Play 2021 | Live Blogging dell’evento

di Gioconauta | Play 2021 | Live Blogging dell’evento

Potremmo definirlo un momento storico, a mio parere lo è, perché dopo un anno e mezzo di emergenza sanitaria (ovviamente non ancora terminata) ricominciamo con le fiere e finalmente torna Play, Festival del Gioco. Non vorrei sembrare ingiusto, so che non è la prima manifestazione di settore e sicuramente tutti quei gruppi e aziende che si sono impegnati ad organizzare eventi all’aperto e non solo (un esempio tra tutti GiocAosta) vanno lodati e ringraziati. Ma la Play è un’altra cosa, non me ne volete. È l’evento italiano di riferimento per i boardgame insieme a Lucca Comics e a mio avviso supera anche quest’ultimo per opportunità di gioco e novità.

Questa Play, a mio parere, è un momento importante per tutti noi giocatori, perché, considerando la portata dell’evento, è la vera pietra miliare per poter dire che la luce in fondo al tunnel di questo brutto periodo non solo si inizia a vedere ma è anche abbastanza vicina.

Ma bando alle ciance a veniamo al cuore della questione. Per chi non lo sapesse Play Festival del Gioco si terrà dal 3 al 5 settembre presso Modena Fiere. È una fiera in una situazione straordinaria che comporterà diversi cambiamenti e novità, una di queste è l’ingresso solo se provvisti di mascherina e green pass, è utile ricordarlo. Noi nauti saremo presenti tutti e 3 i giorni della fiera e, novità di quest’anno, saremo anche ospiti dello stand di Fantasia Store con un tavolo dimostrativo dove vi faremo provare vecchie glorie e, soprattutto, qualche novità ludica. I giochi che presenteremo saranno: Earthborne Rangers, Gloomhaven Jaws of the Lion, Parks, Renature, Oath e Sherlock Holmes Consulente Investigativo. Le dimostrazioni saranno divise in turni, non dureranno mai più di un’ora e dovranno essere prenotate dentro lo stand.

Ma non faremo solo questo. Gireremo anche la fiera, se ci incontrate salutateci ma non picchiateci, se possibile giocheremo come non ci fosse un domani e, come ogni edizione della Play, faremo il nostro solito Live Blogging dell’evento. Quindi seguite questo articolo per sapere tutto quello che proviamo e i nostri pareri in tempo reale o quasi. L’articolo sarà aggiornato più volte durante la giornata quindi tenete a portata il tasto F5 (quello di refresh del browser) a portata di mano.

Buona lettura e soprattutto buon gioco.

Domenica 05/09: Terzo giorno di fiera

19:13 – Play volge al termine ed è stato fantastico tornare a vivere un evento simile. Soddisfatti della tre giorni ludica torniamo verso casa con molte considerazioni a riguardo. Non mancate di seguirci nei prossimi giorni e durante le prossime live dove condivideremo con voi tutte le nostre conclusioni a riguardo!

18:26 – Flora ha ricaricato le pile german facendo qualche turno a Bonfire allo stand Red Glove. Il flusso di gioco scorre tranquillamente una volta effettuati i primi turni. L’ambientazione é un po’ posticcia, ma la necessità di ottimizzare al meglio le mosse ci porta a rimanere incollati al tavolo. Il cuore del gioco é racchiuso nella meccanica di reperimento delle tessere per svolgere le azioni, che condiziona il giocatore sia in senso strategico che tattico. Le tessere azioni-jolly non sono abbastanza da perdonare errori pesanti di pianificazione. L’utilizzo degli specialisti, se gli astri si allineano ed esce una carta adeguata la situazione, aiuta decisamente nelle prime fasi della partita. Da rigiocare a casa, lontani dalla pazza folla. Forse il gioco che le é piaciuto di più in tutta la fiera! Se volete approfondire il gioco, trovate l’anteprima di Renberche qui e il video di Maledice qua.

17:56 – Per la gioia del Doc abbiamo provato Last Message della Mancalamaro. Un deduttivo uno-contro-tutti, semplice e incredibilmente originale. I giocatori si divideranno in due fazioni: il criminale che gioca da solo; vittima e investigatori che dovranno collaborare. Al centro del gioco c’è un disegno complicatissimo (lo vedete nella foto sotto), ricco di personaggi e dettagli. Il criminale sceglierà quindi un personaggio dell’illustrazione che lo rappresenterà. La vittima, che è l’unica a conoscere la vera identità del criminale, ha 4 turni per indirizzare gli investigatori verso il colpevole. Per farlo invierà 4 messaggi agli investigatori, disegnandoli su una serie di lavagnette di plastica divise in 9 quadranti. Ma il criminale potrà occultare il messaggio prima che raggiunga gli investigatori, cancellando alcuni dei quadranti. I quadranti cancellati saranno 5 nel primo, 4 nel secondo, 3 nel terzo e 2 nell’ultimo messaggio. Prima che il tempo a disposizione della vittima scada, gli investigatori dovranno riuscire a dedurre da questa serie di messaggi incompleti chi sia il criminale tra quelli disegnati al centro del tavolo. Ta-daaan! Last Message si è rivelato davvero una bella sorpresa. Spettacolare! L’unico rimpianto è che non sia arrivato in fiera pronto per la vendita.

