Spiel 2013 – Live blogging da Essen

Di Davide “Canopus” Tommasin

Dopo l’inaspettato successo del Live Blogging della Play di Modena, torniamo riproponendo il format ma esponenzialmente più in grande. Questa volta, infatti, ci troviamo ad Essen, in Germania, per live-bloggentare lo Spiel 2013, quella che possiamo tranquillamente definire la fiera internazionale più importante per il settore.cronologico dalla meno alla più recente, tutte le nostre attività alla fiera. Quindi quello che vediamo, i giochi che proviamo, le persone con cui parliamo e, soprattutto, le improbabili avventure in cui finiremo per cacciarci.

Buona lettura! :-)

Domenica 27/10/2013 – Quarto e ultimo giorno

07:46 – Rinvigoriti da un’ora di sonno in più grazie al passaggio all’ora legale, oggi ci sentiamo in formissima e siamo pronti all’ultimo giorno di fiera. Per come la vedo io, la chiusura dello Spiel segna l’inizio di un nuovo anno ludico (un po’ come il primo ottobre è l’inizio di un anno accademico), quelli che fino a una settimana fa erano rumors o progetti, da domani saranno titoli ben documentati su recensioni e report. Questo live blogging, per quanto faticoso, è una cosa che mi da una grande soddisfazione, raccontare in tempo reale cosa vedo e il mio parere sui nuovi titoli è davvero una bella sensazione, soprattutto quando vedo che così tanti appassionati leggono quello che scrivo. Quindi ringrazio già da ora tutti i lettori che ci hanno seguito in questa avventura tedesca che oggi volge al termine, ma che noi abbiamo intenzione di far terminare con i fuochi d’artificio! Preparatevi quindi ad una intensa mattina di gioco :-D Il pomeriggio invece andrà un po’ a rilento perché na approfitteremo per fare qualche spesa.

11:20 – Volevamo stupirvi con effetti speciali e ce l’abbiasmo fatta! Abbiamo provato Nations! Molto similte per alcuni aspetti a Through the Ages, Nations è decisamente più snello, easy e veloce, ma con interazione tra i giocatori più limitata a mio avviso. Ad ogni turno i giocatori possono scegliere tra 2 possibilità: pescare una carta dalla plancia pagandola in oro oppure piazzare un meeple su una carta davanti a loro per edificare un edificio. Niente carte in mano, appena si pescano si giocano, e una interessante gestione della guerra che fa perdere oro o altre risorse a fine turno a chi ha meno forza militare di chi gioca la carta. Meccaniche semplici e lineari che si comprendono al primo turno. Cosa particolare, si edificano meraviglie come non ci fosse un domani.

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12:05 – Scopriamo con un po’ di delusione che Snow Tails 2 mantiene per lo più le stesse meccaniche del primo cambiando solo grafica e qualche componente. Adesso la plancia ha un intricato percorso disegnato e a seconda della gara che si corre si partirà da un punto arrivando ad un altro e seguendo solo alcune biforcazioni. Personalmente preferivo il primo dove ci si doveva fare la pista con le tile, così si poteva anche sperimentare percorsi fantasia.

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13:14 – Provato Venetia, gioco molto bello basato sull’influenza di zone per fare punti. Ad inizio turno si lanciano dei dadi che sono di 3 possibili colori. A turno ogni giocatore sceglie un dado e posiziona sulla plancia cubi influenza in zone connesse tra loro, tanti cubi quanti il risultato. I cubi gialli consentono di piazzare un solo cubo per zona, quelli marroni invece di accumulare cubi in un unico posto. In base alle zone che si influenzano si fa avanzare la traccia del turno e si prendono punti a fine turno. C’è pure il combattimento, non tra giocatori ma solo tra giocatore e nemico di Venezia o contro territori non influenzati. Il combattimento avviene scoprendo dei dischetti di cartone impilati che indicano il valore dell’attacco, il numero di dischi da scoprire dipende dal valore del dado grigio che eventualmente si sceglie. Non mi è dispiaciuto per niente.

