Dalek Dice – Recensione

di Davide “Canopus” Tommasin Dalek Dice

Titolo

Dalek Dice

Autore Marco Maggi, Francesco Nepitello
Lingua versione provata Inglese
Editore versione provata Cubicle 7 Entertainment
Altri editori
Numero giocatori 1 / 6
Durata partita 20 minuti
Anno pubblicazione 2016
Altri titoli
Meccaniche Gioco di dadi e combinazioni
Dipendenza dalla lingua Nessun testo nel gioco
Prezzo indicativo (in data recensione) Poco meno di 15 €

Quando sulla copertina di un gioco vedo i nomi Maggi e Nepitello confesso che mi viene un certo brivido di terrore mentre alla memoria mi tornano titoli a cui non ho saputo resistere e che poi dentro la scatola invece del regolamento ci trovavo trattati di fisica quantistica. Non dico che fossero “giochi brutti” ma solo “giochi complessi” che potrebbero mettere in difficoltà giocatori di livello hardcore. Mi riferisco soprattutto a Marvel Heroes, Age of Conan e, il più recente ma ammetto anche meno complicato, Venetia. Ma dato che sono un grandissimo fan del Doctor Who (la serie nuova, non quella classica… mea culpa), quando passeggiando per Essen ho visto lo stand della Cubicle 7 Entertainment che era pieno zeppo di immagini delle varie incarnazioni del Dottore e dei suoi nemici più agguerriti (oltre che delle sue compagne) non ho saputo resistere e ho fatto man bassa delle due novità che presentavano, tra cui questo Dalek Dice. Per fortuna, il gioco non appare per nulla complicato (anche perché se riuscivano a realizzare un hardcore game con solo 10 dadi erano davvero dei geni) anzi, direi che le meccaniche sono al limite del banale. Ovviamente, immagino che molti lettori non sappiano molto del Doctor Who e dei suoi nemici più pericolosi (e che personalmente adoro), i Dalek… spenderò qualche parola nel paragrafo ambientazione.

Ambientazione

Il Doctor Who è una serie di fantascienza britannica con toni che variano velocemente dalla commedia al drammatico e che contiene elementi, in certi casi, al limite del trash, ma questa è una mia opinione personale. La serie è incentrata su un alieno umanoide errante, appartenente alla razza dei Signori del Tempo, che viaggia nello spazio e nel tempo con la sua astronave, il Tardis, la quale ha la caratteristica di essere molto più grande all’interno che all’esterno, inoltre ha le fattezze di una cabina della polizia inglese. Questo Dottore ha molteplici aspetti, in quanto quando arriva l’ora della sua morte, per un motivo o per un altro, trasmuta il suo aspetto cambiando faccia, e quindi pure attore protagonista; inoltre ha una certa predilezione per la Terra dove in quasi ogni serie “recluta” una compagna che gli faccia compagnia nei suoi viaggi e lo aiuti nelle sue improbabili avventure. Tutto questo a grandi linee, molto grandi linee dato che di questa serie ce ne sarebbero di cose da dire, ma volevo solo fornire una prima e grossolana infarinatura, non me ne vogliano i fan. Ma che c’entra con questo gioco? I principali nemici del Dottore, e dei Signori del Tempo, sono i Dalek: degli alieni metà organici e metà robotici, con la forma di una “saliera”, e che hanno come unico scopo lo sterminio delle altre forme di vita, in primis i Signori del Tempo. Caratteristica fondamentale dei Dalek è, oltre ad una avanzatissima tecnologia, quella di eliminare tutto quel che respira urlando “sterminare… sterminare”. In questo titolo vestirete proprio le “saliere” dei Dalek nel tentativo, assolutamente non giustificato da nessun punto del regolamento, di sterminare più umani possibili senza farsi fermare dal Dottore… il tutto a suon di dadi.

Materiali

Dalek Dice - Dadi - fonte: bggIn una minuscola confezione cilindrica con raffigurate scene dei Dalek occupati nella loro attività preferita, ossia sterminare, trovano posto 10 dadi speciali. Speciali nel senso che le 6 facce di ogni dado riportano le seguenti icone:

  • La sagoma di un Dalek con un valore che può essere 2 o 3;
  • La sagoma di un umano con un valore che può essere 2 o 4;
  • La sagoma del Tardis, l’astronave del Dottore, in questo caso si parla di “risultato Dottore”;
  • La sagoma di un Dalek che spara un raggio a forma di fulmine, in questo caso si parla di “risultato sterminio”.