17:25 – Alla Giochi Uniti Canopus ha assistito a una partita di Cacciatori di Mostri, l’ultima fatica di Richard Garfield (Magic: The Gathering, Netrunner, King of Tokyo, Bunny Kingdom, etc). In questo gioco di carte impersoneremo cacciatori di mostri esotici, intenti a guadagnare prestigio durante le periodiche esposizioni al palazzo reale. Ma non temete, alla fine i mostri vengono liberati, mica ce li mangiamo. All’inizio di ogni round viene rivelata una carta che incentiva il possesso di un particolare lotto di mostri. Dopo di che si avvia il classico draft: i giocatori hanno ciascuno 8 carte in mano, ne tengono una e passano le altre. La carta potrà essere giocata subito, pagandone il costo. O potrà essere riservata per un momento successivo, pagando una moneta. Durante questa fase si potranno giocare carte Terra, che sono di 6 tipi. Sfruttando le diverse combinazioni di carte Terra sulla nostra plancia potremo quindi evocare i mostri (non vi nascondiamo un certo senso di deja vù). Ma il gioco prevede anche una seconda risorsa: il vile denaro! Che invece ci servirà a assoldare aiutanti, nonché obiettivi segreti e eventi. Al termine di ciascun round avviene l’esposizione dei mostri al palazzo reale. Per esporre i mostri più mordaci, dovremo essere dotati del numero di gabbie da essi richiesto. Il Re concederà un numero variabile di gabbie, basato sul tiro di 3 dadi, e noi dovremmo provvedere alle mancanti. Se riusciremo a contenere i mostri bene, altrimenti subiremo dei malus. Al termine dell’esposizione i mostri verranno liberati e si avvierà un altro round. Al termine del quarto round la partita termina e si procede al conteggio dei punti. Il gioco si presenta molto bene, con un comparto illustrativo di tutto rispetto, ed è particolarmente dinamico. A livello di meccaniche Canopus lo vede come un incrocio tra Seven Wonders e Magic: The Gathering. Nb: nessun mostro (e giocatore american) è stato maltrattato durante questa demo.

15:55 – Generals è un gioco che vuole simulare gli RTS più famosi del mondo elettronico (Command and Conquer, Warcraft, etc). Il gioco prevede 4 fazioni diverse e può essere giocato anche a squadre. Per programmare le azioni piazzeremo 5 token coperti dietro alla nostra plancia, per poi rivelarli simultaneamente agli altri giocatori. Secondo l’ordine prestabilito ogni azione viene svolta dai giocatori che l’hanno programmata. Le azioni ricalcano quanto previsto dalla maggior parte dei giochi di strategia in tempo reale: dal movimento delle truppe alla costruzione di edifici. Nel caso dell’azione di costruzione, potremo piazzare una tessera dell’edificio in costruzione vicino a uno dei nostri operai. Dagli edifici potremo poi programmare le unità reclutare, ma dovremo assicurarci che abbiano un costante approvvigionamento energetico. Ci saranno poi delle azioni speciali che potremo ottenere dalle carte. Finita la fase incentrata sui token, passeremo a quella di generazione delle risorse. Durante questa fase genereremo le risorse dagli edifici e potremo sfruttare le risorse naturali presenti sui territori controllati fino al loro esaurimento, come pozzi petroliferi e miniere. Finita anche questa fase il round ricomincia, finché non saranno raggiunti gli obiettivi della fazione. Chiaramente non potevamo tralasciare il combattimento, che è una azione alimentata da dadi. I dadi utilizzati varieranno in base alle truppe utilizzate e alle eventuali tecnologie equipaggiate. Qui potremo attingere da un ampio ventaglio di tecnologie belliche, che va dai carri armati alla fanteria, passando per l’aviazione. Il combattimento è incentivato dal gioco, che ci restituirà punti vittoria in caso di edifici distrutti e carte potenziamento in caso di unità nemiche catturate. La sensazione di videogioco di strategia in tempo reale è totale, dalla gestione delle risorse al combattimento, ed è ben concretizzata dalla simultaneità delle azioni nella fase token. Maledice lo ha stra-promosso e ha già programmato le azioni per il prossimo round, ma per asfaltargli la base dovremo aspettare la campagna Kickstarter di marzo/aprile. “For Mother Russia!”

14:24 – Ai tavoli della Studio Supernova Flora si è seduta a provare Nidavellir, un gioco di aste e set collection. Durante la partita i giocatori dovranno reclutare nelle tre taverne della città i nani migliori, puntando in segreto delle monete, al fine di aggiudicarsi la possibilità di sceglierli per primi. Ogni nano appartiene a cinque famiglie. Ciascuna famiglia darà abilità diverse a metà partita per chi ne detiene le maggioranze e conferirà al giocatore punti vittoria in maniera diversa a fine partita (es. incremento non lineare, moltiplicazione del numero dei nani per i gradi, ecc). Al completamento di un set di 5 colori diversi di nani sarà possibile reclutare un eroe, con un’abilità asimmetrica unica. Scelta di design fondamentale al fine di conferire longevità al titolo.

13:58 – Canopus ha sentito le parole funghi e spazio nella stessa frase e non ha potuto fare a meno di sedersi al tavolo. Ha finito così per provare il prototipo di un gioco tecnologico a tema spaziale della casa editrice Tablescopia,  che raggiungerà Kickstarter entro la fine dell’anno. Durante la partita i giocatori collocheranno delle navi spargi spore tra i pianeti di diverso colore sulla plancia. Il colore delle navi, rappresentate da delle tessere geometriche, è analogo a quello di alcuni pianeti e simboleggia l’habitat che potrà essere fecondato da quella particolare nave. Per rilasciare il prezioso carico nello spazio e fecondare i pianeti, i giocatori dovranno prendere il cellulare e fotografare il panorama. La app del gioco rintraccerà quindi le tessere geometriche e ne amplificherà la dimensione, simulando lo sporeggiamento nello spazio. L’ampiezza e l’intensità della nube di spore scaturita sarà determinata dal numero di puntini presenti sulla nave da cui nasce. La nube di una nave con molti puntini si sormonterà a quella di una nave più debole, ma le navi di eguale potenza potranno mescolare le nubi, generando nuovi colori. Scopo del gioco è fecondare più pianeti possibili. La demo prevedeva solo la modalità puzzle game, ma Canopus l’ha trovata un’idea interessante. Tutto dipende da come sarà sviluppata.