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14:12 – Stiamo provando Dark Darker Darkest alla Queen. Il gioco strizza l’occhio a Panic Station dello stesso autore, ma senza il regolamente buggato. In questo cooperativo survival horror i giocatori dovranno attraversare una casa piena di zombi e in fiamme cercando di sconfiggere il male (come non potesse pensarci il fuoco). Ogni investigatore ha a disposizione 3 azioni che puo’ utilizzare per le solite cose: sparare, muoversi, cercare, scambiare, ecc. Unico aspetto di originalità il fatto che la fuga la si ottiene lanciando i dadi per l’attacco e facendo un determinato risultato, allo stesso modo è possibile spingere zombi o aumentare la gittata delle armi a distanza. Oltre a presentare un prezzo spaventosamente elevato appare anche un po’ troppo macchinoso per i miei gusti.

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17:04 – Anche se con l’inganno e la forza sono riuscito a far provare al Doc Luchador, il gioco del wrestling messicano. E’ un gioco terribilmente influenzato dalla fortuna dove si lanciano badilate di dadi e pure molto costoso per quello che è. Ogni giocatore sceglie un wrestler, sono tutti indifferenziati tra loro, e lancia 6 dadi. I dadi si scontrano tra loro e quelli che escono dal ring non sono considerati. I risultati possibili sono hit (colpito), parata, reazione, pin e risultato nullo. Le reazioni trasformano gli hit dell’avversario in propri, mentre i pin sono dei reroll oppure, in alcune circostanze permettono di eseguire il countdown per vincere. Per ogni hit, poi, si lancia un dado verde, oppure un dadone nero ogni 2 hit, questi dadi indicano che danno si riesce ad infliggere all’vversario.

Luchador

17:22 – Troviamo un tavolo libero di Lost Legends passando davanti al padiglione di Queen Games e decidiamo di farci introdurre a questo fantasy di carte dalla grafica accattivante. La lingua però è tedesco così alla fine chiediamo al dimostratore di darci una panoramica del gioco ma senza preparare il setup. Ognuno dispone di un personaggio, con precise caratteristiche e abilità, che dovrà equipaggiare e addestrare per affrontare mostri in tre diversi livelli di dungeon. Chi otterrà più punti leggenda alla fine sarà il vincitore. Il titolo mostra caratteristiche piuttosto classiche per il genere pagando il fatto che l’interazione sembra essere piuttosto scarsa. Nota interessante e originale riguarda l’acquisto dell’equipaggiamento. I giocatori possono infatti decidere di utilizzare un’arma oppore di posizionarla sotto la propria plancia giocatore per addestrarsi e migliorare le proprie caratteristiche in quel tipo di armamento.

 Lost Legends

19:17 – La fiera si è chiusa ormai più di un’ora fa. Personalmente, nonostante l’incredibile stanchezza sono molto soddisfatto. Confesso che è stato il mio primo Spiel e la cosa mi ha folgorato positivamente, nonostante mi sia stato detto che rispetto l’anno scorso l’evento è peggiorato. Ma è ora di tirare qualche somma, io e il Doc ci siamo messi a fare qualche benchmark, ed ecco cosa ne è saltato fuori:

Gioco più interessante provato: Yunnan

Gioco meno interessante (tolto Cappuccino): Dark Darker Darkest (concediamo a 12Realms il beneficio del dubbio perché il tizio che ce lo ha spiegato non sembrava molto volenteroso)

Gioco graficamente più accattivante: Francis Drake

Gioco graficamente meno accattivante: Amerigo

Meccanica più interessante\originale: Super Fantasy (non mettiamo il soffio di Rampage solo perché non la vediamo come una meccanica con molti possibili sviluppi per il futuro).

Casa editrice con migliori proposte: G3

Ci sarebbero stati tanti altri giochi che avrei voluto provare (per fare qualche nome Carnival Zombi, Gears&Pistons, Artifacts, Nauticus, ecc.) altri, per altri motivi, sono stati acquistati da noi o da nostri amici a scatola chiusa e quindi, se ne varrà la pena e tempo permettendo, si potranno trovare prima o poi on-the-board o recensioni (anche qui qualche nome come Lewis&Clark, Legacy, Madeira, Coal Baron e Rokoko). Comunque sono soddisfatto perché con il tempo e il casino che c’era abbiamo provato e visto tutto quello che era umanamente possibile fare, e forse pure qualcosa di più.

PS: non è detto che sta sera non ci scappi una qualche partita a qualcosa. Stay tuned!

