Okiya: un astratto al profumo d’oriente

di Alberto “doc”

Jactalea, casa editrice specializzata in giochi astratti, si avvale della esperienza di designer di Bruno Chatala per un nuovo titolo veloce e scacchistico. Sebbene questi elementi non siano i miei preferiti, l’ambientazione orientaleggiante che fa da sfondo al gioco mi ha comunque incuriosito quel tanto per spingermi ad approfondire l’argomento. Okiya “The House of the Geishas” è un gioco per due persone in cui ogni giocatore cerca di disporre i propri segnalini Geisha in una certa maniera all’interno del giardino imperiale per ottenere maggiore controllo rispetto al proprio avversario.

Il giardino è rappresentato da 16 tessere disposte in un quadrato 4×4. Ogni tessera ha rappresentati al suo interno due elementi: uno dei quattro tipi di vegetazione presente nel giardino e uno dei quattro tipi di simboli poetici. Durante ogni turno, il primo giocatore rimuove una di queste tessere sostituendola con un proprio segnalino geisha. A questo punto l’altro giocatore sarà costretto a piazzare il proprio segnalino scegliendo fra una delle tessere che riporta uno dei due simboli rappresentati da quella rimossa dal gioco. La partita prosegue con questa alternanza concludendosi con un vincitore nel momento in cui uno dei due giocatori realizza una delle seguenti condizioni:
– il giocatore riesce a formare una linea di quattro propri segnalini geisha in una direzione qualsiasi.
– il giocatore riesce a formare un quadrato 2×2 con i propri segnalini geisha.
– il giocatore rimuove una tessera che non permette all’avversario di piazzare alcun segnalino geisha.

Il gioco prevede inoltre varie opzioni per lo svolgimento di una partita, che può basarsi su un singolo incontro, sul meglio di tre oppure può essere introdotta una modalità a punti che vede vincitore il primo che colleziona 10 punti (calcolati sul numero di tessere rimaste in gioco al termine di ogni match).

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