12:38 – Alla Giochi Uniti troviamo il prototipo di Defcon e non manchiamo l’occasione per provarlo. Si tratta di un titolo in stile Risiko ma ultra rapido, la partita anche in 4 rimane intorno ai 60 minuti. Durante ogni turno i giocatori svolgeranno una fase di produzione e una di attacco. Entrambe queste fasi sono influenzabili dalla mano di carte con cui potremo giocare patti e altri effetti. La prima fase ci permette di fare acquisti in base al nostro PIL, quest’ultimo dipendente da due scale di punteggio che  misurano le nostre conquiste e i gesti umanitari. Acquistate le truppe (soldati, navi, cinte murarie, missili intercontinentali, etc) possiamo disporle in attacco o in difesa. Le truppe posizionate in attacco permettono di dichiarare delle minacce verso gli altri giocatori. la successiva fase di attacco va a risolvere le zone in cui ci siamo mossi con un lancio di dadi con due soli valori di colpito o mancato. Dopo 5 turni la partita si conclude e si vanno a sommare i punti della scala del pil in cui si è più avanti oltre ad altri determinati dalle carte. Canopus nonostante gli elementi fortunosi del titolo, si è molto divertito apprezzando la rapidità e gogliardia del titolo. Una vera guerra lampo.

11:52 – Sir Chester Cobblepot ci ha presentato Commedia Inferno, gioco di carte con draft asimmetrico. I giocatori infatti non hanno tutti lo stesso quantitativo di carte in mano e per questo si completerà il draft in tempi diversi. Si tratta di un gioco matematico dove collezionare carte di diverso valore cercando di evitare i doppioni. Questi verranno esclusi dal conteggio finale, vince chi ha collezionato piu punti sulle carte. Non mancano effetti particolari per sovvertire il turno di gioco come il cambio del primo giocatore che influenzerà direttamente il sistema di drafting. Si tratta di un titolo per neofiti dalle splendide illustrazioni che ben omaggiano l’anniversario dei 700 anni dalla morte del poeta. Incluse anche l’espansione Gironi che introduce degli eventi e Virtù. Canopus lo ritiene ben fatto per un filler che punta ai casual gamer.

10:58 – Alla Oliphante Canopus si siede a provare Espresso Doppio, gioco di cucchiaini, tazzine e piattini, gli ultimi due dei quali fatti in vera ceramica. I giocatori devono muovere gli elementi su una tovaglietta divisa in 5 posizioni nel tentativo di replicare i pattern rappresentati sulle carte obiettivo. Al proprio turno un giocatore può muovere un elemento o scambiare di posto due elementi. Non è possibile posizionare due elementi dello stesso tipo nella stessa locazione. Quando uno dei giocatori completa il proprio mazzo degli obiettivi, la manche ha termine. Ogni partita si sviluppa lungo tre manches. Canopus era partito con qualche remora ma dopo averlo provato lo ha trovato dinamico e veloce anche se ha trovato un po’ lunghe le tre manches per quello che regala il gioco in termini di divertimento. Ma nulla vieta di finire prima e di mettere sul fuoco una moka da 3 per servire il caffè agli ospiti.

10:03 – Flora é andata a provare One more quest presso lo stand della Horrible Guilds, kickstarter che verrà lanciato prossimamente (non si son sbottonati dandoci una data) e presentato in anteprima mondiale a Modena.
OMQ fonde le meccaniche di un classico gioco di ruolo con le peculiari modalità di lancio dei dadi per i tiri caratteristica, presenti in dungeon fighter. Invece di tirare semplicemente il dado, i nostri avventurieri dovranno colpire un bersaglio circolare presente sul tavolo, seguendo delle precise istruzioni, come, ad esempio, tirare il dado tenendo le mani incrociate oppure facendo una piroetta oppure mantenendo gli occhi a livello del tavolo e così via. Trovate alcuni esempi di tiri nelle foto. Il gioco e l’ambientazione scanzonata ci hanno divertito, complice anche la verve del dimostratore. Naturalmente Flora non ha alcuna abilità di coordinazione motoria, ma questo non ha scalfito la sensazione positiva al tavolo. Da giocare con la giusta compagnia, non eccessivamente seriosa.
In attesa del Kickstarter, le regole del Quick starter, se volete approfondire, le trovate qui: https://www.horribleguild.com/one-more-quest-kickstarter/

9:07 – Ed eccoci al terzo e ultimo giorno di fiera pronti alla scoperta di nuovi ed interessanti titoli. Vediamo cosa avremo il piacere di provare e di raccontarvi in questo finale di Play.

Sabato 04/09: Secondo giorno di fiera

19:45 – Anche il secondo giorno di fiera volge a conclusione. Sicuramente l’affluenza di giocatori è stata superiore a ieri, si dice che i biglietti siano andati sold out, ma comunque il numero di persone è decisamente minore delle scorse edizioni anche per i limiti dovuti all’emergenza sanitaria. Iniziano ad andare in esaurimento anche i giochi in negozi e dagli editori.

