Discoveries: Lewis & Clark per la scienza

di Daniel “Renberche”

E’ abbastanza diffusa ormai la moda di riproporre un gioco di successo in una versione coi dadi; lo si è visto con Pandemia e con Nations, e oggi è il turno dei due esploratori del nuovo continente, che con gioco di percorso originale hanno avuto un buon successo di pubblico. Sarà una banale rivisitazione ove al calcolo viene frapposta l’alea o una nuova sfida per noi giocatori? Sarà meglio la versione originale o quella in 3D?

Al solito, buona lettura.

Come per il mio ultimo articolo, ho avuto l’opportunità di provare il gioco (questa volta in anteprima agli ultimi Asterion Gaming Days), quindi nelle conclusioni avrò una maggiore cognizione di causa nei giudizi. Il titolo riprende l’ambientazione di Lewis & Clark ma questa volta l’obiettivo sarà quello di raccogliere la maggiore quantità di conoscenze nel proprio diario di viaggio al fine di far progredire la scienza (trovate una esaustiva introduzione nel regolamento). Il nome completo è Discoveries: The Journals of Lewis & Clark e l’edizione italiana, come per il precursore, è curata da Asterion Press; l’uscita dovrebbe essere a breve. La caratteristica principale è che è sostanzialmente un gioco di dadi, che andranno sfruttati a dovere nelle diverse modalità per accrescere il bagaglio culturale attraverso diverse spedizioni.

Numero di giocatori: 2 – 4
Durata: 60 minuti
Dipendenza dal testo: nessuna
Regolamento: click

➶ Setup & Materiali ➴

displayOgni giocatore prende la propria plancia di gioco e i cinque dadi del colore corrispondente, li tira e li posiziona nell’area adibita a contenerli. Al centro del tavolo viene messo il tabellone principale, i dadi neutrali (grigi) vanno posti nelle vicinanze. Mescolare poi il mazzo di carte Tribù/Scoperta (un lato presenta una caratteristica) e posizionarne 3 dal lato Tribù a sinistra del tabellone e 3 dal lato Scoperta a destra. A partite dal primo giocatore ognuno sceglie una carta Scoperta (rimpiazzandola immediatamente) e la posiziona in alto a destra della propria plancia di gioco, a segnare la prima tappa prevista per il suo viaggio.

Per rendere più chiaro il tutto ecco una mini spiegazione dei componenti:

  • i dadi presentano quattro diverse facce, ognuna delle quali corrisponde ad una particolare azione, dal camminare al cavalcare, al negoziare coi nativi allo scrivere il diario.
  • Le carte dal lato Tribù presentano la tipologia di tribù, un numero di tende che daranno punti a fdiscoveries_varine partita ed un effetto aggiuntivo che rappresenterà un’azione extra disponibile per il giocatore che acquisirà la carta.
  • Le carte dal lato Scoperta hanno raffigurate dei percorsi, di montagna e/o fiume, che i giocatori dovranno effettuare per poter esplorare la carta, che frutterà punti vittoria a fine partita.
  • La propria plancia di gioco presenta gli spazi adibiti all’attivazione dei dadi, in particolare l’area in basso per l’azione di viaggio mentre le altre per le diverse azioni possibili.

➶ Il Gioco ➴

A turno ogni giocatore deve scegliere tra due azioni possibili:

  1. Riposarsi, ovvero recuperare dadi. Se viene scelta tale azione vi si presentano due diverse opportunità:
    • recuperare tutti i dadi del proprio colore, ovunque essi si trovino, anche nelle plance degli altri giocatori! I dadi presi vanno ritirati dopo aver effettuato la pesca e riposizionati nello spazio adibito della propria plancia.
    • recuperare tutti i dadi, di qualsiasi colore, presenti nella parte destra o sinistra del tabellone, senza ritirali. Nella parte sinistra ci saranno quelli riportanti le facce inerenti alla negoziazione e alla scrittura, la parte destra camminata e cavalcata.
  2. Utilizzare i dadi. Vi sono diverse azioni che i giocatori possono scegliere, ma vi sono due regole principali molto importanti da ricordare:
    1. si possono posizionare solo dadi di un tipo, quanti se ne vuole, ma che presentino tutti la stessa faccia;
    2. se si vogliono utilizzare i dadi con la faccia scrittura, questi vanno utilizzati nelle varie azioni solamente se sonoplateauperso già presenti gli altri dadi richiesti dall’azione.