00:37 – Anche oggi chiusura di serata leggera e tutta da ridere con Sandwich. Il gioco si compone di una serie di carte tonde, come Dooble, raffiguranti degli ingredienti e una partita si articola in 3 turni, ognuno dei quali si divide in 3 fasi. Per prima cosa si danno 9 carte a tutti i partecipanti e contemporaneamente si scoprono una ad una, ogni volta che si scopre una carta ognuno dovrà prenderne una carta di un altro giocatore in velocità. Poi, nella fase successiva si dovranno utilizzare le 9 carte raccolte per costruire 3 panini di 3 carte, in fine ogni giocatore riceve un panino dagli altri e indica il proprio ordine di preferenza: il panino preferito da 3 punti a chi lo ha preparato, il secondo ne da 2. E così via per 3 volte. Il gioco è estremamente semplice e fa davvero ridere, soprattutto perché spinge a rivalutare i propri gusti personali, mi lascia solo qualche dubbio sulla longevità, inoltre, se un giocatore ritiene di essere secondo difficilmente finirà per dare 3 punti a chi pensa sia in testa. Comunque abbiamo riso molto!

Sandwich

Sabato 26/10/2013 – Terzo giorno

8:02 – Il programma della giornata prevederebbe di fiondarci subito alla Queen Games per Amerigo e poi di cercare di provare qualche gioco Artipia, Yunnan e Super Fantasy della Red Glove. Ma essendo sabato abbiamo paura di trovare un afflusso di gente molto superiore agli ultimi 2 giorni con parecchi problemi di movimento e ricerca di tavoli liberi. Ovviamente nulla ci spaventa e ci stiamo preparando per fare l’impossibile. Negli ultimi 2 giorni la situazione è stata molto vivibile, più di quanto mi aspettassi, vedremo oggi.

10:55 – Fallito l’assalto alla Queen abbiamo optato per Yunnan, bellissimo gioco di piazzamento e maggioranze veramente molto bello e che lascia la voglia di rigiocarlo. In sintesi, i giocatori dispongono di lavoratori che piazzano sui vari edifici per attuare determinate azioni. Lo scopo principale è far viaggiare i propri omini per la regione così da prendere punti tramite le connessioni effettuate, edifici costruiti e “regali” catturati. Ovviamente non mancheranno malus e difficoltà.

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12:55 – Siamo all’Artipia e abbiamo provato Archon. Questo è un particolare gestionale molto colorato con meccaniche collage prese da molti altri giochi. La particolarità è che per eseguire le azioni, oltre a piazzare un lavoratore si deve giocare anche una carta tra le 10 in mano. Queste carte migliorano durante il gioco, evolvendone il grado tramite un apposito edificio, così da erogare anche effetti speciali particolari. Gioco molto carino ma che paga alcuni problemi grafici, come il fatto che i cubi risorsa grigi siano raffigurati troppo simili ai neri.

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13:43 – Sempre all’Artipia abbiamo provato Shadows over the Empire. Gioco di carte molto veloce e colorato dove si deve cercare di posizionare sulle carte i propri gettoni influenzandole e utilizzando poi le abilità speciali dei personaggi. Sono molto favorevolmente impressionato.

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14:53 – E’ ora del gioco poco impegnativo alla Repos dove proviamo Rampage. Vi dirò, buttare giù edifici di cartone tirando schicchere per avvicinarsi e lasciandoci cadere sopra il dinosauro di plastica non mi spiace. Ma soffiare per far volare via i meeples dove hanno già soffiato altre persone mi sembra antigenico. Gli edifici sono fatti di strati di meeples e cartoncino, non vi dico che casino ricomporli quando qualcuno sbaglia. Nel complesso sono grasse risate per tutti. Simpatico, ma non mi conquista.

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16:45 – Finalmente proviamo Amerigo. Graficamente il gioco non si presenta molto bene ma recupera con le meccaniche. E’ il classico Feld con meccaniche eleganti, molti aspetti da considerare e nessun legame tra meccaniche e ambientazione. Molto carina la torre dove si lanciano dentro i cubi colorati e si vede cosa esce, i cubi in uscita più numerosi identificano l’entità dell’azione mentre si può scegliere una qualsiasi azione associata al colore di uno dei cubi usciti dalla torre. Per esempio, se escono 4 cubi neri e uno blu si può fare l’azione blu di entità 4 punti azione. Personalmente non mi dispiace, ma è veramente graficamente troppo brutto per quello che costa e fanno tutti punti continuamente.