18:40 – Alla Ghenos/DVGiochi Abbiamo provato Ensemble, gioco da 2 a 12 giocatori che ricorda molto alla lontana Dixit. Ad ogni turno si estrae una carta (ognuna riporta una illustrazione) e la si deve associare ad una delle carte della riga centrale. All’inizio la riga riporta solo due carte ma man mano che il gioco procede se ne aggiungeranno, fino a superare quota nove, con la vittoria o in caso contrario la sconfitta. Nel turno quindi si gira una carta e i giocatori votano segretamente la carta che credono sia la più vicina come associazione; ad esempio se c’è Mary Poppins e un ombrello (spoiler!). Quando tutti hanno votato si rivelano le scelte e se tutti i giocatori hanno scelto la stessa carta allora l’obiettivo è raggiunto, in caso contrario la carta più votata sarà la nuova di riferimento e si potrà anche perdere un punto vita. Si procede così quindi fino alla vittoria o all’azzeramento dei punti vita con conseguente sconfitta del gruppo. Un party game molto divertente (e non lo diciamo per palesi conflitti di interesse, o si?), con una buona scalabilità e che presenta anche degli elementi di crescita del gioco, infatti sarà possibile sbloccare delle modalità aggiuntive man mano che le partite si vinceranno, con modalità nuove.

17:58 – Tornati a curiosare fra i titoli di Studio Supernova, l’editore ci anticipa alcune novità fra le loro prossime uscite.
Dreamember, gioco di carte che mixa Paroliamo e Perudo in cui i giocatori dovranno creare parole con tutte le lettere delle carte scritte in bianco senza inserire quelle scritte in rosso. I giocatori successivi potranno dubitare che il giocatore di turno ne abbia trovata una. Se avrà bluffato il giocatore dovrà pescare due carte aggiuntive nella propria mano. Scopo del gioco è invece quello di eliminarle tutte.
Altre pubblicazioni saranno Inis della Matagot e Exceed Street Fighter, basato sull’omonimo videogioco. Infine per la collana Borsastratti uscirà Spider Dance ultimo titolo prima che questa subisca una evoluzione che avremo modo di scoprire nei prossimi mesi.

17:24 – Pendragon Studio ci ospita per l’anteprima di The Thing. Canopus non perde occasione per provare il gioco e si accomoda al tavolo. Ogni giocatore prende i panni di un personaggio e ad uno di loro viene anche assegnato segretamente il ruolo della Cosa. Durante la partita i giocatori cercano di liberarsi dell’alieno in varie maniere fronteggiando le difficoltà dell’artico e della base. La struttura infatti è danneggiata in parte e sia il clima che altri eventi potranno creare nuove situazioni da risolvere nel corso della partita. La Cosa invece cercherà di infettare i giocatori occupando le stesse stanze dove sono presenti con un sistema a gettoni, che vengono scambiati tra i gicoatori quando si incontrano, in cui se il giocatore pesca il simbolo della cosa viene a sua volta infettato. Ogni giocatore ha delle carte a disposizione con cui può utilizzare, riparare oppure sabotare la zona dove si trova. Ovviamente se ci sono più personaggi in una zona, le riparazioni possono essere più rapide e gli utilizzi più “performanti” anche se d’altro canto si rischia di essere infettati. Le carte poi vengono riassegnate ai giocatori dal primo giocatore a suo piacere, certe volte prestando il fianco ad accure e sospetti. Alla fine di ogni turno c’è una fase votazione che farà aumentare i punti dei personaggi sul tracciato del sospetto. Chi è più avanti può essere sottoposto a verifiche se è umano o no con il kit medico o la prova del lanciafiamme e del filo (come nel film) sempre che i gicoatori siano riusciti a procurarsi gli oggietti necessari. Il gioco ha varie modalità per concludersi: fuga con l’elicottero o col gatto delle nevi, congelamento della base, o anche con la cosa che si rivela e inizia ad attaccare pesantemente i giocatori. E’ un gioco votato in primis al bluff che Canopus ha trovato ben fatto, molto divertente ma, proprio per il suo design, da giocare con il gruppo giusto per godere appieno il titolo.

16:12 – Sempre alla Fever Games Renberche trova posto anche per Mantis Falls, un cooperativo con possibile traditore che può coinvolgere dai 2 ai 3 giocatori. In questo gioco impersoneremo dei testimoni di un omicidio e dovremo fuggire da un killer, che ci insegue per zittirci per sempre. All’inizio vengono distribuite le carte ruolo (massimo due testimoni e un killer), che vanno tenute coperte agli altri giocatori. In una partita potremo quindi essere tutti testimoni (e avere così un cooperativo al 100%), ma non lo sapremo fino alla fine della partita. Durante ogni turno ci muoveremo sulle carte città e riveleremo una carta evento. Questa potrà essere o bianca o nera. Se è bianca va tenuta scoperta e tutti i giocatori sapranno cosa aspettarsi alla fine del round quando si attiverà; se è nera va tenuto nascosta e spetta al giocatore che l’ha pescata decidere cosa rivelare prima che si avveri. Sempre durante il turno potremo giocare delle carte, elemento principale del gioco. Ogni carta è associata a un simbolo e durante un turno potremo giocare quante carte vorremo, purché tutte con lo stesso simbolo. Queste carte hanno vari effetti: ci permetteranno di contrastare i nemici, potranno curarci o potremmo usarle per ostacolare gli altri giocatori.
I testimoni in questo gioco non vincono, sopravvivono! Per quanto riguarda l’obiettivo del killer… beh, ve lo lascio immaginare.
Il gioco ha stuzzicato tanto le polacche papille di Renberche, che ne ha fatto il suo primo acquisto in fiera. Anche se lo considera un gioco quasi esclusivamente da 2 giocatori. In una partita a 3 infatti, durante ciascun round i giocatori assumeranno a turno il ruolo del “passante”, che ha meno margine d’interazione rispetto agli altri due che sono considerati “attivi”. Sarà da fidarsi?