    Può sembrare ingarbugliato ma nella realtà è un aspetto molto semplice da applicare. Inoltre molte azioni richiedono la spesa di un certo quantitativo di dadi, che vanno posizionati nel tabellone centrale. Per completare una spedizione si deve aver prima caricato la plancia (o le eventuali carte tribù) con ciò che vi è richiesto e come risultato la carta andrà a posizionarsi coperta sotto l’apposita carta e un’altra carta verrà rivelata in quanto il giocatore ne avrà scelta una di nuova.
    Esempio di spedizione: tenendo come riferimento l’immagine qui riportata, per terminarla si dovranno effettuare o tre passi di montagna o due di fiume più uno di montagna. Per farlo si potrà, per esempio, aver messo un dado col simbolo del ferro di cavallo nello slot in basso a sinistra, un dado qualsiasi, scartandone altri due nel penultimo slot in basso a destra ed infine posizionando i due dadi col simbolo della scrittura negli spazi a destra vicini a quelli indicati.

La partita termina non appena non sarà possibile rimpiazzare il numero adeguato di carte Spedizione. I punti vittoria sono dati in base alle scoperte diverse scoperte fatte, dalla classifica delle tende indiane date dalle carte tribù e da eventuali punti dati dalle carte Spedizione. Chi ne ha di più vince.

Considerazioni

Discoveries_dadiDopo aver letto il regolamento e aver fatto una mezza partita posso affermare che il gioco promette molto bene. L’impressione iniziale, ovvero di trovarsi davanti al solito spin-off, è svanita via via che la partita avanzava e devo dire che Discoveries presenta alcuni spunti interessanti. L’alea dei dadi è presente ma conta molto di più come essi vengono gestiti, capire il momento giusto per recuperarne o quando “caricarli” per affrontare le spedizioni sono aspetti molto importanti; l’interazione è presente sia in forma indiretta che diretta, in quest’ultimo caso nell’aspetto particolare di riprendersi i propri dadi anche dalle plance altrui (e il Doc sa bene cosa vuol dire!). Personalmente mi piace particolarmente la grafica, nello stile del precedessore. Insomma un titolo che consiglio di provare appena ce ne sarà l’occasione.

Renberche

German per vocazione e genetica, ma amante anche dei giochi storici. Gioca a tutto ma si lamenta quando c'è un dado da tirare. Conosciuto anche come il nauta polacco, data la passione per i giochi in tema Est Europa. La mia top 3? Agricola, Twilight Struggle, Race! Formula 90. La mia bottom 3? Unlock, Avalon e Intrigue. Perché una formica come logo? Ovvio perché adoro i giochi con le formiche (e anche api, ma dovevo scegliere). Dov'è Alkyla? C'è un articolo a riguardo. Extra: divoratore di libri, fanatico di F1, socio CICAP e web master di questo sito.

2 pensieri riguardo “Discoveries: Lewis & Clark per la scienza

  • 9 Luglio 2015 in 12:38
    Permalink

    Bella anteprima. Mi sembra già di scorgere la scimmia all’orizzonte che si avvicina a grande velocità ;-)

  • 9 Luglio 2015 in 13:33
    Permalink

    È uno dei pochi giochi dei quali ho guardato per intero un videotutorial.
    Da grande amante dei gestionali di dadi non me lo lascerò scappare. La meccanica mi sembre molto interessante.
    Inoltre non è la solita rivisitazione di un gioco famoso in formato dadoso. Anche se ultimamente va di “moda” la trasformazione dadosa di giochi celebri, in questo caso l’unico aspetto che accomuna Discoveries con il suo “predecessore” è l’ambientazione (anche se pure l’ambientazione ha sensibili differenze).Il fatto che abbiano “sfruttato” il brand creato da Lewis & Clark non mi scandalizza. Il gioco mi sembra molto bello, quindi questo è ciò che vale.

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