Cryptozoic Entertainment lancia una nuova sfida: are you ready?

di Federico “Kentervin”

Dopo aver pattugliato le strade di Gotham City, preso a calci Parallax e sorseggiato un Cuba Libre alla Kryptonite in compagnia di un poco convinto Superman, è  tempo di nuove sfide e nuovi compagni d’avventure.
Cryptozoic Entertainment esaudisce prontamente le nostre richieste annunciando l’uscita di CapCom Street Fighter Deck-Building Game, che mutuando il collaudato motore del precedente DC DBG, ci catapulta nel mondo dei combattimenti scomodando Ryu, Ken e tutti i protagonisti di questo picchiaduro entrato oramai nella leggenda.
Le meccaniche di base sono rimaste pressochè immutate rispetto al suo predecessore: i personaggi a disposizioni, denominati Super-Hero, sono 14 e sono rappresentati da carte di dimensioni doppie rispetto alla norma. Una volta scelto il proprio personaggio, si prepara la propria mano iniziale composta da 7 carte Punch (utili per acquistare altre carte) e 3 carte Vulnerability (inutili ai fini del gioco).
Ogni giocatore disporrà anche di una carta Ultra che verrà posizionata scoperta sotto al carta del proprio combattente e che rappresenterà la classica Supermossa, attivabile per ottenere effetti devastanti come nel più classico dei picchiaduro.

pic2009545_lgIl giocatore al proprio turno gioca dalla propria mano le carte a sua disposizione per acquistare quelle presenti sul tavolo, una fila di cinque carte chiamata Line-Up e contenente potenziamenti per il proprio proprio stile di combattimento, ma anche avversari e nemici da sconfiggere e che ci faranno guadagnare punti a fine partita.
Qui le Location di DC diventano Stage numerati da 1 a 8 e che andranno affrontati in ordine crescente, partendo dall’America per arrivare fino in Thailandia; una volta superato, lo Stage verrà messo nel proprio mazzo ma una volta giocato dalla propria mano esso andrà posizionato davanti al relativo giocatore che ne otterrà i benefici per il resto della partita.
E’ inoltre possibile affrontare uno Stage Boss: le carte Super-Hero che non sono state selezionate vengono poste coperte di fianco al mazzo che contiene gli Stage.
Ogni Stage indica tramite un numero in basso a destra, il valore di Power che un giocatore deve uguagliare o superare per sconfiggere il Boss in quella determinata locazione.
Grazie a questo meccanismo (la forza dell’avversario è legata al luogo in cui si svolge il combattimento e gli Stage seguono sempre lo stesso ordine di apparizione) ci si assicura un buon bilanciamento del gioco, con le sfide che si fanno via via più difficili da superare.
Il mazzo che contiene i Boss rimane coperto, così non si sa mai contro chi stiamo per combattere ed una volta scoperta la carta, viene subito attivato l’effetto Counter-Attack su di essa riportata il che aiuta a mantenere alta la tensione.
Tra le varie carte vi sono anche alcune appartenenti alle categorie Attacco e Difesa e sono utilizzate proprio per questo scopo; il gioco, come è lecito aspettarsi da un titolo del genere, punta molto sull’interazione tra i giocatori e permette di darsi parecchio fastidio.
Le carte Ultra (e tutte le carte che vengono messe sotto alla carta del proprio personaggio tramite abilità ed effetti) sono acquistabili solo dal loro possessore, come se si trovassero in una personale Line-Up, anche se tutti gli altri giocatori possono sempre visionarle.
pic2009546_lgQuesto perchè, quando attaccati, i giocatori possono utilizzare la propria carta Ultra per attivarne l’effetto Counter-Attack.
In questo caso, anzichè giocare una carta Difesa, il giocatore di turno può sfruttare le proprie abilità di combattente per ritorcere l’attacco contro chi l’ha sferrato.
Questo a mio parere è l’aspetto più interessante del gioco, anche se avrei preferito almeno un paio di carte Ultra per lottatore.
La partita termina non appena non è possibile pescare una carta Stage (tutte le 8 carte sono state assegnate) o non vi sono abbastanza carte per riempire la Line-Up.
Sebbene l’ambientazione sia intrigante e si presti ad innumerevoli espansioni (prima fra tutte Darkstalkers, ma anche Fatal Fury volendo sconfinare in casa SNK), CapCom Street Fighter Deck-Building Game si porta con sè i pregi (semplice da spiegare, buona interazione e durata della partita adeguata, oltre ad un’ambientazione di sicuro richiamo per gli estimatori del videogioco) ma anche, inevitabilmente, i difetti che affliggevano DC.
Le carte in gioco risultano poche, rischiando di incanalare ben presto le partite verso le solite combo.
La presenza di una sola ‘moneta’ di gioco è il secondo punto a sfavore del titolo, che lo rende piuttosto limitato; questo è a mio parere il vero handicap del gioco, che ne limita la varietà.
Se è vero che sicuramente usciranno diverse espansioni che aumenteranno la rigiocabilità del titolo (ovviando anche alla ‘staticità’ degli Stage, la cui uscita è cronologicamente predeterminata), dubito che vi sarà una revisione delle meccaniche di base e l’introduzione di una seconda risorsa.
Peccato perchè in un gioco come questo, la mancanza di valori di attacco e difesa per i singoli personaggi si fa sentire ancor più marcatamente che in DC.
I valori di attacco servono per acquistare le carte, ma l’idea di ‘comperare’ un avversario anzichè sconfiggerlo non mi piace affatto.
Molto interessante la presenza delle carte Ultra; i Counter-Attack (a cui si può rispondere con un altro Counter-Attack, scatenando combo ed assalti all’ultimo sangue) me lo fanno preferire al suo predecessore, ma le poche meccaniche introdotte non me lo rendono così appetibile come invece potrebbe essere Legendary (che in effetti continua a rimanere un titolo di complessità più elevata, relegando questo Street Fighter DBG ad un gioco più adatto ai casual gamers).
pic1869644_lgIl prezzo è adeguato, ma la necessità di aggiungere carte (leggi: acquistare un’espansione) lo accostano pericolosamente a Legendary anche dal punto di vista economico; in questo caso è l’acquirente che deve valutare che cosa stia effettivamente cercando.
Questo titolo pur non avendo meccaniche innovative riesce comunque ad avvicinarsi allo spirito del videogioco che va ad emulare, mantenendo un grado di complessità non troppo elevato.
Legendary mette in campo meccaniche più interessanti ed una maggior varietà di situazioni grazie alla quantità di carte e di meccaniche (Piani Malvagi, Bystanders, eccetera), ma la ‘leggerezza’ di Street Fighter non dovrebbe però essere intesa come un difetto, ma più come il tentativo della Cryptozoic Entertainment di ritagliarsi una fetta di mercato che non sia in diretta competizione con quello della UpperDeck andando a coprire una diversa nicchia di mercato.
Se siete alla ricerca di un gioco della durata contenuta, con personaggi iconici e ricchi di fascino ed una buona interazione tra i giocatori (che possono sopportare qualche sgambetto da parte degli avversari) questo gioco merita più di un’occhiata.