 

15:27 – Alla Fever Games Renberche prova Predoni di Scizia. In un gioco dal puro stile german ogni giocatore esegue, tramite il proprio meeple, un’azione oppure una razzia. Ogni volta che si compie un’azione, ne consegue un’altra determinata dal meeple che si va a prendere da un’altra casella del tabellone. Questo permette di recuperare risorse, pescare e giocare carte. Queste ultime hanno un peso significativo nel gioco. Le carte personaggio creano il proprio clan, e forniscono bonus in battaglia e azioni aggiuntive, ci sono poi le carte aquila e cavallo, che invece potenziano i personaggi. Le razzie sono simili alle azioni: deve essere mandato un meeple per svolgerle, ma devono essere soddisfatte le condizioni necessarie per attivarle. Consentono di ottenere le risorse indicate ma determinano anche delle ferite (tramite lancio di dadi) che i propri personaggi subiranno, potenzialmente fino alla morte. La tessera razzia fornirà poi l’accesso a dei punti vittoria se presa in un secondo momento con una determinata azione. Se infatti il giocatore soddisfa nuovamente le condizioni, ottiene il bonus in punti indicato. Renberche ha trovato il gioco dinamico, con un turno veloce e piacevole nel suo svolgimento. Interessanti inoltre il sistema dei colori meeple che determinano modifiche sulle risorse e la variaiblità delle carte personaggio. Molto bella anche la grafica complessiva.

14:11 – Abbiamo provato Jurassic Park Danger, un titolo entry level in cui un gruppo di avventurieri affronta i dinosauri dell’isola nel tentativo di portare a termine alcune quest per poi fuggire. Ogni giocatore muove un personaggio del film e uno fra loro invece governerà tre dinosauri in una competizione uno contro tutti. Il giocatore dei dinosauri cercherà di togliere punti vita agli altri giocatori portando a segno gli assalti contro i loro personaggi. Se gli attacchi vanno a buon fine, gli altri giocatori perdono carte dalla propria mano riducendo così le proprie possibilità di azione per poter fuggire dall’isola dopo aver completato il loro obiettivo personale. Maledice e Canopus lo reputano la vera sorpresa della fiera fino a questo momento in quanto nella semplicità e immediatezza del titolo hanno trovato un gioco asimmetrico e fortemente bilanciato fra personaggi e dinosauri. Non da ultimo anche molto ambientato in quanto vengono ricostruite le scene del film che emergono durante il corso della partita. Ci volevano i dinosauri per mettere d’accordo german e american.

12:23 – Canopus attirato dalla mega versione tridimensionale allestita da Studio Supernova, prova Shifting Stones. Formato da una matrice 3X3 con quindi 9 blocchi di diversa forma e colore, il gioco chiede di risolvere combinazioni presenti nella propria mano di carte replicandole all’interno della matrice. Per fare questo i giocatori sempre usando la propria mano dovranno muovere, spostare, ruotare i blocchi della matrice così da soddisfare i risultati dei pattern sulle proprie carte e ottenerne i punti. La partita termina quando un giocatore ha reclamato un certo numero di carte. Canopus si è divertito ed ha apprezzato il titolo che consiglia però per due massimo tre persone dove ancora si possono fare pianificazioni. In quattro/cinque invece si deve necessariamente attendere il turno degli altri prima di ragionare sulle mosse da fare in quanto l’area di gioco viene del tutto rivoluzionata da un turno all’altro per poter prevedere in anticipo una strategia.

11:45 – Alla Little Rocket Games Renberche si ferma a provare Santa Monica, gioco di carte in cui ricreare la spiaggia della omonima località balneare. Ad ogni turno i giocatori acquistano una carta dal mercato per implementare la loro zona di costa suddivisa in due fasce, spiaggia e lungo mare. Ad ogni piazzamento, ogni giocatore cercherà di incrementare le proprie combinazioni di edifici\effetti con cui massimizzare i punti nel corso della partita. Altro elemento da gestire sono i visitatori da muovere con un mezzo che si sposta lungo il litorale. Il gioco termina al piazzamento della 14esima carta e si procede alla conta dei punti considerando sia le combo ma anche i malus da sottrarre per eventuali mancanze non colmate nel corso della partita. Renberche si alza dal tavolo soddisfatto per il divertimento che offre il titolo nella mezzora dedicatagli. Piaciuta anche la grafica minimal. Qualche perplessità sul bilanciamento delle carte da chiarire con altre partite.

11:15 – Alla Ludus Magnus Studio Maledice affronta Black Rose gioco di combattimento fra maghi che come tema ricorda Mage Wars della Fantasy Flight. Dopo aver scelto il proprio mago ad inizio partita con il proprio set base di carte, si possono comprare altre carte dalle varie scuole di magia possibili (necromanzia, alchimia, etc). Una volta armato il proprio personaggio, ci si muoverà attraverso le stanze della mappa esagonale dove rivendicarne il possesso e combattere gli altri maghi. In tutto questo un terzo incomodo, il Black Rose, mosso da intelligenza artificiale verrà a scombinare i piani di tutti, generando eventi e attaccando i giocatori. Ad ogni fine turno i giocatori conseguiranno punti per le maggioranze oltre ai punti ottenuti per gli scontri. Maledice è esaltato dalle fantastiche miniature e dal mix di meccaniche che ben fondono controllo territorio e skirmish. Non è però un gioco immediato, i cavilli si sentono fin da subito e la padronanza del titolo avrà sicuramente bisogno di diverse partite secondo il nostro rappresentante American. Detto questo, la sua tentazione di pledgiare il KS è già altissima.

