Lo strano rapporto tra Boardgame e App

di Davide “Canopus” Tommasin

Come sarà il boardgame del futuro? A livello di ambientazioni e di meccaniche probabilmente dipenderà dal trend culturale e dalla moda del momento. Ai giorni nostri, per esempio, vanno molto zombi e pirati e fino a qualche tempo c’è stata un’esplosione di titoli con le mitiche “rondelle”, per non parlare del draft. Ma a livello di materiali e componentistiche? Inseguiremo ancora elementi in legno e miniature o lasceremo più spazio all’elettronica e all’informatica? Questo articolo ha lo scopo di dare una panoramica di massima ad uno strano legame che si è formato negli ultimi anni tra boardgame e applicazioni mobile e che potrebbe avere ripercussioni interessanti sulle risposte alle precedenti domande.

Personalmente, ma questa è solo una mia personalissima opinione, credo che non rinunceremo mai a legno, carte, cartoncino e, soprattutto, miniature. Se fossimo disposti a passare ad una componentistica virtuale saremmo già passati ai videogame. Ma questo non significa che l’elettronica non entri, o non sia già entrata nel passato, nelle scatole dei nostri giochi. Negli anni 80 c’è stata una vera esplosione di boardgame con componenti elettronici: dalle pacchianate assurde come la battaglia navale a batteria, che faceva il rumore dell’esplosione quando affondavi una nave, per arrivare al molto più simpatico e “sobrio” Allegro Chirurgo. Poi sono sbucati i giochi che richiedevano le videocassette, chi non ricorda Atmosfear? E più di recente Space Alert comprendeva nella scatola un cd che doveva ascoltare solo il giocatore facente la parte del capitano con lettore e cuffie. Ma non divaghiamo, oggi voglio parlare di uno strano legame, quello tra boardgame e applicazioni mobile (app per chi non lo sapesse) che ha portato non solo alla semplice conversioni di giochi dalla scatola al virtuale, ma anche alla realizzazione di diversi I Coloni di Catan Mobilestrumenti di aiuto al giocatore. Al punto che una domanda viene quasi spontanea: nel futuro vedremo titoli con parti software da installare nei nostri dispositivi mobili?

Prima di proseguire con questo articolo devo fare due precisazioni. La prima è che considero solo il mondo mobile anche se sicuramente alcuni degli strumenti di cui scrivo probabilmente esistono anche per pc, ma seduti davanti ad un tavolo è sicuramente più immediato tirare fuori smart phone o tablet che il portatile. In secondo luogo considero solo il mondo Android per comodità, non ho un dispositivo Apple e non ci tengo assolutamente ad averne uno, ma tutto quello che probabilmente trovate su Android quasi sicuramente lo troverete anche su IOS, per Windows Phone invece non mi esprimo.

Da una mia personalissima ricerca, che non ha nulla di scientifico o statistico, ho individuato quattro tipologie di applicazioni mobile inerenti ai boardgame:

– Conversione digitale: praticamente si prende il gioco tale e quale e lo si riporta via software. In questo modo l’app realizzata va a sostituire completamente il gioco vero e proprio. Comodo per due motivi: spesso ci puoi giocare da solo contro avversai virtuali e puoi giocare in posti dove normalmente non è possibile stendere un tabellone o piazzare le carte a centro tavola, come l’autobus. Sicuramente gli esempi più significativi sono Carcassonne e I Coloni di Catan.

Talisman Prologue– Estensione dell’esperienza ludica: e qui FFG ha da insegnare. Sfruttando le stesse meccaniche, o quasi, dei propri giochi, ma cambiando, per esempio, il contenuto delle carte o aggiungendo degli elementi, la casa americana è riuscita a creare delle vere e proprie versioni dei propri titoli light e/o con espansioni. Degli esempi sono Talisman Prologue o Elder Sign: Omens. La cosa serve a prendere due piccioni con una fava: sia chi ha già il gioco, gli è piaciuto e vorrebbe un’espansione, sia chi è curioso di sapere come funziona il gioco ed è disposto a spendere qualche euro prima di fare la spesona grossa.

– Video-boardgame: sono dei veri e propri videogiochi solo che implementano le meccaniche dei boardgame. È anche questo un fenomeno che si sta sviluppando negli ultimi tempi portato avanti anche da alcuni famosi game designer, tra cui il famoso Reiner Knizia. Il vantaggio è in genere per l’autore che deve sostenere dei costi di produzione e di distribuzione minori, e poi se va bene si può anche pensare di sviluppare il boardgame “classico”.

