On The Board #18: Nations

di Luca ” Maledice79″ Lanara

Dopo molte richieste eccovi il Nations messo sottosopra da noi. Ma riuscirà il tanto discusso gioco della lautapelit.fi, a entrare nell’olimpo di quei giochi di civilizzazione, che ci hanno fatto fare le ore piccole? Una cosa è sicura!! Fa parlare di se. Quindi, al solito, Buona visione!!

15 pensieri riguardo “On The Board #18: Nations

  • 4 Febbraio 2014 in 12:12
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    Complimenti ragazzi, ottimo lavoro come sempre!!!
    Ho riscontrato anche io gli stessi pregi e difetti di questo gioco e forse se dovessi decidere di voler acquistare Through the Ages (nella tanto attesa versione italiana!)probabilmente non mi ritroverei un “doppione” come inizialmente pensavo. Magari utilizzerei Nations per le partite da 3 giocatori in su e prediligerei TtA per le partite in 2.
    Canopus, ho notato che hai “imbustato” le carte, ed io che pensavo di essere l’unico ad aver deciso di farlo per quanto sono piccole(devo ancora ordinarle le bustine!)inoltre mi ha incuriosito il tuo consiglio, cioè quello di lasciar perdere la partita a 5, come mai? Forse ti riferisci al fatto che sia il quarto che quinto giocatore vengono considerati ultimi durante la risoluzione degli eventi?

    • 4 Febbraio 2014 in 23:03
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      Grazie per i complimenti. In effetti Nations e TTA non sono assolutamente doppioni. Sebbene il primo abbia preso una forte ispirazione dal secondo, l’azione di semplificazione e conversione lo ha reso un titolo diverso e a se stante. Addirittura Nations potrebbe fungere da apri-pista per introdurre TTA a giocatori meno esperti che non lo conoscono. Però non fraintendermi, TTA gira perfettamente in qualsiasi numero di giocatori, ma in 4 ha dei tempi di gioco sovraumani e già in 3 si fa molto lungo. Nations ha un grosso problema in 5 perché l’ultimo giocatore rimane troppo penalizzato fin dall’inizio, da 4 in giù funziona bene. Per il discorso delle carte imbustate, invece, io non faccio testo: sono un ossessivo convulsivo e imbusto sempre tutto X-)

  • 4 Febbraio 2014 in 13:14
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    Personalmente lo ritengo un titolo valido anche in 2 giocatori, ci ho fatto 4-5 partite e mi ha divertito, anche se l’esperienza di gioco è diversa e utilizzare civiltà differenti può creare degli sbilanciamenti.

    • 4 Febbraio 2014 in 23:06
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      Confesso che non ho fatto molte partite con le civiltà avanzate, ma non le ho trovate così sbilanciate. Anzi, ho sentito molto meno il peso di non essere tra i primi in potenza militare. L’ultima partita che ho fatto con gli Egizi in modalità avanzata sono arrivato a 5 punti dal primo anche essendo ultimo nel militare, di solito nella modalità base il primo prende il largo.

  • 4 Febbraio 2014 in 13:53
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    Anche io in 5 l’ho trovato pessimo (sia per tempi di gioco troppo dilatati, che per la meccanica del primo-secondo che vengono premiati e ultimo-penultimo penalizzati), molto meglio in 4.
    Per il resto mi trovo d’accordo con i gioconauti anche se a mio parere il 7 è già altino come voto… di positivo c’è che è molto facile da spiegare e scivola via discretamente. Il manuale in un paio di punti non approfondisce adeguatamente il funzionamento del gioco.

    Una mia impressione è che chi parte primo con l’escalation militare (soprattutto nei primi due turni) costringe poi gli altri a inseguire e si trova un pò avvantaggiato. Se poi oltre a questo per un paio di turni non escono carte esercito il divario per gli avversari si amplia notevolmente. Tutto questo sulla base di solamente 3-4 partite in 4-5 giocatori per dovere di cronaca.

    • 4 Febbraio 2014 in 23:12
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      Si, pure a me il manuale è piaciuto poco. Lo trovo nebuloso. Ti dirò che il militare è comunque una strategia praticamente obbligata, soprattutto perché chi è più avanti parte per primo. Cosa antipaticissima, sarebbe stato meglio partisse per primo chi ha più stabilità secondo me. Comunque con un po’ di esperienza, in modalità di gioco avanzata e se si è in meno di 4 si riesce ad arginare buona parte dei danni. L’ultima volta che ho giocato avevo Machiavelli come leader e anche se ero il più debole militarmente mi è andata di lusso.