10:21 – Alla Smart Games abbiamo trovato i titoli rompicapo annunciati nelle anteprime nella nostra ultima Live del mercoledì. Oltre a Pirates Crossfire di cui il Doc aveva mostrato il teaser video e spiegato il funzionamento, ci siamo approcciati anche ad altri fra cui Temple Trap e Ghost Hunter. Nel primo, tramite il meccanismo del gioco del 15 dovremo riuscire a far fuggire un giovane esploratore da un antico tempio entro un numero limite di mosse. Il gioco prevede 60 scenari di difficoltà incrementale (partiamo dal primo da risolver entro 9 messe fino al 60esimo e ultimo che ne concede un massimo di 189 per risolverlo). Nel secondo invece dobbiamo andare a caccia di fantasmi risolvendo un puzzle di incastri con delle tessere trasparenti alla tetris. Sulle tessere sono disegnate delle torce con un loro cono di luce. Dovremo incastrare i pezzi trasparenti in modo tale da illuminare tutti i fantasmi presenti nella stanza. Anche qui abbiamo dei livelli incrementali (60 come in temple trap) partendo dai primi che suggeriscono come posizionare le tessere fino agli ultimi senza alcun suggerimento. Per Doc e Canopus sono risultati subito un must have per grafica e design (si lo sapete sono come bambini in un negozio di caramelle…). Una bella soluzione per chi vuole un solitario a difficoltà incrementale o anche da giocare collaborativamente in gruppo.

09:30 – Alla Mancalamaro proviamo Little Fatcory, gioco di carte con l’obiettivo di raggiungere 10 punti vittoria tramite una serie di conversioni di risorse. Al proprio turno i giocatori possono comprare beni o edifici con i valori monetari dei beni della propria mano di carte o tramite conversioni. Inoltre se in possesso di edifici possono produrre nuovi beni trasformando quelli semplici in altri di maggior valore. Ben fatta la struttura di conversione che ben aderisce con l’ambientazione di ogni singolo bene. E’ in sostanza un filler totalmente votato alla conversione. Il Doc lo trova piacevole e lo ritiene adatto per i neofiti e per i giocatori occasionali. Per i più scafati invece la competizione con altri giochi di carte simili già in commercio potrebbe farsi serrata per il rischio di de ja vu.

 

09.03 – Inizia la seconda giornata di fiera e dopo lo splendido inizio di ieri ci prepariamo entusiasti ad un nuovo giorno alla scoperta di quanto di meglio hanno da offrirci i vari stand!

 

Venerdì 03/09: primo giorno di fiera

 

19:30 – Chiudiamo il nostro primo giorno di fiera. Da un lato molto soddisfatti, i tavoli per provare giochi sono più del previsto, dall’altro un po’ dispiaciuti per la mancanza di alcuni editori importanti. La nostra impressione è che l’affluenza di giocatori sia stata davvero molto bassa anche per un venerdì, speriamo la situazione migliori domani. Buonanotte e a domani.

18:10 – Alla Mancalamaro proviamo Khora, gioco di civilizzazione molto leggero ambientato nell’antica Grecia. Ogni giocatore guiderò una polis, cioè una citta stato, e la svilupperà lungo tre traiettorie principali tra economia, potenza militare e cultura. Il fulcro di gioco è una fase di selezione azioni in cui ogni giocatore lancia due dadi e poi associa ognuno di essi ad una tessera azione della sua mano. Queste tessere sono numerate da 1 a 6, se il valore del dado è superiore o pari al dado non ci sono problemi, ma se si vuole utilizzare una tessera di valore superiore al dado sarà necessario pagare un costo in popolazione o denaro. Non mancheranno carte sviluppo, che possono combinarsi tra loro, con le tessere azioni e con le abilità della propria polis per produrre effetti devastanti. È anche presente una parte militare che aiuta ad acquisire risorse ma che non permette di interagire con gli avversari. Davvero un ottimi titolo anche se un po’ “solitario”. Per Doc e Canopus potrebbe essere il gioco più interessante presente in fiera.

17:15 – Alla Giochix ci siamo fatti spiegare al meglio Trinidad. Dire al meglio è doveroso in quanto questo è probabilmente il gioco più hardcore della fiera e con il poco tempo a disposizione si poteva avere al massimo una overview. Il gioco è ambientato durante la colonizzazione del nuovo mondo nella città di Trinidad, futura Buenos Aires. Il gioco è un piazzamento lavoratori da 1 a 4 giocatori  giocato su 12 round in ognuno dei quali ogni giocatore potrà eseguire 2 azioni principali a sua scelta tra cui le principali sono:

  • Costruire edifici secondo particolari regole di piazzamento così da poterli attivare nei turni successivi e guadagnare i loro effetti. Sono anche presenti degli edifici speciali in cui i giocatori devono “cooperare” per costruirli inviando più lavoratori e dai quali si ottengono particolari bonus se realizzati.
  • Acquisire carte, ci sono carte dei colori di ogni giocatore e tramite una successiva azione un giocatore può spendere lavoratori per attivare la carta di un colore di un avversario o attivare una carta del proprio colore senza spendere lavoratori.
  • Inviare risorse alla propria patria e ricevere benefici diversi a seconda della combinazione di risorse inviate. Inoltre le risorse sono in numero limitato sul tabellone, tipo Alta Tensione, per cui vengono prese e riposizionate quando spese su appositi tracciati. Svuotare del tutto questi tracciati comporta bonus negativi e aumenta i livelli di belligeranza dei nativi o dei pirati che potranno attaccare a fine round.
  • Indire una votazione per approvare una nuova regola. Questa è la parte di negoziazione del gioco e comporta trattative e tradimenti a non finire. Anche perché per ogni legge proposta, la fazione che esce vincitrice dalla votazione ottiene parecchi punti che aumentano con il round, mentre la fazione che ne esce sconfitta perderà preziosi punti civici.
  • Varie ed eventuali che non ricordo.