– Assistenza digitale: è questa è sicuramente la categoria che più mi interessa. È una larga famiglia di app, molto eterogenee, che forniscono dei servizi di assistenza al giocatore per risolvere operazioni spesso tediose e complicate, ma anche per aumentare la longevità del gioco o migliorare l’esperienza ludica. Dato che sono tedioso e mi piace classificare e raggruppare, anche qui ho provato a distinguere delle famiglie:

  • Eclipse ScoresI segnapunti: sono applicazioni che non solo dovrebbero aiutare a tenere traccia dei punti, ma soprattutto dovrebbero facilitarne il calcolo eliminando quasi totalmente il fattore errore umano. Funzionano? Dipende! La risposta è quasi sempre soggettiva. Io per esempio ogni tanto utilizzo quello per Eclipse e quello per 7 Wonders. Ma per 2 motivi diversi: quello per Eclipse per non avere il problema di tenere in mente tutti i dati numerici ed essere sicuro che non sto sbagliando i conti, quello per 7 Wonders per non sprecare foglietti. In genere preferisco i segnapunti che vengono compilati una sola volta e a fine partita. Ho, per esempio, trovato anche dei segnapunti da settare durante il gioco, come  quello per Carcassonne che facilità il calcolo e comprende anche la possibilità di considerare numerose espansioni, però trovo noiosissimo e fastidioso modificare i dati durante il gioco.
  • Game TimerTimer: ricordate che un paio di anni fa erano entrati nel mercato italiano degli strani aggeggi a forma di cubo e di piramide che servivano per tenere conto del tempo che ogni giocatore aveva a disposizione per il proprio turno? Praticamente, quando un giocatore finiva il proprio turno, passava il cubo al giocatore successivo che lo girava con il lato corrispondente al proprio colore verso l’alto e faceva partire il timer per il suo turno, quando il tempo finiva il coso suonava. Che poi erano dispositivi pure molto costosi. Queste app offrono la stessa funzione, ma gratis. In pratica ognuno ha un certo tempo per fare il suo turno, quando termina le sue azioni tocca lo schermo del tablet o del cellulare e lo passa al giocatore successivo di turno. Io non amo i giochi a tempo, anche se sarebbero utili per chi ha “problemi” di paralisi d’analisi, però ammetto che il principio funziona e si trovano facilmente software free. Io ho scaricato un’app che si chiama Game Timer e mi permette anche di piazzare sul monitor le zone dove i giocatori devono toccare per fermare il conto alla rovescia.
  • Arkham Horror investigator ToolEmulatori di componenti: sono app che emulano uno o più componenti del gioco. Sicuramente il più famoso è l’emulatore del lancio di dadi, di cui sul mercato se ne trovano n-mila versioni, la maggior parte delle quali gratuite. Ma non mancano app specifiche per giochi specifici, e neanche a dirlo sembra che Arkham Horror occupi uno spazio particolare in questo mondo. Per esempio Arkham Companion emula i mazzi del gioco Arkham Horror, e delle sue innumerevoli espansioni, risparmiando il tempo di dover tirare fuori i mazzi e di dividerli a fine partita. Ma si può andare anche oltre, per esempio Arkham_Investigator_Tool emula la scheda investigatore consentendo anche di variare le statistiche e tenere traccia dell’inventario degli indizi e del denaro. Personalmente non sono molto favorevole a queste app perché mi sembra riducano il fascino del gioco, utilizzo giusto quella del lancio dei dadi, ho scaricato Dadi D&D, per quando mi serve un dado e non ne ho sottomano (si, è una eventualità che mi capita spesso). Vale la Tales Traslatorpena segnalare anche Board Game Dice Roller che ha già in memoria alcuni titoli di cui fornisce in automatico i dadi, per esempio Formula D o Stone Age. Ma la regina di questa categoria per me è TalesTranslator che emula il libro delle storie di Tales of Arabian Night con un risparmio enorme di tempo durante il gioco e conseguente notevole riduzione dei tempi morti. Non perdete tempo a cercarlo, lo potete scaricare solo da qui.
  • Cheat: sono app che forniscono ai giocatori strumenti e possibilità che normalmente non avrebbero, per esempio programmi di calcolo della probabilità di ottenere un dato risultato ai dadi quando se ne lanciano tanti. Ovviamente respingo completamente l’idea di utilizzare simili strumenti, mi sembra di imbrogliare!
  • Miglioramenti: sono app che migliorano l’esperienza ludica fornendo strumenti accessori per modificare il gioco. L’esempio migliore è Space Alert Mission GeneratorSpace Alert Mission Generator, che genera missioni casuali per il gioco tenendo traccia di quello che succede e guidando passo-passo il giocatore capitano che a questo punto non ha più bisogno del lettore di CD e cuffiette. In questo caso l’idea è di aumentare la longevità del titolo.

Prima che qualcuno metta le mani avanti sappiate che alcuni editori e distributori hanno già iniziato a investire, anche se cifre relativamente ridotte, in questi strumenti. Per fare un esempio alcuni anni fa la FFG aveva pubblicato e pubblicizzato un sistema di gestione della scheda investigatore per Arkham Horror che permetteva anche l’emulazione del lancio dei dadi, allo scopo di ridurre gli errori e i tempi morti oltre a facilitare il setup. E non si deve nemmeno pensare che il fenomeno sia limitato al genere american, la Mayfair ha rilasciato Catan Game Assistant, che oltre ad emulare il lancio dei dadi e la pesca delle carte evento è fornito anche di un videotutorial passo-passo che spiega in step come effettuare il setup per una partita in 3 o 4 giocatori e insegna le regole senza dover aprire il libretto di istruzioni.