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18:47 – Abbiamo provato Super Fantasy alla Red Glove. Il gioco, dungeon crowling cooperativo molto colorato e con ambientazione demenziale, presenta, a mio parere, delle meccaniche davvero originali. Prima fra tutte il fatto che i personaggi non hanno punti azione ma dadi: ogni giocatore, a suo turno, ha 6 dadi che può ripartire tra le azioni come preferisce, per esempio 2 per il movimento e 4 per l’attacco. I dadi presentano delle faccie con 1 o 2 spade, che sarebbero 1 o 2 successi, e una stella che viene sostituita con il valore dell’abilità che sta usando, per esempio il valore di forza se sta sfondando una porta, e fa aumentare la carica di 1 punto in una dei poteri speciali del personaggio, che quando carico potrà lanciare. La partita è stata molto leggera e divertente, ma non amo le ambientazioni fantasy demenziali e alcuni segnalini erano un po’ troppo piccoli per le mie dita.

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20:04 – Anche la giornata di oggi volge al termine con ben 6 giochi provati. Ma se le forze ci reggono sta sera potremmo farvi una sorpresa con un settimo titoletto.

00:22 – Avevo annunciato una chiusura di giornata con un gioco, anche se leggero, e così è stato. E’ toccato a Fun Farm, il gioco puccioso per definizione. Come funziona? Sei antistress di gomma a forma di animali della fattoria, un mazzo di carte e 2 dadi, uno nero e uno bianco, con 6 colori sulle facce. Si scopre una carta, si lanciano i dadi e se una delle facce dei dadi è sulla carta il primo che agguanta l’antistress vince la carta. La parte “divertente” è quando i risultati non escono e le carte si accumulano in tavola, perché valgono tutte. Un gioco sicuramente leggero, ma non solo per bambini (non cambia poi molto da Fantascatti), sicuramente per momenti di stanchezza e ridotte capacità mentali :-)

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Venerdì 25/10/2013 – Secondo giorno

7:55 – Nonostante la fiera apra alle 10, io e il Doc siamo già operativi e pianifichiamo dove parcheggiare e cosa andare a vedere. Il piano A di oggi prevede di fiondarci alla G3 per Enclave, Craftmen e 7 Days of Westerplatte; il piano B di andare alla Queen per Dark Darker Darkest e Amerigo; il piano C di andare a provare Yunnan e il piano Z di lobotomizzare il Doc per farlo giocare a Lukador, il gioco di dadi del wrestling messicano.

10:00 – Quando gli altri arrivano con i carrellini da studenti, il doc si presenta con un carrello ad uso industriale.

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11:05 – Provato Enclave, veramente una grafica molto bella per un titolo a piazzamento lavoratori davvero avvincente. La cosa che mi ha colpito è che prima si sceglie la sequenza con cui si risolvono le diverse zone del tabellone, poi i giocatori decidono in quali zone agire definendo una sequenza di azione per ogni zona.

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11:41 – Appena usciti da 7 Days of Westerplatte, un cooperativo veloce e sul filo del rasoio. In sintesi dovrete difendere gli edifici della città dall’avanzata delle unità nemiche avendo a disposizione un paio di movimenti e un’azione che può essere sparare o utilizzare le proprietà speciali dell`edificio. Ovviamente i proiettili sono scarsi e i nemici avanzano come non ci fosse un domani. Molto bello!

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12:38 – Stiamo provando Craftsmen, tedesco bello tosto e con molte possibilità strategiche. Sebbene non lo trovi particolarmente originale, sembra un mix di diverse meccaniche già viste, devo ammettere che si lascia giocare molto bene. Ovviamente non mancano le tipiche caratteristiche di questi giochi: edifici, merci, trasformazioni, ecc. La cosa che mi ha incuriosito di più è il fatto che gli edifici hanno degli sfondi colorati che vincolano che colore di carta edificio può essere costruita di fianco. Durata prevista per una partita dalle 2 alle 3 ore.

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14:52 – Dopo una spiegazione al limite del comprensibile provaimo Rockwell, gestionale a tema minerario. Il gioco gira piuttosto bene e ha la peculiarità di queste pedine tonde che girano in una plancia divisa a settori. I settori vengono scoperti quando si raggiunge un valore minimo di pedine sopra e si scopre una carta che indica quante risorse suddividersi, la cosa particolare è che, dopo la divisione delle risorse tra i giocatori presenti sul settore, l’ultimo che vi è entrato prende quello che avanza (e non è poco). Il titolo appare piuttosto interessante anche se non è di semplice comprensione e risulta un po’ costoso per quello che è.

