LEVEL 7 [Escape]: a braccetto con la paura

Di Alberto “Doc”

Il filone dei survival horror sembra continuare a crescere rigoglioso proponendoci costantemente nuovi titoli più o meno azzeccati fra temi e meccaniche. Per riprenderci da questa settimana di vacanze oggi partiamo in quarta parlandovi di LEVEL 7 [Escape], gioco della Privateer Press che sta suscitando diverso interesse e più diqualche aspettativa. Vediamo allora se è solo fumo o se invece potremmo trovarci qualcosa di appetitoso da apparecchiare sui nostri tavoli…

L’ambientazione del gioco è piuttosto classica. Siamo prigionieri (cavie per esperimenti) in un laboratorio sotterraneo dove qualcosa non è andato esattamente per il verso giusto. Lo stato delle cose ci da ora la possibilità di scappare ma per ottenere la libertà ci saranno diversi ostacoli da superare come guardie governative che controllano il labirintico laboratorio, scienziati alieni dalle intenzioni tutt’altro che amichevoli ed “esperimenti” non andati per il verso giusto…
La parte più originale che ho trovato dopo la lettura del regolamento è che il gioco ha fra le sue meccaniche principali la gestione della paura. Il variare del suo livello (indicato su ogni plancia personaggio) consente bonus e malus alla caratteristiche del personaggio (intelligenza, forza e velocità) e a volte essere in preda al terrore è proprio quello che può servire per riuscire a superare una scontro o una prova e sopravvivere.
Entrando nel merito, il turno di gioco si svolge in tre fasi che sono la pesca di nuove carte, il muoversi e l’eseguire azioni ed infine i’attivazione degli eventi contingenti del laboratorio.
La pesca permette di recuperare carte adrenalina in base all nostra vitalità, utili per modificare il livello di paura del nostro personaggio. Il movimento ci permette di muovere da una tessera alle altre in base al nostro livello di velocità e in alcune occasioni potremo infilarci nei condotti di areazione e spiare cosa succede nelle altre stanze. Potremo eseguire diversi tipi di azioni, come quelle di raccogliere oggetti, o scmabiare con gli altri, attaccare, scassinare una porta e così via…
Infine il laboratorio è una struttura dinamica con un proprio sistema di sicurezza e contromisure. Quando i giocatori faranno entrare i personaggi in stanze con determinati simboli scateneranno la pesca di una carta evento che rappresenta la reazione della struttura a quanto fatto dal personaggio.
Il gioco si svolge a scenari: ce ne sono sette e ogni scenario ha le proprie regole e le proprie modalità di vittoria. Si possono giocare seguendo la storia narrata o fine a se stessi. I giocatori potranno decidere di collaborare per trovare più facilmente una via d’uscita oppure cercarla da soli. In ogni caso non ci sono vincoli ne patti che non possano essere infranti durante la partita. Se il vostro compagno è la sola cosa che può essere interposta fra voi e la morte, beh non mi farei tanti scrupoli…

Appena ho letto di questo titolo ho pensato ad un nuovo Panic Station e da quanto ho visto potrebbe esserne la bella copia,  con un regolamento più solido e ben fatto. La presenza degli scenari alla Doom o Gears of War se da un lato può limitare la longevità (sette non sono pochi ma nemmeno così tanti…), dall’altro consente di dare una struttura più definita alle partite.
Personalmente spero di provarlo per vedere se mi darà  quelle sensazioni di adrenalina e paura di cui dovrebbe essere intriso il gioco,  dall’ambientazione alle meccaniche. Se così sarà, beh dovrò far spazio fra gli scaffali di casa… ;)

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