On the Board #38: Cosmic Encounter

di Luca “Maledice79” Lanara

Al fine ci siamo finiti a giocare ad Incontri cosmici, un gioco di FF, e di imminente arrivo anche in casa Asterion per la localizzazione. Nel gioco troviamo un’incredibile quantità di alieni che si menano per il controllo galattico, ecc ecc… E’ riuscito questo gioco ad entrare nel cosmo dei gioconi? Per saperlo guardatevi il video!!! Buona Visione…

4 pensieri riguardo “On the Board #38: Cosmic Encounter

  • 20 Agosto 2014 in 07:55
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    Mi avete fatto passare un po’ la scimmia (il che non è necessariamente un male): passa decisamente nella categoria “try before buying”…

  • 30 Agosto 2014 in 11:29
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    Capisco i tempi brevi per descrivere il gioco, ma il fatto che ogni giocatore controlli una razza con poteri differenti è stato forse solo vagamente accennato – ed è una delle sue caratteristiche fondamentali, adesso forse sarà molto più comune ma all’epoca (1977 – non anni ottanta come detto) è stata una grande novità ed è stato citato come fonte di ispirazione sia da Richard Garfield per Magic the Gathering sia da Bruno Faiduti per Citadels. Nella descrizione dell’attacco non viene neanche citato neanche le carte trattavia, i flare….

    Bah, 4- alla recensione

    • 30 Agosto 2014 in 17:52
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      Ciao Rocco,

      gli On the Board non sono delle recensioni. Questo format ha lo scopo di presentare il gioco brevemente e poi di commentare la partita giocata fornendo quattro punti di vista insieme. Una recensione ha un livello di analisi e di tempistiche ben diversi. Infatti per format di questo genere preferiamo gli articoli scritti ai video. E giusto per farti capire la differenza, puoi guardare le recensioni nella nostra apposita sezione: https://www.gioconauta.it/recensioni/
      Se le confronti con gli On the board, vedrai subito che sono due cose ben dierse.
      Se, da come leggo, conosci bene il gioco e vuoi mettere in evidenza aspetti che non sono emersi dai nostri commenti, ti invito caldamente a farlo così che tutti i lettori possano avere un ulteriore punto di vista con cui fare le proprie valutazioni. :)
      Grazie e continua a seguirci.

  • 2 Settembre 2014 in 17:15
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    Vero ma cio non esime che lasciare fuori la variabilità dei poteri tra una partita e l’altra (e quindi un gioco sempre diverso) è lasciare fuori l’aspetto centrale del gioco, non è un dettaglio minimo. Sull’influenza che ha avuto sui giochi successivi ho già detto nell’altro messagio, Faidutti ne parla in “Hobby Games the 100 Best” è il gioco che ha scelto per il suo articolo, di Garfield sono rintracciabili online i suoi commenti. E sulla wikipedia italiana c’è la voce con la sua storia.

    Detto questo rispetto ai canoni moderi (e sopratutto rispetto agli Eurogames) ha il difetto di un’estrema variabilità in livello di potere delle razze aliene, di una difficile programmabilità delle proprie azioni future e di una lunghezza della partita molto variabile.

    Ma nella giusta compagnia e con il giusto spirito è per me un gioco estremamente divertente, per l’interazione imprevista di poteri aliene e carte editto, nelle alleanze da stringere e sciogliere al variare degli equilibri di potere, nell’interpretare i propri poteri – fare l’ossequioso cameriere inglese quando si controlla il butler, lamentarsi con voce stridula quando si è lo Sniveler e parlare con toni ieratici quando si è il veggente. E’ un gioco con cui ho passato molte serate divertenti

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