La termine di ogni round potranno avvenire degli scontri contro indigeni oppure pirati in cui i giocatori dovranno difendersi utilizzando soldati e mercenari sviluppati durante i round precedenti. Di certo un gioco giunonico nel regolamento e nei materiali della versione deluxe che si presenta con degli edifici meravigliosi. Il titolo sarà lanciato sul mercato tra dicembre 2021 e gennaio 2022.

16:20 – Abbiamo provato Kids&Legends, un GDR pensato per chi non ha mai giocato di ruolo e per un pubblico di giovani giocatori. La scatola prevede una campagna di 22 scenari con sessioni dalle 2 alle 3 ore. Per il nostro esperto di GDR, riivaa, il prodotto ha una profondità impressionante ed è proprio pensato per introdurre i giocatori un modo graduale alle regole di un gioco di ruolo. I giocatori iniziano con il compilare 4 statistiche abbastanza “a sentimento” per poi, iniziato il gioco, riconoscersi a seconda dei risultati nei personaggi pre-costituiti e ricevere il loro background. Ogni avventura è descritta da una cartellina finemente illustrata e con dentro tutte le mappe e le guide line necessarie utili anche per master alle prime armi. Il cuore del gioco sono i dadi D6 per determinare i successi delle azioni e i simboli aumenteranno di numero con il progredire dell’avventura. Altro particolare è il sistema di selezione azioni che consiste nel piazzare delle tessere per comporre delle sequenze, con possibilità di avere sequenze via via più complesse con il progredire dell’avventura. La cosa interessante di questo sistema è che più sarà lunga la sequenza, e quindi più sarà ricca la narrazione di quel che si sta facendo, maggiori bonus si potranno ottenere. Riivaa ne è rimasto talmente tanto entusiasta che si è comprato una copia.

15:45 – Abbiamo provato Ahotnik alla Pendragon, il cui kickstarter verrà lanciato nel 2022. In uno scenario post apocalittico la terra viene invasa da mostruose creature e, ovviamente, gli umani rispondo costruendo robottoni (mi sembra famigliare). Si tratta di un semi cooperativo a squadre dove o vince una squadra o perdono tutte e vince il gioco. Ogni robottone è controllato da due piloti (anche questo mi sembra famigliare) che scelgono le mosse segretamente utilizzando dei segnalini. Le possibili azioni sono: iniziativa, movimento e attacco. Iniziativa permette alcuni effetti come movimenti ridotti e colpi rapidi, il movimento avviene su plancia esagonale e l’attacco… beh, potete immaginarlo. L’azione però sarà eseguita solo se entrambi i piloti scelgono la stessa tessera numerata da 1 a 6. In determinati momenti della partita entreranno in gioco i mostri che seguiranno interessanti schemi automatici di movimento e attacco (per esempio, uno contamina il terreno e fa perdere tutti i giocatori se riesce a contaminare abbastanza esagoni, un’altra si muove attraverso portali e spara raggi laser). La partita finisce quando si sconfigge un robot avversario o quando i mostri raggiungono la loro condizione di vittoria. Molto divertente ma qualche dubbio sul bilanciamento e sul possibile effetto “sto perdendo quindi non rompo troppo i mostri per evitare che vincano i miei avversari”. Permette fino a 12 giocatori.

15:15 – Da Little Rocket Games, abbiamo provato Swordcrafters, geliale idea di un set collection tridimensionale in cui costruire la propria spada dopo la scelta di un lotto di tessere iniziale. Le tessere si incastrano alternativamente su ogni lato e si dovrà quindi scegliere con attenzione quali set prendere per non rompere velocemente le catene di gemme lungo i 4 lati della spada. Ottima idea per i bambini: è giocabile dai 6 anni in su. Per gli adulti invece il gioco, superato l’effetto wow iniziale, non dona grosse emozioni. Ma il target è chiaramente per le generazioni più giovani.

14:55 – Abbiamo provato Shinkansen in demo per Tesla. Questo è un titolo di selezione azioni variabile in cui costruire la rete ferroviaria e le stazioni del famoso treno nipponico replicando i 5 anni in cui venne costruito. Si tratta di un gioco dalle ampie scelte strategiche ma dove avremo ristrette possibilità. Sarà quindi necessario scegliere con oculatezza per ognuno dei 5 turni cosa meglio fare per guadagnare punti, sia nel breve sia per il medio periodo. Non abbiamo finito la partita ma ha lasciato la voglia di completarla. Il Doc e Flora hanno vibrazioni molto positive a riguardo.

 

14:20 – Abbiamo provato Dem-loc, prodotto italiano che approderà su kickstarter a novembre. Il gioco prevede l’utilizzo di un’app, concetto ormai sdoganato, che gestisce la campagna competitiva dove i giocatori impersonano gilde di manigoldi e furfanti. Ogni giocatore deve avere l’app installata sul proprio cellulare e dalla connessione di questi viene generato lo scenario e indicato set up e regole particolari. Il sistema di crescita durante la campagna è particolare: i personaggi aumentano di livello tramite il denaro guadagnato, ma soprattutto crescono le gilde reclutando nuovi membri. Per il resto le meccaniche sono molto old school e il gioco di configura come uno skirmish molto divertente. Nota importante: le gilde sono personali dei giocatori, per cui se un giocatore ha una gilda con un punteggio più elevato si scontra con un giocatore che ha una gilda più “scarsa” subentrano dei meccanismi di compensazione, anche per i bonus guadagnati.