La “scatola” del gioco è davvero molto piccola, ottima da trasportare ma a stento si riesce ad infilarci dentro il regolamento insieme ai 10 dadi. Considerate che il regolamento è un semplice foglio A4 che viene piegato più volte. Inoltre la confezione funge da contenitore lancia dadi.

Setup e regolamento

Il setup è praticamente inesistente, il tempo di procurarsi carta e penna per segnare i punti. Il regolamento non presenta praticamente immagini se non le icone dei dadi. Al termine del breve regolamento è riportato un esempio di turno completo e molto dettagliato. Regole spiegabili in poco meno di 5 minuti e davvero banali.

Meccaniche

Dalek Dice - Scatola - fonte: bggMeccanica semplicissima. Per prima cosa dovete sapere che si tratta di un gioco a punti e vince il primo giocatore che arriva a 60 punti, terminando però il round di gioco. Sostanzialmente ogni giocatore lancia i suoi 10 dadi e può effettuare tutti i rilanci che vuole fintanto che mette “da parte”, ossia non rilancia e tiene valido il risultato, almeno un dado. Ad ogni lancio il giocatore è obbligato e tenere uno, e uno solo, risultato Dottore e uno, e uno solo, risultato Sterminio, rilanciando gli altri dadi con queste icone. Con le icone umani e Dalek, invece, può farci quello che vuole, tenere e rilanciare i dadi a seconda di cosa prevede la sua strategia. Il turno di un giocatore, prima di passare al successivo, può terminare per 3 motivi:

  • Non ci sono più dadi da rilanciare o il giocatore decide di non rilanciare altri dadi.
  • Ha messo da parte il terzo dado con un’icona Dottore.
  • Ha messo da parte il terzo dado con un’icona sterminio.

A questo punto si procede al calcolo dei punti. Se non ci sono tre risultati Dottore o sterminio, si procede al confronto della somma dei valori dei dadi con raffigurata l’icona dei Dalek, con la somma del valore dei dadi con raffigurata l’icona degli umani. Se il valore dei Dalek è superiore a quello degli umani, i Dalek riescono nella loro opera di sterminio e fanno tanti punti quanti umani eliminati (ossia la somma dei valori dei dadi con l’icona umani), più un bonus di 5 punti se il giocatore è riuscito a utilizzare tutti i dadi. Viceversa, gli umani sono in vantaggio numerico e battono i Dalek (dal punto di vista dell’ambientazione impossibile e assurdo) e il giocatore fa 0 punti. Altre due possibilità sono che il giocatore ottenga il terzo risultato Dottore o il terzo risultato sterminio. Nel primo caso il turno del giocatore termina immediatamente e guadagna 0 punti, anche nel caso in cui nello stesso lancio comparisse il terzo risultato sterminio. Infine, se il giocatore riesce ad ottenere il suo terzo risultato sterminio, i Dalek riescono a fare un lavoro con i fiochi e guadagnano il doppio dei punti raffigurati su tutti i dadi con l’icona umani messi da parte indipendentemente dal valore delle icone Dalek, più il solito bonus di 5 punti se sono stati utilizzati tutti i dadi.

Conclusioni

Grafica e componentistica

La grafica del contenitore è sicuramente accettabile ma non esaltate e il porta dadi si presenta compatto e molto trasportabile, ma piuttosto inutile dato che si tende a lanciare i dadi con le mani. Lo spazio è piuttosto risicato e non è stato facile incastraci dentro il regolamento con i 10 dadi. I dadi sono sostanzialmente dei dadi comuni con delle icone speciali incise e con grafica e forma sicuramente funzionale ma non esaltante.

Ambientazione

Nessuna ambientazione, il gioco è completamente astratto e vive sfruttando il marchio Doctor Who, senza agganciarsi in nessun modo con alcun aspetto specifico della trama della serie se non il fatto che i Dalek sono cattivi e urlano “sterminare… sterminare” mentre eliminano tutto quel che riescono.