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16:04 – Abbiamo provato King&Assasins. Il gioco ha una bella idea: il re con le guardie deve attraversare un cortile dove ci sono i cortigiani e tra questi vi sono degli assassini. Ad ogni turno viene scoperta una carta che indica il numero di punti azione per il re, le guardie e gli assassini. Semplice ed efficace, ma personalmente l’ho trovato sbilanciato verso l’assassino, servirebbero più guardie oppure la possibilità di eseguire più azioni cattura, che sono dettate dalle carte.

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18:04 – Abbiamo provato 12 Realms, io spero tantissimo che il tizio che ci ha spiegato le regole si sia dimenticato qualcosa, in effetti aveva una faccia molto stanca, perchè così come l’ho giocato è semplicemente un enorme solitario dove non si capisce esattamente cosa si deve fare. Però splendida componentistica.

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18:49 – E per chiudere in bellezza abbiamo provato Steam Park della Cranio. Gioco semplice e divertente dove si lanciano e rilanciano dadi finchè non escono i simboli necessari per eseguire determinate azioni. Il primo soddisfatto dei risultati prende il tassello primo giocatore, il secondo prende il tassello successivo e così via… inutile dire che ad ogni tassello sono associati determinati bonus o malus. Le azioni consentono di costruire attrazioni o chioschi, seguendo delle regole di posizionamento molto particolari, ma anche attrarre il pubblico, giocare carte, pulire ed espandere il parco. Scopo del gioco è fare più soldi di tutti gli altri giocatori, ma avviso che a fine partita subirete delle penalità in base a quanto è sporco il parco. Che dire, un gioco adatto a tutti per passare 30 minuti in allegria e con pochi pensieri. Un avviso, come dicono i ragazzi del grande cranio, mai giocare i loro giochi senza le regole avanzate!

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Giovedì 24/10/13 – Primo giorno

09:37 – Mancano più di 20 minuti all’apertura della fiera e già davanti l’ingresso si è concentrata una mole di gente non indifferente, molti armati di carrelli e borsoni.

11:04 – Provato Tash-Kalar alla CGE. Il gioco è più matematico e scacchistico di quanto mi aspettassi: si giocano delle carte che permettono di mettere in gioco dei gettoni con cui si soddisfano obiettivi e si fanno punti. Molto interessante!

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12:00 – Ci siamo fatti spiegare Dice Garden, un piazzamento tessere influenzato molto dal dado. Forse un pò troppo costoso per quello che è.

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12:29 – Provato CV. Gioco molto semplice e veloce con cui si lanciano dei dadi e si guadagnano dei simboli, con questi simboli si fanno delle combo e si acquistano delle carte. A fine gioco, in base a determinati obiettivi personali si fanno dei punti con le carte davanti a sè.

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13:41 – Expedition: northwest passage è un gioco molto bello da vedere ma che lascia un certo retrogusto di astratto. Rimane un titolo simpatico anche se non grida di certo al miracolo. In sintesi è un gioco ad azioni dove dovrete costruirvi con delle tessere il passaggio attraverso l’artico in nave e raccogliere dei segnalini per fare punti. La parte più seccante, secondo me, è un segnalino che indica la porzione di tabellone ghiacciata che blocca il movimento delle navi, costringendo ad utilizzare solo la slitta.

 

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14:13 – Dopo una breve spiegazione in italiano (strano ad Essen) abbiamo provato Origin. Materiali molto belli e più veloce di quanto pensassi ma molto influenzato dalla fortuna. Gioco ad obiettivi, si fanno evolvere le proprie pedine partendo da una di quelle adiacenti e facendone variare una sola caratteristica, altezza o colore della pelle per esempio. Poi, ogni volta che si mette una pedina su una zona, in seguito ad un movimento o ad una evoluzione, si pescano carte e si pescano tasselli tecnologia, questi ultimi consentono di giocare le carte e goderne degli effetti. Alla fine si sommano i punti dati da tecnologie, obiettivi carte, ecc. Carino!

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14:34 – Enorme delusione Cappuccino, dove semplicemente di impilano dei bicchieri per fare la torre più grande. Non vale il valore dei materiali.20131024_142652

16:58 – Provato l’Aeropostale. Sarà stata colpa della spiegazione nebulosa ma mi è apparso subito come un gioco complicato. Poi giocando le regole entrano in testa già dopo il secondo giro. si tratta di un gioco ad azioni dove con degli aerei si scoprono degli obiettivi sulla mappa e vi si posizionano dei cubi sulle varie zone per prendere punti con le maggioranze. I cubi si possono posizionare o scoprendo obiettivi o soddisfacendoli. A fine turno si prendono punti, tra le altre cose, per le maggioranze. Ovviamente non manca la possibilità di migliorare gli aerei o reclutare nuovi piloti.