  • 13 Febbraio 2014 in 14:55
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    Ho avuto modo di ascoltare la vostra recensione, chiara e variegata, e oltre alla cura nel vostro lavoro ho notato due particolari che mi hanno fatto riflettere (avendo giocato sia a TTA che a Nations).
    1- l’ambientazione, non è poi così astratta e distante a mio avviso, perlomeno non così differente da TTA, stiamo parlando di giochi senza mappa, di fatto puri gestionali di carte. Se però si intende che l’ambientazione, il coinvolgimento, derivi anche dalla grafica allora invece si, questo gioco ne è carente (nulla a che vedere con un Stoneage)
    2- l’importanza della stabilità, molti degli eventi coinvolgono la stabilità, così come bonus interessanti forniti dai leaders, da come è stata descritta appare marginale ma ho invece notato una presenza importante e anche decisiva.
    Sono molto d’accordo sull’osservazione dell’ordine di turno, basarlo sulla stabilità sarebbe stata una scelta più interessante dal punto di vista del gioco.

    • 13 Febbraio 2014 in 15:49
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      Grazie per i complimenti, Andrea. Per rispondere alla tue riflessioni, in particolare alla prima, intendevo dire che secondo me TTA, dal punto di vista della teoria e della storia, cerca di essere una buona simulazione di sviluppo di una civiltà. Nations, semplificando meccaniche e regole di TTA, viene molto meno simulativo di TTA e quindi meno inerente all’ambientazione proposta. Quindi nessun legame con grafica o componentistica, almeno nel mio commento.
      Per quel che riguarda la stabilità, nella versione gioco base mi appariva marginale, mentre nel gioco avanzato mi sono accorto che guadagna notevole importanza. Rimane comunque la sensazione che sia notevolmente meno importante della forza militare. Quindi hai ragione quando dici che può essere determinante, ma mi sembra sia difficile che diventi decisiva se c’è un gap troppo elevato di forza militare tra i giocatori.

  • 6 Aprile 2014 in 15:57
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    Ciao,
    volevo sapere se nelle vostre partite avete utizzato tutte le carte (base, avanzate,esperto).
    grazie

      • 6 Aprile 2014 in 20:46
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        grazie,
        perchè nell’ultima partita anche noi le abbiamo usate tutte ma sono uscite pochissime carte blu. mi chiedevo se usando il solo mazzo base poteva essere melgio, ma credo sia stato solo un caso.

  • 5 Maggio 2014 in 22:56
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    Non credo che basare l’ordine sulla stabilità sarebbe un miglioramento: se un giocatore puntasse su di essa e non sul militare e si trovasse sempre primo in ordine di turno ci troveremmo a vanificare la meccanica della guerra poiché esso, quasi sicuramente, andrebbe a comprare la guerra al fine di non incorrere nel rischio che qualcuno la compri al posto suo.

  • 5 Maggio 2014 in 23:02
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    Si, ma significherebbe lasciare le carte migliori ai suoi avversari. Non sono tanto sicuro che lo farebbe con così grande frequenza e nemmeno che sarebbe una strategia vincente. Senza contare che la stabilità riduce o elimina le penalità in risorse dovute alla guerra, rendendola sicuramente meno “drammatica”.

  • 6 Maggio 2014 in 00:44
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    Sì, però c’è anche un punto vittoria non tolto dalla guerra da tenere in considerazione.
    Inoltre tutte le carte edificio producono una coppia di risorse,mentre il militare spesso ne toglie, ergo puntare sulla stabilità e avere anche il bonus del primo turno, a mio avviso, farebbe un po’ sparire il senso della guerra.
    In ogni caso nelle prossime partite farò qualche esperimento modificando questa regola come suggerisci e vedo un po’ empiricamente se fa migliorare il gioco.

    • 6 Maggio 2014 in 11:45
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      E’ da provare! Tienimi aggiornato che pure io ho sempre il pallino di provarla, ma da quando mi è venuta in mente non ho più avuto modo di giocare a Nations :-(

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