Regolamento

Regolamento semplice per spiegare una meccanica ancora più semplice. Non necessità di immagini e il foglio A4 su cui è stampato è più che sufficiente. Molto apprezzabile la presenza di un esempio che descrive in modo completo un intero turno di gioco.

Meccaniche e dipendenza dal caso

Essendo un gioco di dadi è lasciato quasi tutto al caso. L’unica scelta praticamente concessa al giocatore e se fare una partita rischiosa puntando ai tre risultati sterminio o giocare come formichina e racimolare dadi Dalek e umani. Strategie che fossero intermedie tra queste due non mi sono apparse molto efficienti, se non in fase correttiva giusto per tentare di minimizzare le perdite se butta male il tentativo di racimolare 3 risultati sterminio. Di fatto il gioco appare come una specie di rilevatore della vostra propensione al rischio, ma non offre assolutamente molto di più. Dalle 5 partite che ho fatto, posso dire che statisticamente (anche se il campione non è assolutamente significativo) puntare ai 3 risultati sterminio paga leggermente più spesso che giocare sul sicuro. Le partite possono durare da quasi una decina di turni ad appena due, nel secondo caso con un giocatore che vola incontrastato verso la vittoria già dal primo turno.

Interazione tra i giocatori

Ogni giocatore esegue il suo turno indipendentemente da quello che hanno fatto tutti gli altri. L’unica cosa che influisce è il fatto che i punteggi sono visibili e quindi un giocatore che si sta avvicinando ai 60 punti può spingere gli avversari a essere più propensi al rischio.

Longevità

Purtroppo il titolo non offre molte variabili di mutamento da una partita alla successiva.

Scalabilità

Praticamente perfetta dato che non c’è interazione. Inoltre i turni sono piuttosto veloci e non si sono sentiti grossi tempi morti nemmeno giocandolo in 5. Certo, se poi si vuole fare la follia e giocarci tipo in 10 temo che la cosa potrebbe finire per annoiare.

Impressioni giocatori

Di certo non vi sentirete dei Dalek, qualche partita fatta con il gruppo giusto spinge a fare un po’ di casino nel commentare i risultati degli avversari e magari spingerli a rischiare nella vile speranza di vederli ottenere 3 risultati Dottore (il manuale non prevede nulla sulla comunicazione tra i giocatori). Per il resto il gioco è freddo come lo spazio cosmico tra le galassie dove nessuno può sentirti urlare e le scelte strategiche sono assai risicate offrendo ben poco appeal per neofiti e non solo. Certo, attirerà la curiosità iniziale degli appassionati della serie.

Giudizio personale

Sinceramente non posso non dire che speravo in qualcosa di più da un titolo sui Dalek, anche se un gioco di dadi. Certo, con solo 10 dadi a disposizione non si possono fare miracoli. Ma si poteva investire di più e cercare di raggiungere la sensazione di gioco che può dare un King of Tokyo/New York piuttosto di un Justice League Hero Dice. Sono un po’ deluso che i miei alieni sterminatori preferiti siano stato così “bistrattati”, speravo in qualcosa di più. C’è da dire che rispetto ai due titoli sopra citati Dalek Dice offre maggiore trasportabilità, regolamento più semplice e minore occupazione sul tavolo da gioco. Ha sicuramente il vantaggio di poterlo infilare in qualsiasi borsa porta giochi e di essere utilizzato come riempitivo davvero veloce finché si aspetta l’arrivo di qualche amico al tavolo da gioco (con il rischio però, vissuto dal vivo, che venga presto abbandonato all’arrivo dell’amico atteso). Ma è davvero poco e la concorrenza è agguerrita.

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Pro

Contro

Molto trasportabile.

Ambientazione inesistente, utilizza solo il marchio Doctor Who.
Durata estremamente contenuta e bassi tempi morti. Meccanica che non offre molte scelte.
Regolamento che presenta nel dettaglio e in modo chiaro un intero turno di gioco. Estrema casualità, al punto che il vincitore potrebbe essere deciso già dal primo turno di gioco.
Bassa occupazione sul tavolo da gioco e giocabile virtualmente ovunque.

Interazione assente.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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