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18:43 – A pochi minuti dalla chiusura del primo giorno di fiera riusciamo a provare Francis Drake. E’ sicuramente il titolo migliore provato oggi, si caratterizza per una incredibile eleganza del regolamente e una enorme profondità strategica. Il tuno si divide in 2 fasi, la prima dove si selezionano le azioni per i rifornimenti al porto e la seconda dove si attaccano navi e forti per fare punti vittoria e raccogliere bottini. Gioco a punti la cui grafica è tale e quale a quella di Age of Empire III.

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Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

17 pensieri riguardo “Spiel 2013 – Live blogging da Essen

  • 24 Ottobre 2013 in 10:15
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    Grandi! Avete provato pure Tash Kalar! :) Appena avete un attimo di tempo approfonditemi le impressioni su quel gioco!;)

    • 24 Ottobre 2013 in 19:10
      Permalink

      Si, confesso in effetti che appena l’ho visto mi è venuta in mente la tua richiesta :-)
      Comunque sono rimasto favorevolmente impressionato: ottimi materiali, bellissima grafica, gioco dettato dal caso solo nella fase di pesca delle carte ma per il resto molto matematico e quasi scacchistico. Unica cosa per cui ho storto il naso era il prezzo di 35euro per, di fatto, un gioco di carte. Altra cosa, al fronte di una meccanica molto interessante in cui si creano determinati pattern sulla plancia di gioco, il titolo è sostanzialmente molto poco ambientato.

  • 25 Ottobre 2013 in 13:27
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    Qualche info in più su Craftsmen? Sono curiosissimo!

    Se riusciste a provare anche Nations sarebbe fantastico :D

    • 25 Ottobre 2013 in 22:37
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      Dunque, Craftsmen è un classico gioco di piazzamento e azione. Praticamente hai 5 dischetti che sono le 5 azioni che scegli di effettuare nel turno e le piazzi sugli edifici a disposizione per indicare le azioni. Ogni edificio ha 3 cerchi, ma può ospitare 6 dischetti, questo perché è possibile impilare 2 dischetti cedendo un punto vittoria o una carta denaro al proprietario del dischetto sottostante. Il denaro è rappresentato da delle carte con sfondo colorato e sono possibili 5 colori diversi, cosa analoga per gli edifici, ma in questo caso vi sono anche edifici bicolore. Le caratteristiche di queste meccaniche sono che gli edifici vengono giocati davanti a se, in fila orizzontalmente, e ogni edificio può essere affiancato solo da un altro che riporta lo stesso colore di sfondo di quello precedente (i bicolori servono a cambiare colore). Mentre le carte moneta è possibile giocarne più dello stesso colore aumentandone così il valore (ad esempio 2 carte blu valgono 5 punti denaro, 3 10 punti e 4 15 punti, indipendentemente dai valori delle carte). Altra cosa interessante è che prima di edificare gli edifici si devono comprare i progetti: a turno il giocatore sceglie un edificio tra i 6 scoperti e decide come pagarlo (c’è un prezzo minimo), se lo paga con carte dello stesso colore dell’edificio lo prende direttamente, altrimenti parte un’asta tra tutti i giocatori (ma su questo ho qualche dubbio perché il tutorizzatore non era stato chiarissimo). Altra meccanica cuore riguarda la produzione e trasformazione delle merci. Le trasformazioni possono essere a 2 livelli, tipo la birra che richiede il legno per la botte e il malto per la birra e messi insieme fanno la botte di birra) o a 3 livelli. Per ogni livello di trasformazione è necessario un edificio, quindi abbiamo 3 tipologie di carte edificio con prezzi base per l’asta e precisi costi di costruzione. Poi le merci le vendi e ci fai punti o le spedisci, le solite cose insomma. Spero sia stata una carrellata abbastanza sintetica e chiara. Come opinioni ti posso dire che l’ho trovato con una elevata profondità strategica. I primi turni lascia molto spiazzati, ma a partire dal secondo turno si inizia a comprendere meglio le regole e ad interiorizzare le meccaniche. Inoltre il gioco, almeno qui ad Essen, risulta molto conveniente per quello che offre.
      Per quel che riguarda Nations, a me piacerebbe tanto provarlo, ma non garantisco nulla perché il tempo e poco, i giochi sono tanti e i tavoli liberi per i titoli di maggiore rilievo non è facile trovarli liberi. Inoltre 7 giochi al giorno è un ritmo davvero difficile da mantenere e temo che nei prossimi giorni dovremo ridurre. Ma faremo il possibile, e forse pure l’impossibile ;-)