3 pensieri riguardo “Cryptozoic Entertainment lancia una nuova sfida: are you ready?

  • 28 Maggio 2014 in 19:17
    Permalink

    Cito “Questo titolo pur non avendo meccaniche innovative riesce comunque ad avvicinarsi allo spirito del videogioco che va ad emulare, mantenendo un grado di complessità non troppo elevato.”
    In questa frase noto una certa contraddizione, in quanto SF non è assolutamente un gioco semplice e giocabile da tutti e, di conseguenza, mi aspetterei che per mantenere lo stesso spirito del VG ci fossero meccaniche un po più complesse.
    Sarebbe stato interessante avere vari livelli di difficoltà.

  • 29 Maggio 2014 in 15:11
    Permalink

    Premetto che sono “cresciuto” con Street Fighter 2, quindi sono uno della “vecchia guardia”. Il livello di difficoltà dei vari picchiaduro si è alzato sempre di più, mentre io sono sempre rimasto fedele al mio caro Ryu senza riuscire ad apprezzare appieno i vari crossover (ma neanche Street Fighter 3 Alpha e varie “continuazioni” del brand).
    Ho sempre apprezzato l’immediatezza del titolo (o forse ero un fenomeno io, ma ne dubito. Sono sempre stato un fuoriclasse con gli Shoot’em up; con Street Fighter me la cavavo) e quanto scritto era basato sulla mia esperienza personale con quel titolo (e non con tutti i titoli della saga).
    Quindi il commento va calato in questo contesto; sicuramente il Deck-Building risulta abbastanza immediato e semplice da “gestire”.
    Al momento la Cryptozoic ci sta dando dentro con i titoli di questo genere, cito ad esempio i giochi basati sul Signore degli Anelli senza tralasciare quello sulla DC.
    Per quest’ultimo è stata annunciata una versione collaborativa (Crisis Expansion Pack 1 a cui ne seguiranno altri) ed una in cui andremo ad interpretare i cattivi (Forever Evil) come già ha annunciato la Upper Deck per il suo Legendary.
    Dubito dovremo attendere a lungo prima di vedere qualcosa muoversi anche sul fronte Street Fighter.
    Non credo saranno però stravolgimenti epocali; qualche carta in più, nuovi personaggi e poco altro.
    Confermo che anch’io avrei voluto qualcosa di più dal titolo; al momento preferisco Legendary anche se per via dell’immediatezza e dei ricordi che riesce a “sprigionare” temo che riuscirei a giocare più spesso a Street Fighter. Attenderò di vedere che cosa porterà in dote la prima espansione, c’è pure il rischio che lo acquisti ;)

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