Arkham Horror Tool KitUscendo dal mondo delle app troviamo sicuramente altri strumenti notevolmente più evoluti che possono influenzare il nostro modo di giocare, due esempi sono sicuramente ePawn, una enorme tavoletta da connettere al proprio tablet che interagisce con le pedine che vi si piazzano sopra, o la versione gigante del Microsoft Surface, che diventa a tutti gli effetti un tavolo elettronico con il gioco in versione software. Sinceramente, però, ritengo che questi ultimi due esempi siano già troppo oltre, sia per eccessiva sostituzione al gioco che, soprattutto, per il prezzo. Quindi, credo che sia più probabile che se l’elettronica dovrà entrare nel mondo dei boardgame lo farà tramite le app.

Ora, in conclusione, è un futuro verosimile l’ipotesi che i giochi tradizionali utilizzino componenti software, magari installati nei nostri comodi dispositivi mobile? Assolutamente si, perché no? Come ho appena illustrato la cosa in buona parte già esiste, ma a mio parere dobbiamo distinguere due scenari. Da un lato dobbiamo considerare le app di auto al giocatore ma che non sono necessarie al fine del svolgimento del gioco, e questa è già una realtà ed è possibile che la cosa venga presto spinta anche da editori e distributori, come in parte sta già accadendo. Ma la possibilità che la meccanica di un gioco sia totalmente dipendente da un dispositivo elettronica e da un software? Beh, qui si entra nel mondo della speculazione e dell’opinione. Esistono già dei tentativi: so per esempio, di un gioco a domande e risposte che prevede che i giocatori rispondano ad una domanda, la cui risposta è un numero, e che poi vadano a verificare le loro risposte googolando su internet. Il che prevede di giocare in un luogo con connessione internet o copertura di rete, cosa non sempre possibile. Chiedo venia ma non ricordo il nome e non so nemmeno se era un prototipo o un gioco pubblicato, ma il concetto di base è che qualcuno ci sta pensando. Ma per avere un’idea di quanto i due mondi possano incontrarsi si dovrebbero considerare le nuove tecnologie che saranno fruibili in futuro. Ovviamente un’analisi sul lungo periodo è difficile se non quasi impossibile, ma già ora esiste una tecnologia che, almeno sulla cePawnarta, potrebbe sposarsi bene con il mondo dei boardgame, ossia la realtà aumentata, AR per gli amici. Al momento l’AR sta vedendo un’introduzione piuttosto lenta, ma molti esperti del settore ritengono che potremmo vedere un’esplosione di questa tecnologia inseguito all’introduzione nel mercato di strumenti come i famosi Google Glass. Per capirci, l’AR è la tecnologia che consente ad un dispositivo munito di videocamera di puntarla verso un oggetto o un’immagine e visualizzare delle informazioni aggiuntive. Potremmo quindi puntare la videocamera di  uno smart phone su un tabellone e vedere sullo schermo le pedine che si animano, per fare un esempio. Ovviamente è ancora tutto da vedere quanto queste nuove tecnologie possano modificare il nostro modo di giocare, il mio parere è che le possibilità ci siano, ma probabilmente, almeno ancora per molti anni, rimarrebbero dei prodotti di nicchia per gamer più aperti a stranezze e novità. Ma potrei sbagliarmi…

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

9 pensieri riguardo “Lo strano rapporto tra Boardgame e App

  • 6 Marzo 2014 in 16:49
    Permalink

    Ciao Davide, vorrei anche segnalarti nella categoria “segnapunti” una piccola applicazione per android creata da me che si chiama “iMeeple”; consente di tracciare i punti dei giochi senza incorrere nel rischio di spostare accidentalmente pedine sui vari percorsi segnapunti ed è personalizzabile con i temi di alcuni giochi conosciuti. Non è eccezionale, ma ho pensato di fare cosa gradita agli appassionati di giochi come me…

    • 6 Marzo 2014 in 18:22
      Permalink

      Lo sto guardando proprio ora. Molto bello graficamente e interessante l’idea di provare a fare un segnapunti a prescindere dal gioco che si adatti situazioni multiple. Sicuramente molto utile quando lo spazio è poco e le pedine del segnapunti vengono spostate facilmente e accidentalmente. Ottimo lavoro! Complimenti :-)
      Per chi volesse saperne di più ecco il link: httpss://play.google.com/store/apps/details?id=com.ft.imeeple&hl=it

    • 6 Marzo 2014 in 21:29
      Permalink

      cit. spostare “accidentalmente” pedine. Un brutto vizio che non ho mai perso. capita a tutti i master :D

      Ottima App

  • 7 Marzo 2014 in 17:07
    Permalink

    Grazie Davide; in realtà è un esperimento iniziale che si potrebbe sviluppare con qualche idea interessante. Mi piacerebbe aggiungere altri temi e magari delle guide rapide su setup e conteggio finale dei punti di alcuni giochi un po’ più articolati.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.