  • 25 Ottobre 2013 in 16:54
    Permalink

    Bravi bravi, alla fine avete fatto il pieno di giochi.
    Urgono delucidazioni anche sulla lista della spesa, orde di italici e baldi giovani fremono dal desiderio di aiutarvi a scaricare i giochi dalla macchina.
    Scherzi a parte anch’io con Francis Drake avevo avuto un deja-vu di Age of Emipre III.
    Tash-Kalar mi è sembrato interessante, ma un pochino troppo freddo nonostante l’ambientazione di mio gradimento.
    Origin e Cappuccino direi un semplice “no grazie”, mentre CV mi ha dato l’impressione di un’occasione sprecata.

    • 25 Ottobre 2013 in 19:38
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      Guarda che tra Origin e Cappuccino c’è un abisso enorme. Origin avrà anche i suoi difetti, ma per lo meno lo si può definire un gioco. Che poi a me non è dispiaciuto, è che non riesco a inquadrarlo molto bene. CV invece è un filler veloce e semplice com’è un King of Tokyo o simili.
      La nostra lista, almeno per ora, rimarrà segreta :-P

  • 25 Ottobre 2013 in 19:43
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    Quando ho letto il regolamento di Cappuccino ho stentato a crederci, effettivamente mi chiedo quante copie ne venderanno.
    Origin invece mi sembra davvero un po’ troppo freddo per i miei gusti. Per carità, nessuno dice che è brutto. Semplicemente, non mi piacciono gli astratti ^_^’
    CV mi aspettavo qualcosa di più ^_^’
    Buon divertimento ;)

  • 26 Ottobre 2013 in 19:29
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    No dai, davvero vi odiO!!!! state provando delle cose fighissime.

    Ma sopratutto quanta roba state portando a CASA :P?

  • 27 Ottobre 2013 in 22:29
    Permalink

    Grazie di tutto il reportage ragazzi! Siete fantastici! Questi giorni sono stato sempre connesso ad aspettare nuove info a caldo e non mi avete nai deluso! ;)

  • 28 Ottobre 2013 in 20:17
    Permalink

    Ho avuto l’onore (:-P) e il piacere di provare diversi giochi con Canopus e il Doc e devo dire che non solo concordo con quanto da loro scritto in merito, ma che sono veramente bravi a descrivere le sensazioni che il gioco offre e a scovarne pregi e difetti.

    In particolare qualche considerazione personale:

    1)a Yunnan non ci avrei dato un soldo e invece giocarci è stato un piacere

    2)Feld è una droga e se avesse un buon illustratore per i suoi giochi sarebbe perfetto (credo che Amerigo lo avrei disegnato meglio io)

    3)prevedo un’espansione di Rampage dove bisogna starnutire

    4)il Doc è un wrestler nato

    5) la ricetta del panino definitivo: miele, banana e tofu!

        • 29 Ottobre 2013 in 15:33
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          Io ODIO la feta greca…

          E ora che conosci la potenza delle mie prese e dei miei pugni sul ring, sai che dovrai essere molto più attento quando mi trovi a giocare al tuo tavolo. ;)

  • 30 Ottobre 2013 in 10:17
    Permalink

    A me spiace non aver avuto la possibilità di provare A Study in Emerald. Le copie sono andate esaurite sabato! Invece tra quelli provati e che mi sono piaciuti (ed ho preso) c’è Ace Detective, uno storytelling noir che mi ha davvero sorpreso.

    • 30 Ottobre 2013 in 11:44
      Permalink

      A Study in Emerald era anche nel mio lungo elenco dei papabili ma non pensavo avrebbe riscosso così tanto successo e così come te non sono riuscito a provarlo.
      Ace Detective invece avevo solo letto qualcosa ma non avevo approfondito. Ora mi hai incuriosito e credo che andrò a guardarmi qualche info in rete ;)

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