13:20 – Abbiamo provato Red Rising, gioco di combinazione di carte della dV Giochi / Ghenos. Il gioco è piuttosto semplice: al suo turno il giocatore gioca una sua carta nella sua mano in una delle quattro scale in gioco e ne attiva l’effetto. Poi pesca una carta da una delle restanti scale e applica uno degli effetti di gioco: prender il primo giocatore, guadagnare elio, far avanzare un’astronave, aggiungere carte la mazzo oppure piazzare cubetti in determinate scale. La fine della partita si attiva quando si verificano determinate condizioni e si procede al calcolo dei punti in base alla carte rimaste in mano, ai cubetti piazzati nelle scale. A Renberche, responsabile di questa delirante descrizione di gioco, è apparso incredibilmente casuale oltre al fatto che è importante conoscere bene le carte e le loro possibili combinazioni.

12:55 – Abbiamo provato Crime in the Mist. Investigativo con ambientazione vittoriana, inizio 900, miscelata al fantasy. Il gioco è un cooperativo in cui i giocatori impersonano delle squadre di investigatori che devono collaborare tra loro per risolvere un mistero. La mappa viene generata in modo casuale tramite il piazzamento degli esagoni e si utilizzano dei dadi per generare le minacce che è necessario affrontare tramite l’utilizzo delle carte per risolvere il mistero. Giusto per non rendere il combattimento, o l’affrontare minacce, troppo secco o deterministico ci saranno sempre delle carte rinforzo per ogni minacce che forniranno sempre una certe indeterminazione del risultato. Quindi un eurogame di peso medio, durata fino a 90 minuti, al momento in fase prototipale.

12:10 – Da  Little Rocket Games abbiamo provato Cascadia gioco di piazzamento tessere che permette di accumulare punti lungo due binari, il primo creando pattern di animali negli Habitat relativi e l’altro creando degli Habitat più vasti. In base alle tessere piazzate si accumulano bonus nell’una e nell’altra modalità. C’è una forte casualità legata all’abbinamento token (animale) – tessera (habitat), decisa all’inizio tramite l’estrazione da un sacchetto, ma è mitigata dalla possibilità di utilizzare dei token jolly. Per il Doc è un gioco che funziona, fa quello che deve e diverte il giusto. Per Flora la casualità si sente comunque molto.

11:15 – Da Dal Tenda abbiamo provato Ash & Ash. Ha diverse modalità di gioco: 1vs1, 2vs2 oppure 3 fazioni in guerra tra loro. Il gioco è fortemente asimmetrico, tramite i simboli presenti sulle carte, e i giocatori possono decidere di impersonare umani o vampiri. Le azioni principali sono essenzialmente muoversi o attaccare ma con possibili “add-on” tra cui seminare trappole, usare portali, ecc. Gli attacchi sono risolti tramite il confronto dei simboli sulle carte con delle tabelle presenti per i vari giocatori, non mancheranno i contrattacchi e i secondi attacchi. Infine vi sono due condizioni di fine partita: esaurire i punti vita dell’avversario e prendere il possesso di una pedina “fanciulla” per X turni. Sulla carta tutto molto bella, ma ci ha lasciato decisamente perplessi apparendoci con poco mordente.

10:40 – Sfida a suo di trottole al Tarlo, un produttore indipendente di giochi in legno e soprattutto… trottole. In passato abbiamo già provato alcuni loro giochi, tra cui Karma, trovandoli molto originali. Quest’anno si sono portati un’intera pista inclinata per fare gare di velocità con le trottole… con risvolti spesso esilaranti, tipo trottole che prendono effetti strani e risalgono parte della pista. Se siete in fiera consigliamo una visita.

10:00 – Ci sistemiamo presso lo stand che ci ospita e iniziamo a dimostrare Parks. Il titolo mira a farvi sentire degli esperti di escursionismo che si sfidano a chi visiterà il maggior numero di parchi naturali. In realtà il gioco è piuttosto astratto. Le meccaniche prevedono di muovere i propri escursionisti su un percorso composto di tessere decidendo se raccogliere risorse e applicare gli effetti delle tessere un cui ci si ferma o arrivare per primi alla fine del percorso. Lo scopo sarà quello di accumulare risorse per acquisire potenziamenti e le carte parco che forniscono punti per vincere la partita. Una partita dura tre round. Astratto, ma comunque molto piacevole da giocare e veloce. Componentistica che sicuramente cattura lo sguardo, basti notare le sagomine di animali selvatici che rappresentano delle risorse jolly per l’acquisto dei parchi.

9:30 –  Da PlayaGame provata la demo di Cartaventura, si presenta come un librogame molto bene tradotto e curato. Le scelte sono interessanti distinte fra bivi della mappa e scelte da fare nelle carte stesse di testo. La demo non riguarda le due storie nelle prime due scatole della collana (quindi non c’è pericolo di spoiler o di bruciarsi qualcosa). Qui infatti abbiamo a che fare con Re Artù che dovrà dimostrare di meritarsi la successione al regno di Camelot. Nonostante la Magra figura fatta durante la nostra partita la voglia di rigiocarlo per tentare altre strade è rimasta tutta per poter racimolare più reputazione da presentare durante l’incoronazione. Un buon prodotto sia per gli amanti dei giochi in solitario sia come collaborativo di gruppo.

9:15 – Arriviamo in fiera, felicissimi di tornare a giocare dal vivo ma con decisamente molta poca gente in giro.

 

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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