una sosta alla sua area.
m@
Purtroppo non abbiamo avuto tempo di fermarci, il padiglione B quasi non lo abbiamo visto. Comunque nel sito è presente una video intervista molto interessante all’autore che qui riporto per chi volesse saperne di più: https://www.gioconauta.it/2012/04/play-modena-specialemedioevo-universalis/
Interessante carrellata, anche se dispiace non aver visto Alone tra i titoli.
Dopo aver macinato regolamenti su regolamenti mi ero fatto anch’io un’opinione sui vari giochi:
Celestia mi è sembrato un titolo valido e sicuramente interessante, occorre saper bluffare e capire quando fermarsi e quando rischiare. Piaciuta anche l’ambientazione;
Bucks, Bullets and Flowers l’avevo saltato per via della durata, 40 minuti a giocatore non rientrano nelle mie possibilità ^_^’.
Più alla mia portata Sparafurmiis, idea originale anche se i giochi di destrezza sono la mia kryptonite;
Il Grande Libro della Follia mi aveva incuriosito fin da subito, tanto da spingermi a leggere il diario dell’autore in cui spiegava come era nata l’idea e come lavorando di concerto con la casa editrice era arrivato a stravolgerla completamente. Grafica super, ma forse mi aspettavo qualcosa di più vista la gestazione durata anni. Da provare.
Altro titolo targato Iello, Welcome to the Dungeon (che avevo già avuto modo di conoscere quando ancora si chiamava Dungeon of Mandom) sembra il classico filler carino e un po’ “bastardello” in cui devi capire quando rischiare e quando fermarti. Interessante, soprattutto perché questa nuova edizione ha più personaggi tra cui scegliere;
Su Bandits on Mars non mi dilungo visto che ne ho parlato nel precedente articolo assieme agli altri titoli della GateOnGames, ma vedo confermate le mie impressioni;
Ghenos si porta assieme a Celestia anche AYA e continua ad attirare la mia attenzione visto che il genere cooperativo è il mio preferito, se poi c’è da “costruire” abbiamo fatto bingo. Probabilmente entrerà nella mia collezione;
Magic Store continua ad accaparrarsi titoloni, non sono un amante della Mantic ma sono felice di vedere dei gioconi (in termini di componentistica) uscire dalla nicchia di Kickstarter per giungere a scaffale, almeno qualcuno posso saltarlo (anche perché stare dietro a tutti i titoli che escono richiede l’accensione di un mutuo ad hoc);
Originali i giochi dV Games, anche se per via di componentistica ed impatto scenografico ero più attratto da Yeti;
Per l’autoproduzione, mi fa piacere vedere che Arrr!!! è finalmente arrivato, ne avevo parlato su queste pagine nel lontano marzo 2014, ricordo ancora i dobloni dorati de I Pirati dei Caraibi e le carte in bianco e nero. Complimenti Mauro!
Quando ho visto Mouse Guard ho subito pensato a Mice and Mystics, ma l’ambientazione lo rendono adatto ad un target decisamente più adulto. Interessante variazione sul tema, ora sono curioso di vedere cos’altro uscirà per espanderlo. Grafica davvero bella secondo me, anche se c’è il rischio che il giocatore “di passaggio” fraintenda il genere bollandolo come clone di M&M;
Tenevo d’occhio Pendragon, purtroppo dovevo esserci anch’io al tavolo di Last Friday ;( Ottima impressione confermata, la modalità storia è intrigante e per niente posticcia. Altro dispiacere per il mio portafoglio ^_^’
Capitan Sonar mi ricorda Steam Torpedo, a questo punto attendo con ansia. Non fatemi aspettare troppo, eh!